Banned
29 novembre, 2020
Thomas ha detto
Anche se le soglie restassero le stesse e aumentassero i valori di conversione streaming/copie vendute non cambierebbe niente. Non capisco perché si pensi che così facendo si ridimensionino fenomeni come Sfera senza svantaggiare troppo le donne pop. Quanto pensiate vendano anche queste ultime su itunes? Anche per loro il grosso viene tutto dallo streaming solo che facendo numeri più bassi impegano molto più tempo ad arrivare alla certificazione.Sono il primo a lamentarsi delle certificazioni a profusione per certi artisti e per la fatica di altri ma il problema è che non esiste una soluzione perfetta perché ormai le vendite e lo streaming sono per la maggior parte ad appannaggio del pubblico giovanissimo che in questo "periodo storico" ha una netta preferenza di generi.
No, il problema grosso e quando certificano i NON singoli, quelli che sugli store non trovi MAI manco in top 200, ma dopo qualche mese vedi la certificazione in FIMI e ti chiedi che canzone sia, mai passata in Radio, mai vista su youtube, ecc.
Ci mancherebbe che Sfera & Co. non possano certificare i propri singoli, non è questo, ma è il 90% del resto.
Utente
16 gennaio, 2018
Premetto che non sono amante delle certificazioni in quanto sono solo delle targhette, soprattutto se raggiunte a distanza di anni dalla pubblicazione del brano...
non capisco tutto questo urlare allo scandalo: ormai anche gli artisti pop raggiungono le certificazioni grazie allo streaming. L’apporto dei digital store è minimo se non nullo. Quindi tra alzare la soglia o rivedere le quote dello streaming scelgo mille volte la prima.
Inoltre mi sembra ingenuo dare contro al genere rap/trap grazie al quale il mercato discografico italiano si è rialzato in questi anni. Anche perché se si vanno a vedere le classifiche dei dischi, e li si vede chi vende veramente, in testa ci sono sempre loro.
detto ciò per collegarmi all’inizio del discorso, un oro in più o in meno non cambia la carriera di un cantante... il successo lo si vede dai numeri dei concerti (seguaci attivi) sponsorizzazioni (appeal su pubblico) che ovviamente (di solito) un artista molto certificato ha, ma non è detto che se uno non arrivi alla certificazioni non li abbia.. e di conseguenza può avere la sua bella carriera senza essere ossessionato dai numeri..
Anzi quasi quasi lo darei a 100.000 l’oro così la si smette di guardare solo ai numeri
Utente
12 febbraio, 2017
Le certificazioni e il concetto di "copia" hanno perso ogni valore nell'era dello streaming.
Non modificare il fattore di conversione a seconda della crescita delle piattaforme è una decisione assolutamente ottusa, che serve solamente a dopare le prestazioni commerciali degli artisti nei comunicati stampa e offre una prospettiva falsata e di difficile analisi a chi voglia confrontare dati di epoche differenti.
La top 20 dei talent di realityhouse.it è un esempio perfetto.
Utente
24 marzo, 2014
Comunque non è questione di dare meno peso allo streaming e più peso al download (o viceversa). Semplicemente bisognerebbe ragionare sulla base dei proventi, ovvero, idealmente, avvicinare il più possibile la conversione streaming al "valore" di un download.
E' abbastanza risaputo che al momento siamo MOOOOLTO lontani da questa soglia. Ma farlo non conviene a nessuno, per svariati motivi, perché vorrebbe dire certificare meno copie vendute. Di conseguenza non converrebbe neanche agli artisti che contano e alle case discografiche. In ogni caso è una cosa che non incide sulla loro remunerazione, perché quella è una questione di roy e di come vengono calcolate sui ricavi delle piattaforme, il che dipende dai contratti. (Ma qui si apre un altro discorso). Oltretutto credo che se vedessimo i rendiconti dei cantanti per i singoli, anche quelli di grosso successo, ci faremmo uno grossa grassa risata, perché ci guadagnano poco e niente.
Comunque direi di rassegnarci e basta. Alzare le soglie non è fatto per svantaggiare qualcuno e avvantaggiare altri, si rende necessario per la grossa crescita del mercato. E non ci sono alternative praticabili.
Utente
13 gennaio, 2015
È arrivata l'ufficialità
📢 Considerate le mutate condizioni del mercato, a partire dalla week 01/2022 le soglie relative ai #Singoli passano rispettivamente a 50.000 copie per la certificazione #oro e 100.000 copie per il #platino.
More info ➡️ https://t.co/LF1nVbgKYj pic.twitter.com/bGo8s1XD15
— FIMI (@FIMI_IT) October 26, 2021
Utente
16 gennaio, 2021
Beh dai sposo la filosofia zen di Kowalski, prendiamo e portiamo a casa, già stanco dei forconi su Twitter
A questo punto sono curioso di vedere come cambieranno i listoni di Sanremo 2022, perché penso che ne vedremo delle belle. E povero staff di Recensiamo Musica, avranno le stime sballatissime fino ad aprile probabilmente
Utente
25 novembre, 2017
Che ridere 'sta cosa
Un cambiamento era più che dovuto, ma non lo avrebbero dovuto attuare in questa maniera. Aumenti la soglia senza considerare che tra qualche anno ti ritroverai allo stesso punto? Per me, sarebbe bastato regolare diversamente la proporzione tra streams e copie vendute.
Spero che abbiano in mente di contare pure Youtube, perché ad oggi un platino a 100k è pura utopia.
Utente
24 novembre, 2020
Non serve fare ancora sangue amaro.
Ma, permettetemi di dire, mi auguro che, a questo punto, un po’ tutte le piattaforme streaming (soprattutto Spotify) abbiano un po’ più di occhio di riguardo per quanto riguarda le donne Pop. Soprattutto quelle con una carriera ancora in fase di consolidamento. Perché scusatemi, ma è inaccettabile o Sanremo o tormentone estivo o eternamente flop. Non è possibile.
Spero vivamente che anche Amadeus tenga conto di questo e aiuti non solo le raccomandate (Tecla sopra tutte) ma anche chi, senza spalle coperte, si merita comunque un’opportunità. Che poi vada male o bene è soggettivo. Ma a mio parere una proposta ha sempre il suo perché.
Utente
27 novembre, 2018
TEBY ha detto
Ma, permettetemi di dire, mi auguro che, a questo punto, un po’ tutte le piattaforme streaming (soprattutto Spotify) abbiano un po’ più di occhio di riguardo per quanto riguarda le donne Pop. Soprattutto quelle con una carriera ancora in fase di consolidamento. Perché scusatemi, ma è inaccettabile o Sanremo o tormentone estivo o eternamente flop. Non è possibile.
Ma non è così... Amazon Music ha migliorato di tanto la situazione per gli artisti pop. Annalisa, che di flop ne sa abbastanza avrebbe certificato una Tsunami, ballad senza Sanremo, oro a 50.000 e non è che sia stato 'sto successone. Immagino che altre abbiamo esempi anche migliori con singoli di maggiore successo (ho preso Tsunami come esempio perchè ne ho seguito l'andamento).
Edit: Ok, effettivamente però ci vorrebbero mesi e mesi.
Utente
16 gennaio, 2021
KOWALSKI ha detto
La soglia oro guardando solo gli stream su Spotify ad oggi era tra i 5 e i 6 Mln per la maggior parte dei singoli pop, ora va ricalcolato tutto. L'oro dovrebbe essere tra gli 8.5 e i 9.5 Mln.
Yes, come nel 2020 pre-Amazon praticamente. Credo sia una stima piuttosto affidabile.
KOWALSKI ha detto
Ok, effettivamente però ci vorrebbero mesi e mesi.
E se il punto fosse proprio questo? Per evitare future situazioni Blanco: un album interamente certificato in meno di due mesi è effettivamente troppo. Neanche Persona e 23 6451 sono interamente certificati, per intenderci.
YouTube non credo verrà mai considerato: bisognerebbe contare la versione premium, ma quanti di noi la utilizzano o la utilizzerebbero?
Banned
14 gennaio, 2021
il punto e' unico : spotify e' stata la rovina dell'industria musicale ..e andra' sempre peggio ; sarei proprio curioso di vedere col solo sistema fisico e dowload quanti platini saltano fuori ..quanta gente sia realmente disposta a comprarsi un brano o un album..
io ne ho un'idea vaga
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