Utente
24 agosto, 2015
E' una questione che qui dibattiamo spesso, ma alcuni spunti specifici mi sono venuti da questo stralcio di intervista di Annalisa:
E dall'annuncio della tracklist dell'atteso album di debutto di Madame, nettamente la donna di punta della nuova musica femminile italiana con...8 ospiti maschili e una sola femminile. Idem con Elodie lo scorso anno, 9 (mi pare) artisti maschili ospiti e un'unica donna. Non parliamo poi di Francesca, con 3 donne ospiti su 15 collaborazioni, di cui una facente parte di un gruppo (Coma_Cose) e una non cantante (Victoria dei Maneskin).
E d'altro canto, se le collaborazioni tra uomini si sprecano, come quelle tra uomini e donne, quelle tra donne davvero si contano sulle dita delle mani. Di recenti, mi sovvengono Bella così, Pezzo di cuore e...?
Ennesimo problema del nostro retaggio culturale?
Paura a collaborare con una collega che rischierebbe poi di oscurare l'altra, visto che purtroppo in Italia devono farsi spazio tutte sgomitando?
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Utente
16 gennaio, 2021
Diciamo che secondo me proprio quella domanda dell'intervista è posta male. Tratterei Pezzo di Cuore come fosse un unicum, anche perché il rapporto tra Emma e Alessandra lo vedo proprio come senza pari nel panorama musicale italiano.
D'altro canto trovo difficili i duetti tra donne perché, come già dicevi, devono sgomitare e ognuna di loro deve costruirsi una cifra stilistica che non deve avere paragoni. Non vedo questo problema per i colleghi uomini, che tra loro hanno tutte sovrapposizioni non indifferenti. Esempi a favore di questa argomentazione? I talent. Ogni volta che si punta su un concorrente uomo, il suo corrispondente esiste già nel panorama musicale, con le donne no.
Annalisa l'hanno staccata subito da quella che poteva essere la falsariga di Alessandra Amoroso (Camba-Coro) e fatica ancora dopo dieci anni a far capire che lei ha sempre voluto fare elettropop. Elodie durante Amici era la copia di Emma, ha avuto successo nel momento in cui ha rivoluzionato tutto e ha iniziato a fare ciò che voleva. Gaia e Nyv erano contrapposte all'immagine preconfezionata di una Giulia che cantava le stesse canzoni della Nannini e di Dalla che ci propongono da ormai due decenni, indipendentemente dai gusti di quest'ultima. E così via.
Proprio per questo non riesco a vedere punti di contatto tra le varie donne della musica, perché per forza di cose devono ritagliarsi quell'angolino lì e sono costrette a rimanerci: per loro i paragoni sembrano sempre essere fatti negativamente e ognuna di loro deve rimanere unica.
C'è anche un tema, secondo me, di sovrapposizione. Le donne di punta della scena musicale italiana fanno un genere molto simile e occupano caselle molto vicine tra loro. E, di conseguenza, se duettassero tra loro, ne uscirebbe un brano dal repertorio classicamente pop. Una Pezzo di cuore, insomma.
In più c'è una carenza di penne, di cantautrici convinte. Non a caso Elodie ha duettato con la Vicario e Madame lo farà con Gaia ma perché Margherita e la Gozzi sono due delle poche che oltre a cantare sono innanzitutto autrici. Sposa è infatti scritta dalla Vicario e mi aspetto che altrettanto faccia Gaia.
Ma la sovrapposizione è rischiosa anche in presenza di due autrici. Penso a Levante e Consoli e alla loro Lo stretto necessario (che comunque non è stata scritta dalla Consoli ma da Colapesce e Dimartino!) o a Yo No Tengo Nada (in cui è intervenuto Dardust a dare mordente).
Vince dunque l'incontro tra il glam pop di Elodie e l'atmosfera urban di Vicario (e dei suoi testi), tra il rap di Madame e il latin pop di Gaia. Che poi "vince" fino a un certo punto perché Sposa comunque non è stata estratta. Vedremo che farà Madame.
E poi, anche laddove i duetti femminili sono diventati singoli, abbiamo visto numeri più bassi: citofonare La isla.
Utente
16 gennaio, 2021
Fob92 ha detto
E poi, anche laddove i duetti femminili sono diventati singoli, abbiamo visto numeri più bassi: citofonare La isla.
Sì in questo ci aggiungerei anche Pezzo di Cuore che era lanciatissima e poi si è persa un po' per strada nonostante la promozione massiccia. I risultati rimangono ottimi per una ballad puramente pop, ma non so quanto abbia reso in termini di investimenti veri e propri.
Utente
5 maggio, 2018
Le donne della musica collaborano di meno tra loro semplicemente perché SONO di meno (almeno quelle che raggiungono un certo grado di successo).
Quindi il fatto preoccupante è che ci sia così poca offerta di musica al femminile in Italia (perché nn si investe su di essa) tanto che persino le grandi artiste internazionali vengono snobbate (non mi ricordo, in tempi recenti - prima della pandemia - grandi concerti di primedonne nel nostro Paese).
Poi certamente dipende dal fatto che il pubblico è esso stesso prevalentemente femminile, normale che prevalga solo un certo tipo di artista donna (meno ammiccante), il resto son tutti uomini per ovvi motivi.
Utente
7 agosto, 2013
potrebbe essere una questione di contrasti (e generi)?
nel senso, anche gli artisti maschili collaborano molto con le donne perché le voci contrastano rispetto le loro. Lo stesso potrebbe essere per le donne: le loro voci con quelle maschili in un duetto si mescolano meglio, o comunque è più semplice ottenere un buon risultato (all'udito).
Annalisa ad esempio ha una voce molto potente e collaborare con un'altra voce femminile secondo me è tutt'altro che semplice, se non studiata bene rischierebbe di sovrastarla.
Per citare Roba-Bangkok: lì abbiamo due voci totalmente diverse, di due generi diversi e che non si sovrastano l'una con l'altra.
E per citare un'altra collaborazione nel post iniziale: Francesca ed Elisa in Yo no Tengo Nada non credo sia una collaborazione particolarmente riuscita, in quella canzone trovo che le voci si mescolino un po' troppo e che non ci siano particolari contrasti tra loro (colpa anche della scelta stilistica dell'autotune).
lukeyyy ha detto
Spike88 ha detto
io penso che il termine "prima donna" non sia a caso : tra donne c'e' piu' competizione ed e' innegabile ..
Non sono d’accordo, trovo sia uno stereotipo tossico, soprattutto nel mondo della musica in cui la competizione non ha senso.
Esatto, è solo uno dei tanti stereotipi di genere sessisti ai danni delle donne.
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