Come narra lui nessuno mai.

Non vedo l'ora di leggere la terza ed ultima parte, anche se credo che i particolari succosi si fermino a qualche frecciatina e a qualche non detto (esattamente come nelle prime due).

Concordo totalmente con il post di @Krishoes, parola per parola.

Pier è il concorrente che mi ha appassionato di più in assoluto nelle diciannove edizioni di Amici. Per me è il concorrente perfetto: talento "casalingo" che tenta la strada del talent show per far conoscere il proprio pensiero musicale e che si trova a contatto con un mondo che lo vede inizialmente come un goffo pesce fuor d'acqua.

Ma a differenza della maggior parte dei concorrenti passati da lì, Pierdavide non ha portato se stesso dentro Amici: ha portato Amici dentro se stesso. Dentro al proprio mondo insomma. Tant'è che settimana dopo settimana ci si appassionava allo svelamento di ogni nuova sfaccettatura di un personaggio così peculiare ed interessante, sebbene quell'edizione pullulasse di nomoni che avevano già avuto esperienze discografiche e/o televisive.

Poche cose attirano come il vedere l'ambientamento ad un contesto totalmente lontano da sé, e questo racconto ci fa capire che in realtà lui sia riuscito ad acclimatarsi molto velocemente pur mantenendo però tutte quelle che erano le caratteristiche del suo carattere (e soprattutto la sua cifra artistica).

La cosa che mi colpisce di più è il fatto che avesse un trattamento decisamente non da concorrente, con la possibilità di fare tantissime cose e di fatto di ricoprire più ruoli all'interno del programma (resta ad ora l'unico ad aver firmato un brano di Sanremo mentre era ancora dentro la scuola, roba che a pensarci ora che vale tutto sembra davvero un'inezia. Ma non è mai più ricapitato né quello né che un concorrente scrivesse il libro dell'edizione). E alla luce di tutto ciò mi sembra stranissimo che dal 2012 in poi (curiosamente anno di svolta per Amici, con Amici Big a fare da spartiacque verso una nuova era dalla quale non si sarebbe più tornati indietro e che ha visto l'introduzione di tante "mansioni" nuove all'interno del programma) non sia stato MAI richiamato per ricoprire un qualsiasi ruolo (professore, direttore artistico, autore per qualcuno, vocal coach, produttore, chi più ne ha più ne metta insomma) 

Non mi sono chiare tre cose:

- com'è possibile che una major non abbia saputo gestire un percorso praticamente già ben delineato e che sarebbe andato avanti (per lo meno nella fase iniziale) con il pilota automatico???

- davvero i cantanti non hanno alcuna voce in capitolo nelle decisioni su come girare un video? Nemmeno se questo è "in contrasto" con la canzone stessa?

- non capisco cosa sia successo con Maria. Lui qui ne ha parlato benissimo, sia dal punto di vista imprenditoriale che umano. Ma allo stesso tempo ha detto che non si sentono più da Amici Big 2012.
Maria gli dava consigli sui singoli da estrarre e poi si è arresa ed è dunque scomparsa silenziosamente? Io ho capito così.
E ok, Maria non può farsi carico di TUTTI i suoi ex concorrenti, però mi sembra davvero stranissimo che sia passata dal concedere a Pier benefici da non-concorrente a non sentirlo per ben otto anni.
Più che altro perché, come dicevo qualche post fa, le possibilità per far apparire qualcuno sono infinite nell'attuale Amici.
E Maria ha addirittura invitato durante un daytime di poche edizioni fa Andrea Cardillo, che è lontano da scenari mainstream da ben prima di Pierdavide. Quindi se lei è in buoni rapporti con qualcuno trova comunque il modo di dargli un pur minimo spazio. Per cui davvero non capisco

marcop3 ha detto
se fai un talent senza avere la minima idea di ciò che stai facendo poi non ti puoi lamentare se fuori qualcuno prende delle decisioni sbagliate al posto tuo.

Beh però mi sembra uno dei primissimi casi di progetto praticamente già delineato e pronto prima ancora dell'ingresso nella scuola, anche se ai tempi non sapevamo tutti questi retroscena sul suo repertorio