Utente
14 maggio, 2018
Su netflix dal 18 gennaio la sesta stagione di Skam, che racconterà la storia del nuovo personaggio introdotto la scorsa stagione, Asia.
"È bello pensare di avere almeno una cosa sotto controllo, soprattutto se pensi di non riuscire a controllare niente”. SKAM Italia 6 racconta la storia di Asia, dal 18 gennaio solo su Netflix. pic.twitter.com/QBxyZnQuQr
— Netflix Italia (@NetflixIT) January 4, 2024
Utente
25 novembre, 2017
sidhjs raga è orrenda.
il modo in cui alla sesta puntata è tutto così IRRISOLTO e buttato lì giusto per far trama. Quale dovrebbe essere il tema della stagione? La relazione con il nuovo della scuola, il DCA, il rapporto con la sorella o la battaglia contro i fasci?
Poi queste quattro scappate di casa… non stanno dando, al momento.
Utente
30 gennaio, 2022
KassaD1 ha detto
sidhjs raga è orrenda.il modo in cui alla sesta puntata è tutto così IRRISOLTO e buttato lì giusto per far trama. Quale dovrebbe essere il tema della stagione? La relazione con il nuovo della scuola, il DCA, il rapporto con la sorella o la battaglia contro i fasci?
Poi queste quattro scappate di casa… non stanno dando, al momento.
la cronologia degli eventi è completamente sballata. Silvia quando sarebbe stata ricoverata per due anni? Asia adesso sarà ricoverata a sua volta, già si privano del personaggio?
Ma poi… che senso ha avuto la puntata finale? Perché aprire e chiudere nell’arco di 10 minuti quattro sottotrame diverse? Ad esempio: Munny che in realtà si chiama Monny e tutto il discorso legato al concetto di identità. Poteva essere un gancio per la prossima stagione (ci sarà?), ma subito il personaggio specifica allo psicologo scolastico che a settembre non ci sarà l’opportunità di farsi conoscere a scuola con il suo vero nome perché “ha la maturità”. Che senso ha avuto? Tanto valeva non dirlo. O sarà anche lui un altro bocciato come Elia?
Asia che specifica a Giulio che non potrà andare a trovarla in Umbria perché la terapia non lo permette mentre la dottoressa aveva detto che “il tuo ragazzo può venirti a trovare quando vuoi eh”
La sottotrama delle elezioni completamente dimenticata
Luchino come deus ex machina
Carina però la scelta (molto politica) di “mostrare”, attraverso il personaggio di Giulio, il concetto molto garantista della rieducazione dell’individuo che ha commesso un reato.
Ma io in tutto ciò non ho capito: questa stagione serviva come reboot? Nel caso della settima ci sarà una nuova generazione stile Skins oppure no? L’ultima puntata mi ha confusa tantissimo
Utente
7 agosto, 2013
Ammazza quando ho letto i commenti qua ho pensato miii che tragedia sarà.
Invece ragazzi è esattamente in linea con le altre. Lo stile alla regia di Bassegato è quello. Lo si vede qui come lo si vede in Prisma. La qualità non si è abbassata, anzi a ricordare gli orrori della prima stagione quasi sembra un film premio Oscar.
Quindi cosa non è piaciuto? Il tema? No perché micropene era un tema più profondo? Non vi sembra che il tema anti-fascismo sia abbastanza in un momento storico in cui abbiamo il presidente del senato con il busto di mussolini in casa? La bulimia nervosa non vi sembra un tema abbastanza profondo? No ma perché vogliamo parlare del tema della terza stagione allora?
La prova attoriale della Rossi è buona, ripeto in linea con tutte e 6 le stagioni ne più ne meno. Non venitemi a dire che invece Beatrice Bruschi non era oscena a recitare.
Le scelta registica è stata quella di voler continuare a raccontare il mondo liceale, ragazzi non c’era altro modo di farlo se non spostare il focus su un’altro gruppo. Buona l’idea invece di aver usato là bocciatura di Elia per introdurre il nuovo ciclo. Cerchiamo di andare oltre ai fandom #grandefratello per cui avremmo voluto seguire la storia di vecchi idoli e cerchiamo di dare una possibilità alla nuova generazione.
Certo, gioiellini come la seconda e la quarta stagione difficilmente torneranno, ma skam si conferma un buon prodotto. Magari lo mostrassero nelle scuole.
Utente
25 novembre, 2017
88fede88 ha detto
Ammazza quando ho letto i commenti qua ho pensato miii che tragedia sarà.Invece ragazzi è esattamente in linea con le altre. Lo stile alla regia di Bassegato è quello. Lo si vede qui come lo si vede in Prisma. La qualità non si è abbassata, anzi a ricordare gli orrori della prima stagione quasi sembra un film premio Oscar.
Quindi cosa non è piaciuto? Il tema? No perché micropene era un tema più profondo? Non vi sembra che il tema anti-fascismo sia abbastanza in un momento storico in cui abbiamo il presidente del senato con il busto di mussolini in casa? La bulimia nervosa non vi sembra un tema abbastanza profondo? No ma perché vogliamo parlare del tema della terza stagione allora?
Le scelta registica è stata quella di voler continuare a raccontare il mondo liceale, ragazzi non c’era altro modo di farlo se non spostare il focus su un’altro gruppo. Buona l’idea invece di aver usato là bocciatura di Elia per introdurre il nuovo ciclo. Cerchiamo di andare oltre ai fandom #grandefratello per cui avremmo voluto seguire la storia di vecchi idoli e cerchiamo di dare una possibilità alla nuova generazione.Certo, gioiellini come la seconda e la quarta stagione difficilmente torneranno, ma skam si conferma un buon prodotto. Magari lo mostrassero nelle scuole.
Vabbe, uno può anche optare per il tema più profondo di tutti e creare una stagione che pare un sequel dei Teletubbies.
Secondo me, hanno messo troppa roba importante sul fuoco rendendo così il tutto confuso e inconcludente. Bastava parlare del tema dell’antifascismo nelle scuole, svilupparlo un pochino meglio e lasciare i disturbi alimentari alla ragazza bionda, che sappiamo soffrirne. E lo dico proprio perché sono due temi stra attuali che avrebbero meritato due stagioni separate.
Utente
7 agosto, 2013
KassaD1 ha detto
Vabbe, uno può anche optare per il tema più profondo di tutti e creare una stagione che pare un sequel dei Teletubbies.
Ma hai mai visto le altre stagioni? Forse dovresti concederti un rewatch della prima e terza stagione.
Cosa lo renderebbe infantile (se questo intendi con teletubbies)? I temi sono trattati tutto molto bene, Asia è un personaggio complesso. Mostra come l’esteriorità e quello che i giovani vogliono mostrare al di fuori non sempre corrisponda alle fragilità interiori. In questo secondo me la serie è riuscita. Ripeto, assolutamente in linea con le altre stagioni.
Skam ha sempre avuto grandi limiti. Attoriali prima di tutto. Non è mai, mai, stato un capolavoro. Ha regalato due piccole perle sulla seconda e quarta stagione, ma il resto rimane skam. Va visto come un piccolo esperimento low budget di un regista con grandi potenzialità, che quando più e quando meno è riuscito a catturare il turbamento adolescenziale.
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