Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
YOU
TRAMA: Joe, un manager di una libreria, si innamora di una giovane donna di nome Beck, una sua cliente. Ben presto, però, l'amore si trasforma in un'ossessione.
La serie è ideata da Greg Berlanti (sceneggiatore di Supergirl, The Flash, Arrow e Legends of tommorow) e Sera Gamble (sceneggiatrice di alcuni episodi di Supernatural) e vede come protagonisti Penn Badgley (Dan di Gossip Girl), Elisabeth Lail (Amy di Dead of Summer) e Shay Mitchell (Emily di Pretty Little Liars).
Son dieci episodi, in Italia arriverà su Netflix il 26 Dicembre.
La consiglio a tutti, non è un capolavoro ma piacevole.
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
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Utente
7 agosto, 2013
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Utente
7 agosto, 2013
Utente
7 agosto, 2013
L'ho DIVORATA in due sere.
Per i temi trattati (stalking, web reputation, l'influenza dei social network sulla privacy, ossessione, amore malato, disturbi legati ecc) meriterebbe 9.5 ma non è fatta benissimo e alcune situazioni sono proprio al limite del comico/assurdo (gente super ricchissima che sparisce e nessuno la menziona più o non subentra l'FBI o cose così, in una puntata qualsiasi di Criminal Minds avrebbero risolto e capito tutto) quindi scende a 6.5, anche perchè il finale è scontatissimo, prevedibile, evitabile e quasi quasi ti porta a tifare per Joe.
Ottimo e interessante il personaggio di Emily di PLL (per 10 puntate ho continuato a chiamarli Dan e Emily anzichè Joe e Peach), peccato che lo abbiano sfruttato poco
ad esempio mi sarebbe piaciuto uno scontro finale tra lei e Joe e non che lui l'abbia fatta fuori all'episodio 6
Ci sarà una seconda stagione e sicuramente la vedrò ma senza particolare entusiasmo.
La consiglio se a qualcuno interessa cercare di capire cosa può portare certi soggetti ad essere così ma non so quanto You ne sia capace. Mi aspettavo molta più introspezione e meno teen drama. Beck poi è super odiosa e non sono mai riuscito ad empatizzare con lei. Poi tutto sto gran casino, gente che se la contende ecc, per lei?!? Che a mio parere non ne vale manco la minima pena
Quanto mi fa impazzire Paco invece?
Moderatore
7 agosto, 2013
Avevo tantissima aspettativa e invece mi ha un po' deluso.
L'argomento che tratta è super interessante e secondo me si poteva fare davvero bene, ma purtroppo la serie non ha fatto centro.
I personaggi sono super stereotipati e la storia è super romanzata, più delle volte surreale (lui che pedina chiunque e nessuno se ne accorge, uccide a destra e manca e nessuno indaga, lascia tracce in ogni dove ma a nessuno importa) e poco introspettiva. Aldilà che io non amo le serie poco realistiche, ciò che mi ha dato più fastidio è proprio la complessità e l'introspezione mancanti. Alla fine della pazzia, della mente dello stalker, della perversione di Joe si è trattato in modo davvero superficiale. I "docufilm" di Amore Criminale (spesso muti) in due minuti raccontano la mente malata meglio di quanto fa You in 10 episodi.
Anche la lunghezza della serie secondo me è un problema, si potevano tagliare almeno 2/3 episodi.
Infine, You sembra che a volte spinga lo spettatore a simpatizzare per Joe. Questo è terribile. Già, non racconti in modo complesso la mente di Joe, in più spingi quasi a ripulire il personaggio dello stalker. È abbastanza grave.
Per poi aggiungere che Joe viene presentato negativamente (ma neanche troppo) per gli omicidi, ovvero fenomeni poco realistici. Quindi lo spettatore potrebbe pure sminuire certi comportamenti del partner, perché alla fine lo stalker vero arriva a fare molto di peggio.
Forse su questo ultimo punto sono io un po' critico, ma su un tema così delicato, avrei preferito un racconto meglio pensato, educativo, realistico, meno adolescenziale e banalizzato.
La cosa più bella della serie è stato l'ultimo scritto/monologo di Beck, soprattutto per la prima parte. Me lo sono riscritto, ve lo lascio in spoiler.
Ti sei sempre avvolta nelle favole, come in una coperta. Ma era il freddo che amavi. I brividi quando scoprivi i cadaveri di Barba Blu. La dolce pelle d'oca quando il Principe Azzurro infilava i tuoi piedini nella scarpetta di cristallo, che calzava perfettamente.
Nel giardino della scuola, le vere principesse ti fluttuavano accanto nel vento autunnale. Hai visto il divario fra te e le ragazze ricche e hai giurato di smettere di credere nelle favole. Ma le storie erano dentro di te, come un veleno. Se il principe azzurro era reale, se poteva salvarti, tu dovevi essere salvata da tutte quelle ingiustizie. Quando sarebbe arrivato? La risposta era una crudele alzata di spalle in centinaia di momenti fugaci: il ghigno sulla faccia di Stevie Smith quando ti chiamava "vacca grassa", la mano di Zio Jeff che ti strizzava il culo alla festa del ringraziamento, lo sguardo d'accusa di tuo padre, quando gli raccontavi cosa era successo. Da ogni ragazzino, mascherato da uomo, che hai fatto entrare nel tuo corpo e nel tuo cuore, hai imparato che non possedevi la magia che trasforma una bestia in un principe. E poi, proprio quando pensavi di poter semplicemente sparire, lui ti ha visto. Da qualche parte dentro di te sapevi che era troppo bello per essere vero, ma ti sei lasciata trascinare. Lui era il primo forte abbastanza per sollevarti.
Ora, nel suo castello, hai scoperto che il Principe Azzurro e Barba Blu sono lo stesso uomo. E non ci sarà un lieto fine. Almeno che tu non li ami entrambi. Non volevi questo? Non volevi essere amata e che lui ti incoronasse? Non te la sei cercata? Non te la sei cercata? Non te la sei...cercata? Allora ora di' che tu puoi vivere così. Di' che lo ami. Di' "grazie". Di' qualunque cosa eccetto la verità.
...
E se non puoi ricambiare il suo amore?
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Utente
7 agosto, 2013
Finita ieri. L'ho praticamente divorata.
Come voi anche io ho trovato stridente il romanzare una trama che sulla carta poteva/doveva essere trattata diversamente. Avrei approfittato meglio anche delle sedute dallo psicanalista di Joe, per cercare di andare in fondo a quella mente malata.
Ho trovato, però, azzeccata la suspense e il senso di ansia (almeno a me l'ha provocata) di alcune scene/alcuni momenti.
Penn perfettissimo nel ruolo (alcuni sguardi me li sognerò di notte) e, come fu per Dexter, sono stato quasi portato a "tifare" per lui ('sta cosa mi inquieta).
Mi sono piaciuti tanto il legame con la letteratura (dalla libreria, alla festa a tema, alla fiera, alla passione - lavoro di Beck) e le capacità investigative di Joe.
Doppio finale a sorpresa (l'epilogo di Beck e l'arrivo a sorpresa di C.).
Curioso di vedere l'evoluzione della seconda serie
Moderatore
7 agosto, 2013
Pupi87 ha detto
Io e latinista93 abbiamo scritto le stesse cose ma lui l'ha spiegate molto meglio di me
Ultimamente in vari topic la pensiamo allo stesso modoDobbiamo cominciare a preoccuparci di quanto siamo cambiati?
A parte gli scherzi, condivido infatti tutto ciò che hai scritto
Utente
10 dicembre, 2018
Divorata anche io!É una serie controversa per i temi trattati perché non si può tifare per lo stalker di turno ,diciamolo.che poi diventa un omicida seriale.Non é ai livelli di costruzione del personaggio tipo Dexter o Hannibal.Ma Ben scritta,diretta e interprettata.C'è un problema ,il finale.Io mi aspettavo un plot twist con Beck ,invece....!Non so se mi interessa la seconda stagione quindi!
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