Utente
27 novembre, 2018
luca ha detto
mamma mia che flop questa canzone non ha neppure raggiunto la top ten su Itunes e dopo pochi giorni è scivolata 53° in classifica...con questo pezzo credo proprio che abbia toppatopeccato perchè veniva da una sequenza di un anno dove non aveva sbagliato un colpo (Soldi, Calypso, Barrio e Rapide)....
a questo punto ci vorrebbe una sfilata della madre di Luigi Favoloso dalla D'urso per rendere virale questa canzone e rilanciarla
Flop?
Lo sai che iTunes non conta più niente e che non essendo passato in radio essere alto su iTunes è impossibile? Un brano #11 su Spotify dopo una settimana è tutto tranne che un flop, sta facendo meglio di Barrio e Rapide se non sbaglio
Utente
17 marzo, 2020
Itunes rimane ad oggi l'indicatore reale più importante per quel che riguarda il gradimento e quindi la scelta consapevole delle persone...perchè è la gente che consapevolmente compra e addirittura paga
voi basate tutto su Spotify che omai è diventato più come una sorta di airplay radiofonico: dove i cantanti "di tendenza" vengono inseriti in queste mega playlist realizzate da Spotify stessa e che poi vengono usate nelle attività commerciali, bar, negozi, locali pubblici, o che la gente stessa le usa passivamente come se usasse la radio (quindi con canzoni che piacciono e che non piacciono) e che quindi giocoforza macinano grandi numeri di ascolti .......ma non sono canzoni scelte dagli ascoltatori sono appunto come un airplay radiofonico.....
fino a quando spotify non distinguerà in modo netto le canzoni scelte consapevolmente e messe nelle proprie playlist personali dal dato delle grandi playlist scelte e create da loro (assimilabili appunto ad un airplay radiofonico) ....saranno sempre numeri ibridi che vanno presi con il beneficio d'inventario ...e il beneficio d'inventario è appunto il riscontro sulle altre piattaforme
una canzone che ha successo e che piace al pubblico ha successo ovunque: su Itunes, su youtube, su spotify....se ha successo solo su spotify: bhè insomma gatta ci cova!!!!!
Utente
7 agosto, 2013
luca ha detto
Itunes rimane ad oggi l'indicatore reale più importante per quel che riguarda il gradimento e quindi la scelta consapevole delle persone...perchè è la gente che consapevolmente compra e addirittura pagavoi basate tutto su Spotify che omai è diventato più come una sorta di airplay radiofonico: dove i cantanti "di tendenza" vengono inseriti in queste mega playlist realizzate da Spotify stessa e che poi vengono usate nelle attività commerciali, bar, negozi, locali pubblici, o che la gente stessa le usa passivamente come se usasse la radio (quindi con canzoni che piacciono e che non piacciono) e che quindi giocoforza macinano grandi numeri di ascolti .......ma non sono canzoni scelte dagli ascoltatori sono appunto come un airplay radiofonico.....
fino a quando spotify non distinguerà in modo netto le canzoni scelte consapevolmente e messe nelle proprie playlist personali dal dato delle grandi playlist scelte e create da loro (assimilabili appunto ad un airplay radiofonico) ....saranno sempre numeri ibridi che vanno presi con il beneficio d'inventario ...e il beneficio d'inventario è appunto il riscontro sulle altre piattaforme
una canzone che ha successo e che piace al pubblico ha successo ovunque: su Itunes, su youtube, su spotify....se ha successo solo su spotify: bhè insomma gatta ci cova!!!!!
Oddio tutto quello che penso!!! Da incorniciare
Utente
12 febbraio, 2017
Vi rendete conto vero che gli acquirenti su iTunes si riducono a sparuti esemplari in via d'estinzione che in alcun modo sono indicativi della musica che va per la maggiore?
Sulle falle del sistema di rilevazione di Spotify si può discutere, ma per farlo in maniera sensata bisogna prima uscire dal 2014, su.
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La canzone non mi fa impazzire pur apprezzando entrambi. Aldilà del risultato però è bello vedere Mahmood confrontarsi con l'hip hop e tirare fuori la sua indubbia street credibility. È un punto di vista nuovo il suo, si distacca dagli stereotipi che vanno per la maggiore senza essere incoerente con il linguaggio del rap.
Utente
24 agosto, 2015
luca ha detto
Itunes rimane ad oggi l'indicatore reale più importante per quel che riguarda il gradimento e quindi la scelta consapevole delle persone...perchè è la gente che consapevolmente compra e addirittura pagavoi basate tutto su Spotify che omai è diventato più come una sorta di airplay radiofonico: dove i cantanti "di tendenza" vengono inseriti in queste mega playlist realizzate da Spotify stessa e che poi vengono usate nelle attività commerciali, bar, negozi, locali pubblici, o che la gente stessa le usa passivamente come se usasse la radio (quindi con canzoni che piacciono e che non piacciono) e che quindi giocoforza macinano grandi numeri di ascolti .......ma non sono canzoni scelte dagli ascoltatori sono appunto come un airplay radiofonico.....
fino a quando spotify non distinguerà in modo netto le canzoni scelte consapevolmente e messe nelle proprie playlist personali dal dato delle grandi playlist scelte e create da loro (assimilabili appunto ad un airplay radiofonico) ....saranno sempre numeri ibridi che vanno presi con il beneficio d'inventario ...e il beneficio d'inventario è appunto il riscontro sulle altre piattaforme
una canzone che ha successo e che piace al pubblico ha successo ovunque: su Itunes, su youtube, su spotify....se ha successo solo su spotify: bhè insomma gatta ci cova!!!!!
Si ecco, stavolta devo concordare con Aerys, a me piace guardare la classifica di Itunes e anch'io trovo che, a modo suo, sia indicatrice del gradimento di un certo tipo di pubblico (quello un po' più adulto, spesso in sintonia con le radio, infatti i successi radiofonici di soliti vanno forte su Itunes). Il dato di fatto però, corroborato dal fatto che sono due anni che parlano di chiuderlo, è che ormai Itunes lo usano davvero in pochi. Non dico pochissimi, perché ci sono ancora canzoni che metà del loro disco d'oro lo ricavano dalle vendite 'pure', ma sono casi davvero rarissimi.
I giovani e giovanissimi, che sono una fetta del mercato enorme, ormai ascoltano in streaming e basta: un caso ancora più eclatante di Mahmood è 'Spigoli', cantata da 3 idoli dei gggiovani (Carl Brave, Mara Sattei e ThaSupreme): su Itunes non è nemmeno entrata in top 10, ma su tutte le piattaforme di streaming e Youtube ha fatto numeri pazzeschi, la trovi in tantissime storie Instagram e debutterà prima nella classifica Fimi. Ed è un successo reale, non manipolato.
Itunes è usato dai fandom per sostenere i propri idoli acquistando le canzoni e da quella fascia di consumatori over 20/22 (ma spesso anche più adulti), appunto in sintonia con le radio.
Sul caso specifico: Moonlight Popolare non è nemmeno andata in radio come singolo ufficiale, non ha avuto alcuna promozione televisiva: ecco allora che va fortissimo su Spotify, visto che Mahmood e Pericolo sono due nomi forti dello streaming, ma male su Itunes, per i motivi spiegati sopra.
Poi si, il discorso 'playlist di Spotify che influenzano le classifiche' è vero, ma oggi va così.
Utente
27 novembre, 2018
Tutto bellissimo, ma le canzoni alle posizioni più alte su iTunes sono quelle più passate in radio, se questa non è in radio che senso ha guardare iTunes? Sono d'accordo che un minimo indice di gradimento lo sia, se un brano primo in radio non è in Top 200 iTunes chiaramente non piace, ma in questo caso guardare iTunes per decretare un flop è totalmente insensato
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7 agosto, 2013
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