Utente
31 maggio, 2016
Ultimo Slam stagionale! Oggi ha finalmente inizio la 136esima edizione dell'US Open
In campo maschile l’anno scorso la vittoria andò a Novak Djokovic che sconfisse per 3 set a 1 Roger Federer che purtroppo, a causa dei problemi al ginocchio riscontrati già nel match perso contro Raonic a Wimbledon, ha concluso anticipatamente la sua stagione tennistica e non sarà presente. Altra assenza di rilievo è quella di Tomas Berdych, fermo ai box a causa dell'appendicite. Col ritiro di Federer, Nadal ha guadagnato la testa di serie numero 4 e così ha scongiurato (nuovamente, dopo Parigi) il rischio di incrociare uno dei primi tre già ai quarti.
Il sorteggio del Main Draw ha decretato che Nole affronterà al primo turno il rientrante polacco Jerzy Janowicz, Murray il ceco Lukas Rosol, Stan lo spagnolo Fernando Verdasco e Nadal l'uzbeko Istomin. Gli ipotetici ottavi di finale dovrebbero essere questi:
Djokovic vs Gasquet
Tsonga vs Cilic
Nadal vs Bautista-Agut
Monfils vs Raonic
Thiem vs Ferrer
Kyrgios vs Wawrinka
Nishikori vs Goffin
Lopez vs Murray
Ma come ben sappiamo gli upset sono dietro l'angolo infatti non si può non considerare un rinato Del Potro o i vari Isner, Johnson e Sock che in casa propria vorranno dire la loro.
Gli italiani in tabellone sono cinque. A Fognini, Seppi e Lorenzi si sono uniti Fabbiano e Giannessi che hanno superato brillantemente le quali. Alessandro Giannessi a 26 anni si è potuto regalare finalmente la soddisfazione di poter disputare un match ad uno Slam e il suo avversario al primo turno sarà lo statunitense Denis Kudla; anche Thomas Fabbiano, superando le quali da testa di serie numero 8, ottiene il pass per il Main Draw e si scontrerà con il russo Karen Khachanov. Paolo Lorenzi avrà invece tra le mani l'occasione di vendicare la sconfitta inflittagli quest'anno al primo turno del Roland Garros dall'argentino Carlos Berlocq; Andreas Seppi sfiderà invece il francese Stephane Robert e Fabio Fognini il georgiano Teymuraz Gabashvili.
Fognini vs Gabashvili
Lorenzi vs Berlocq
Seppi vs Robert
Fabbiano vs Khachanov
Giannessi vs Kudla
In campo femminile invece è impossibile non ricordare la finale della scorsa edizione quando a contendersi il titolo furono le Queens Flavia e Roberta. Lady Fognini dopo la vittoria spiazzò tutti quanti con l'annuncio del suo ritiro a fine anno, a Roberta invece toccherà l'ardua impresa di riconfermarsi (o comunque fare il meglio possibile) se vorrà mantenere ancora un posto in Top10. Assenze importanti sono quelle di Vika Azarenka, che a quanto pare è in dolce attesa, di Sloane Stephens costretta a restare ferma per un problema al piede e (ovviamente) di Maria Sharapova.
Occhi puntati sulla lotta a distanza tra Serena Williams e Angelique Kerber, questo Slam potrebbe essere l'occasione giusta per un cambio in vetta, la tedesca infatti si è fatta sfuggire l'occasione di superare l'americana già la settimana appena conclusa andando a perdere malamente la finale di Cincinnati contro la Pliskova. Il sorteggio ha messo di fronte a Serenona un osso duro come la russa Ekaterina Makarova, la Williams dovrà partire subito forte se vorrà arrivare alla fine delle due settimane. Apparentemente più facile il compito della Kerber che si trova la slovena Polona Hercog; Garbine Muguruza proverà a sfatare, contro la belga Elise Mertens, il tabù degli US Open che in tre partecipazioni la vede vincitrice di un solo match. A concludere il fab4 c'è Aga Radwanska che affronterà l'americana Jessica Pegula. I possibili ottavi di finale dovrebbero essere:
Williams vs Stosur
Suarez Navarro vs Halep
Radwanska vs Bacsinszky
Pliskova vs Williams
Keys vs Kuznetsova
Konta vs Muguruza
Vinci vs Cibulkova
Kvitova vs Kerber
La probabilità che realmente gli ottavi saranno questi è molto bassa, le varie Bencic, Kasatkina, Puig, Giorgi ()...saranno pronte a dare del filo da torcere alle avversarie.
Anche le italiane in tabellone saranno cinque. Roberta Vinci, testa di serie numero 7, inizierà il suo cammino contro la tedesca Ana-Lena Friedsam mentre Sara Errani, testa di serie numero 28, proverà a sconfiggere l'americana Shelby Rogers. Match che evoca antichi ricordi quello tra Francesca Schiavone e Svetlana Kuznetsova; Karin Knapp invece dovrà testare se è davvero veritiero l'exploit che la svedese Johanna Larsson ha avuto a Cincinnati. Infine Camila Giorgi avrà un match tutt'altro che facile contro l'australiana Samantha Stusur.
Errani vs Rogers
Vinci vs Friedsam
Schiavone vs Kuznetsova
Knapp vs Larsson
Giorgi vs Stosur
Admin
7 agosto, 2013
Contento per Giannessi di cui ho anche la pallina autografata
Temo che la Vinci che è finalista uscente non riesca ad andare molto avanti, purtroppo il problema al tendine sembra molto insistente
Errani - Rogers invece mi ricorda un match di un paio di anni fa vinto dall'americana allora ancora sconosciuta in cui Sara diede di matto col pubblico e con l'arbitro
Utente
7 agosto, 2013
Le speranze quest'anno credo siano tutte su Seppi e Fognini (il che è tutto dire... )
Purtroppo i fasti femminili di un tempo (vicinissimo cronologicamente, ma lontanissimo tennisticamente parlando) sembrano oramai lontani Mi auguro di sbagliarmi e che Sarita (più che la Vinci) ci regali l'ennesimo sogno con una cavalcata trionfale fino alle semifinali (lasciatemi sognare )
Utente
31 maggio, 2016
Si è conclusa la prima giornata dello Slam americano e puntualmente è iniziata la moria di teste di serie
In campo maschile a farne le spese sono stati Gasquet (tds 13) sconfitto all'esordio da Edmund e Klizan (28) travolto da Youzhny.
Vittorie in scioltezza per Nadal 61 64 62 ad Istomin e per Djokovic 63 57 62 61 a Janowicz (che comunque è riuscito a strappare un set al numero 1)
Bene Andreas Seppi che supera il francese Robert 62 36 64 63 e passa al secondo turno dove incontrerà Nadal che ha recentemente sconfitto l'italiano alle Olimpiadi.
Tra le ragazze a salutare anticipatamente sono la Vandeweghe (28), la Strycova (18), la Puig (32) che probabilmente non si è ancora ripresa dalla vittoria a Rio, la Doi (30) e la Begu (21).
Agile vittoria per la Kerber contro la Hercog, ritiratasi durante il secondo set. Più sofferenza per la Muguruza che perde il primo set contro la qualificata Mertens.
Purtroppo tra le teste di serie uscite anticipatamente c'è anche Sara Errani (27) sconfitta 64 76 dalla Rogers. Nulla da fare nemmeno per Francesca Schiavone, asfaltata dalla Kuznetsova 61 62.
L'unica gioia azzurra arriva da Roberta Vinci che nonostante la tendinite riesce ad avere la meglio per 62 64 sulla Friedsam. Al secondo turno affronterà l'americana Christina McHale.
Utente
20 aprile, 2015
Ieri è cominciato l’ultimo slam dell’anno, gli US Open, per la prima volta in assoluto con il tetto retraibile sul centrale, l’Artur Ashe Stadium, e per la prima volta in questo secolo senza Federer, vincitore dal 2004 al 2008 e finalista nel 2009 e lo scorso anno. I favoriti sono senz’altro Djokovic, chiamato al riscatto dopo le deludenti prove a Wimbledon, a Rio nel torneo olimpico e vincitore a New York lo scorso anno e nel 2011, e Murray, che viene da sei finali consecutive, di cui quattro vinte, Roma, Queen’s,Londra e l’Olimpiade in Brasile. Da tenere d’occhio anche Del Potro, decisamente in crescita con la vittoria contro Wawrinka a Wimbledon ma soprattutto quelle contro Nole e Nadal e la finale combattuta contro Andy a Rio, e Cilic, reduce dal successo a Cincinnati contro lo scozzese e che negli ultimi due anni ha fatto assai bene a Flushing Meadows con il trionfo di due anni fa e la semifinale dello scorso anno. Potranno dir la loro ovviamente anche Wawrinka e Nadal, vincitore nel 2010 e nel 2013, finalista nel 2011.
Nella prima giornata tra i maschi c’è già stata una sorpresa con la sconfitta del francese Gasquet, che lo scorso anno arrivò fino ai quarti. Richard è stato, infatti, battuto nettamente dal britannico Edmund. Tra gli altri big, grande rimonta dell’americano Isner che è avanzato al secondo turno dopo aver perso i primi due set contro il connazionale Tiafoe, diciottenne numero 125 del ranking, mentre Nole ha lasciato a Janowicz il secondo set per poi dilagare nel terzo e quarto con il polacco che può consolarsi col maggior numero di vincenti (41-34). Sono passati senza perdere alcun set Nadal, Tsonga, Raonic, Cilic e Anderson, che lo scorso anno eliminò agli ottavi Murray. Buone notizie per l’Italia con la vittoria in quattro set (6-2,3-6,6-4,6-3) di Seppi che, però, al secondo turno troverà Rafa.
Utente
20 aprile, 2015
Agli USOpen è stato completato il primo turno e non sono mancate le sorprese.
Tra le donne, successi comodi per la Halep, la Pavlyuchenkova, la Jankovic, laBacsinszky, la Suarez Navarro, la Radwanska e Serena Williams. Hanno avuto, invece, qualche problema Venus Williams, la Vesnina e la Stosur contro la nostra Giorgi. L’altra azzurra scesa in campo, la Knapp, è stata battuta nettamente dalla Larsson. Subito fuori l’Ivanovic, sconfitta in soli due set dalla ceca Allertova (6-7,1-6), e laBouchard, superata in tre set da un’altra ceca, la Siniakova (3-6,6-3,2-6).
Stosur – Giorgi (7-5,6-7,6-1)
Il primo set si decide solo nel finale quando l’australiana ottiene un break a 15 dopo averne recuperato due alla Giorgi, sull’1-2 e sul 3-4 con Camila che ha sprecato quattro palle break nell’undicesimo game. Per l’italiana pesano molto i sei doppi falli, il doppio dell’avversaria, e i ventuno errori gratuiti.
Il secondo set termina addirittura al tie break, dopo che la Giorgi si è fatta ancora rimontare il break conquistato con un bel rovescio lungo linea, di nuovo nell’ottavo game, con due doppi falli di fila. Curiosamente, la svolta del tie break arriva proprio con un doppio fallo commesso dalla Stosur, sul 2-3. Camila ha ridotto sia i doppi falli (quattro) che soprattutto gli errori non forzati, undici, quattro in meno dell’australiana, con otto vincenti in più.
L’ultimo parziale è a senso unico con la Stosur che concede un solo game alla Giorgi, non commettendo nemmeno un doppio fallo e solo un errore gratuito.
Ennesima prestazione discontinua e deludente da parte di Camila.
Nei maschi c’è stato un altro risultato abbastanza inaspettato: il belga Goffin, testa di serie numero 12, è stato infatti eliminato dall’americano Donaldson nonostante abbia vinto il primo set. Vittorie agevoli per Murray, Wawrinka, Del Potro, Dimitrov,Kyrgios e Ferrer mentre Nishikori e Zverev sono passati in quattro set, la giovane promessa tedesca in rimonta, Thiem e Karlovic addirittura in cinque con l’austriaco che era andato sotto due set a uno (6-3,2-6,5-7,6-4,6-3) contro l’australiano Milman. Ottime notizie dagli azzurri con ben tre qualificati su quattro: Fognini ha compiuto una grande rimonta contro Gabashvili che aveva conquistato i primi due set, il debuttante Giannessi, anch’egli ligure e numero 243 del ranking, è passato in cinque set contro l’americano Kudla (0-6,6-4,6-1,1-6,6-0) e Lorenzi è avanzato senza perdere alcun set contro l’argentino Berlocq (6-4,6-2,6-1) mentre il solo Fabbiano è uscito, perdendo in quattro set contro il russo Kachanov. Nel secondo turno Fabio troverà Ferrer, Giannessi avrà di fronte Stan mentre Paolo dovrà vedersela con Simon.
Fognini-Gabashvili (6-7,3-6,7-6,7-5,6-4)
L’italiano supera per la seconda volta il russo nel loro terzo confronto.
Il primo set si decide solo al tie break dopo ben quattro break, due ciascuno ovviamente. Fognini recupera per due volte un mini break, sul 2-3 e sul 4-5 grazie ad un grave errore di Gabashvili. Si va così a oltranza con Fabio che chiude 11-9 al terzo set point dopo averne annullati altrettanti al russo. L’azzurro è andato molto bene con la prima, con più del 75% di punti raccolti, ed ha commesso solo due errori non forzati e due doppi falli.
La svolta del secondo parziale arriva nel sesto game quando Fognini gioca assai male, regalando il break all’avversario che lo conferma salendo 5-2. Gabashvili ha comunque meritato, raccogliendo quasi il 90% di punti con la prima e non facendo nessun doppio fallo e nessun errore gratuito.
Nel terzo set per due volte Fognini si fa recuperare un break, sul 2-0 e sul 3-1. Nel nono game il ligure annulla tre palle break ma sulla quarta sbaglia gravemente, mandando il russo a servire per il match sul 5-4. Fabio si rianima, ottiene due palle delcontro break e concretizza la seconda con un bel rovescio lungo linea. Si arriva, quindi, ancora al tie break, vinto da Fognini di misura dopo dopo essersi fatto recuperare un mini break con un errore col dritto. Molto bene l’azzurro con i vincenti(5-0) e con gli errori non forzati (3-5) nel confronto con Gabashvili.
Il quarto parziale è dai due volti: nonostante un break iniziale, Fabio ne subisce due di fila, andando sotto 2-5. Tutto sembra finito ma con Fognini non si può mai dire: il ligure, infatti, si scatena e piazza una serie di cinque game con altri due break, l’ultimo con una grande risposta, vincendo il set. Stranamente, Fabio è andato meglio con laseconda di servizio; pochi sia i vincenti che gli errori gratuiti, entrambi comunque a favore dell’azzuro (3-2 e 2-3).
Anche l’ultimo set è ricco di emozioni: parte bene Fognini che con un break si porta sul 2-0 allungando a sette la striscia di game consecutivi. Sul 4-3, però, si innervosisce, come spesso gli accade, e subisce contro break ma nel game successivo si riprende subito, sfodera un bellissimo passante e si procura palla break sulla quale Gabashvili commette sciaguratamente doppio fallo. Fabio va, così, a servire per il match, chiudendo senza troppi problemi.
Una vittoria sofferta ma comunque meritata per Fognini che ha totalizzato più del doppio dei vincenti (16-7) e sette errori non forzati in meno (12-19) rispetto all’avversario.
Utente
20 aprile, 2015
Agli USOpen si sono disputati i primi incontri del secondo turno tra ritiri, conferme e ancora qualche risultato stupefacente. Tra le donne, infatti, è arrivata la sconfitta della campionessa in carica del Roland Garros e testa di serie numero tre, la Muguruza, battuta in soli due set e con ben trentotto errori non forzati dalla Sevastova, lettone numero 52 del ranking che a New York disputerà il terzo turno per la prima volta. Da ricordare che la spagnola aveva già faticato nel primo turno, vincendo in rimonta, e che aveva fatto male anche a Londra, eliminata al secondo turno, e che dopo il trionfo a Parigi ha vinto solo sette partite con cinque sconfitte. Vittorie semplici per la Kvitova, la Wozniacki contro la Kuznetsova, la Kerber, la Keys, la Bencic e la nostra Vinci, apparsa ancora in ottima forma nel suo Slam preferito. Sono, invece, passate in tre set Konta, Svitolina e Cibulkova, quest’ultima in rimonta.
Vinci – McHale 6-1,6-3
L’azzurra supera per la terza volta l’americana in altrettanti scontri diretti.
Il primo set è dominato dalla Vinci che lascia un solo game alla McHale. Roberta pressochè perfetta con quasi dieci vincenti, sette in più della statunitense, e solo cinque errori non forzati, un terzo rispetto all’avversaria.
Nel secondo parziale c’è più equilibrio: l’azzurra è chiamata ad annullare una palla break sul 2-3. Nel settimo game, tuttavia, la Vinci si procura due palle break, la prima con un bel dritto e la seconda grazie a un doppio fallo dell’americana, e sfrutta la seconda al termine di un bello scambio chiuso a rete, salendo, poi, senza problemi sul 5-3.
Davvero un’ottima prova di Roberta con un’alta percentuale di punti raccolti con laprima, quasi il novanta, solo undici errori gratuiti e addirittura nessun doppio fallo.
Nei maschi è stato, poi, eliminato il finalista di Wimbledon e testa di serie numero cinque, il canadese Raonic. Milos è stato battuto dall’americano Harrison in quattro set in un match nel quale da metà del secondo set ha sofferto di crampi. Successi agevoli per Monfils, Djokovic ( nemmeno sceso in campo per il ritiro di Vesely), Cilic,Anderson e Nadal contro il nostro Seppi mentre sono passati in quattro set Tsonga,Bautista Agut e Isner, lo spagnolo in rimonta. Da segnalare che proprio nell’ultimo match di giornata, quello tra Rafa e Andreas, c’è stata per la prima volta la chiusura del tetto, a metà del secondo set.
Utente
20 aprile, 2015
Agli US Open è stato completato il secondo turno con la pioggia che ha fortemente condizionato gli incontri provocando lunghe sospensioni.
Tra i maschi sconfitta a sorpresa della giovane promessa Alexander Zverev ( tedesco, testa di serie numero 27), battuto in quattro set da Evans, britannico numero 64 del ranking, e dello spagnolo Feliciano Lopez (16), sconfitto anch’egli in quattro set dal portoghese Sousa (36), facendo molto peggio dello scorso anno quando riuscì ad arrivare fino ai quarti, dove perse contro Djokovic. Vittorie agevoli per Murray, Del Potro, Thiem, Karlovic e Wawrinka contro il nostro Giannessi. Nishikori è passato, invece, in quattro set rimontando nell’ultimo da 1-3 a 6-3 mentre Dimitrov addirittura in cinque in rimonta contro il francese Chardy (4-6,6-4,3-6,6-4,6-2). Gli altri due italiani scesi in campo ieri sono andati al quinto set ma a passare è stato solo il meno favorito: Lorenzi, infatti, ha avuto la meglio sul francese Simon, testa di serie numero trenta, confermando il suo ottimo momento (a luglio ha vinto il suo primo titolo ATP) mentre Fognini ha ceduto a Ferrer, spagnolo numero undici del tabellone, dimostrandosi ancora una volta discontinuo. Al prossimo turno Paolo avrà di fronte Murray.
Ferrer-Fognini (6-0,4-6,5-7,6-1,6-4)
L’iberico supera l’azzurro per la decima volta in altrettanti confronti.
Il primo set è a senso unico con Ferrer che non lascia alcun game a Fognini. La differenza la fanno gli errori non forzati: solo due per lo spagnolo mentre ben undici quelli commessi dal ligure.
Nel secondo parziale nel quinto game arriva il primo break di Fabio grazie a tre errori di fila dello spagnolo che, però, rimedia subito con un vincente di rovescio sulla seconda palla break, concessa dal ligure con un doppio fallo. La svolta vera arriva nell’ottavo game quando Fognini riesce a confermare il break, ottenuto sul 3-3 grazie a un grave errore col dritto di Ferrer. Quasi il 70% di punti raccolti con la prima dall’azzurro che pareggia il numero di errori gratuiti dell’avversario.
Il terzo set è ricco di emozioni: si apre con un break di Fabio con lo spagnolo che si fa rimontare da 30-0 e poi chiude il game con un doppio fallo ma recupera subito grazie a un doppio fallo e a un errore col dritto di Fognini. Il ligure si riprende il break approfittando di due errori non forzati col dritto dell’avversario e stavolta consolida il vantaggio, portandosi sul 3-1. Nel sesto game, tuttavia, arriva il contro break di Ferrergrazie a un errore gratuito col rovescio di Fabio. Il set si decide sul 5-5 quando quando David sbaglia di tutto, subendo break a zero e mandando a servire per il set Fognini che chiude con altro game a zero. La chiave sono i vincenti, quasi il quadruplo quelli realizzati da Fabio (15-4) che commette anche due errori non forzati in meno rispetto allo spagnolo (15-17).
Il quarto set è simile al primo con Ferrer che, andando molto bene con la prima di servizio (82% di punti vinti) concede un solo game all’azzurro che fa più del triplo degli errori gratuiti (16-5).
L’ultimo e decisivo set si decide sul 3-3 quando l’iberico ottiene il break alla terza chance con un errore di dritto di Fognini, dopo aver sprecato le prime due. Nel decimo game, poi, Ferrer va a servire per il set e, quindi, anche per il match, chiudendo dopo che Fabio spreca una palla del contro break con un errore gratuito col dritto.
Complessivamente la differenza l’hanno fatta gli errori non forzati: quasi ottanta quelli commessi da Fognini, ventotto in più di Ferrer (77-49), che vanificano i quasi quaranta vincenti, tredici più dello spagnolo (39-26). Fabio ha perso l’ennesima grossa occasione, considerato il modo in cui ha perso il primo e terzo set e il periodo non certo positivo che sta attraversando Ferrer.
Lorenzi-Simon (3-6,6-2,6-2,6-7,7-6)
L’italiano batte per la prima volta il francese nel loro terzo incontro.
Grande prestazione di Lorenzi che a quasi 35 anni raggiunge per la prima volta in carriera il terzo turno in uno Slam al termine di una partita molto combattuta e lunga (quasi cinque ore). Una vittoria con pieno merito come testimonia il buon rendimento con la prima di servizio con quasi il settanta per cento di punti raccolti. Certo, il gioco dell’azzurro non è spettacolare (solo un vincente ma Simon non riesce a fare meglio ) ma l’impegno che ci mette Lorenzi è davvero tanto e questo è il giusto premio.
Anche in campo femminile non sono mancate le sorprese con le sconfitte della Stosur, australiana testa di serie numero sedici, per mano della cinese Zhang (49) in soli due set (3-6,3-6) ma soprattutto della svizzera Bacsinszky, testa di serie numero quindici, ad opera dell’americana Lepchenko (69) in tre set (4-6,6-4,4-6). Successi comodi per le due Williams, la Radwanska, la Halep, la Pliskova, la Suarez Navarro e la Vesnina mentre la Pavlyuchenkova e la Garcia sono avanzate in tre set, la francese in rimonta.
Admin
7 agosto, 2013
Brava Robertina
Primo set magistrale, poi l'appannamento anche un po prevedibile, ma per fortuna alla fine è andata.
Spero che ne vinca almeno un'altra [match abbordabile ma non semplice come molti penseranno vs la Tsurenko], fare quarti di finale in queste condizioni fisiche sarebbe un grande risultato
Utente
20 aprile, 2015
Agli US Open si sono giocati i primi match del terzo turno. Ottima notizia per l’Italia con la vittoria, un po’ sofferta, dell’unica giocatrice rimasta in tabellone, Roberta Vinci, che agli ottavi troverà l’ucraina Tsurenko la quale ha avuto la meglio in rimonta sulla Cibulkova. Successi agevoli per la Kvitova, la Wozniacki, la Konta un po’ a sorpresa contro la Bencic e la Kerber mentre la Keys è passata al tie break del terzo set, rimontando da 1-4 nell’ultimo.
Vinci – Witthoeft 6-0,5-7,6-3
L’italiana supera la tedesca nel loro primo confronto.
Il primo set è letteralmente dominato dalla Vinci che non concede alcun game allaWitthoeft. Più del doppio i vincenti realizzati dall’azzurra (12-5).
Il secondo parziale è molto più equilibrato. Si parte con un altro break della Vinci ma stavolta la tedesca rimedia subito. Nel quinto game altro break dell’azzurra che lo conferma andando sul 4-2. Sul 5-4, però, con una grande risposta la Witthoeft si procura il primo di due break consecutivi che le valgono il set. Un vincente in più per la tedesca ma soprattutto un alto rendimento con la prima di servizio con quasi il 75% di punti raccolti.
Il terzo set si apre con un break della Vinci che stavolta lo conferma salendo 2-0. Sul 3-2, tuttavia, Roberta subisce contro break alla seconda chance dopo aver salvato la prima col servizio. Nel game successivo, però, l’azzurra si riprende il break con una bella volée a rete, ipotecando il set chiuso con un altro game vinto in risposta.
Complessivamente, quasi dieci vincenti in più per la Vinci e cinque errori non forzati in meno che testimoniano di una vittoria meritata, conquistata dopo aver reagito al primo momento davvero difficile del suo torneo.
Tra i maschi, è uscito di scena il campione di due anni fa e semifinalista lo scorso anno, il croato Cilic, sconfitto in soli tre set dallo statunitense Sock che approda agli ottavi per la prima volta nel suo slam. Vittorie comode per Djokovic, che ha disputato solo sei game prima del ritiro del russo Youzhny, Monfils, Tsonga contro Anderson e Nadal.Bautista Agut è, invece, stato eliminato in quattro set dal francese Pouille, semifinalista agli internazionali d’Italia, mentre Baghdatis, finalista agli Australian Open proprio dieci anni fa, ha battuto il giustiziere di Raonic, l’americano Harrison e Isner, testa di serie numero venti, ha perso contro il britannico Edmund in quattro set.
Utente
20 aprile, 2015
Agli US Open è stato completato il terzo turno. Tra i maschi nessuna sorpresa anche se Wawrinka è passato soltanto al quinto set dopo aver rischiato parecchio, considerato che è andato sotto due set a uno contro il britannico Evans. Inoltre, pur perdendo in quattro set, il nostro Lorenzi ha combattuto contro Murray molto più di quanto ci si potesse aspettare, tenuto conto che Andy è il giocatore più in forma del momento e che il trentaquattrenne Paolo veniva da una battaglia massacrante contro Simon. Anche Dimitrov, Thiem e Nishikori hanno vinto in quattro set, gli ultimi due in rimonta mentre Del Potro e Karlovic hanno vinto senza alcun problema. In particolare da segnalare il successo dell’argentino, sia per l’avversario, lo spagnolo Ferrer, testa di serie numero undici del torneo, sia perchè, così, tornerà a disputare gli ottavi in unoSlam dopo più di tre anni (Wimbledon 2013), un’altra conferma dei progressi notevoli di Del Potro dopo il lungo calvario con tante operazioni. Nell’ultimo match di giornata Kyrgios, il ribelle australiano testa di serie numero quattordici, è stato costretto al ritiro contro l’ucraino Marchenko (numero 63) che era avanti due set a uno.
Murray – Lorenzi (7-6, 5-7, 6-2, 6-3)
Lo scozzese, ventinovenne testa di serie numero due e campione agli US Open nel 2012, supera per la terza volta l’italiano, trentaquattrenne che si consola col nuovo best ranking (numero trentacinque), tornando ad esser il primo azzurro in classifica.
Nel primo set sul 3-2 Lorenzi è costretto ad annullare ben quattro palle break, di cui una con la palla corta e una col servizio. Nell’ottavo game, invece, due errori col rovescio di Murray mandano Paolo a servire per il set ma lo scozzese rimedia e si arriva al tie break, vinto dal britannico dopo che l’azzurro aveva recuperato per due volte un mini break. Determinanti i quasi venti vincenti di Murray, tredici in più di Lorenzi (18-5), che compensano i quasi trenta errori non forzati, il doppio dell’avversario (14-28).
Il secondo set si apre con un break di Andy ma Paolo è bravo a rimediare subito. Nel sesto game, però, Murray commette doppio fallo sulla palla break, facendo, poi, altri due gravi errori (una volèe facile sbagliata e una palla steccata) che consentono a Lorenzi di consolidare il vantaggio, portandosi sul 5-2. Paolo va, poi, a servire per il set ma, come nel primo set, subisce contro break e viene, quindi, agganciato da Andy sul 5-5. Nel dodicesimo game, però, Lorenzi si scatena, guadagnandosi due set point e trasformando subito il primo, costringendo l’avversario a sbagliare molto. Anche in questo parziale, la chiave sono gli errori gratuiti: poco più di dieci quelli commessi dall’azzurro mentre quasi venti quelli del britannico. Da notare anche l’altissima percentuale (ottanta per cento) di punti vinti a rete da Lorenzi.
Il terzo set è quasi a senso unico con Murray che concede solo due game a Lorenzi, primeggiando stavolta sia nei vincenti (17-0) che con gli errori non forzati (4-6).
Come i due precedenti, anche il quarto parziale si apre con un break dello scozzese, che lo conferma annullando una palla del contro break e salendo, così, sul 2-0. La situazione si ripete nel sesto game, quando Murray salva con un punto a rete un’altra palla del contro break, concessa con un doppio fallo. Questa rimane l’ultima emozione del match.
Comunque da sottolineare ancora l’ottima prova di Lorenzi che è riuscito a reggere fisicamente per quasi tutta la partita, realizzando quasi venti vincenti e costringendo Murray a commettere più di sessanta errori non forzati. Nemmeno i più ottimisti si sarebbero immaginati una prestazione simile.
Wawrinka – Evans (4-6, 6-3, 6-7, 7-6, 6-2)
Lo svizzero, trentunenne testa di serie numero tre ha la meglio sul britannico, ventiseienne numero sessantaquattro del ranking, nel loro primo confronto.
Il primo set si decide sul 4-4 quando Wawrinka regala break con due errori gratuiti col dritto, mandando Evans a servire per il parziale. Stan commette esattamente il doppio di errori non forzati (16-8) dell’avversario, vanificando i sei vincenti in più (11-5).
La svolta del secondo set arriva sul 4-3, quando lo svizzero conquista cinque punti consecutivi (anche due errori gratuiti col dritto e un doppio fallo dell’avversario), ottenendo il break che gli consente di andare a servire per il parziale. La differenza la fanno ancora una volta gli errori non forzati con Wawrinka che ne commette stavolta meno della metà di Evans, non facendo nemmeno un doppio fallo.
Il terzo set si decide solo al tie break, vinto dal britannico di misura, dopo che lo svizzero era riuscito ad annullare tre set point consecutivi, di cui l’ultimo con un eccellente rovescio, il suo marchio di fabbrica che, però, oggi l’ha spesso tradito. Quasi venti errori non forzati commessi da Wawrinka (8-17), più del doppio rispetto a Evans che va molto bene a rete con quasi il 75% di punti vinti.
Il quarto set si apre con un break del britannico ma l’elvetico rimedia subito. Nell’ottavo game Wawrinka si guadagna tre palle break ma due le annulla Evans con volèe di rovescio e vincente di dritto e l’altra la spreca con un errore non forzato col dritto. Sul 5-5 altro brivido per Stan che è costretto ad annullare col servizio una palla break concessa con un dritto mandato lungo. Si arriva ancora al tie break, vinto stavolta da Stan, dopo aver recuperato due volte un mini break ed aver annullato anche un match point. Stranamente un vincente in più per Evans (14-13) ma anche cinque errori non forzati in più (24-19).
Il quinto set è una formalità per Wawrinka che lo ipoteca subito, portandosi sul 4-0.
Nonostante la vittoria, non certo una bella prova per lo svizzero, che ha commesso in totale più di sessanta errori gratuiti, più dei vincenti, comunque tanti. Dovrà fare molto meglio se vorrà andare avanti nel torneo.
Tra le donne, successo in tre set per la Halep, rumena testa di serie numero cinque, mentre sono passate senza difficoltà le due Williams, la Suarez Navarro, la Radwanskae la Pliskova.
Significativa la vittoria di Serena perché, raggiungendo quota 307 negli Slam, ha staccato la Navratilova.
Admin
7 agosto, 2013
Brava Roberta che sfrutta il tabellone nel migliore dei modi. Ora c'è la Kerber contro cui credo non ci siano molte possibilità, già contro Petra avrebbe potuto sperare invece, tendine permettendo.
Poi mai dire mai, sarebbe bello se la stessa tennista che ha spezzato un anno fa il sogno di Serena riuscisse quest'anno a darle una mano a conservare la prima posizione
Utente
20 aprile, 2015
A New York, dove sul cemento di Flushing Meadows si stanno disputando gli US Open, ultimo Slam dell’anno, si sono giocati i primi ottavi. Grande sorpresa con l’eliminazione di Nadal, spagnolo testa di serie numero quattro, vincitore nel 2010 e 2013 e finalista nel 2011, sconfitto dal francese Pouille in cinque set, come un anno fa fece Fognini, anche se nel turno precedente e rimontando due set. Facili vittorie per Monfils e Djokovic mentre Tsonga ha perso un set contro Sock.
Pouille – Nadal (6-1, 2-6, 6-4, 3-6, 7-6)
Il transalpino supera lo spagnolo per la prima volta, pareggiando i conti degli scontri diretti.
Il primo set è dominato da Pouille che lascia un solo game a Nadal, realizzando il doppio dei vincenti (8-4) e anche tre errori non forzati in meno (5-8) con addirittura l’80% dei punti vinti a rete e un ottimo rendimento al servizio.
Anche il secondo parziale è a senso quasi unico con Rafa che concede solo due game aLucas. L’iberico ha alzato sensibilmente il rendimento con la prima di servizio (85% di punti vinti) e ha realizzato cinque vincenti in più (14-9) e quattro errori gratuiti in meno (5-9).
Il terzo set si decide subito, con break nel primo game di Pouille che gioca all’attacco.Rafa ha rischiato anche il doppio break, evitato con una smorzata, ma anche di ottenere il contro break; Lucas, però, si è salvato con la prima. Tre vincenti in più (15-12) per il transalpino che commette anche tre errori non forzati in meno (9-12) dell’avversario, andando alla grande con la prima di servizio con l’80% di punti raccolti.
La svolta del quarto set arriva, invece, nel finale, quando sul 4-3 Nadal attacca e si riprende subito e a 15 il break di vantaggio appena perso con un bel punto a rete di Pouille. La chiave del parziale la fanno i sei errori gratuiti in meno (8-14) commessi dal maiorchino, perchè nei vincenti prevale l’avversario, seppur di poco (8-6).
Il quinto e ultimo set si decide soltanto al tie break, dopo che nell’ottavo game un indomito Pouille ha recuperato, giocando all’attacco, alla seconda chance il break perso a 15 nel primo game, mandano il rovescio in rete. Nel game successivo rischia grosso il francese che sbaglia un facile smash, regalando a Nadal la chance per andare a servire per il match ma Rafa non la sfrutta, spedendo il rovescio in rete. Nel tie break parte male Pouille che subisce mini break ma rimedia alla grande, salendo 4-1 con un bell’allungo, un colpo sulla riga e un ace, dimostrando un’eccezionale resistenza fisica, e approfittando di un dritto sbagliato dallo spagnolo. Lucas, però, non concretizza tre match point consecutivi, di cui l’ultimo sul suo servizio, mandando largo il dritto e facendosi, così, raggiungere sul 6 pari da Nadal che ha addirittura l’opportunità di procurarsi lui il match point ma sbaglia in modo incredibile il dritto.Pouille ha, quindi, un quarto match point e stavolta non fallisce, chiudendo con un bel dritto lungo linea dopo uno scambio lungo, l’ennesimo del match.
Una vittoria assai meritata per il giovane francese che ha giocato molto bene, facendo vedere pregevoli colpi e resistendo anche fisicamente, cosa tutt’altro che scontata, dopo le maratone contro Bautista Agut e Chiudinelli. Il tempo dirà se questa vittoria sarà l’inizio di qualcosa di grande, i presupposti ci sono come testimonia il fatto che in due di questi tre match vinti al quinto sia stato a due punti dal soccombere, dimostrando quindi carisma, i quasi sessanta vincenti, sette in più di Nadal che si consola con i dodici errori non forzati in meno. E’ un’altra ferita sul corpo e soprattutto nella mente di Rafa, che per il quinto Slam di fila non arriva ai quarti e manca le semifinali da più di due anni (Rolanda Garros 2014).
Tra le donne ottima notizia per il nostro Paese col successo in soli due set di Roberta Vinci che, però, nel prossimo turno dovrà vedersela con la Kerber la quale, come da pronostico, ha avuto la meglio sulla Kvitova, in soli due set. L’azzurra ha, così, raggiunto il quarantesimo quarto di finale per l’Italia in uno Slam, il sedicesimo agli US Open (sette a testa per Schiavone, Pennetta e Errani, la Vinci arriva a quattro). Inoltre, è il nono anno consecutivo con almeno un’azzurra nei quarti mentre fino al 2007 ce n’erano stati solo tre in 127 edizioni. Comode vittorie anche per una ritrovata Wozniacki, che non arrivava ai quarti da marzo, contro la Keys e la Sevastova a sorpresa contro la Konta.
Vinci – Tsurenko (7-6, 6-2)
L’azzurra, trentatreenne testa di serie numero sette, supera l’ucraina, ventisettenne numero novantanove del ranking, per la seconda volta nel loro secondo confronto.
Il primo set si decide soltanto al tie break, conquistato di misura dalla Vinci che si era fatto recuperare un break sul 3-2 dopo aver sprecato due palle del doppio break nel game precedente. Decisivi i quattro errori non forzati in meno commessi da Roberta che compensano i cinque vincenti in più realizzati dall’avversaria.
Il secondo set è dominato dalla Vinci che, nonostante un break subito nel primo game, sale presto sul 4-1 con due break di fila, ipotecando il parziale chiuso con un altro break.
Complessivamente, per la pugliese un buon rendimento con la prima di servizio, con più del 70% di punti vinti, e undici errori gratuiti in meno rispetto alla Tsurenko. Da segnalare che tutto ciò è avvenuto nonostante un forte dolore alla schiena e non solo
Utente
20 aprile, 2015
Agli USOpen , ultimo slam del 2016 sul cemento di New York, si sono completati gli ottavi tra ritiri, delusioni, sorprese e conferme.
Tra le donne, infatti, sono uscite di scena la Radwanska, sconfitta in soli due set dalla Konjuh, che fallisce ancora una volta l’approdo ai quarti e Venus williams, vincitrice nel 2000 e 2001, battuta in rimonta dalla ceca Pliskova. Facili successi per la sorella Serena, la Halep contro la Suarez Navarro.
Konjuh – Radwanska (6-4, 6-4)
La croata, diciannovenne numero novantasette del ranking, batte la polacca, ventisettenne testa di serie numero quattro, per la prima volta, pareggiando il conto degli scontri diretti.
Il primo set si decide nel settimo game quando la Konjuh ottiene il break alla quarta chance con un errore gratuito di rovescio della Radwanska, dopo averne sprecate tre con due errori con il dritto e uno col rovescio. In precedenza, nel terzo game la croata aveva subito recuperato con un vincente di rovescio il break subito sullo 0-1. Ben venti i vincenti realizzati dalla Konjuh, il quadruplo di quelli della polacca.
La svolta del secondo set arriva soltanto nel nono game quando la croata conquista con una volèe di rovescio a 15 il break che le consente di andare a servire per il match, chiudendo senza difficoltà.
Complessivamente, una vittoria con pieno merito per la Konjuh che chiude con quasi quaranta vincenti mentre la Radwanska non arriva nemmeno a dieci (38-9). Alto il rendimento per la croata con la prima di servizio con quasi il novanta per cento di punti vinti e anche a rete con più del 75% di punti conquistati.
Halep – Suarez Navarro (6-1, 7-5)
La rumena, venticinquenne testa di serie numero cinque, ha la meglio sulla spagnola, ventottenne testa di serie numero undici, per la sesta volta, tornando in vantaggio negli scontri diretti.
Il primo set è dominato dalla Halep che con due break sale sul 4-0, ipotecando il set e rendendo vano il tentativo di recupero della Suarez Navarro.
Il secondo set, invece, si decide solo nel finale quando la rumena si riprende il break di vantaggio sul 5-5 e torna a servire per il match dopo averlo già fatto nel decimo game.
La chiave del match sono gli errori non forzati con la Halep che ne commette sei in meno (18-24) mentre la spagnola conferma le difficoltà riscontrate su questa superficie contro quest’avversaria.
Pliskova – Venus Williams (4-6, 6-4, 7-6)
La ceca, ventiquattrenne testa di serie numero dieci, supera l’americana, trentaseienne testa di serie numero sei, per la prima volta, pareggiando il conto negli scontri diretti.
Il primo set si decide subito, quando con due break Venus sale sul 5-1, chiudendo virtualmente il parziale. A poco vale un break dell’avversaria. Più del doppio i vincenti realizzati dall’americana (15-6) che compensano i sei errori non forzati in più (13-7).
Il secondo set è dai due volti: parte bene Venus che ottiene un break sul 2-1 ma poi esplode la Pliskova che infila una serie di quattro game con due break, portandosi sul 5-3. In questo parziale è la ceca a realizzare più del doppio dei vincenti (13-6) mentre le due giocatrici si equivalgono nel conto degli errori gratuiti (9-9.
Il terzo e decisivo set si decide soltanto al tie break, vinto nettamente dalla Pliskovache si porta presto sul 6-2. In precedenza la ceca si era portata avanti per due volte di un break ma era stata raggiunta da Venus, la seconda proprio quando la ceca serviva per il match sul 6-5.
Nel complesso, la differenza la fanno gli errori non forzati, dieci in meno (30-40) per la Pliskova che ha anche un buonissimo rendimento con la prima di servizio con cui raccoglie il 75% di punti.
Tra i maschi, invece, si è verificato un altro ritiro: il giovane austriaco, Dominic Thiem, infatti, ha dovuto abdicare per un problema al ginocchio nel corso del secondo set del match contro Del Potro. Il gigante di Tandil diventa, così, il giocatore col ranking più basso ad approdare ai quarti degli USOpen dai tempi di Connors e lo fa risparmiando energie, cosa importante per lui che proviene da un periodo molto tormentato. Da gran signore, subito dopo la partita ha comunque affermato che ” non è bello vincere così, spero Thiem torni presto“. Del Potro troverà al prossimo turno Wawrinka che ha vinto ma non convinto contro l’ucraino Marchenko, perdendo un altro set. Sono, invece, passati senza difficoltà Nishikori e soprattutto Murray che ha davvero demolito Dimitrov, uscito di scena dopo aver perso il servizio nel primo set sbagliando un facile smash, dimostrando ancora una volta scarsa personalità.
Del Potro – Thiem (6-3,3-2)
Il primo set è dai due volti: parte meglio Thiem che ottiene un break e lo conferma senza problemi salendo 3-1. A questo punto, però, si scatena Del Potro che infila una serie di cinque game con due break che valgono il set. Quattro errori non forzati in meno per l’argentino (8-12) che va molto bene con la prima di servizio col 75% di punti raccolti
Nel secondo set break di Del Potro nel terzo game e poi arriva il ritiro dell’austriaco per un problema al ginocchio.
P.s Roberta ha appena perso lottando ma nel secondo poi è crollata..per lei è il massimo davvero un quarto in queste condizioni...leonessa.poi domani scrivero del match piu gli altri di stasera
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Utente
20 aprile, 2015
A New York, dove sono in corso di svolgimento gli US Open, ultimo Slam dell’anno, si sono disputati i primi quarti. Brutte notizie per l’Italia: Roberta vinci, testa di serie numero sette, non è riuscita nell’impresa di battere la Kerber, tedesca numero due che può così continuare a sperare di vincere il secondo Slam e anche di scavalcare Serena Williams alla fine del torneo in vetta al ranking. Nell’altro quarto netta vittoria della Wozniacki (6-0, 6-2) contro la Sevastova, lettone numero 48. La danese, scesa al numero 74 del ranking dopo un lungo periodo di crisi, torna a disputare una semifinale Slam dopo due anni, quando proprio a Flushing Meadows giunse fino in finale, persa contro Serena.
Kerber – Vinci (7-5, 6-0)
La tedesca supera l’italiana per la terza volta nel loro quinto confronto.
Il primo set è molto equilibrato con la Vinci che per due volte si procura un break ma in entrambi i casi la Kerber rimedia, la seconda quando serviva per il set. Sul 6-5, poi,Angelique piazza un altro break, chiudendo il parziale. Sei vincenti in più per la Kerber che ha un alto rendimento con la prima di servizio con quasi l’ottanta per cento di punti vinti; Roberta si consola parzialmente con la supremazia a rete, dove raccoglie il venti per cento in più di punti rispetto all’avversaria (64-44).
Il secondo set è senza storia con la tedesca che non concede neanche un game alla Vinci.
In generale, ovviamente è una vittoria meritata per la Kerber che chiude con ottime statistiche, su tutte spiccano quasi il doppio di vincenti (33-17), e i sette errori gratuiti in meno (25-32). Dal canto suo, l’azzurra può rimproverarsi poco o nulla, considerato l’ottimo stato di forma delll’avversaria e, al contrario, i suoi problemi fisici. Da sottolineare comunque che la Vinci ha dato davvero tutto quello che aveva, mettendoci tanto cuore, come ha sottolineato lei stessa in un post sulla sua pagina face, anche se si era già visto chiaramente in campo.
Tra i maschi nel derby francese è prevalso senza problemi Monfils, testa di serie numero dieci, contro Pouille, numero 24 (6-4, 6-3, 6-3). In questo modo, Gael rimane ancora l’unico giocatore a non aver ancora perso un set e giocherà venerdì la sua seconda semifinale Slam, otto anni dopo quella di Parigi, persa contro Federer in quattro set. Anche stavolta partirà da sfavorito in quanto si troverà di fronte Djokovic, serbo numero uno, che ha vinto la terza partita per ritiro. Tsonga, infatti, era sembrato fin da subito non in forma e, infatti, dopo i primi due set (3-6, 2-6) ha abdicato per un problema al ginocchio sinistro. Per Nole sarà la decima semifinale agli US Open dove arriva avendo vinto soltanto otto set.
Utente
20 aprile, 2015
Grandissima sorpresa nella decima giornata degli US Open: Murray, testa di serie numero due, vincitore nel 2012 e grande favorito, forse ancora più di Djokovic, è stato, infatti, eliminato da Nishikori, numero sei del torneo e finalista due anni fa, quando perse contro Cilic. Il match è stato molto lungo e si è deciso soltanto al quinto set e per Andy è una vera mazzata, considerato che aveva vinto ventisei delle ultime ventisette partite e che era arrivato almeno in semifinale negli ultimi otto tornei, con ben sette finali, di cui quattro vinte. Ottima, invece, la prova di Kei, che ha giocato molto bene, meritando ampiamente il successo, dimostrandosi più volte coraggioso e conquistando la sua seconda semifinale Slam, dopo quella vinta a sorpresa appunto due anni fa a New York contro Nole. In semifinale troverà Wawrinka che ha avuto la meglio in quattro set su un buon Del Potro che, però, non ha ancora la tenuta fisica per reggere un match di uno Slam nella seconda settimana. L’argentino può, comunque, ritenersi soddisfatto delle risposte avute dal polso e per esser arrivato fino ai quarti che non è affatto male come risultato. Ora potrà riposarsi ma nemmeno troppo, considerato che il prossimo weekend sarà impegnato con l’Argentina in Coppa Davis nella semifinale contro la Gran Bretagna. Stan ha mostrato sicuramente progressi rispetto ai match precedenti ma deve ancora migliorare se vuole arrivare fino in fondo al torneo e, magari, addirittura vincerlo, soprattutto se in una eventuale finale troverà Djokovic, come è molto probabile che sia. Per lui si tratterà della terza semifinale a Flushing Meadows negli ultimi quattro anni, dopo quelle perse al quinto set contro Djokovic nel 2013 e in tre set lo scorso anno contro il connazionale Federer; nel 2014, invece, si fermò proprio nei quarti e proprio contro Nishikori contro cui ha, quindi, la possibilità di prendersi la rivincita.
Nishikori – Murray (1-6, 6-4, 4-6, 6-1, 7-5)
Il ventiseienne nipponico supera il ventinovenne scozzese per la seconda volta nel loro nono incontro.
Il primo set è dominato da Murray che concede un solo game a Nishikori. Decisivi gli errori non forzati: solo tre quelli commessi da Andy, undici in meno di Kei che realizza un vincente in più (7-6).
Il secondo set, invece, si decide soltanto nell’ultimo game quando il giapponese chiude al primo set point dopo aver recuperato un break nel sesto game. Nishikori ha trevincenti (11-8) in più e due errori gratuiti in meno (8-10).
La svolta del terzo set arriva nel nono game quando Murray si prende un altro break, andando a servire per il set. In precedenza Andy era stato per due volte avanti ma si era fatto riprendere. Stesso numero di vincenti ma lo scozzese commette meno della metà degli errori non forzati (8-17).
Il quarto set è a senso unico con Kei che lascia un solo game al campione olimpico, realizzando più del doppio dei vincenti (9-4), circa un terzo degli errori gratuiti (4-11) dell’avversario e andando alla grande con la prima di servizio con più del novanta per cento di punti raccolti.
L’ultimo set si apre con break di Nishikori grazie a un errore col dritto di Murray che rimedia nel quarto game, agganciando, così, l’avversario sul 2-2. Nel game successivo altro break del giapponese con un bellissimo rovescio lungo linea dopo un doppio fallo dello scozzese che rimedia ancora nell’ottavo, chiuso con una bella risposta. La svolta arriva sul 5-5 quando Andy commette doppio fallo regalando palla break, trasformata con un grande riflesso a rete da Kei che va, così, a servire terminando senza difficoltà.
Complessivamente, quasi cinquanta vincenti per Nishikori, quasi venti in più rispetto a Murray (48-29) che compensano i quattordici errori non forzati in più (60-46).
Wawrinka – Del Potro (7-6, 4-6, 6-3, 6-2)
Il trentunenne svizzero, testa di serie numero tre del torneo, sconfigge il quasi ventottenne argentino, numero 142 del ranking ma che salirà fino alla posizione numero 63 dopo questo bel torneo.
Il primo set vede un’ottima partenza di Del Potro che grazie a tanti errori non forzati di Wawrinka ottiene il break e sale, poi, 3-0 ma nel settimo game arriva il contro break di Stan con due errori di fila di Juan Martin, il secondo gratuito col rovescio. Si arriva così al tie break, vinto di misura dall’elvetico. Due vincenti in più per lo svizzero ma sopratutto quattro errori gratuiti in meno (15-19).
Il secondo set si decide nel settimo game quando con due errori Wawrinka regala break a Del Potro che lo conferma salendo 5-3 e nell’ultimo game annulla una palla del contro break ( la prima di tutto il set ) sulla quale poteva fare meglio Stan. Da rilevare che il punto successivo è stato portato a casa dall’argentino con un gran bel rovescio, il suo punto debole da quando è tornato. Del Potro ha alzato il rendimento con la primaè ridotto notevolmente gli errori gratuiti.
La svolta del terzo set arriva nell’ottavo game quando Stan ottiene il break alla quarta chance con un bellissimo rovescio lungo linea dopo che Juan Martin aveva annullato le prime tre con due dritti e una palla corta. Più del doppio di vincenti per Wawrinka(16-7) che non commette nemmeno un doppio fallo mentre Del Potro ne fa due ma proprio nel game in cui subisce il break.
Nell’ultimo set il gigante di Tandil ha finito le energie e, infatti, l’elvetico vola senza difficoltà sul 4-0 con due break di fila, ipotecando il parziale.
In complesso, Wawrinka realizza più di cinquanta vincenti, più di venti in più dell’avversario (53-28) ma anche quarantacinque errori non forzati, davvero troppi, soltanto quattro in meno di Del Potro. Curiosamente i due si equivalgono nella percentuale di punti vinti con la prima di servizio (76%) ma Stan prevale di parecchio con la seconda (65-51).
Tra le donne, nel primo quarto di giornata netta vittoria (6-2, 6-2) della Pliskova, testa di serie numero dieci, contro la Konjuh, croata numero. Per la ventiquattrenne ceca sarà la prima semifinale Slam. Nel secondo, invece, Serena Williams, americana testa di serie numero uno, ha avuto bisogno del terzo set per superare la Halep, rumena numero cinque.
Serena Williams – Halep (6-2, 4-6, 6-4)
La quasi trentacinquenne statunitense ha la meglio sulla quasi venticinquenne rumena per l’ottava volta nel loro decimo incontro.
Il primo set viene stravinto da Serena che concede solo due game a Simona con dieci vincenti in più (13-3).
Il secondo set si decide nel terzo game quando la Halep ottiene il break alla quarta chance con doppio fallo della numero uno che ne aveva annullato due con ace. La differenza la fanno gli errori non forzati con la rumena che ne fa solo quattro, più di venti in meno dell’avversaria (4-25).
La svolta del terzo set arriva nel quarto game quando la Williams ottiene break a 15 grazie a due errori col dritto della rumena.
Complessivamente cinquanta vincenti per Serena che ha, tuttavia, sbagliato anche molto con quasi trenta errori non forzati in più della Halep (43-17).
Utente
31 maggio, 2016
Karolina Boom Pliskova!
Undicesima vittoria consecutiva della ceca che nelle ultime settimane sembra essere (finalmente) esplosa ed aver conquistato quella solidità mentale che, nei tornei importanti, le era sempre mancata. Finora non era mai riuscita ad approdare al quarto turno di uno Slam mentre domani andrà a giocarsi la finale degli US Open 2016 contro Angelique Kerber che nell'altra semifinale ha sconfitto Caroline Wozniacki per 64 63.
La vittoria di Karolina provoca quella rivoluzione che ormai già da tempo era nell'aria, sconfiggendo una fallosissima Serena Williams per 62 76, interrompe le 186 settimane consecutive in vetta alla classifica WTA dell'americana () e "regala" la prima posizione ad Angelique che da lunedì sarà per la prima volta la numero 1.
Da ricordare che proprio la Pliskova, eliminando in finale la Kerber a Cincinnati, le aveva negato di raggiungere la vetta e ora si è fatta perdonare
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