Utente
31 ottobre, 2015
Faccio anche io i miei complimenti a Venusincredibile quello che sta riuscendo a fare … sarà molto interessante la sua semifinale contro la Kerber, la quale sembra aver riacquistato fiducia, ma non sembra ancora aver ritrovato il suo gioco ai massimi livelli.
Seppur favorita la tedesca, direi che potrebbe essere una partita aperta
Utente
20 aprile, 2015
A Wimbledon si sono disputati i quarti di finale maschili e stavamo per avere un’altra sorpresa. Federer, infatti, ha realizzato una rimonta favolosa contro Cilic che aveva vinto i primi due set e nel quarto aveva avuto tre match point. Alla fine, però, ha prevalso in Roger la grande voglia di non arrendersi, di ribellarsi alla sconfitta anche quando sembrava ormai certa, che sono i motivi che lo spingono a giocare ancora, a quasi 35 anni e dopo tutto quello che ha già vinto. A proposito di successi, con quello odierno Federer stacca la Navratilova come numero di trionfi gli Slam, portandosi a 307, e raggiunge Connors a quota 84 vittorie a Wimbledon. Dopodomani il campionissimo di Basilea disputerà la sua quarantesima semifinale in uno Slam, l’undicesima a Londra e, come due anni fa, avrà di fronte Raonic che ha battuto in quattro set Querrey. L’altra semifinale sarà tra Berdych, che ha demolito Pouille, e Murray, che ha battuto Tsonga il quale era riuscito a portarlo al quinto. Per Andy si tratta della settima semifinale a Wimbledon, raggiungendo Djokovic e Lendl, tornato ad allenarlo da circa a un mese.
Federer – Cilic 6-7,4-6,6-3,7-6,6-3
Lo svizzero supera il croato per la sesta volta nel loro settimo confronto.
Il primo set riserva poche emozioni con due sole palle break nel quinto game sprecate da Federer. Si arriva, così, al tie break, vinto da Cilic grazie a due errori consecutivi di Roger in avvio. I numeri sono a favore dello svizzero (17-12 i vincenti e 5-6 i gratuiti) ma gli sbagli arrivano come detto nel momento topico. Notevolissimo il rendimento al servizio del croato: il 95% di punti vinti con la prima e più del 60% con la seconda.
Il secondo set si decide già nel terzo game quando con un errore di rovescio Federer regala il break a Cilic che lo conferma salendo 3-1 annullando una palla break dopo esser partito con due doppi falli. Stavolta le statistiche sono a vantaggio di Marin che ha realizzato due vincenti in più e un errore non forzato in meno, andando sempre bene al servizio.
Il terzo set si infiamma nel finale: nel settimo game Roger si trova con un piede nel baratro ma recupera da 0-40 e sul 4-3 è lui a piazzare il break decisivo per la gioia del pubblico. La chiave del parziale sono i tre errori gratuiti in meno commessi dallo svizzero.
Nel quarto set il campione elvetico annulla due palle break di fila nel quarto game, ne spreca due nel game successivo guadagnate con un eccellente rovescio e salva due match point: sul 4-5 con la prima e sul 5-6 con un ace. Si arriva così al tie break, vinto da Federer in modo rocambolesco. Roger, infatti, riesce a salire 6-4 ma sbaglia in modo incredibile il set point, spedendo in corridoio un dritto e venendo agganciato sul 6 pari. Si va avanti a oltranza finché Cilic commette doppio fallo ma lo svizzero spreca ancora un set point, stavolta col rovescio, ma sbaglia due dritti di fila il croato. Comunque nel parziale sono tre i vincenti in più per Federer (20-17) ma sopratutto sette errori non forzari in meno (6-13).
Nell’ultimo set sale ancora di livello Roger che spreca due palle break ma se ne guadagna altre due con due pregevoli passanti nell’ottavo game e concretizza, andando a servire per il match e chiudendo senza troppi problemi .
Alla fine, lo svizzero ha sorpassato il croato nel computo degli ace (27-23) realizzando quasi settanta vincenti, otto in più dell’avversario (67-59) e dodici errori non forzati in meno (24-36). Per Federer si tratta della decima rimonta dopo esser stato sotto di due set, l’ultima due anni fa agli USOpen contro Monfils nei quarti e la penultima nell’ultimo Slam vinto, a Wimbledon nel 2012 contro un altro francese, Benneteau.
Murray – Tsonga 7-6,6-1,4-6,4-6,6-1
Lo scozzese batte il francese per la tredicesima volta nel loro incontro numero sedici.
Il primo set si decide solo al tie break, vinto con due ottimi punti da Murray che si era fatto recuperare un break. La differenza la fanno gli errori non forzati, quattro in più quelli commessi da Tsonga.
Il secondo set è a senso unico con un solo game concesso da Andy che commette un solo gratuito a fronte dei dodici del transalpino.
Nel terzo set si risveglia Tsonga che conquista break nel quarto game e lo conferma salendo 4-1. Più del doppio di vincenti per il francese che raccoglie quasi il 90% di punti con la prima.
Il quarto set è dai due volti: sul 3-2 break di Murray a 15 ma poi si scatena Tsonga che infila una serie di quattro game con due break grazie a bei passanti e ottimi recuperi. La chiave sono, infatti, i sei vincenti in più per Jo (15-9).
Come nel secondo set, anche nel quinto non c’è storia con un solo game lasciato da Andy all’avversario.
In totale, la metà gli errori non forzati (23-47) dello scozzese che compensano i tredici vincenti in meno (59-46).
Utente
20 aprile, 2015
A Wimbledon abbiamo la finale femminile che sarà tra Serena Williams e Angelique Kerber. Per l’americana, che ha travolto la russa Vesnina (6-2,6-0), si tratta della ventottesima finale Slam in carriera con ventun successi, uno solo in meno di Graff, l’ultimo proprio a Londra un anno fa, quando trionfò per la sesta volta sull’erba. Per la tedesca, che ha avuto la meglio su Venus, sarà la ventunesima finale (nove successi) ma seconda in un Major, dopo quella vinta proprio contro Serena pochi mesi fa agli Australian Open, nell’ultimo dei sette precedenti tra le due con la statunitense comunque avanti 5-2.
Kerber – Venus Williams 6-4,6-4
La tedesca sconfigge l’americana per la quarta volta nel loro sesto confronto.
Il primo set si decide nel quinto game, quando la Kerber infila il primo di due break, salendo 5-2, dopo che nei primi quattro game si era fatta recuperare per due volte un break. A poco serve uno scatto d’orgoglio di Venus che risale fino al 4-5. A pesare sono gli errori non forzati: la Williams ne commette il doppio (12-6).
La svolta del secondo set, invece, arriva subito: nel primo game la stanunitense sbaglia tanto, troppo ( quattro errori, di cui due gratuiti col dritto), regalando il break a Angelique che consolida il vantaggio portandosi senza problemi sul 2-0 e sfiorando il doppio break per tre volte nel quinto game.
Complessivamente, la differenza la fanno proprio gli errori non forzati in quanto Venus ne commette ben dieci in più vanificando i sette vincenti in più. La Kerber prevale anche nel rendimento al servizio, con quasi il 75% di punti vinti con la prima e più del 70% di prime in campo. Comunque sia, lodevole il cammino della Williams che in pochi avrebbero pronosticato tra le prime quattro del torneo e che anche oggi ha dato tanto.
Di Serena che dire..non c'è stata partita..ingiocabile proprio..la Vesnina ha pagato la pressione e oggi non ha potuto nulla
Riuscirà Serenona a vincere sto benedetto Slam proprio contro la Kerber degli AUS Open ??
Utente
20 aprile, 2015
A Wimbledon la finale maschile sarà una sfida inedita: per la prima volta nell’ultimo atto di un torneo Slam ci sarà, infatti, Raonic che è riuscito ad aver la meglio su Federer in un altro match al quinto set. Per Federer si tratta della prima semifinale persa a Londra, evento che sembrava scongiurato dopo che lo svizzero aveva ribaltato la situazione, vincendo il secondo set al tie break e il terzo. Va comunque ricordato che lo svizzero arrivava a questo grande appuntamento dopo due semifinali in Germania perse contro Thiem a Stoccarda e ad Halle contro Zverev dopo aver dovuto rinunciare al Roland Garros per i problemi alla schiena. Milos ha confermato i progressi fatti negli ultimi mesi, anche grazie al supporto di McEnroe. Domenica si troverà di fronte l’idolo di casa, Andy Murray, che si è sbarazzato di Berdych con un triplo 6-3, prevalendo sopratutto in difesa, con meno di dieci errori non forzati. Lo scozzese cercherà il terzo Slam, secondo a Londra dopo quello di tre anni fa, nel primo anno di collaborazione con Lendl, tornato a supportarlo da poco.
Domani, intanto, alle 15 ci sarà la finale femminile tra Serena e la Kerber.
Raonic – Federer 6-3,6-7,6-4,7-5,6-3
Il canadese supera per la terza volta lo svizzero nel loro dodicesimo confronto, il secondo a Wimbledon dopo la semifinale di due anni fa quando a prevalere fu Roger con un triplo 6-4.
La svolta del primo set arriva già nel quarto game quando, pur essendo avanti 30-0, Federer commette due errori e poi chiude col doppio fallo, regalando break a Raonic che lo conferma ai vantaggi salendo 4-1 e poi 4-2 recuperando da 0-30. Quasi il doppio i vincenti del canadese.
Nel secondo parziale le emozioni forti arrivano soltanto sul 5-4 quando con due errori e un doppio fallo Milos regala tre set point a Roger: la prima la annulla il canadese con una volée di dritto mentre le altre le spreca con due errori di rovescio Federer che con lo stesso colpo se ne procura una quarta ma non la sfrutta, sbagliando ancora il rovescio.
Si arriva, così, al tie break, deciso da un doppio fallo di Raonic sul 3-3. Fatali sono gli errori non forzati: solo due quelli commessi dallo svizzero, dieci in meno del canadese.
Il momento clou del terzo set arriva nel settimo game quando Milos fa un altro doppio fallo e Federer si procura due palle break con un gran passante di dritto: la prima la spreca Roger con una risposta fiacca mentre sulla seconda stecca Raonic. Più del novanta per cento di punti vinti con la prima dall’elvetico che commette un solo errore gratuito, sette in meno del canadese.
Nel quarto set nel quinto game con un dritto vincente Federer si procura due palle break ma le spreca con due errori di dritto. Sul 4-4 Raonic sbaglia col dritto, regalando palla break, sprecata da Roger col rovescio. Sul 5-5 il canadese risale da 0-30 grazie a tre errori ( uno col dritto e due col rovescio) di Federer. Nel game successivo arriva la svolta: sul 40-15 lo svizzero commette due doppi falli e Raonic si guadagna set point con una volée di dritto, la spreca con un rovescio sbagliato ma con un vincente di dritto ne arriva un altro, Roger si salva con una volée di dritto ma sbaglia col dritto, regalando una terza opportunità, sfruttata dal canadese con un vincente di rovescio. Solo un vincente in più per Raonic che commette anche tre errori non forzati in più ma molto probabilmente la differenza l’hanno fatta i due doppi falli di Federer, arrivati di fila e proprio nell’ultimo game.
Come nel primo set, anche nell’ultimo la svolta giunge nel quarto game: Raonic si procura palla break con un vincente di dritto, con Federer che cade malamente a terra, facendo spaventare tutti. Dopo una breve sosta, Milos spreca la chance con un errore di dritto ma Roger commette un doppio fallo regalandogliene un’altra, concretizzata con un vincente di dritto. Il canadese ha anche una doppia chance per raddoppiare il vantaggio sul 4-1 ma spreca la prima con errore di dritto e lo svizzero salva la seconda con un dritto vincente.
Complessivamente ben settacinque i vincenti realizzati da Raonic ( quarantanove quelli di Roger ) che compensano i quaranta errori non forzati, più del doppio di quelli commessi dall’avversario che ha sbagliato a non chiudere il match nel quarto set pur avendo avuto tre chance.
Spiace per Roger che ce l ha messa tutta ma non poteva finire diversamente..non era in grado quest anno di fare piu di cosi
Utente
20 aprile, 2015
A Wimbledon torna a trionfare Serena Williams e lo fa per la settima volta, conquistando, così, lo Slam numero ventidue, raggiungendo la Graf e portandosi a sole due lunghezze da Margaret Court. La statunitense interrompe, così, la crisi iniziata con la sconfitta contro Roberta Vinci in semifinale agli Usopen dello scorso anno, vincendo il titolo numero settantuno, soltanto il secondo di questo 2016 dopo gli internazionali d’Italia. Nella finale di oggi ha superato la Kerber in soli due set, vendicando la sconfitta di pochi mesi fa a Melbourne.
Domani alle 15 la finale maschile tra Murray e Raonic.
Serena Williams – Kerber 7-5,6-3
L’americana ha la meglio sulla tedesca per la sesta volta nel loro ottavo incontro.
Il primo set si decide solo nell’ultimo game quando sul 15-15 la Kerber commette quattro errori di fila, ben tre col dritto e uno col rovescio. Quasi venti vincenti in più per Serena Williams (24-6)che compensano i quasi dieci errori gratuiti in più (14-5).
La svolta del secondo parziale arriva nell’ottavo game quando sul 40-15 Angelique commette quattro errori, di cui l’ultimo grave, e l’americana va, così, a servire per il match chiudendo senza problemi.
Più del triplo i vincenti di Serena Williams che commette anche più del doppio degli errori non forzati rispetto all’avversaria e raccoglie quasi il 90% di punti con la prima.
Serenona ha giocato davvero benone contro un ottima Kerber e come match è stato davvero entusiasmante.Queen Serena poi l ho vista e sentita davvero realizzata a sto giro da come parlava e sorrideva..era emozionata come poche volte..finalmente questo meritato traguardo lo ha raggiunto
Utente
20 aprile, 2015
Murray doveva essere e Murray è stato. Dopo la prematura uscita di scena di Djokovic, Andy era diventato il favorito del torneo e, infatti, poco fa ha vinto per la seconda volta a Wimbledon, conquistando il suo terzo Slam, dopo gli USOpen del 2012 e, appunto, Londra tre anni fa. Questa vittoria arriva dopo aver sconfitto in finale Raonic in soli tre set, come nel primo successo contro Nole. Proprio perché per la prima volta in finale è entrato in campo da favorito, Murray ha dovuto fronteggiare anche la pressione e questo, forse più del canadese, gli ha complicato le cose. Per il numero due del mondo è il titolo numero tre del 2016, dopo gli internazionali d’Italia e il Queen’s, il numero trentanove in carriera. Non avrà, però, molto tempo per godersi il successo perché il prossimo weekend sarà impegnato con la sua nazionale nei quarti di coppa Davis contro la Serbia, priva di Djokovic.
Murray – Raonic 6-4,7-6,7-6
Lo scozzese supera il canadese per la settima volta nel loro decimo incontro.
Il primo set si decide nel settimo game quando Murray ottiene il break sulla seconda palla break inducendo Raonic all’errore e lo conferma salendo 5-3. Lo scozzese aveva già avuto un’opportunità nel terzo game ma l’ha sprecata sbagliando il dritto. Andy realizza tre vincenti in più (12-9) e due errori non forzati in meno (4-6); stranamente solo un ace di Milos.
Nel secondo set Murray spreca ben quattro palle break: una subito nel primo game con un grave errore, un’altra nel settimo dopo una bella volée e due nel nono game. Si arriva, così, al tie break, vinto da Andy grazie a un grave errore di Raonic con la volée nel primo punto e poi ad una grande difesa dello scozzese sul 3-1. Un vincente in meno per Murray ma sopratutto soltanto due errori gratuiti a fronte dei quindici dell’avversario.
Nell’ultimo set arrivano le prime palle break per Raonic nel quinto game ma le spreca con due errori ( uno di dritto e uno di rovescio). Si giunge, quindi, ancora al tie break, conquistato ancora più nettamente da Andy che prende l’iniziativa e sale ben presto 5-0.
Complessivamente, lo stesso numero di vincenti (39-39) e, quindi, la differenza la fanno gli errori gratuiti, diciasette in meno quelli commessi da Murray.
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