Dopo uno stop potrebbe tornare sui teleschermi della televisione italiana il talent show The Voice, diffuso dalla seconda rete della Rai fino alla stagione 2016. Questa sarebbe l'idea balzata nella mente ai dirigenti della televisione pubblica. In particolare The Voice potrebbe tornare sul luogo del delitto, ovvero Rai2 già dal 2018, probabilmente nel consueto periodo in cui questo spettacolo musicale andava in onda in passato.
Fonte: BLOGO
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Utente
7 agosto, 2013
Utente
12 febbraio, 2017
Io sono stato un grande fan della seconda e della terza edizione e ho seguito un po' anche l'ultima, mi dispiacque quando lo cancellarono. Ma se ripenso a quelle blind audition interminabili piene di gente inutile, alle battle con tre concorrenti, ai brevissimi live con scenografie da due soldi o ai giudici soporiferi che si lanciano in complimenti sperticati per il primo sfigato che passa mi viene da vomitare.
Se non rivoluzionano completamente il format è meglio lasciar stare. Nel 2017 un programma come il vecchio The Voice, incapace anche solo di offrire intrattenimento televisivo decente, figuriamoci di lanciare dei cantanti, è del tutto inadeguato.
Banned
20 novembre, 2016
Mirton ha detto
Scherzi a parte, come si può rivoluzionare un format del genere?
Basta copiare il format americano e la cosa diventa molto più fattibile.
12 concorrenti per team (quindi 16 in meno in totale o addirittura 36, se consideri l'ultima stagione), Battle con 2 steal (e non la ciofeca che han fatto nell'ultima edizione) e KO con 1 steal.
Dopo si passa ai live: Play Off dove dei 5 (o 6, dato che in alcune stagioni c'è un Comeback Artist per team) il pubblico ne sceglie 2 e il coach il terzo. Dalla Top 12 si sciolgono i team, cosa che in Italia è super-super-super vantaggiosa: era uno strazio vedere i talenti di Piero venire eliminati al primo/secondo live e uno della Carrà in finale.
Altra cosa i giudici: devono essere volti noti, e possibilmente freschi (cosa che attirerebbe concorrenti più giovani o comunque più interessanti)...per un ri-decollo che resti poi in volo c'è bisogno di grandi nomi. Poi devono fare una selezione più accurata dei concorrenti, sono spesso e volentieri anonimi. Uno che a The Voice us viene eliminato alle Battle qui può benissimo arrivare tra i finalisti.
Ultimo ma non meno importante (anche se è la cosa più irrealizzabile) The Voice Us è avvantaggiato dal fatto che viene messo in onda il lunedì e il martedì: si evitano così gli episodi da 20 blind audition (in più in Italia facevano vedere un sacco di esclusi) e si rende l'episodio più leggero e i concorrenti più "ricordabili"
Ah dimenticavo! Un canale You Tube decente, non è possibile se vuoi sfondare mettere un promo di 20 secondi per poi avere l'integrale sul sito (che penso abbia la restrizione nazionale, nel caso qualcuno dall'estero volesse vedere qualcosa). Se proprio non vuoi mettere tutta la performance con i commenti, metti almeno la canzone completa!
Banned
20 novembre, 2016
Trovare un quartetto adatto comunque è difficile: è un ruolo essenziale qui a The Voice e l'interazione tra i giudici è fondamentale, specie nelle Blind.
Rifaccio un confronto con The Voice US: nostante ruotino ogni anno 1/2 giudici (tranne Blake Shelton e Adam Levine che hanno la sedia dall'inizio) in ogni edizione c'è complicità. Adam e Blake si scambiano sempre frecciatine amichevoli, la S11 era donne (Alicia Keys e Miley Cyrus) contro uomini, in quella corrente c'è la "nuova" Miley, Adam (che è un bel vedere ed è il "comico"), Jennifer Hudson (che è un po' come Dolcenera)...
Ogni episodio ha poi una propria caratteristica narrativa: il secondo episodio di Blind di quest'anno per esempio era incentrato sul fatto che Miley volesse rubare a Blake un concorrente Country. Dopo 1-2 concorrenti che hanno scelto Blake finalmente Miley è riuscita nel suo intento (ovviamente nel mezzo ci son state altre blind)
Utente
10 agosto, 2016
@Sophia la tua disamina è molto interessante, non conoscevo tante delle cose che hai spiegato.
L'interazione tra i Giudici è assolutamente fondamentale, così come lo è il loro star power. Nell'edizione inglese ad esempio c'erano Will.i.am e il cantante dei The Script, che avevano già collaborato. Il problema è che da noi sarebbe molto difficile avere un nome (in proporzione) in stile Miley Cyrus
Banned
20 novembre, 2016
Mirton ha detto
@Sophia la tua disamina è molto interessante, non conoscevo tante delle cose che hai spiegato.L'interazione tra i Giudici è assolutamente fondamentale, così come lo è il loro star power. Nell'edizione inglese ad esempio c'erano Will.i.am e il cantante dei The Script, che avevano già collaborato. Il problema è che da noi sarebbe molto difficile avere un nome (in proporzione) in stile Miley Cyrus
4 nomi forti è anche abbastanza facile trovarli, il problema è che devono essere diversi per genere musicale. Forse la Pausini (e mi pare pure qualcun altro) che è reduce dallo stesso format potrebbe dare una mano, o anche Mika
Ale123 ha detto
Mirton ha detto
@Sophia la tua disamina è molto interessante, non conoscevo tante delle cose che hai spiegato.L'interazione tra i Giudici è assolutamente fondamentale, così come lo è il loro star power. Nell'edizione inglese ad esempio c'erano Will.i.am e il cantante dei The Script, che avevano già collaborato. Il problema è che da noi sarebbe molto difficile avere un nome (in proporzione) in stile Miley Cyrus
4 nomi forti è anche abbastanza facile trovarli, il problema è che devono essere diversi per genere musicale. Forse la Pausini (e mi pare pure qualcun altro) che è reduce dallo stesso format potrebbe dare una mano, o anche Mika
Mika fa già The Voice in Francia e, dopo l'esperienza X Factor, la vedo molti difficile che accetti un altro talent in Italia (dove viene pesantemente offeso anche quando dice cose innocue). Altro dato che terrei in considerazione è che in Italia i giudici dei talent sono persone che vengono reputate come "scarti" musicali (tranne che per pochissime mosche bianche); in altri Paesi, invece, fare il coach è un vanto. La Pausini, per dirne una, in Italia un talent non lo farà mai ma in tutto il resto del sudamerica sì.
Utente
10 agosto, 2016
Gigi_Gx ha detto
Altro dato che terrei in considerazione è che in Italia i giudici dei talent sono persone che vengono reputate come "scarti" musicali (tranne che per pochissime mosche bianche); in altri Paesi, invece, fare il coach è un vanto. La Pausini, per dirne una, in Italia un talent non lo farà mai ma in tutto il resto del sudamerica sì.
Beh ma non sempre. Mi riferisco a profili come Fedez o Elisa.
Il problema è che un eventuale The Voice non avrebbe sufficiente peso per convincere nomi simili
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