Terza volta che, venendo a Bari, fa tappa al mio ristorante gourmet preferito: ipotizzo che sia una buona forchetta, come si può dedurre da alcune note reference testuali 

Che dire, con la consueta premessa di essere super partes e non fan (ergo aspettatevi bastone e carota, non tappeti rossi), e di aver più che altro accompagnato mia cugina (talmente invasata da voler fare il bis oggi  ),  quello di ieri al Palaflorio di Bari è stato un concerto superiore alle aspettative. Forse perché non me ne ero precostruite, di fatto.

Visivamente non siamo ai livelli degli show di Elodie, ma siamo comunque su buonissimi standard, e non lo avrei detto sulla carta. Tanti giochi di luci, valorizzazione dei laser, visual sul led molto on point, l'utilizzo spaziale del fuoco nei momenti giusti, i ballerini perfetti nel mantenere il ritmo della scaletta anche durante i cambi d'abito. Insomma, ho visto del professionismo da parte dei tecnici e dello staff, va detto, ci hanno lavorato indubbiamente bene e nei tour di artisti italiani non si può mai dare per scontato questo aspetto.

Miei momenti preferiti: la transizione tra Tsunami e Stelle in cui lei, sospesa per aria, virtuoseggia e fa un uso del falsetto pazzesco (secondo me non è stata capita fino in fondo la bellezza di quel momento dal pubblico nel palazzetto), e la scarica di pura adrenalina scenica su Delusa (pezzo mid ma elevato tantissimo da uno staging molto forte e impattante, roba quasi da concerto dei The Prodigy l'effervescenza con cui si scatena nell'assolo musicale di questo pezzo). 

Ascoltando live le canzoni del Capitolo I di questa nuova triologia ho capito che la mia preferita è nettamente Una tigre sul letto continua a parlarmi: l'unica con un concept visivo ragionato e d'atmosfera, giocato non solo sul corpo di ballo ma su tutti gli elementi scenici che qui dialogano molto bene, e permettono di approfondire meglio una traccia che nella dimensione live secondo me inala un bel respiro ed è più "nitida" rispetto al solo ascolto inciso. La sua messa in scena esprimeva solennità, sembrava X Factor material.

Tra l'altro non so sia un caso ma gli unici momenti in cui fa uso di autotune (Stelle e Una tigre) li trovo entrambi peculiari e spiccano parecchio nella setlist del concerto: emerge proprio come qui l'autotune non sia un paracadute ma un ornamento stilistico, trovo abbia proprio la funzione di completare l'estetica sonora dando un colore diverso dagli altri pezzi; teoricamente non ne avrebbe bisogno perché non sbaglia una nota neanche a pagarla, ma in pezzi di questo tipo ha ragione di esistere, soprattutto perché ben dosato.

Non sono un grande estimatore in media del suo repertorio, ma in qualità di appassionato di musica ho apprezzato nell'economia del concerto pezzi come Nuda (ottima l'impronta clubbing data, ed in generale la preferisco a diverse del "blocco hittone"), Stelle, Alice e il Blu (il mio pezzo preferito del suo repertorio, benissimo che non si arrenda all'idea di continuare a proporlo anche se crea indifferenza generale nei presenti), Una tigre. Questi quattro brani i miei highlight della serata.

Tanti i pezzi di cui farei a meno, ma di cui comprendo la necessità di presenza in scaletta: a parte il filler Avvelenata, del blocco Bye Bye, Bollicine, Eva+Eva, Movimento lento, Una finestra tra le stelle, Disco Paradise, Tropicana e Amica non salvo nessuna purtroppo, credo e mi auguro che per i live collegati ai prossimi capitoli i tagli e le sostituzioni riguardino canzoni presenti in questo gruppo. 

I singoli tutti accolti bene dal pubblico, ovviamente quello che a me piace meno (Mon amour) crea il momento più scatenato e di evasione collettiva della serata, con tanto di coriandoli schizzati in ogni orbita per rimarcare l'intontimento generale, tanto che a momenti nel parterre in piedi pensavo partisse il trenino e qualcuno stappasse lo spumante, poco ci mancava. Mai stato my cup of tea, però ormai mi rendo conto sia scolpito mitologicamente nel suo repertorio più acclamato.

Forse il singolo accolto più freddamente è stato Piazza San Marco, e qui invece mi trovo d'accordo con l'accoglienza, essendo - ora posso dirlo a bocce ferme - una canzone a metà tra l'insulso e il brutto. No, mi prendo il rischio di dirlo e di espormi, non importa, è proprio una brutta canzone, no way. Il pubblico ha approfittato di quel momento per parlottare e distrarsi, penso non occorra aggiungere altro.

Bellissima is still that bitch, il mio preferito tra i momenti anthemic insieme a Nuda. Molto d'impatto le grafiche su Esibizionista, con lei che armeggia una pistola (!) con aria à la James Bond. La ritengo sempre un filo didascalica in queste scelte, però mi è piaciuto questo background e l'acting espressivo cupo, le ho creduto.

Una cosa mi ha fatto riflettere. L'applauso più fragoroso l'ha ricevuto dopo Sweet dreams, con standing ovation dei settori, il parterre in visibilio e in generale il sentiment positivo più udibile dell'intera serata. Tolto questo dettaglio, che secondo me è connaturato nel pubblico italiano (cosa che vedo anche con X Factor), ossia il fatto che si tenda ad apprezzare molto le voci femminili che sparano acuti micidiali su cover di canzoni famose altrui, e si tende invece meno ad esaltarsi per il loro catalogo musicale (cosa di cui non mi capacito, ma tant'è), ciò in realtà mi ha portato a considerare che nel repertorio di Annalisa manchi un pezzo così, dove possa dispiegare la voce pur restando su frequenze up e atmosfere eighties. Opinione personale, le ballad portate da Annalisa per permetterle di sfoggiare la voce non funzionano trasversalmente sul suo pubblico, ci ha provato a più riprese, insistere è accanimento terapeutico. A mio parere lei ha bisogno di un pezzo vocalmente impegnativo ma che sia uptempo, è lì che secondo me potrebbe finalmente realizzare l'incastro giusto, in ottica capitolo II / III. 

Detto ciò, un live che raccomando ai fan di nuova e vecchia data, lei tanto disinibita on stage e in sinergia col suo corpo di ballo quanto ancora teneramente goffa ogni volta che apre bocca per ringraziare i fan. Anche se in alcune circostanze sono i suoi fan più accaniti a rendermela indigesta, lei è in realtà un'anima squisita e genuina. Non si può non notarlo, è proprio una dall'indole pura e, a sensazione, questa sua caratteristica non la perderà mai.

Posso dire che francamente trovo assurdo che un’artista sia “indigesta” per colpa dei fan, se poi la stessa artista ti piace e la stimi? È come se una persona che mi sta sulle palle schifasse la pizza, ed allora io schifo la pizza che se l’adoro. Per come vivo io la vita, follia.

Plasma ha detto

 

Ovviamente lungi da me fare di tutta l'erba un fascio, ci sono tantissimi fanali moderati su questo forum, che ritengo anche piacevole da leggere, da DIEL (che adoro nonostante idee spesso contrarie) 

La cosa è reciproca. Io solitamente non amo i post prolissi perché amo i botta e risposta, ma il tuo modo di scrivere mi cattura dai tempi della Riserva per passare poi dalla Fenice. Può cambiare il nickname ma lo stile è inconfondibile!

Io sto nel mezzo nella “diatriba”. Come ho già detto in passato, in un posto dove numericamente ci sono cosi tanti fanali, è normale che in proporzione ci siano più post in sua difesa e in automatico più post di utenti infastiditi da questo. 

Tornando OT, io non riesco ad andare al tour a sto giro, ma mi state facendo salire l’invidiaaaaaaaaa… che roba che dev’essere!

@Plasma io non so come caricare i video, ma se qualcuno te lo spiega ne sarei felicissimo!

Plasma ha detto

Non so se si vede, prima volta che ci provo, ma dovrei forse essere riuscito a caricare qualcosina qui.  

Sarò impedito io, ma si apre una pagina di iscrizione con un piano tariffario a pagamento 🙈

Questi posti all’InAlpi Arena io non li ho mai visti sbloccati. Davvero  chiuderà in una bolgia. Anche perché è uno dei palazzetti più capienti d’Italia.

Giulio23 ha detto

vi giuro quei posti non li ho mai visti sbloccati da quando ho ricordi ANNALISA QUELLI SONO DIRETTAMENTE NEL BACKSTAGE CON TE 😭 pic.twitter.com/BYHtwRf1Ur

— ludovica 🐦‍🔥 (@ludovicabar) December 9, 2025

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