Utente
1 maggio, 2016
MARCO MENGONI IN CONCERTO DIFFONDE L'AMORE A MILANOIl racconto della prima data milanese con video e foto09-11-2019
“C’è un argomento che io scelgo molto spesso, perché conta più degli altri. È l’amore. Va molto più di moda diffondere l’odio, ma noi qui, io e la mia band, invece, diffondiamo l’amore”, ha detto il cantante, età 30 anni, in uno dei suoi primissimi interventi.
In due ore di musica, Mengoni non ha cantato e parlato solo dell'amore tra due innamorati, ma anche dell'amore tra due amici, dell'amore per l'ambiente e del suo amore per Milano e per il suo pubblico.
“Grazie mille per essere qui. Sembra retorica, ma grazie per aver scelto di passare queste prossime due ore con noi. Noi siamo qui per voi questa sera. Quindi, non abbiate paura di urlare, di baciarvi, di fare tutto quello che vi passa per la testa. Nei limiti del consentito, chiaramente (ride)”, ha detto Marco. “L’importante è che usciate da qui diversi da come siete entrati. Per me, essere sul palco da 10 anni a questa parte vuol dire condividere. Quindi condividiamo emozioni, energia”, ha poi concluso, dimostrando così tutto il suo affetto per i fan, i suoi guerrieri che hanno potuto godere anche del Marco Mengoni, uomo dalle mille sorprese.
Nel corso della serata sono infatti successi diversi momenti inaspettati, a partire dall'inizio dello show. L'artista ha fatto il suo ingresso in modo trionfale: è spuntato sul palco da sotto, grazie a una botola.
A un certo punto, poi, Mengoni si è seduto a un tavolo, ha chiamato i suoi coristi e la sua band e ha intonato in spagnolo una canzone che parla... ovviamente di amore. Poi, ha proposto Buona vita, un brano che invita ad augurare appunto "Buona vita" a tutte le persone a cui abbiamo voluto o vogliamo bene.
Inoltre, durante Guerriero e Credimi ancora, Marco è salito su una passerella che si è sollevata da terra e lo ha portato sopra al palazzetto. In questo modo ha potuto vedere tutti i suoi fan. Ha anche potuto leggere tutti i cartelli e gli striscioni a lui dedicati. Come ha ironicamente detto lui stesso, per vederli utilizza la “vista laser”.
"E amore il mio grande amore che mi credi, vinceremo contro tutti e resteremo in piedi, e resterò al tuo fianco fino a che vorrai" @mengonimarco - Guerriero #MengoniLive2019 Milano #radioufficiale @LiveNationIT
Tra i momenti inaspettati, c'è infine un racconto intimo di Mengoni. “Tempo fa, con il sindaco di Milano Giuseppe Sala, sono andato in una scuola a consegnare delle borracce a una prima elementare per insegnare ai bambini il rispetto dell’ambiente”, ha spiegato. “Mi ricordo benissimo quella mattina. I bimbi erano sorridenti. Io, alla loro età, non ero così sorridente a scuola. Una volta tornato a casa, ho visto che avevo ricevuto 3mila messaggi. Non li ricevo neanche il giorno di Natale che è il mio compleanno (ride). In questi messaggi mi chiedevano: 'Cosa hai fatto ai capelli?'”, ha continuato. “Non ho riso per niente quel giorno. Non riuscivo a capire perché in una giornata così importante tutti volessero parlare dei miei capelli”, ha confessato. “Alcune volte non si vede l’essenzialità delle cose. A volte vorrei scomparire. E vorrei che si spegnessero tutte le luci e si sentisse solo la musica”, ha terminato, invitando poi il Forum a spegnere le luci dei cellulari e a godersi il concerto.
Chiaramente il pubblico ha “obbedito”, vivendosi fino in fondo le emozioni che Marco sa regalare con la sua musica e anche il suo essere autentico. A proposito di autenticità, all'inizio de L'essenziale, ha commesso un piccolo errore, ma invece di fare finta di nulla, l'ha presa con filosofia e ci ha addirittura scherzato sopra.
(Questa foto e quella in copertina sono state realizzate da Francesco Prandoni)
I fan lo hanno ovviamente applaudito: l'amore che provano per loro è immenso. Hanno anche organizzato una coreografia. Durante Guerriero, hanno alzato tanti fogli su cui c'era la scritta: “10 anni di te e di noi”.
Mengoni si è goduto la sorpresa. Durante gli show, alcune volte, è solito prendersi del tempo per viversi determinati momenti. Si prende un attimo di pausa e, mentre i coristi cantano e i musicisti suonano, si ferma e guarda il suo pubblico, sorridendo felice come un bambino di fronte a una novità.
Ieri sera, ad esempio, l'ha fatto durante Esseri Umani, quando nel Forum riecheggiava: “L’amore ha vinto, vince, vincerà” .
.@mengonimarco è tornato in tour! Voce, talento... emozione pura! Grazie Marco! Noi radio ufficiale di #mengonilive2019 @LiveNationIT
Radio Italia è radio ufficiale dell'Atlantico tour che tornerà al Mediolanum Forum di Assago stasera (sabato 9 novembre) e dopodomani (domenica 10 novembre).
Di seguito la scaletta:
Muhammad Ali
Voglio
Ti ho voluto bene veramente
In un giorno qualunque
Sai che
Everest
Pronto a correre
La ragione del mondo
Buona vita
Parole in circolo
Proteggiti da me
Dialogo tra due pazzi
La casa Azul
Onde
Amalia
Guerriero
Calci e pugni
L’Essenziale (al piano)
Hola
Esseri umani
Credimi ancora
Io ti aspetto
L’Essenziale
Duemila volte (nuovo singolo)
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
1 maggio, 2016
Marco Mengoni, amore e impegno nel suo ‘Atlantico Tour’: «Condividiamo emozioni»
Ci sono sold out e sold out. In un periodo nel quale si impiega poco tempo ormai a sbandierare il tutto esaurito per poi trovare con code impressionanti in cassa accrediti (per la serie, vincere facile), quando davvero il pienone c’è la differenza si vede. E si sente.
Arrivo al Mediolanum Forum di Milano circa un’ora e mezza prima del concerto che dà ufficialmente l’avvio alla nuova leg dell’Atlantico Tour di Marco Mengoni e il parcheggio sembra stranamente vuoto. “Ahi”, penso. E invece… Il palasport si riempie a mano a mano in ogni fila, con un parterre che poche altre volte ho visto così fitto sino agli spazi più lontani dal palco.
L’esercito c’è, eccome, con un calore che va aumentando in maniera esponenziale nel corso delle due ore di show e che diventa un’ebollizione prorompente, fatta di standing ovation spontanee, applausi scroscianti e cori da stadio (e agli stadi Mengoni ci arriverà, poco ma sicuro col tempo che gli parrà più opportuno).
Setlist e impianto scenico sono sostanzialmente i medesimi della tranche primaverile, sempre nei palazzetti, con alcune aggiustatine in scaletta per inserire due degli inediti dal cofanetto live Atlantico/On Tour (Calci e pugni e il singolo Duemila volte). Con un continuo gioco emozionale, l’artista calibra tensione e divertimento in modo che, dopo brani che danno filo da torcere alla voce e al cuore, arriva il pezzo che in qualche modo sdrammatizza tutto, quello che si fa ballare.
Lo sente Mengoni in primis questo acme emotivo (da In un giorno qualunque piazzata a tradimento fra i primi brani fino a Hola passando per Everest – new entry autunnale in setlist –, La ragione del mondo e soprattutto quella perla che è Proteggiti da me). È su questi pezzi che Marco si contempla il suo pubblico, se lo culla con lo sguardo, lo cerca e ne accoglie l’affetto guardandolo dritto negli occhi e insieme scavando nelle proprie emozioni.
Questo suo cercare gli ‘esseri umani’ attorno a lui è qualcosa che da sempre fa parte del modo con cui il cantautore comunica dal palco e che anche le due passerelle ad ali vogliono rimarcare. Immergersi fra la gente è insieme assorbire e donare, ricevere e ricambiare: “condividiamo emozioni” è, non a caso, il saluto-appello iniziale al pubblico.
Tra up-tempo e balllad, il messaggio di umanità che passa mette al centro il tema dell’amore, a volte abusato altre volte bistrattato, sottolineato anche dalle cover interpretate ad hoc per i momenti acustici come What The World Needs Now Is Love e Historia de un amor. Scelte nette, chiare, coraggiose.
Anche quella per il pianeta è di fatto una forma d’amore, ormai un vero e proprio impegno quotidiano per Mengoni e non uno slogan semplicistico da proclamare. Così, L’essenziale (immancabile ad ogni tour) acquista un sapore nuovo, un ritorno a quello che conta, e il racconto che introduce il brano al pianoforte è una vera lezione. Tutti a commentare un taglio di capelli non vedendo oltre l’estetica, concetto espresso senza mezzi termini e che, proprio per questo, rende stonati e fuori luogo tutti quei ‘sei bellissimo’ che invariabilmente si alzano dagli spalti. Ascoltare, anzi sentire, prima di guardare.
Da Occidente a Oriente – per citare Guerriero – il mondo di Mengoni è un mondo che non rinuncia: abbraccia differenze, di suoni e di sentimenti, fragilità, certezze, impegno e memoria, invocando un’umanità che voglia ritrovare il coraggio del vero. E allora ‘libero, libero, libero’ (cit. Parole in circolo) Marco non smette di credere ‘ancora negli esseri umani’; ma, a luci spente, il testimone passa a noi, perché quelle parole non siano solo versi di una canzone ma diventino impegno che non delude.
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
1 maggio, 2016
Beh... più esaurienti di così!
Dalla APP
DA PERUGIA A MILANO E POI VERSO L'EUROPA
AL VIA LA SECONDA PARTE DEL TOUR CHE È ARRIVATA A MILANO CON ALTRE 3 DATE SOLD OUT
Il MengoniLive2019, che si chiuderà in Europa dove tutto ha avuto inizio, ha già il sapore di "tutto esaurito", proprio come lo sono già anche gli appuntamenti a Zurigo Barcellona e Londra.
L’11 novembre la seconda puntata del podcast IL RIFF DI MARCO MENGONI con ospite Sofia Viscardi.
Questi sono gli highlights di quanto stiamo per raccontare, cominciando dall'ATLANTICO TOUR, l’incredibile viaggio live - prodotto da Live Nation - che continua a crescere, confermando il percorso straordinario che in pochi anni ha portato Marco ad essere uno dei protagonisti più interessanti della scena musicale italiana.
Il tour è partito la scorsa primavera da Torino, da uno splendido Pala Alpitour tutto esaurito. Anticipato dalla bellissima accoglienza delle cinque anteprime europee di Berlino, Zurigo, Monaco, Parigi e Madrid, è poi proseguito nei palazzetti di tutta Italia registrando un successo straordinario con oltre 250 mila biglietti venduti.
Il viaggio non accenna a fermarsi: il 6 novembre è ripartito dal Palabarton di Perugia (sold out), per poi proseguire al Mediolanum Forum di Milano con tre serate tutte esaurite, come le 4 della primavera scorsa.
Poi ancora Mantova (sold out), due date a Conegliano (entrambe sold out), Pesaro, Firenze, Roma, Eboli, Reggio Calabria, due date ad Acireale (28 novembre sold out) e una chiusura tutta europea, che vedrà Marco esibirsi a Bruxelles, Amsterdam, Francoforte, Colonia, Zurigo (sold out), Barcellona (sold out) e Londra (sold out).
Nel live, cresciuto ed evoluto nella scaletta e nei contenuti, non potevano mancare i nuovi brani di _ATLANTICO/ONTOUR, il nuovo progetto discografico uscito il 25 ottobre che ha debuttato subito al primo posto della classifica iTunes.
L’album è composto da un doppio CD con 3 brani inediti, tra cui il singolo Duemila Volte che ne ha anticipato la release, l’album doppio platino ATLANTICO, che ha raggiunto oltre 80 milioni di stream, e 19 tracce dal vivo registrate durante il tour sold out in Italia ed Europa.
Vediamo adesso cosa succede tappa dopo tappa.
PRESHOW_
Un live emozionante in chiave acustica, solo voce, tastiera e chitarra: Marco seduto su uno sgabello, illuminato dalle luci del palazzetto incanta i fan con 1000 Lire, Duemila Volte e I Got The Fear. Un’esperienza unica e indimenticabile per tutti i possessori del biglietto che hanno acquistato la copia fisica di _ATLANTICO/ONTOUR (info QUI)
LO SHOW_
Uno spettacolo di quasi due ore sviluppato con Claudio Santucci per Giò Forma, che già ha collaborato con Marco al precedente tour.
Il concerto è diviso in tre parti: nella prima prevale il bianco e nero ad evidenziare anche la linearità del palco. Nella seconda i colori invadono la scena e, in un crescendo, si arriva alla totalità dello show del terzo blocco.
Sono tre anche i livelli che costituiscono la scena: un fondale industriale che delimita la scatola scenica, un vero e proprio muro di ferro e lamiera, da 7 tonnellate di peso, customizzato con barre led, a cui si sovrappone uno schermo trasparente ad altissima risoluzione (16 x 7 mt), senza cablaggi a vista e realizzato su misura per questo show, in grado di scomparire completamente all’occorrenza; e il kabuki sul proscenio che inizialmente cela l’intero impianto scenico.
Le luci, curate da Jordan Babev, già collaboratore di Phoenix ed Editors, seguono il ritmo dello show e incorniciano la scena movimentata da 150 motori.
Sono 500 i corpi luminosi e 12 le sorgenti laser di ultimissima generazione realizzati per l’occasione negli USA.
“Sono un assiduo frequentatore di concerti; per me seguire la crescita della dimensione del live non è solo un dovere, ma sempre un vero piacere. Anni fa rimasi folgorato da uno show dei Talking Heads, forse nasce proprio da lì il mio desiderio di creare uno show che si trasforma.”, ha detto Marco.
LA BAND_
Sul palco con Marco, che ha curato anche gli arrangiamenti, un gruppo di straordinari musicisti con la direzione musicale di Christian Rigano (piano e tastiere): Giovanni Pallotti (basso), Peter Cornacchia (chitarre), Davide Sollazzi (batteria), Massimo Colagiovanni (chitarre), Leonardo Di Angilla (percussioni) e, ai cori, Barbari Comi, Moris Pradella (anche chitarra) e Yvonne Park. Gli arrangiamenti vocali sono di Marco.
PRIMA PARTE_
Si comincia con uno speciale arrangiamento di Muhammad Alì, una sorta di canto tribale che incita il pubblico, si parte!
I coristi danno il via allo show celati dal kabuki dove appare la celebre frase di Muhammad Alì, “l’ll show you how great I am”.
A sorpresa, all’estremo della passerella, circondato al pubblico, appare Marco, elegantissimo. Tre sono i suoi cambi d'abito durante il concerto, abiti realizzati esclusivamente per Marco da Giorgio Armani, che firma anche gli abiti della band e le speciali tute indossate dai tecnici che lavorano allo show.
Durante Voglio viene svelato il palco: i musicisti e i coristi sono in controluce, in scena solo due trabattelli. Su Ti ho voluto bene veramente una cascata di nebbia crea una sorta di barriera che si fonde con un mare in movimento. Poi In un giorno qualunque, il brano che ha lanciato la sua carriera.
Con Sai che ed Everest lo show decolla. Pronto a correre è l’ultimo brano del primo blocco e qui il palco inizia a prendere forma. Appaiono dall’alto tre POD: blocchi luminosi che animano la scenografia del palco ancora spoglio e che, brano dopo brano, si trasformeranno in box estensibili svelando luci e schermi.
Il primo blocco si chiude con un cartone prodotto da Sugo design con la regia di Andrea Gallo e realizzato per ATLANTICO TOUR da Cristian Eduardo Carlos Caipa e Diego Molina.
Il cartoon, nato da un’idea di Marco, segue il monologo Sei tutto, scritto dallo stesso Marco con Alessandra Scotti, già autrice e collaboratrice nel precedente progetto. Nel crescendo del testo il cartone, come lo show, prende colore.
La chiusura del monologo, “Sei fatto per il 60 per cento di acqua. Per il 30 dalle persone che ami e per 10 di quello che ti manca”, cede il passo a La ragione del mondo, uno dei brani più emozionanti di ATLANTICO e la luce dell’alba apre la nuova fase dello show.
SECONDA PARTE_
Al termine de La ragione del mondo entra in scena un tavolo, e Marco invita i suoi coristi a sedersi con lui, raccontando di come nelle sue canzoni l’amore sia sempre centrale. Anche se ai giorni nostri parlarne rende impopolari, perché va più di moda diffondere l’odio, lui sceglie sempre e comunque di cantare questo sentimento. Così l’intro di Buona vita si contamina con Historia de un amor, sonorità che tanto hanno ispirato Marco nella produzione del nuovo album, e sul ledwall un video celebra la vita, dalla natura alla città metropolitana.
Su Parole in circolo il video di bambini di tutte le etnie accompagna Marco sottolineando alcune parole chiave del brano. Sono immagini davvero speciali perché realizzate da tutte le persone che lavorano a questo tour: i protagonisti sono infatti i loro figli, fratelli, nipoti.
Proteggiti da me è introdotto da una bellissima versione di What the World Needs Now Is Love di Hal David e Burt Bacharach eseguita da Marco con i suoi coristi: un momento indimenticabile, dove le straordinarie voci dei performer si fondono tra le armonie di una tessitura ricchissima.
Il palco si spegne lasciando spazio a questo momento romantico.
Dialogo tra due pazzi è il brano successivo, nato con mood afro ma che in realtà cela un antico canto calabrese, un omaggio alle sonorità in levare di Graceland, mentre la scena ci regala un cielo africano abbracciato dai colori caldi di un’alba che arriva, e Marco osserva in primo piano da una speciale soggettiva come seduto sul bordo di un pozzo dei desideri.
L’esplosione visual arriva con le immagini pop fluo di ispirazione latina de La casa Azul e lo show vola con il brano dedicato al coraggio di Frida Kahlo.
Su Onde i laser si impossessano della scena che diventa una scacchiera fatta di luci verde e rosse. Sull’outro i tecnici a vista innalzano la scenografia, sulla quale si arrampicano i musicisti. L’estensione dei POD mostra 9 ulteriori schermi che si srotolano.
La seconda parte si avvia alla conclusione con Amalia, che ci trasporta sui balconi di un quartiere popolare portoghese/brasiliano tra le luci calde di una jam notturna dove spiccano la voce di Barbara Comi e le percussioni di Leonardo Di Angilla.
Arriva un secondo monologo, sempre firmato Mengoni-Scotti, dove la voce di Marco invita a riflettere su titoli forti dei giornali di tutto il mondo che compaiono sugli schermi.
La citazione in apertura è dello scienziato James Dewar: “La mente è come un paracadute, funziona solo se si apre”, il punto di partenza di tutto e allo stesso tempo l’unica soluzione per sopravvivere in questo mondo.
“Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre.” di Ian McLaren, invece, chiude il momento di spunto in chiave positiva.
“Ho capito l’importanza dell’uso delle parole già nel precedente tour. I monologhi vogliono essere uno spunto di riflessione per tutte le persone che mi seguono, ma anche e soprattutto per me stesso. Corriamo sempre, e credo sia importante di tanto in tanto fermarsi e guardare il mondo che ci circonda”, ha raccontanto Marco.
TERZA PARTE_
Si riparte con Guerriero, uno dei brani più evocativi del repertorio di Marco, dedicato agli eroi moderni: le immagini di diversi salvataggi danno nuovo respiro al testo di uno dei brani che maggiormente ha segnato la sua carriera.
È poi la volta di Calci e Pugni, uno dei tre inediti di _Atlantico/OnTour, una ballad acustica che racconta le piccole lotte quotidiane contro i mulini a vento. Basso, chitarra, batteria e voce di questo pezzo sono stati registrati in presa diretta e proprio con lo stesso fedele arrangiamento viene portata anche sul palco.
Arriva poi l’indimenticabile L’Essenziale, con Marco al pianoforte per uno speciale momento acustico che introduce il racconto di un episodio per lui molto importante. La consegna delle borracce in alluminio ai bambini delle scuole elementari e medie di Milano per contrastare l'utilizzo di bottigliette di plastica, assieme al sindaco Beppe Sala. Marco ricorda di come durante quell’episodio l’attenzione si fosse soffermata più sui suoi capelli che sul messaggio importante dell’evento. Chiama il buio totale in scena e invita il pubblico a godersi quello che conta davvero, L’Essenziale, appunto.
È poi la volta della triplo platino Hola, anche questa al pianoforte.
Su Esseri umani Marco è in scena tra fasci di luce blu e bianca, mentre Credimi ancora offre una nuova occasione di mash up con Amazing di Kanye West e Pastime Paradise di Stevie Wonder.
Lo show chiude con Io ti aspetto, successo dell’estate 2017, dove la scenografia raggiunge il suo apice con tutti gli elementi ormai svelati.
Per i bis, una versione riarrangiata de L’Essenziale riporta il palco al minimalismo iniziale, e poi con una scena delimitata solo da luci e laser Duemila Volte chiude lo show che, in poco più di due ore, ha proposto venticinque brani.
“Dopo dieci anni di carriera non è stato facile definire la scaletta. Mi sono affidato all’istinto e ai brani che, più di altri, hanno segnato il viaggio di Atlantico e questo mio fortunato momento artistico”, dice Marco.
IL RIFF DI MARCO MENGONI_
Il 28 ottobre ha debuttato al primo posto della classifica iTunes e Spotify nella categoria “Cultura e Società” il podcast IL RIFFDI MARCO MENGONI, con ospite il Sindaco di Milano Beppe Sala, una chiacchierata a cadenza quindicinale, con personaggi appartenenti ai mondi più svariati, che ruota attorno a un elemento ricorrente nelle vite di ciascuno, esattamente come il riff ritorna e diventa il segno distintivo in una canzone.
Nella prima puntata il sindaco ha dialogato con Marco di integrazione, di crescita personale e di ambiente, tema centrale anche in tutta l’attività di Marco. L’11 novembre uscirà la seconda puntata del podcast, con un altro volto milanese molto noto: la giovanissima youtuber e scrittrice Sofia Viscardi.
ATLANTICO TOUR_SET LIST
Muhammad Ali
Voglio
Ti ho voluto bene veramente
In un giorno qualunque
Sai che
Everest
Pronto a correre
Monologo Sei tutto
La ragione del mondo
Buona vita
Parole in circolo
Proteggiti da me
Dialogo tra due pazzi
La casa Azul
Onde
Amalia
Monologo Mondo_Loon
Guerriero
Calci e pugni
L’Essenziale/piano
Hola
Esseri umani
Credimi ancora
Io ti aspetto
L’Essenziale
Duemila volte
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
1 maggio, 2016
Ieri, durante Calci e pugni, il pubblico spontaneamente ha iniziato ad accendere le torce dei telefonini. Prima pochi, poi sempre di più, fino all'intero forum. Marco si è commosso e dopo, al posto del monologo su capelli e borracce, ha detto: "Sono un cretino".
Non c'è nulla di più importante dell'amore del pubblico e lui, ad ogni concerto, ancora non si capacita di avere questa empatia emozionale con la sua gente.
Spero che @Guspe80 , che era là ieri sera, possa passare di qui a raccontare tutte queste emozioni.
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
11 novembre, 2015
Alessandra92 ha detto
Io c'ero ieri sera. Che dire, è ormai un'artista a tutto tondo, per i suoi talenti e la sua capacità di intrattenere io gli darei uno show del sabato sera. È simpatico, ironico e sempre coinvolgente. I suoi brani sono ormai dei classici e lui è davvero nell'olimpo della musica italiana. Su "proteggimi da te" mi sono emozionata come non mai e su "onde" e "io ti aspetto" ha trasformato il forum in una discoteca, eravamo letteralmente tutti in piedi a ballare e cantare. Ad oggi è il concerto migliore a cui abbia mai assistito
Sono proprio contenta che ti sia piaciuto così tanto!
Non posso che concordare, è in uno stato di grazia assoluto.
Lo show è ben strutturato, ovviamente ha cambiato ancora qualcosa e ha inserito due pezzi nuovi, What The World Needs Now Is Love e Historia de un amor, cantati da lui e dai coristi, che lui ha armonizzato in una maniera splendida.
Valgono da soli il prezzo del biglietto.
Calci e pugni così acustica è un sogno, è incredibile, ha conquistato tutti, anche quelli che sono venuti ad ascoltarlo perché incuriositi dai racconti di altra gente che è venuta nella prima tranche di tour e che quindi non la conoscono minimamente.
Spero diventi un singolo, lo spero tanto
Utente
1 maggio, 2016
Che vergogna.
I commenti della gente sono da leggere, non c'è rispetto per nessuno.
https://www.facebook.com/acirealesocial/photos/a.588262651312389/1468471559958156/?type=3&theater
https://www.facebook.com/acirealesocial/posts/1468546856617293?__tn__=-R
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
1 maggio, 2016
E' definitivo, purtroppo. Mi dispiace tanto per i fan siciliani.
Il Comune di Acireale ha fatto un post in cui dice che tutti i concerti previsti ad Acireale sono annullati, quindi Mengoni il 28 e 29 novembre, Elisa il 6 dicembre e Coez il 7 dicembre, perchè il Pala Tupparello non può essere utilizzato, dopo la sentenza del Tribunale di Catania.
https://www.facebook.com/comuneacireale/photos/a.245956516222558/560586298092910/?type=3&theater
“ In data odierna il Presidente della prima sezione del Tribunale di Catania, sul ricorso per accertamento tecnico preventivo sul Palasport di contrada Tupparello, promosso dalla società Multisport S.r.l., ha rigettato la richiesta del Comune finalizzata all'esecuzione di un accertamento per gradi, al fine di eseguire alcuni interventi minimi per ottenere l'assenso da parte della commissione di vigilanza sui pubblici spettacoli. Ciò - fa sapere il sindaco di Acireale, Stefano Alì - è dipeso dal fatto che sull'invito formulato dal Giudice alle parti per trovare un accordo per consentire l'accesso di maestranze e macchinari sui luoghi e di accettare il rischio di una modifica dello stato dei luoghi, si è registrata la sola opposizione della società Multisport S.r.l., la quale ha ritenuto che accettare il rischio della manomissione dei luoghi, significherebbe sostanzialmente rinunciare all'istanza cautelare nonché compromettere la funzione giurisdizionale della causa di merito. Di conseguenza, non sarà possibile lo svolgimento al Palasport dei concerti programmati per il 28 e 29 novembre, oltre che di quelli programmati per il 6 e 7 dicembre”.
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
1 maggio, 2016
Che riprese meravigliose!
Con dei visual di questo livello, come è possibile che non esca il DVD?
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
1 maggio, 2016
10 DI TE
Conegliano stasera
La sorpresa a Marco con la scritta sulle tribune 10 DI TE ❤❤❤ MERAVIGLIOSAAA 🔝🔝🔝
Dalle IG Stories di Marco 😍😍😍#MengoniLive2019 #Conegliano1 pic.twitter.com/DK96lcLOde— Federica Cambini (@FedericaCambini) November 14, 2019
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
1 maggio, 2016
Le due date annullate ad Acireale del 28 e 29 novembre diventano tre date (con l'aggiunta del 30 novembre) al Pala Catania.
Qui tutte le info.
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
1 maggio, 2016
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
1 maggio, 2016
Se non canti l'ultima, noi non ce ne andiamo.
https://www.facebook.com/388140017915231/posts/2764349443627598/
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
1 maggio, 2016
L'entrata in scena a Firenze.
https://www.instagram.com/p/B5Grq9oITtU/?igshid=eva7252xdowj
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
1 maggio, 2016
Le parole di chi non ti aspetti, ma sai che in fondo te lo aspetti. ♥️
Talento, tanto.
Voce, un dono incredibile maneggiato con cura.
Palco, riempito con delicatezza e riverenza.
Riconoscenza, quella di chi ogni giorno ringrazia la vita e la terra per quello che gli ha dato.
Eccolo, Marco #Mengoni.
Cresciuto, poetico, vissuto, graffiante. Bravo. pic.twitter.com/UCqy5q8Wue— Gabriele Zagni (@gabrielezagni) November 22, 2019
" Ah ... anche poeta ! "
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