[img]http://www.latalpa.mediaset.it/bin/8.$plit/C_38_foto_316_fotogrande.jpg[/img] Sigla di rito e si può partire anche oggi. Il gioco entra finalmente nel vivo è il giorno della prima prova di gruppo, gli imprevisti sono dietro l’angolo, tutto può succedere alle terre rosse. Ritroviamo i “talponi” sul pulmino che li porterà ad affrontare e chissà mai vincere la prima prova. Il gruppo è tutto riunito anche Karina si unisce ai suoi compagni d’avventura, con un’aria per niente rilassata e parecchio stravolta come conferma Melita durante un confessionale; dicevamo che gli imprevisti sono in agguato e così è, foratura della gomma del pulmino, i ragazzi si ritrovano in mezzo alla giungla e ad animali ad attendere le riparazioni, l’agitazione serpeggia, la prima a farne le spese è Fiordaliso che esagitata inizia a correre avanti e indietro, atteggiamento considerato abbastanza strano, come fosse un pretesto per giustificarsi per un’eventuale fallimento della prova; in compagnia di Melita e Natalia la cantante confessa di non apprezzare il comportamento del Laricchia che “cerca di mettere tutti contro di me” afferma Fiordaliso, medesimo atteggiamento adottato nei confronti della Tittocchia. Prima brutta notizia della giornata, il pulmino non tornerà, dovranno dunque raggiungere le gole delle terre rosse BY FEET…con i loro santi piedini. Passo dopo passo raggiungono Paola Barale che da brava inviata spiega la prova di oggi: attraversare i canyon delle terre rosse trasportando grandi e pesanti assi di legno con i quali costruire a fine percorso dei totem;
urla, incitazioni sudore che scorre giù dalla fronte, la stanchezza si fa sentire, il caldo afoso non aiuta; in cima alla montagna tutti si apprestano a ricostruire i totem…10 minuti e la prima prova è superata, se la talpa ha agito ha platealmente fallito. Stremati ma contenti del risultato tutti fanno ritorno alla propria dimora, il gruppo sul fiume, Karina in capanna zulu calorosamente accolta dall’intera famiglia, dopo cena tutti si ritrovano a chiacchierare ridere e cantare, se Karina ci alliera con sinfonie indigene, dalla loro parte gli zulu provano a cantarci una canzone napoletana…un bello scambio culturale è avvenuto!! la sospettata della settimana sembra aver ritrovato il sul equilibrio ed un nuovo splendore. Sulla chiatta i concorrenti, riposati e ripuliti, si scambiano impressioni e sensazioni sulla giornata appena trascorsa, serata piuttosto calma. Del tutto diversa l’atmosfera in capanna, dopo il festival di Sanremo assistiamo al festival di Durban… canzoni allietano la serata, si mixano canti della tradizione indigena e testi del repertorio italiano, il tutto crea un clima di “frizzi e lazzi”. E’ il momento di riposare mente e corpo, cullati dall’ondeggiare della casa galleggiante investigatori e talpa si concedono a Morfeo. E’ un nuovo giorno nella giunga sud africana, chi bivacca ancora sui letti, chi contempla il nulla, Fiordaliso si aggira per la casa con una capigliatura che ci ricorda la Strega Amelia di disneyana memoria; la mattina viene subito animata dal buon Sasà che propone un gioco attraverso il quale analizzare le opinioni di tutti su un componente del gruppo… il primo ad essere designato come cavia è la ormai mascotte del gruppo.. il solito Pasquale Laricchia, che ha sempre più le sembianze di un gommoso Ken. Il secondo turno vede messo sotto esame il sospettabilissimo Matteo Tagliariol; il primo messaggio recita: “secondo me ti piacerebbe essere donna!” Tocca a Melita, la diavolita riceve il carinissimo messaggio “evviva la cellulite!!” il mittente è prontamente scoperto o per meglio dire scoperta: la carineria arriva dritta dritta dalla “perfetta” Pamela Camassa; da Pasquale riceve un più diplomatico “mi sono ricreduto”… e siccome ogni pretesto è buono per sospettare qualcuno, quasi tutti si coalizzano e in coro urlano:” vecchio talpoooneee” … verrebbe da dire povero Laricchia ma il sospetto c’è e rimane. Non ci resta che continuare le nostre indagini ricordando che “una verità detta con cattiveria supera tutte le bugie che si potrebbero inventare…” Miei cari indagatori a voi… think about it.