[img align=right]http://img38.imageshack.us/img38/3249/c44fotogallery38lstfotov.jpg[/img] What’s going on tra Sarahconlacca e Mauro? Per quanto la scena in cui i due puliscono i vetri sia nel contempo inquietante (per il cappuccio di lui) e irritante (per le sopracciglia di lei), i due sembrano in atto di flirt pesante. Lui le dice “mi piaci anche te” e glielo sussurra all’orecchio, mentre lei, romanticamente appoggiata sulla sua spalla, pensa alla sua percentuale di gradimento del pubblico in ascesa. “Non so se è vero o è un gioco – confessa lei – ma oggi l’ho visto serissimo, mi fa ridere”. Secondo Mauro lei è addirittura “infatuata completamente”, o perlomeno questo dice a Daniele, prima, e al confessionale, poi. I ragazzi, avvolti in accappatoi rossi e cappellini di babbo natale, intonano “Merry Christmas (War is over)” e ricevono poi una sorpresa sotto forma di video messaggio. Le loro facce, infatti, sono state immortalate nel classico presepe kitsch made in Napoli. Vorrei seriamente sapere chi se le compra, ‘ste statuine orrende. La sorpresa diventa presto realtà quando i ragazzi, scoprendo un telone rosso, rivelano il loro personale presepe profano con le loro raffigurazioni in mezzo al muschio. Perlomeno di quelle ci libereremo il 7 gennaio. Carmela trova giusto il fatto che nel presepe la sua statuetta e quella di George siano vicini (mamma mia, ma quanti anni ha?), anche se la vicinanza è solo in linea d’aria, visto che la statuetta del “principe” era qualche centimetro indietro. Immagino fosse una metafora, George.
I girotondi continuano sotto le note di “Oh happy days”, la nostalgia di casa, alla Vigilia di Natale, si fa sentire nelle parole di Mara; anche se i ragazzi, in occasione del cenone, ricevono come sorpresa una cena preparata dai loro parenti. Veronica piange botulino, la commozione generale (e non cerebrale, ahimè) la fa da padrona. I ragazzi ringraziano e mettono all’opera il loro apparato digerente. “La mia mamma è la migliore mamma del mondo” e quindi via con la presentazione dei manicaretti preparati dalle sapienti mani di quelle donne che, anziché vergognarsi profondamente della carne della loro carne, cucinano pure per loro anche “a distanza”. Alberto ricorda la mamma scomparsa, poi inonda Mauro di champagne mentre tutti si toccacciano il collo in segno di scaramanzia. I ragazzi ci fanno i loro personali auguri (per fortuna ho già digerito) e brindano mentre nei nostri televisori risuona “Last Christmas” (sì, ho una passione per le canzoncine di Natale, quindi?). Si chiude così come si era cominciato: tutti insieme, in giardino, cantano e ci salutano. E non sperate nel miracolo di Natale: anche stasera nessuna tromba d’aria li spazza via. In conclusione baci e abbracci per tutti, mentre Marco si commuove in confessionale: “è uno dei Natali più belli della mia vita” che, detto da uno che fino a due anni fa credeva in Babbo Natale, fa quantomeno ridere. Massimo e George, addirittura, si abbracciano e scoppiano in lacrime. Sono ubriachi fradici, è evidente: Carmen e Massimo si baciano sulla bocca mentre il cappone ripieno mi fa toc toc all’altezza dell’esofago. Si conclude con l’apertura di regali di pessimo gusto (a proposito, perché ancora compaiono i nomi dei ragazzi in sovrimpressione? Han paura che ce li dimentichiamo?). Maicol ha ricevuto un giubbino orrendo, Marco si commuove per un maglione che mia nonna troverebbe quantomeno retrò. George biascica parole insensate a Carmela: “mi hai fatto riscoprire il significato della parola amore, io ti amo, non sto scherzando”. Quasi credibile, se non fosse che da lì a cinque minuti gli si sarebbe dovuta tenere la fronte sul water. Buon Natale.