ANN E @JoJo 

Madame Bovary - Gustave Flaubert

Tra i ricordi di scuola, che come vedete sono sempre utili, c'era questo romanzo di Flaubert che mi è saltato alla mente guardando bene questa foto di Ann. 

Madame Bovary, oppure Emma per gli amici, è la protagonista del romanzo. E' una donna sposata ma annoiata dalla vita matrimoniale che conduce, un'esistenza piatta e monotona che la porta spesso a viaggiare con la mente. Sogna una vita fatta di ricchezza e sfarzo, di sentimento e ostentazione, che riuscirà a raggiungere per un periodo di tempo attraverso una relazione extra-coniugale.

Ho immaginato che la foto di Ann potesse in qualche modo rappresentare la mente di Emma, che scappa dalla realtà di campagna per rifugiarsi in un'immagine ferma e sfacciata come questa, dove Emma si vede nel futuro semplicemente piena di gioielli. Ho immaginato che la foto fosse una rappresentazione statica e superficiale della sua soddisfazione, un momento a sé stante che però non considera ciò che Emma dovrà affrontare per raggiungerlo. 

Nella foto di Ann è presente anche un richiamo all'adulterio, le corna fatte con la mano destra, che sembrano quasi perdere d'importanza in paragone ai due bellissimi anelli che porta alle dita. 

LEILA E @Evil 

La Famiglia Addams - Barry Sonnenfeld

[Impossibile trovare l'immagine]

Leila incarna e interpreta in chiave moderna le atmosfere della famosa pellicola cinematografica La famiglia Addams del 1991. L'abbigliamento è un richiamo a quello tipico dei componenti della saga: nero, morbido e a tratti spigoloso. I capelli sono lunghi, lisci e con riga al centro come la protagonista Morticia. Lo sguardo dolce ma allo stesso tempo fiero e la posa statica e atipica trasmettono paura e sicurezza. Infine l'ambientazione di terrore tipica del film si concretizza nella scelta del bianco e nero.

ERIN E @Edre 

San Martino del Carso - Giuseppe Ungaretti

Di queste case
Non è rimasto 
Che qualche
Brandello di muro
Di tanti
Che mi corrispondevano
Non è rimasto
Neppure tanto
Ma nel cuore
Nessuna croce manca
E’ il mio cuore
Il paese più straziato

Ho interpretato la foto come una rappresentazione dei sentimenti dell'autore nella poesia, ossia la malinconia e un mesto dolore di fronte alla distruzione dei luoghi a sé cari e la perdita delle persone appartenenti a un passato che ormai non può più tornare. In quest'ottica, Erin è seduta, mestamente e con lo sguardo perso nel vuoto, tra le macerie di una casa in rovina. Non c'è disperazione, c'è solo una profonda tristezza nel constatare la fine di un qualcosa di caro. Un senso di vuoto dentro di sé che non potrà essere colmato. Si potrebbe considerare Erin la personificazione della malinconia stessa, per certi versi: nel suo antico abito bianco e con la chioma che si confonde con il grano in primo piano, sembra un bellissimo fantasma bardato di bianco. Perché la malinconia è un sentimento contraddittorio: porta dolore e tristezza, ma anche il calore di quelle cose passate che abbiamo perso, che riecheggia dentro di noi lasciandoci, spesso, senza più lacrime o parole. Erin è dunque una personificazione di tutte le cose care che sono ormai perdute, come una bellissima versione della morte che trascina con sé il dolore della guerra.

7° PHOTOSHOOT - TRASFORMATI IN UN'OPERA D'ARTE

ANYA / Red oval -  Vassily Kandinsky

ANN / Madame Bovary - Gustave Flaubert

COURTNEY / Jeanne Hebuterne con cappello - Amedeo Modigliani

LEILA / La Famiglia Addams - Barry Sonnenfeld

INDIA / La Regina delle Nevi - Hans Christian Andersen

ERIN / San Martino del Carso - Giuseppe Ungaretti

FATIMA / Statua africana per uso magico-religioso, in legno, pellicce e piume - Mostra al MUDEC di Milano

Comunico al pubblico che per questo servizio deve farmi 2 nomi.  Avrà tempo fino alle 19.00 di domani.

Taggo chi ha votato fino ad ora

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