Tra le tante eliminazioni di Sabato, c’è anche il tempo di aggiungere un nuovo banco di danza latino – americana. Dopo una settimana di provini, Francesco e Matteo si contendono l’agognato banco, a giudicare la sfidare un tal Caterina dal cognome impronunciabile.
Iniziano con una Rumba e Francesco risulta subito più convincente dell’avversario. Un Cha Cha e Jive, legati insieme, per la seconda prova. Sono entrambi bravi, Vincenzo appare preoccupato, Federica già si vede spedita a casa per cedere il posto del serale al nuovo arrivato.
Sfida finita e tra un’urlata di Giada su When love takes over e l’esibizione di Giacomo, arriva il verdetto.
Francesco VINCE la sfida ed entra nella scuola di Amici.
Sabato sono state eliminate tante inutili zavorre e speaking of which, è il turno di Miriam che ha ricevuto la maglia nera da Carlo Di Francesco perché la trova moscia e senza carattere, io gliela darei solo per i capelli perennemente sporchi. E non finisce mica il cielo è la canzone che ci fa capire che Miriam è priva di intensità. Apologize, invece, ci fa capire che Miriam è del tutto priva di falsetto. Le tasche piene di sassi ci dice, infine, che l’interpretazione non è alla portata di tutti. Ma le eliminazioni sono state già tante e non possiamo rischiare di eliminare due persone coi semafori, quindi Miriam RIMANE nella scuola.
Questa era l’ultima maglia nera e da oggi solo i semafori decideranno il destino dei ragazzi. Un semaforo verde, infatti, ha permesso ai Carboidrati di accedere direttamente al serale. Un breve riepilogo ci mostra il loro esame e nel videobox i ragazzi si dicono soddisfatti e pronti ad affrontare il pubblico del Prime Time.
Il primo semaforo rosso dell’anno ha invece mandato a casa i bracciali e gli anelli da tre soldi di Giacomo P.
Oscar e Lorenzo sono i nuovi allievi della scuola. Il primo non parla nemmeno italiano, il secondo in videobox ci dice le solite cose sulla danza che è vita e la grande opportunità che è la scuola di Amici.
Nella puntata di domani, una verifica a tappeto per i cantanti.