Ultima infornata di pezzi per questa seconda semifinale. I 17 brani si esibiranno Martedì 16 Maggio e avranno solo due giorni di tempo per prepararsi l’esibizione della finale.
Le ultime 6 canzoni con i relativi video e curiosità li trovate dopo il salto e dopo la pillola dedicata ai talent:
: E’ da qualche anno che l’ESC, è una vetrina per tantissimi figli di talent. Su 39, sono 15 le nazioni ad aver scelto come cantante almeno un reduce da questo tipo di programmi: il primato di voci spetta al format “Idol”: dal suo vivaio provengono ben 6 cantanti (Estonia, Francia, Norvegia, Svezia ed entrambi i cantanti della Georgia), 4 invece sono i concorrenti provenienti da “The Voice” (Austria, Russia, Belgio e Finlandia), tutte e 3 le cantanti serbe invece provengono dal talent locale “Prvi Glas Srbije” che surclassa per numero anche “X Factor” che quest’anno ha come solo ex-alunno il nostro Marco.
Altri talent dai quali sono usciti i rappresentanti nazionali sono “Fabrica de Staruri” (lo “Star Academy” della Moldavia), “Bandið hans Bubba”(Islanda), “Eyal Golan Is Calling You”(Israele) e “Mak Dzvezdi”(Macedonia, solo il cantante Vlatko Lozanoski)
UNGHERIA – Kedvesem – ByeAlex
Il lingua magiara è il brano di quest’anno dell’Ungheria. Il cantante non è THE BOSS Alex87 colpito da allucinazioni ma un cantante indie-pop solo recentemente divenuto famoso nel suo paese. Il brano pare essere ricco di metafore e pare avere un significato specifico ma non intendendomi di ungherese non so proprio cosa esso possa dire, di certo la musicalità lenta (e pensare che è un remix) e la ripetizione ossessiva del titolo “kedvesem” (in italiano “cara”) rischia di catapultare il pubblico europeo in una dimensione di noia e apatia, ad oggi è difficile quindi l’approdo in finale ma sta guadagnando sempre più consensi.
NORVEGIA – I feed you my love – Margaret Berger
Un altro brano fra i più quotati alla vittoria finale, insieme a Danimarca e Ucraina, è quello degli altri vicini agli svedesi, i norvegesi. La cantante è uscita dalla 2° edizione di Norwegian Idol e ha avuto un grande successo avendo pubblicato ben tre album successivamente. La musica elettronica fa da padrona nel brano e surclassa di gran lunga un testo a mio parere non molto incisivo, molti però sentono un assonanza con “euphoria”, è ad ogni modo apprezzatissimo dai giornalisti molti dei quali già annunciano Oslo 2014.
ALBANIA – Identitet – Adrian Lungjuraj e Bledar Sejko
Gli acuti di Rona Nishliou riecheggiano ancora oggi, e probabilmente gli albanesi non si sono ancora ripresi, per questo avranno preferito puntare su un pezzo più movimentato scegliendo la chitarra di Bledar Seiko, dalla voce assolutamente dimenticabile, e accompagnandoci l’ugola potente di Adrian Lungjuraj, montenegrino di nascita, helping-coach a The voice of Albania e di professione avvocato. Il titolo significa appunto “identità” ed è accusato di non averne in quanto pare sia un plagio di un brano serbo del 1998.
GEORGIA – Waterfall – Nodiko Tatishvili e Sopho Gelovani
Ispirandosi ai vicini azeri Ell e Nikki, vincitori nel 2011, quest’anno i georgiani presentano un brano romantico e coinvolgente cantato da due artisti tecnicamente precisissimi e forti di molte partecipazioni e vittorie in vari festival non solo nazionali. La canzone ricorda a tratti “quedate conmigo” (quella spagnola dell’anno scorso) anche se l’autore è lo stesso della canzone vincente di Loreen. Probabilissimo un ottimo piazzamento finale.
SVIZZERA – You and me – Takasa
Altro esperimento interessante è quello della Svizzera. A rappresentarli è stato scelto un gruppo creato ad hoc dalla “Salvation Army” un’organizzazione cristiana di beneficenza dall’impostazione quasi-militare. I 6 componenti del gruppo vanno dai 20 ai 94 anni e saliranno sul palco di Malmö (nel caso del 94enne contrabbassista direi “se ci arriva”) con un pezzo pop dal ritmo incalzante e con un testo semplice e cantabile già dal primo ascolto. Sono stati costretti a cambiare nome in quanto il precedente, Heilsarmee, aveva contenuti politico-religiosi. Il nuovo nome, invece, in swahili significa purezza ma è anche l’acronimo di The Artist Know As Salvation Army.
ROMANIA – It’s my life – Cezar
Arrivati al ritornello difficile non rimanere stupiti dalla vocalità del cantante, che ha studiato in Italia per tanti anni, in parte voce baritonale sfoggia nel corso della canzone e senza troppe difficoltà una notevole voce da contralto (registro vocale generalmente femminile e anticamente tipico degli eunuchi) o da controtenore come recentemente si preferisce definire queste vocalità, da far invidia a Daniel Adamako. Musicalmente l’opera incontra il pop in un’unione che è di difficile catalogazione. Il pezzo, infatti, è un altro di quelli che o si ama o si odia ma in questo caso la seconda opzione sembra andare per la maggiore.
Quale di queste preferite? E quale semifinale vi sembra migliore? Ditecelo nella discussione ;).
Di Spanish_17