ESC 2013: Russia, Ucraina, Paesi Bassi, Montenegro, Lituania

Secondo appuntamento con la scoperta in anteprima dei brani del festival continentale della musica più apprezzato ed invidiato del mondo, in trepidante attesa del vero inizio della manifestazione a inizio maggio.
Ricordate che voterete le vostre preferite solo quando finiremo di mostrarvi tutte le canzoni della prima semi-finale, so che la mancanza del sondaggino a fine post si è fatta sentire ma basterà attendere ancora 4 giorni.

Fatte le raccomandazioni della nonna, ecco, dopo il salto e la pillola di oggi, la nuova infornata di 5 canzoni con relativi commenti e curiosità.

: ormai sanno quasi tutti che la competizione si svolgerà nella terza città della Svezia dopo Stoccolma e Gotemborg, ovvero Malmö. Quello che però molti non sanno, o non ricordano, è che non è la prima volta che ospita la manifestazione: infatti è stata già la sede dell’ESC nel lontano 1992. La città comunque è un polo industriale di notevole pregio in Europa ed è in continua evoluzione, è anche nota per aver dato i natali ad Anita Ekberg, l’attrice della leggendaria scena del bagno nella fontana di Trevi nel film “la dolce vita” di Fellini, e al fuoriclasse del Paris Saint-Germain e capitano della nazionale svedese Zatlan Ibrahimovic.

RUSSIA – What if – Dina Garipova

Dopo la fortunata selezione delle indimenticabili vecchine di Buranovo l’anno scorso, la scelta russa di quest’anno è ricaduta su una giovane cantante di etnia tatara, anch’ella vincitrice della versione locale di The Voice. La canzone è una ballata pop, radiofonica ed estremamente orecchiabile ma di difficile esecuzione in quanto vocalmente impegnativa. E’ la ballad più quotata dell’edizione quindi non dovrebbe riscontrare problemi nel centrare la finale. Dina spera in pubblico caldo e credo intenda anche diverso dal video nel quale le comparse dovevano simulare visi felici e una standing ovation spontanea e invece sembrano lobomotizzati mossi solamente dalla minaccia di colpi di kalashnikov.

UCRAINA – Gravity – Zlata Ognevich

Al terzo tentativo dopo un 5° e un 2° posto riesce ad ottenere il pass per l’Eurovision, Zlata Ognevich, solista nel coro di stato delle forze armate ucraine e fisicamente un’unione fra Cheryl Cole e Celine Dion ma, per vocalità, più vicina, per la gioia di molti, alla seconda. Il brano è uno sfoggio di tecnica e potenza canora, frutto anche degli allenamenti di apnea della cantante, diverso da molti altri brani, può aspirare ad un’ottima posizione in finale. Attenzione però alla scelta dei coristi che, nelle esibizioni live, hanno penalizzato l’esecuzione.

PAESI BASSI – Birds – Anouk

E’ forse una delle cantanti più famose a livello internazionale di questo ESC, la sua hit “nobody’s wife” è ancora nella memoria dei più ed è fra le migliori canzoni degli anni ’90. Arrivata a 37 anni necessita di un rilancio artistico e ci proverà con questo pezzo nettamente meno grintoso e rock dei pezzi precedenti ma che ne esalta la particolarità vocale e l’aspetto più alternativo e retrò, alla Lana del Ray. L’eleganza del brano riporterà quasi sicuramente i Paesi Bassi alla finale che manca da ben 10 anni.

MONTENEGRO – Igranka – Who seen e Nina Žižić

Il titolo Igranka significa “il party” ed è interpretata dal duo di hip-hop underground Who seen e dalla star montenegrina Nina Žižić. Il tentativo di questo brano, a detta dei cantanti, è quello di trasmettere gioia, voglia di festeggiare e di mostrare ciò che vogliono, e se ciò che desiderano è cantare vestiti da apicoltori in un tugurio suburbano circondati da gente di dubbia moralità, come mostrato nel video, allora avrei delle remore a capire il messaggio. L’obiettivo, comunque, è quello di portare il paese per la prima volta in finale, e, potrebbero riuscirci data la non convenzionalità del pezzo e alla buona qualità dell’hip-hop.

LITUANIA – Something – Andrius Pojavis

La discutibile canzone lituana è resa molto interessante dal cantante, che vive in Italia, noto in Europa avendo vinto l’EuroRock nel 2006 con il suo gruppo, gli “hetero”, e dal suo stile Indie Rock che può ricordare alla lontana quello dei R.E.M. Il genere non rientra fra i più popolari e per questo potrebbe non essere compreso e apprezzato a pieno dal pubblico svedese ed europeo.

Quale tra queste è la migliore ? fatecelo sapere nella discussione ;).

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