Capisco la curiosità e tutto, però ha fatto uscire l'ultimo disco di inediti l'anno scorso, non è che uno è in astinenza da anni... 

cotacotchi ha detto

Capisco la curiosità e tutto, però ha fatto uscire l'ultimo disco di inediti l'anno scorso, non è che uno è in astinenza da anni... 

Ma questo è un 2+2 errato e frettoloso. Io non sono un fan di Annalisa in astinenza (lo sono stato anni fa, ma decisamente non lo sono più) e "Splende" mi ha fatto pena (ad essere buono).

Per cui la mia è una pura curiosità da ascoltatore di musica, sono incuriosito dal nuovo corso musicale che potrebbe prendere dopo "Il diluvio universale".

Krishoes ha detto

cotacotchi ha detto

Capisco la curiosità e tutto, però ha fatto uscire l'ultimo disco di inediti l'anno scorso, non è che uno è in astinenza da anni... 

Ma questo è un 2+2 errato e frettoloso. Io non sono un fan di Annalisa in astinenza (lo sono stato anni fa, ma decisamente non lo sono più) e "Splende" mi ha fatto pena (ad essere buono).

Per cui la mia è una pura curiosità da ascoltatore di musica, sono incuriosito dal nuovo corso musicale che potrebbe prendere dopo "Il diluvio universale".

Non mi riferivo a te nello specifico, perché altrimenti ti avrei taggato. Mi riferisco, piuttosto, a quest'aria di febbrile attesa, che magari capirei pure se si trattasse di un ritorno alla Adele. Chi la segue da sempre forse soffre di "bulimia" musicale, visto che non mi sembra sia stata parca di album in questi anni.

La mia non è una critica, sono solo incuriosito da questo fenomeno. E non capisco se sono gli artisti a rendere "bulimici" i propri fan o meno. Se sono loro che, attraverso un album all'anno, abituano il proprio pubblico a trangugiare tutto senza sosta. Ovviamente non parlo solo di Annalisa. E ovviamente sto pure andando OT, quindi questa curiosità me la tengo per me. 

ouro ha detto

*** Una nota a parte: c'è chi la chiama evoluzione, chi la chiama disperazione (di non aver ancora trovato la propria strada). Io penso sia stata all'inizio tanta incompetenza da parte del settore A&R della Warner (tutt'ora mi chiederò chi ha approvato la commerciabilità di Spara Amore Mio, per quanto sia un dileggio vocale e stilistico estremamente raffinato) poi han cercato disperatamente le vendite (pur medie) con Kekko, e ora forse incomincia la vera e propria evoluzione dell'artista.

Ecco, esatto, la disperazione. Che è poi anche il motivo per cui non è ancora "esplosa" (e non parlo solo di vendite). Perché c'è differenza tra un evolversi esplorando e un provare un po' a caso in stile will this do? 

Per fare un esempio conosciuto: Elisa. Tra i primi dischi non ce n'è uno uguale all'altro, ma si sente, si avverte, si capisce che è stata lei stessa a mutare, e non tanto per imposizione dall'alto. 

Che il problema di Annalisa provenga dall'alto? Può essere, ma mi cozza molto con la sua immagine. Non sembra un pappa molle che si mette lì a sfornare dischi tanto per soddisfare le richieste dei capi. Ma tutto può essere, l'apparenza inganna sempre. 

Poi, secondo me, c'è stato il problema amiciano. Hanno voluto farla passare per forza come una cantante d'élite pur proveniendo da un certo contesto. Il pubblico l'ha sfanxulata un po' subito, scegliendo progetti più immediati, più adatti ai gusti popolari di Canale 5 (parlo di Amoroso e Marrone).