Una band costruita last second. Poco prima di entrare nel talent. Alessio e il chitarrista Francesco Pierozzi avevano una band a Tarquinia. Si chiamavano già Dear Jack, ma facevano tutt’altro. Look gotico-emo e un genere vicino al metal. «Il resto dei Dear Jack prima versione ha mollato la scorsa estate: non se la sentivano di provare veramente a realizzare il sogno della musica, hanno preferito scegliere strade più sicure. Nelle band c’è l’orgoglio del non vendersi al commerciale, ma quello che ci ha dato la forza è stato il fatto che la musica per noi deve essere un lavoro e non un hobby», racconta Alessio, un passato da barista, parrucchiere e idraulico. È lui che entra in contatto con Lorenzo Cantarini, la chitarra solista del quintetto: «È stato la mia salvezza. Veniva da scuole musicali di livello, si è presentato come un professionista – ricorda -. E ha coinvolto lui Alessandro Presti e Riccardo Ruiu, basso e batteria, la garanzia ritmica del gruppo».
Tutti fra i 20 e i 25 anni, oggi con la loro miscela di pop romantico e rock conquistano le ragazzine. È la nuova frontiera delle boyband, vedi i 5 Seconds of Summer. «Se per boyband si intende un gruppo di maschietti va bene – ride Alessio -. Però nelle boyband cantano tutti e di rado hanno uno strumento in mano. Noi siamo una band». Ricordano i Modà. E non a caso Kekko Silvestre è fra i produttori del loro album e la band li ha invitati ad aprire i due show negli stadi: venerdì prossimo all’Olimpico e il 19 a San Siro.

Il nome viene dal cinema. «Volevamo qualcosa in inglese che racchiudesse quel gusto americano che è nei nostri sogni. E Jack invece viene da Jack Skeletron, protagonista di Nightmare Before Christmas di Tim Burton. Ci sono cresciuto con quel personaggio, era il mio eroe dell’infanzia», racconta la voce. Il grande schermo torna anche nel titolo del loro album, «Domani è un altro film (prima parte)». «Amo i classici, da quelli con James Dean a Singin’ in the Rain che è il mio preferito in assoluto. Gene Kelly è l’emblema dell’artista di una volta che sapeva cantare, recitare, ballare…».
Il primo singolo «Domani è un altro film» ha 5 milioni di clic su YouTube. Ora arriva «La pioggia è uno stato d’animo». Roba per anime tormentate… «Volevamo un contrasto con le canzoni da spiaggia che parlano di sole e mare». Nel disco ci sono autori come Roberto Casalino e Dario Faini, firme di molti successi: «Il mio sogno è scrivere e arrivare lentamente a un album fatto solo di cose nostre».
Quel «prima parte» fa immaginare che ci sia qualcosa di nuovo in arrivo… «Con quel titolo abbiamo osato perché dà per scontato che ci sarà una seconda parte. E in effetti ci sarà – interviene Cantarini -. Osare è la tecnica che abbiamo adottato sin dall’inizio accettando molte sfide. Già è difficile per un artista confrontarsi con se stesso e con l’esterno. Figuriamoci cinque teste che devono collaborare, non si conoscono bene e si catapultano in un talent».