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CrYs ha detto
Allora...sto ancora cercando le parole giuste per recensire questa "nuova" band. Dico "nuova" perché in loro non rivedo per niente i Dear Jack. Non dico neanche di avere un gran debole per Alessio (che in un modo o nell'altro ho visto crescere insieme a Francesco) ma effettivamente la differenza la faceva proprio lui. Ricordo ancora quando nella formazione originale tarquiniese li ho visti esibirsi per la prima volta in un locale del lido. Acerbi, si, ma con tante cose da dire. Dopo un paio di anni ho riconosciuto Alessio per caso guardando distrattamente amici. E li ho capito che loro avrebbero fatto la differenza. Ora, dopo tutto quello che è successo, mi trovo qui a recensire il primo disco di questi Dear Jack. Leiner Riflessi a livello vocale porta decisamente la band a "suonare" diversa alle orecchie di chi conosceva i vecchi Dear Jack. Sonorità decisamente meno pop-rock e più pop con accenni di elettronica. Diciamo quello che va adesso per la maggiore insomma. L'album si apre con "La storia infinita" (7) una canzone incalzante colorita proprio dal tipo di sonorità sopra citate. Segue una bella semi ballad a cui la voce di Leiner da quel tocco in più, "Guerra personale" (7,5). La terza traccia è il singolo attualmente in rotazione e da quello che mi sembra di aver capito ultima classificata al Festival di Sanremo 2016, nonché titletrack del nuovo album, "Mezzo respiro" (7) sicuramente meglio in studio che l'esibizione live. Quarta canzone, cover del mio brano preferito del grandissimo Mango, "Oro" (7), rifatta nel loro nuovo stile gli hanno donato una nuova energia secondo me. "Io e te" (7) è la quinta canzone del cd è un'altra bella canzone (cavolo questi ragazzi fino ad ora hanno fatto un bel disco). "Ossessione" (7,5) e "Non è solo un piccolo particolare" (8, personalmente avrei portato questa a Sanremo) sono due canzoni semplici, belle, che rimangono in testa dopo il  primo ascolto e che potrebbero far impazzire, non solo le ragazzine. Poi tutto d'un tratto il livello cala con "Amore e veleno" (3) inspiegabilmente ci troviamo nel mondo "nesliano" che effettivamente non ha nulla a che vedere con la bravura del cantautore. Ultimo inedito è "The best time" (6) cantato in inglese e che mi ricorda tanto le sonorità di "Glorious" canzone del 2000 circa, dello svedese Andreas Johnson. Altra cover, portata nella serata delle cover sul palco del festival, "Un bacio a mezzanotte" (4). Le ultime tre tracce del disco sono delle canzoni tratte dal precedente album della band, riarrangiate e ricantate dalla nuova voce della band. "Uno sbaglio insieme" (6,5), "Ora o mai più" (7,5) e "Le strade del mio tempo" (7,5) che secondo me in questa nuova veste ci guadagnano e non poco. 

Scusate se ho scritto così tanto, ma effettivamente ho dovuto accorciare molto il tutto. Comunque le mie conclusioni su questo album sono che, senza infamia e senza lode, un bel 7 questo album se lo merita. Non sono i Dear Jack che conoscevate, ma anche se sono cambiate alcune cose, per me è stato tutto di guadagnato.

Voto 7

concordo sul giudizio generale e che hanno cambiato anche sound e stile perchè ovviamente devono risaltare la voce di Leiner..però non mi puoi sottostimare la perla (secondo me)di questo Cd ovvero the best time questa canzone è proprio l'anima dei Dear Jack intesi come musicisti ( richiama la musica che facevano prima dei Dear Lorenzo Alessandro e Ric ma anche Francesco e Alessio ) un pezzo quasi Linking parkiano ..una bomba..per il resto concordo..a Sanremo per me potevano portare Non è solo un piccolo particolare..Amore e veleno è vero ..si stacca dal resto nettamente però fa capire che i ragazzi sanno variare molto e ci sanno fare.

io il CD lo trovo bello