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Malika Ayane - Domino
François
Utente 3xP

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61
23 settembre, 2018 - 15:44
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ouro ha detto
Mi sembra tutto sommato un album che fa delle gran confusioni in melodie, testi ed arrangiamenti. Ha vari momenti interessanti o scelte che funzionano per tipo 5/10 secondi (musicalmente e anche commercialmente) che poi però si perdono in una confusione generale, sopratutto melodica tra i tre fattori che ho menzionato all'inizio.

Per abitudine é proprio esemplificativa di questa mia impressione: ma dove va a parare con la melodia? Non riesco proprio a seguirla e né riesce a trasmettermi qualcosa.

In aggiunta a questo, penso che la sua cifra stilistica (le vocali, A ed O su tutte, trascinate) sia a lungo andare ripetitiva.  

diciamo che nessun pezzo spicca particolarmente, quindi l’esperimento può starci fino ad un certo punto. non capisco perché in italia sperimentare significa andare a creare canzoni insipide. comunque qualcuno sa com’è la situazione instore?

Krishoes
Utente 9xP

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62
23 settembre, 2018 - 16:05
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Probabilmente gli artisti non amano che i loro album vengano confrontati fra loro, ma il paragone è inevitabile e automatico.

Ritengo "Naif" un vero e proprio gioiellino pop, forse il punto più alto della sua discografia, perché capace di disegnare in maniera perfetta la cifra artistica di Malika Ayane, che definirei... la cantante contemporanea più anni '60 della musica italiana.

Come le grandi dive di quegli anni, è capace di saltare dalla ballad profonda e straziante al musicarello spensierato e senza pretese.

Nonostante gran parte di "Domino" veda la discesa in campo dello stesso team di "Naif", è evidente che ci sia poco e niente di quel disco in questo nuovo progetto.

E non parlo della mancanza di hit come "Adesso e qui", "Senza fare sul serio" o "Tempesta", è proprio tutto il mood del disco a lasciarmi un po' interdetto.

I suoni utilizzati sono ovattati e rarefatti, ma senza mai risultare leggeri, come accadeva invece in "Naif". "Domino" sembra un disco sotto effetto di morfina. Tutto molto scuro, annebbiato e poco definito, anche laddove si cerchi uno spiraglio per respirare. E la voce di Malika, che è molto "pesante", non è aiutata da certe scelte di suoni, va "snellita" per me.

Persino l'acclamata "Questioni di forma", che magari qualcuno riconosce come possibile tormentone, trovo sia troppo assordante per essere accolta a braccia aperte dal pubblico generalista.

"Domino" lo definirei così: c'è niente dove dovrebbe esserci qualcosa, e troppo dove dovrebbe esserci meno.

Dopo aver ascoltato tutto l'album, è chiaro che "Stracciabudella" fosse chiaramente il singolo da lanciare. Mi sembra l'unico vero ponte fra la nuova e la vecchia Malika. Ma il fatto che già questo sia stato accolto con tante riserve la dice lunga su tutto il disco.

Come già detto da Ouro, c'è molta confusione fra testi, arrangiamenti e melodie.

La traccia che più mi è piaciuta è quella che noto riscontrare meno consensi: "Quanto dura un'ora". La motivazione è lampante, e l'ha descritta Waves: è così anni '80!

La cosa più triste è che nessuna delle canzoni mi ha suscitato un'emozione positiva, una trascinante commozione, o qualcosa di simile. "Naif" invece era una scoperta traccia dopo traccia.

Spero che a Sanremo, che mi sembra un passo obbligato, ci stupisca con qualcosa all'altezza delle altre proposte festivaliere. Nessuna traccia di "Domino" si avvicina a quello standard.

undri
Utente 8xP

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63
23 settembre, 2018 - 20:43
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per me è terribile. pesanti i suoni, lente e confusionarie le melodie (ouro ha descritto benissimo questo passaggio) e la voce di malika -che è bellissima- appesantisce il tutto.

stracciabudella è effettivamente il singolo più forte e già è molto più debole dei suoi migliori. l'unico che può far qualcosa per me è questioni di forma, però non so

se è contenta lei bene così, spero che vada a sanremo con un bel pezzo però

Aerys
Utente PLATINO

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64
23 settembre, 2018 - 20:59
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Ricordiamoci però che lei ha detto che per quest'anno a Sanremo non ci pensa proprio e che aspetterà di avere la canzone giusta per tornare e spettinare tutti.

Io il disco lo sto ascoltando a spizzichi perciò non mi sbilancio ancora ma in generale confermo l'impressione di pesantezza di cui parlate voi.

Però voglio dire una cosa su Stracciabudella. La trovo un'ottima canzone, perfettamente all'altezza del suo miglior repertorio e pure commercialmente spendibile. Quand'era uscita non mi aveva colpito immediatamente ma nei mesi è rimasta in circolo e di recente mi è venuta voglia di ascoltarla ancora e ancora. Non la declasserei a singolo minore, malgrado il flop.

Krishoes
Utente 9xP

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65
23 settembre, 2018 - 22:07
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Aerys ha detto
Però voglio dire una cosa su Stracciabudella. La trovo un'ottima canzone, perfettamente all'altezza del suo miglior repertorio e pure commercialmente spendibile. Quand'era uscita non mi aveva colpito immediatamente ma nei mesi è rimasta in circolo e di recente mi è venuta voglia di ascoltarla ancora e ancora. Non la declasserei a singolo minore, malgrado il flop.  

A me è piaciuta da subito (e devo correggermi sul passaggio in cui ho detto che nessuna canzone mi ha trasmesso un'emozione positiva perché in realtà questa sì). Però purtroppo non ha avuto il sostegno che bene o male lei ha sempre ricevuto (singolo più, singolo meno), anche le radio l'hanno abbandonata. Manca qualcosa anche in "Stracciabudella". Potrebbe essere un singolo migliore con una produzione più ficcante e a fuoco, non spicca, specie nel marasma che la musica italiana è da qualche estate a questa parte.

Insomma, il problema è proprio il concept musicale del disco che secondo me non funziona...

---

Non sapevo del rifiuto categorico a Sanremo. Magari i risultati del disco faranno cambiare idea, chissà. Non vedo in che modo risollevare l'era e la Caselli non mi sembra una che lascia andare la barca da sola, senza cercare di mettere una pezza. Non con gli artisti di punta della label per lo meno.

François
Utente 3xP

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66
24 settembre, 2018 - 2:45
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Krishoes ha detto

A me è piaciuta da subito (e devo correggermi sul passaggio in cui ho detto che nessuna canzone mi ha trasmesso un'emozione positiva perché in realtà questa sì). Però purtroppo non ha avuto il sostegno che bene o male lei ha sempre ricevuto (singolo più, singolo meno), anche le radio l'hanno abbandonata. Manca qualcosa anche in "Stracciabudella". Potrebbe essere un singolo migliore con una produzione più ficcante e a fuoco, non spicca, specie nel marasma che la musica italiana è da qualche estate a questa parte.

Insomma, il problema è proprio il concept musicale del disco che secondo me non funziona...

---

Non sapevo del rifiuto categorico a Sanremo. Magari i risultati del disco faranno cambiare idea, chissà. Non vedo in che modo risollevare l'era e la Caselli non mi sembra una che lascia andare la barca da sola, senza cercare di mettere una pezza. Non con gli artisti di punta della label per lo meno.  

lo spero, ho visto che nel periodo sanremese ha il tour, però ricordo che anche nina zilli lo scorso anno diceva no a sanremo, dato che non c’era il pezzo adatto. quindi never say never. malika non può essere abbandonata, è un gioiello della musica italiana

Asp
Utente 7xP

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67
27 settembre, 2018 - 20:48
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Io vado controcorrente e dico che mi é piaciuto molto, sicuramente inferiore a Naif, ma superiore a Ricreazione e Grovigli

Non Usciamo la trovo un gioiellino e pure Sogni Tra I Capelli, che io stesso al primo ascolto l'ho detestata, ora é una delle mie preferite e continua a salirmi sempre di piú. Secondo me il video di quest'ultima la rende ancora piú noiosa di quanto in realtá non sia, per chi non piace il genere, ma ascoltata per strada o per radio fila via molto bene.

Concordo che manchi una hit vera e propria, ma Stracciabudella e Questioni di Forma se ben passate per radio ed uscite nel giusto periodo, avrebbero potuto fare qualcosa. Ma ormai la prima é andata sprecata.

Su Sanremo non ci credo che non ci pensi. Dopo tre anni di pausa mi sembra strano tornare con un album con solo dieci tracce, ma se lei é contenta va bene cosí.

François
Utente 3xP

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28 settembre, 2018 - 0:07
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@Asp io non sono quasi mai d’accordo sul “se è contenta/o lei/lui va bene così” cioè fa piacere vedere un artista felice di quello che fa, e soprattutto parlarne orgogliosamente, ma è anche brutto vedere come si possa accontentare di poco. io da lei mi sarei aspettato un ritorno con i fiocchi, così da tanti altri artisti che sperimentando sono andati al di sotto delle aspettative. poi la sperimentazione ci sta, ma no un totale stravolgimento. tipo alessandra amoroso con vivere a colori ha puntato sia su brani orecchiabili, sia sulle ballate che l’hanno sempre contraddistinta, ed è andata benissimo; quindi perché non fare così sempre? almeno si è sempre coerenti con il proprio stile senza fare passi indietro. per esempio giusy ferreri dopo i primi dischi ha stravolto tutto e nelle varie interviste ha sempre affermato di non aver mai amato particolarmente quel mondo pop a cui l’avevano associata, e ha preferito dedicarsi a brani più impegnati. poi nelle interviste del 2015 invece ha detto che tiziano ferro e michele canova l’hanno portata su una strada molto attuale scegliendole dei pezzi belli ed orecchiabili, parlandone bene insomma. quindi per non andare off topic, parlo in generale dicendo che molti artisti tra cui malika, dovrebbero sicuramente sperimentare e osare, ma non troppo, altrimenti si torna sempre al punto di partenza rischiando di essere incoerenti.

 

detto ciò spero abbiano assi nella manica per malika in tempo

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Noir89
Utente DIAMANTE

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69
28 settembre, 2018 - 17:11
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Vabbè magari eviterei di tirare in ballo l'Amoroso quando si parla di sperimentazione, perché sinceramente fa un po' sorridere... quella dell'Amoroso non è sperimentazione, ma è stata una naturale evoluzione del genere che faceva (Comunque andare e Vivere a colori sono due canzoni con un testo alla Amoroso, ma più movimentate delle altre nelle melodie e negli arrangiamenti). Una naturale evoluzione dovuta aggiungere, dopo quasi 10 anni.

Quello che ha fatto Malika è tutt'altro, è un intero progetto con un concept, quello che per qualcuno è confusione nei testi e negli arrangiamenti è probabilmente ciò che Malika voleva da questo progetto. Poi può piacere o non piacere, ma l'arte è anche questo. Non capisco perché doveva per forza tirar fuori un altro pezzo come Senza fare sul serio... per fare felice chi? Certe scelte vanno assolutamente rispettate perché dimostra che questa gente non fa musica solo per guardare soldi e beccarsi il quadretto col disco d'oro da appendere a casa.

Waves of Music
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28 settembre, 2018 - 17:22
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marcop3 ha detto
Vabbè magari eviterei di tirare in ballo l'Amoroso quando si parla di sperimentazione, perché sinceramente fa un po' sorridere... quella dell'Amoroso non è sperimentazione, ma è stata una naturale evoluzione del genere che faceva (Comunque andare e Vivere a colori sono due canzoni con un testo alla Amoroso, ma più movimentate delle altre nelle melodie e negli arrangiamenti). Una naturale evoluzione dovuta aggiungere, dopo quasi 10 anni.

Quello che ha fatto Malika è tutt'altro, è un intero progetto con un concept, quello che per qualcuno è confusione nei testi e negli arrangiamenti è probabilmente ciò che Malika voleva da questo progetto. Poi può piacere o non piacere, ma l'arte è anche questo. Non capisco perché doveva per forza tirar fuori un altro pezzo come Senza fare sul serio... per fare felice chi? Certe scelte vanno assolutamente rispettate perché dimostra che questa gente non fa musica solo per guardare soldi e beccarsi il quadretto col disco d'oro da appendere a casa.  

Cito però Ouro:

Essere coerenti con se' stessi e / o di qualita' puo' essere coniugato con essere un minimo vendibile. Chiaro che piu' fai l'estroso e meno prendi il platino, ma tra il platino e le 2000 copie striminzite di Stracciabudella (che in quest'epoca rappresentano un vero e proprio flop gigante) c'e' un range molto molto ampio.

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Noir89
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28 settembre, 2018 - 17:28
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Waves of Music ha detto

Cito però Ouro:

Essere coerenti con se' stessi e / o di qualita' puo' essere coniugato con essere un minimo vendibile. Chiaro che piu' fai l'estroso e meno prendi il platino, ma tra il platino e le 2000 copie striminzite di Stracciabudella (che in quest'epoca rappresentano un vero e proprio flop gigante) c'e' un range molto molto ampio.  

Sì però siamo nel 2018 e sappiamo benissimo che se vuoi vendere più di 2mila copie devi andare forte nello streaming e per andare forte nello streaming devi stare nelle playlist che contano. Inseriamo Stracciabudella nelle stesse playlist in cui sono state inserite Annalisa, la Michielin e altre e vediamo se vende ancora 2mila copie. In tal caso possiamo parlare di flop vero e proprio. E' stata abbandonata dalle radio, su Spotify del tutto assente... se consideriamo che Malika prende l'1% al televoto a Sanremo, di certo non possiamo aspettarci numeroni senza supporto. Malika non ha una fanbase vera e propria, è una che quando vende è perché piace ciò che ha proposto perché non è di certo una che vende a scatola chiusa.

Waves of Music
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28 settembre, 2018 - 17:32
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marcop3 ha detto

Sì però siamo nel 2018 e sappiamo benissimo che se vuoi vendere più di 2mila copie devi andare forte nello streaming e per andare forte nello streaming devi stare nelle playlist che contano. Inseriamo Stracciabudella nelle stesse playlist in cui sono state inserite Annalisa, la Michielin e altre e vediamo se vende ancora 2mila copie. In tal caso possiamo parlare di flop vero e proprio. E' stata abbandonata dalle radio, su Spotify del tutto assente... se consideriamo che Malika prende l'1% al televoto a Sanremo, di certo non possiamo aspettarci numeroni senza supporto. Malika non ha una fanbase vera e propria, è una che quando vende è perché piace ciò che ha proposto perché non è di certo una che vende a scatola chiusa.  

...Dunque?

E' stato appunto questo il grande problema, imputabile più alla cd che a lei ovviamente. Ma no, sinceramente non credo che nessuno dei suoi due singoli di quest'anno, a livello di successo, avrebbe potuto avvicinarsi agli ultimi di Francesca e Annalisa.

Asp
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28 settembre, 2018 - 18:32
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Ma poi sinceramente non capisco, di che sperimentazioni state parlando?sadida

Tutti brani sono tipici nello stle di Malika, con la differenza che sono un po' meno radiofocini di Naif. Paradossalmente é proprio quest'ultimo il disco più "sperimentale" della Ayane

Waves of Music
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13 ottobre, 2018 - 15:34
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Curiose tre cose emerse dagli ultimi instore:

-Lei aveva pensato a 'Quando dura un'ora' come secondo singolo pre-album, ma le è stata richiesta 'Sogni tra i capelli', che per alcuni (immagino si riferisse alle radio?) è più in linea con quanto da lei ci si aspetta. Sarà comunque, probabilmente, il prossimo singolo.

-Ha lasciato fuori dall'album alcune canzoni che aveva scritto e che, a suo dire, sono molto forti e radiofoniche, perché non erano in linea con la compattezza e l'idea che l'album 'Domino' rappresenta per lei. Nonostante si renda conto che sia un pò una pazzia, ha deciso di lasciare nell'album solo ciò che secondo lei era in linea con il progetto. Non sa se le rilascerà in futuro o le passerà a qualcun altro.

-Ha ribadito che è il primo album che lancia senza il Festival (non è del tutto vero, anche 'Ricreazione' uscì nell'autunno precedente a Sanremo).

Aerys
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16 ottobre, 2018 - 14:19
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Quanto dura un'ora mi piace un sacco! Davvero davvero bella, non ho più ascoltato il disco dopo la prima volta ma questa sì, in loop.

Pazzi a non fargliela estrarre, non dico che sarebbe diventata una hit ma è sicuramente la più orecchiabile dell'intero progetto. 

Waves of Music
Utente 2xDIAMANTE

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16 ottobre, 2018 - 15:14
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Aerys ha detto
Quanto dura un'ora mi piace un sacco! Davvero davvero bella, non ho più ascoltato il disco dopo la prima volta ma questa sì, in loop.

Pazzi a non fargliela estrarre, non dico che sarebbe diventata una hit ma è sicuramente la più orecchiabile dell'intero progetto.   

Si sono un pò basito, anche perchè per me STIP è invece proprio debole.

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