Utente
22 agosto, 2018
Peccato dove troviamo la voce di Chiara.. secondo me è un’occasione persa (era meglio non averla nemmeno per quei 3 secondi che ti fanno rosicare perché la volevi nel brano perché le loro voci assieme sono magia)
per il resto questo album è pura poesia ❤️
storia del mio corpo.. cosa non è mamma mia
Quando un desiderio cade invece l’aspettavo da troppo tempo incisa.. grazie fede e Michi ❤️
Utente
16 gennaio, 2021
Non mi aspettavo ovviamente un disco leggero, però in alcuni punti ho faticato nell'ascolto. Le voci di Chiara e Federica sono una sorpresa dove non ci sono i credits, e ci guadagna la dinamicità di tutto il disco; mentre credo non sia un caso che il feat vero e proprio sia anche la canzone in un certo senso più aperta, quasi a dire che la geografia del buio in due si vive meglio.
Lo trovo un disco tanto denso e pesante, non nel senso negativo del termine, ma quasi come sinonimo di rilevante. Non è un disco da ascoltare durante la giornata o in macchina, non è un album fatto per il consumo; è musica fatta per rimanere, letteralmente un'enciclopedia da consultare quando se ne ha bisogno. La mia traccia preferita rimane La Vita Breve Dei Coriandoli, ma mi ha colpito tantissimo A Sette Passi Di Distanza che trovo estremamente leggera e perfetta come chiusura.
Utente
8 febbraio, 2019
È un album bellissimo, me l'aspettavo ma sono rimasto comunque davvero sorpreso.
A un primo ascolto mi ha ucciso "Storia del mio corpo", un piccolo capolavoro. Poi mi sono piaciute moltissimo "Un secondo prima", "Senza fiato" (che nonostante sia la più pop mi ha commosso) e "Quando un desiderio cade", che già conoscevo nella versione dell'Abbate. Comunque lavoro pazzesco nelle produzioni.
Non potrei trovarci un difetto, davvero. L'unico forse è in "Tutte le poesie sono d'amore" che poteva e doveva essere un duetto con Chiara.
Comunque wow
Utente
7 agosto, 2013
Devo metabolizzare perché alla fine si è rivelato un concept album, con uno stile riconoscibile lungo tutta la tracklist e una produzione molto molto singolare. Scarna, quasi accennata.
Pur essendo un artista mainstream ha scelto di presentarsi con un lavoro per molti versi da artista di nicchia, dove la musica diventa dettaglio, e tutto si concentra sulla voce e sulle parole.
È complesso da decifrare, e non da un ascolto mordi e fuggi, perché che per lui questo disco sia stato un viaggio profondo nel dolore si avverte fortemente. E non tutti gli ascoltatori saranno pronti ad accogliere tutte queste emozioni così polarizzate.
Di album così personali se ne sentono sempre meno, è una rarità. Su tutte spicca, come già detto da voi, "Storia del mio corpo". Una delle canzoni più belle ascoltate negli ultimi anni. Un gioiello.
Utente
24 agosto, 2015
Una settimana fa per "Mantieni il bacio" scrissi ciò:
La struttura melodica è effettivamente poco immediata, ci ho messo diversi ascolti per assimilarla. Il testo è davvero bello, l'interpretazione anche. Credo sarà un album molto coeso, questa e La vita breve dei coriandoli sono davvero simili, da tanti punti di vista, ma non in senso negativo.
Impressione fortemente confermata dal lavoro completo, che è realmente un concept album: produzioni 'casalinghe' ma comunque d'ampio respiro (un po' come la copertina: intima ma allo stesso tempo ampia, sognante). Un viaggio, intimo e potente. Certe transizioni sembrano veramente un passaggio di testimone da una canzone alla successiva, quasi non è chiaro dove finisca una ed inizi l'altra (soprattutto con le prime due, bellissime, tracce ho avuto questa sensazione). Sento Michele estremamente schietto, tutto ciò che ha raccontato fino ad ora di questo progetto l'ho percepito, spoglio di retorica e carico della sua verità. La voce, che ho sempre adorato, è sempre estremamente a fuoco e aderente a ciò che canta.
Non mancano comunque le parentesi più facilmente accessibili, penso al duetto con Federica, "Un secondo prima", che mi è piaciuta tantissimo (e ogni volta non riesco a non pensare a quanto lei meriterebbe di più), o a "Senza fiato", a livello musicale forse la meno coerente con il resto dell'album.
Di "Storia del mio corpo" abbiamo già detto molto e, davvero, è un'esperienza sensoriale: testo fenomenale, crescendo musicale mozzafiato e quel rumore di "vuoto" alla fine. Incredibile. Mi pare ci sia anche Federica verso il finale?
Lo devo dire, anch'io speravo in un duetto vero e proprio con Chiara, e mi domando perché non si sia materializzato, ma la sua presenza in "Tutte le poesie sono d'amore" è comunque preziosa. "Quando un desiderio cade" già l'amavo prima, questa nuova veste è comunque bella.
Un album speciale, davvero.
Utente
24 agosto, 2015
Ascolti dell'album.
1. La promessa dell'alba - 44.528
2. Mantieni il bacio - 131.418 (da classifica, quindi in totale sono di più)
3. Maneggiami con cura - 48.425
4. Un secondo prima - 40.477
5. La vita breve dei coriandoli - 38.301 (da classifica)
6. Storia del mio corpo - 53.581
7. Tutte le poesie sono d'amore - 35.032
8. Senza fiato - 30.597
9. Quando un desiderio cade - 29.309
10. A sette passi di distanza - 26.646
Game Ranking Winner 2018/2019
Utente
4 marzo, 2015
lukeyyy ha detto
Non mi aspettavo ovviamente un disco leggero, però in alcuni punti ho faticato nell'ascolto. Le voci di Chiara e Federica sono una sorpresa dove non ci sono i credits, e ci guadagna la dinamicità di tutto il disco; mentre credo non sia un caso che il feat vero e proprio sia anche la canzone in un certo senso più aperta, quasi a dire che la geografia del buio in due si vive meglio.
Lo trovo un disco tanto denso e pesante, non nel senso negativo del termine, ma quasi come sinonimo di rilevante. Non è un disco da ascoltare durante la giornata o in macchina, non è un album fatto per il consumo; è musica fatta per rimanere, letteralmente un'enciclopedia da consultare quando se ne ha bisogno. La mia traccia preferita rimane La Vita Breve Dei Coriandoli, ma mi ha colpito tantissimo A Sette Passi Di Distanza che trovo estremamente leggera e perfetta come chiusura.
Si mi ritrovo nella parole di luckey, è indubbiamente un album carico e molto profondo però io mi aspettavo davvero qualcosa di più assimilabile. Nonostante io ami le ballate profonde non sono riuscito ad empatizzare o ad apprezzarle a pieno (ma è assolutamente un limite mio).
Il dolore percepito ti arriva come un boomerang però non riesco a distinguere le varie canzone, le trovo tutte un po' uguali e magari avrei osato un po' sulle produzioni.
I mie pezzi preferiti sono oltre ai due singoli estratti, Un secondo prima e tutte le poesie sono d'amore.
Invece 7 passi di distanza io l'avrei trovata ancora più straziante se fosse stata cantata ma capisco la scelta.
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