Utente
10 agosto, 2016
Fob92 ha detto
C'è da qualche parte un recap degli autori di ogni singola canzone?Perché su Wiki leggo i nomi di Arashi, Franco126, Federica Abbate e Ginevra e ho bisogno di sapere dove e quando urlare al capolavoro.
Ieri a Domenica in ha menzionato proprio Arashi e Ginevra, e poi io ho capito qualcosa come "I Moody" che non so se sia un collettivo o se ho capito male io
Utente
5 aprile, 2018
Fob92 ha detto
C'è da qualche parte un recap degli autori di ogni singola canzone?Perché su Wiki leggo i nomi di Arashi, Franco126, Federica Abbate e Ginevra e ho bisogno di sapere dove e quando urlare al capolavoro.
Ginevra: Metamorfosi, Ora, Glicine, Musa
Franco 126: Si Illumina
Federica Abbate: Senza Lacrime
Arashi: Matemorfosi, Ora, Musa, Limite e Big Babol
Utente
10 agosto, 2016
edorf ha detto
Fob92 ha detto
C'è da qualche parte un recap degli autori di ogni singola canzone?Perché su Wiki leggo i nomi di Arashi, Franco126, Federica Abbate e Ginevra e ho bisogno di sapere dove e quando urlare al capolavoro.
Ginevra: Metamorfosi, Ora, Glicine, Musa
Franco 126: Si Illumina
Federica Abbate: Senza Lacrime
Arashi: Matemorfosi, Ora, Musa, Limite e Big Babol
Simonetta e Casalino per Solo meraviglia, Magro (a XF2 connection!) per L'amore è pratica
Utente
24 agosto, 2015
Allora. Bello è bello. E' proprio un disco di Noemi. Non so come spiegarmi meglio, ma trovo che Noemi, con la sua voce, il suo timbro e la scelta del suo repertorio, sia una delle cantanti più definite che abbiamo in Italia, con una sua identità artistica molto definita e salda (a differenza di Annalisa o Francesca, ad esempio, più dedite a sperimentare ed evolversi).
Ecco, l'ho ritrovata qua ancora una volta. Laddove un brano di FEAT non c'entrerebbe nulla con 2640, così come le lyrics di Nuda non potrebbero trovare posto in SAUC, ad esempio, quest'album continua nel solco della tradizione Noemiana (forse giusto Made in London è un caso a parte, ma fino ad un certo punto).
Certo, c'è la tematica della rinascita, della Metamorfosi, ma non il taglio netto con il passato che mi aspettavo (come poteva essere un Bye Bye, per continuare a fare paragoni tra rosse). Il che ovviamente non è un male in sé, ma dagli indizi disseminati da Noemi nell'ultimo anno, insieme all'ormai celeberrimo cambiamento fisico, qualcosa di diverso me lo sarei aspettato. Una strizzata d'occhio ai generi più in voga, come trap e indie, e soprattutto qualche duetto. Che la Leonessa non ami duettare nei suoi album mi sembra palese (UN duetto in SEI cd pubblicati), ma qui secondo me poteva realmente giocarsi un vero rilancio di carriera. Sanremo, nuova immagine e voce live ritrovata: le carte c'erano, e infatti "Glicine", al momento, sta andando benone, ma temo che l'album non abbia altre cartucce da giocarsi: si, "Ora" è potente e trascinante, in radio potrebbe andare, ma non vedo MEZZA playlist ad aggiungerla. "Limite" lo trovo tra i pezzi più intensi della sua discografia, ma sa di anni 2010, siamo nel 2021.
Faccio questo discorso semplicemente perché mi sembrava che, dopo due progetti dalle vendite francamente insoddisfacenti, ci fosse la voglia di tornare a farsi valere commercialmente: il repertorio e il talento ci sono e ormai lo sappiamo, la avrei voluta vedere alla prova con un progetto realmente appetibile per il grande pubblico, con qualche duetto interessante (ha ribadito più volte che per questo progetto ne erano previsti, vai te a sapere che fine hanno fatto), più tracce (per l'era streaming e dopo oltre 3 anni di assenza 11 sono un po' poche), suoni più moderni.
Detto ciò l'album è - come dicevo - molto buono: è comunque fresco e godibile, gli autori più contemporanei il loro tocco comunque lo danno, quelli più vintage anche (e infatti "L'amore è pratica", "Tu non devi" e "Solo meraviglie" sono la rappresentazione più accurata del discorso che ho fatto sopra, con tutto che sono carine).
Si elevano dal resto, per ora, "Limite", "Glicine", "Ora", "Metamorfosi".
Qualcun altro ha avuto le mie impressioni?
Utente
8 febbraio, 2019
Waves of Music ha detto
Qualcun altro ha avuto le mie impressioni?
Concordo su tutto, praticamente. Questo grande cambiamento è avvenuto solo nell'immagine, diciamoci la verità. Molte di queste canzoni potevano appartenere benissimo ai dischi precedenti.
È sempre bellino eh, ma ammetto di essere rimasto parzialmente deluso.
E comunque si, di reali potenziali singoli non ce n'è manco uno purtroppo (Glicine esclusa).
Utente
27 febbraio, 2018
Waves of Music ha detto
Allora. Bello è bello. E' proprio un disco di Noemi. Non so come spiegarmi meglio, ma trovo che Noemi, con la sua voce, il suo timbro e la scelta del suo repertorio, sia una delle cantanti più definite che abbiamo in Italia, con una sua identità artistica molto definita e salda (a differenza di Annalisa o Francesca, ad esempio, più dedite a sperimentare ed evolversi).Ecco, l'ho ritrovata qua ancora una volta. Laddove un brano di FEAT non c'entrerebbe nulla con 2640, così come le lyrics di Nuda non potrebbero trovare posto in SAUC, ad esempio, quest'album continua nel solco della tradizione Noemiana (forse giusto Made in London è un caso a parte, ma fino ad un certo punto).
Certo, c'è la tematica della rinascita, della Metamorfosi, ma non il taglio netto con il passato che mi aspettavo (come poteva essere un Bye Bye, per continuare a fare paragoni tra rosse). Il che ovviamente non è un male in sé, ma dagli indizi disseminati da Noemi nell'ultimo anno, insieme all'ormai celeberrimo cambiamento fisico, qualcosa di diverso me lo sarei aspettato. Una strizzata d'occhio ai generi più in voga, come trap e indie, e soprattutto qualche duetto. Che la Leonessa non ami duettare nei suoi album mi sembra palese (UN duetto in SEI cd pubblicati), ma qui secondo me poteva realmente giocarsi un vero rilancio di carriera. Sanremo, nuova immagine e voce live ritrovata: le carte c'erano, e infatti "Glicine", al momento, sta andando benone, ma temo che l'album non abbia altre cartucce da giocarsi: si, "Ora" è potente e trascinante, in radio potrebbe andare, ma non vedo MEZZA playlist ad aggiungerla. "Limite" lo trovo tra i pezzi più intensi della sua discografia, ma sa di anni 2010, siamo nel 2021.
Faccio questo discorso semplicemente perché mi sembrava che, dopo due progetti dalle vendite francamente insoddisfacenti, ci fosse la voglia di tornare a farsi valere commercialmente: il repertorio e il talento ci sono e ormai lo sappiamo, la avrei voluta vedere alla prova con un progetto realmente appetibile per il grande pubblico, con qualche duetto interessante (ha ribadito più volte che per questo progetto ne erano previsti, vai te a sapere che fine hanno fatto), più tracce (per l'era streaming e dopo oltre 3 anni di assenza 11 sono un po' poche), suoni più moderni.
Detto ciò l'album è - come dicevo - molto buono: è comunque fresco e godibile, gli autori più contemporanei il loro tocco comunque lo danno, quelli più vintage anche (e infatti "L'amore è pratica", "Tu non devi" e "Solo meraviglie" sono la rappresentazione più accurata del discorso che ho fatto sopra, con tutto che sono carine).
Si elevano dal resto, per ora, "Limite", "Glicine", "Ora", "Metamorfosi".
Qualcun altro ha avuto le mie impressioni?
assolutamente. è un bel disco ma non vedo potenziali singoli se non si illumina o big babol, per il resto mi sarei aspettato molto ma molto di più. spero in un feat estivo con takagi e ketra a questo punto
Concordo con Waves. Tutte belle tracce, le ascolto tante volte e con piacere (forse un gradino sotto solo L'amore è pratica e Tu non devi) ma un po' distante dai presupposti che avrebbe dovuto avere. La metamorfosi la avverto solo nei suoni e nelle produzioni (e nell'immagine ovviamente). Per il resto, è la Noemi di sempre.
Poi mi piacerebbe anche qualche spiegazione traccia per traccia, tipi quelle che ha fatto Michele per promuovere LGDB, ma capisco che pretenderei troppo.
Credo che comunque non estrarrà altri singoli, e spero che nei prossimi mesi si dedichi a qualche collaborazione come le vere stream queens.
Utente
18 gennaio, 2016
Waves of Music ha detto
Allora. Bello è bello. E' proprio un disco di Noemi. Non so come spiegarmi meglio, ma trovo che Noemi, con la sua voce, il suo timbro e la scelta del suo repertorio, sia una delle cantanti più definite che abbiamo in Italia, con una sua identità artistica molto definita e salda (a differenza di Annalisa o Francesca, ad esempio, più dedite a sperimentare ed evolversi).Ecco, l'ho ritrovata qua ancora una volta. Laddove un brano di FEAT non c'entrerebbe nulla con 2640, così come le lyrics di Nuda non potrebbero trovare posto in SAUC, ad esempio, quest'album continua nel solco della tradizione Noemiana (forse giusto Made in London è un caso a parte, ma fino ad un certo punto).
Certo, c'è la tematica della rinascita, della Metamorfosi, ma non il taglio netto con il passato che mi aspettavo (come poteva essere un Bye Bye, per continuare a fare paragoni tra rosse). Il che ovviamente non è un male in sé, ma dagli indizi disseminati da Noemi nell'ultimo anno, insieme all'ormai celeberrimo cambiamento fisico, qualcosa di diverso me lo sarei aspettato. Una strizzata d'occhio ai generi più in voga, come trap e indie, e soprattutto qualche duetto. Che la Leonessa non ami duettare nei suoi album mi sembra palese (UN duetto in SEI cd pubblicati), ma qui secondo me poteva realmente giocarsi un vero rilancio di carriera. Sanremo, nuova immagine e voce live ritrovata: le carte c'erano, e infatti "Glicine", al momento, sta andando benone, ma temo che l'album non abbia altre cartucce da giocarsi: si, "Ora" è potente e trascinante, in radio potrebbe andare, ma non vedo MEZZA playlist ad aggiungerla. "Limite" lo trovo tra i pezzi più intensi della sua discografia, ma sa di anni 2010, siamo nel 2021.
Faccio questo discorso semplicemente perché mi sembrava che, dopo due progetti dalle vendite francamente insoddisfacenti, ci fosse la voglia di tornare a farsi valere commercialmente: il repertorio e il talento ci sono e ormai lo sappiamo, la avrei voluta vedere alla prova con un progetto realmente appetibile per il grande pubblico, con qualche duetto interessante (ha ribadito più volte che per questo progetto ne erano previsti, vai te a sapere che fine hanno fatto), più tracce (per l'era streaming e dopo oltre 3 anni di assenza 11 sono un po' poche), suoni più moderni.
Detto ciò l'album è - come dicevo - molto buono: è comunque fresco e godibile, gli autori più contemporanei il loro tocco comunque lo danno, quelli più vintage anche (e infatti "L'amore è pratica", "Tu non devi" e "Solo meraviglie" sono la rappresentazione più accurata del discorso che ho fatto sopra, con tutto che sono carine).
Si elevano dal resto, per ora, "Limite", "Glicine", "Ora", "Metamorfosi".
Qualcun altro ha avuto le mie impressioni?
Non penso che l'intento principale fosse quello di essere immediati al grande pubblico, ma quello di far arrivare a più persone possibili quello che è lei adesso, nessun cambiamento radicale, ma una Noemi 2.0 (quella del passato con vestito più contemporaneo). La vera differenza di questo album è che sembra essere un concept album, dove lei in questo momento si rispecchia davvero nelle canzoni che canta, senza interpretarle e basta e questo rende l'album molto godibile nell'insieme.
Sui singoli sono d'accordo, oltre Glicine che è perfetta, non c'è una traccia che fa prospettare una sicura resa, tranne forse Senza lacrime (dove anche lì si sente Mahmood). Infatti da questo punto di vista spero faccia come Elodie l'estate scorsa, aggiungendo un nuovo pezzo all'album.
lukeyyy ha detto
BertoBarto ha detto
Credo che comunque non estrarrà altri singoli, e spero che nei prossimi mesi si dedichi a qualche collaborazione come le vere stream queens.
Nemmeno Ora? No dai
Ma ormai per l'estate non si estraggono più i singoli già editi. Siamo già a metà marzo, Glicine sta andando bene, non credo ci sia tempo per un singolo pre-estate. Poi a me Ora piace un sacco, ma non si farebbe mai notare nel marasma dei tormentoni estivi creati in laboratorio ad hoc per il periodo.
Utente
7 agosto, 2013
Concordo con voi su diversi punti. Anch'io lo trovo un buon disco che permette a Noemi di rinnovare un'identità artistica ben definita senza stravolgerla. Probabilmente il problema è che all'interno sembra mancare quella hit che serva a trainarlo nei mesi successivi.
Dobbiamo ricordarci però che nel 2021 quasi tutti optano per un singolo inedito da aggiungere al disco in un secondo momento e sarà certamente questo il suo caso. Settepani sa perfettamente come muoversi.
Le strade sono due:
1. Esce un suo singolo in feat. da aggiungere al disco nelle varie piattaforme
2. Estrae a Maggio un singolo dal disco e a Giugno prende parte ad un progetto estivo esterno (vedi Takagi e Ketra, Dardust e cose simili)
Sarebbe più intelligente la prima mossa.
Detto questo un brano davvero forte da estrarre secondo me c'è ma è perfetto per fine estate, mi riferisco a S'illumina. Insieme a Glicine ha proprio la stoffa da singolo.
Neffa invece direi di non considerarlo più dato che, oltre alla cover, ha anche scritto il brano peggiore del disco. Secondo me ovviamente.
Utente
27 febbraio, 2018
BertoBarto ha detto
Concordo con Waves. Tutte belle tracce, le ascolto tante volte e con piacere (forse un gradino sotto solo L'amore è pratica e Tu non devi) ma un po' distante dai presupposti che avrebbe dovuto avere. La metamorfosi la avverto solo nei suoni e nelle produzioni (e nell'immagine ovviamente). Per il resto, è la Noemi di sempre.
Poi mi piacerebbe anche qualche spiegazione traccia per traccia, tipi quelle che ha fatto Michele per promuovere LGDB, ma capisco che pretenderei troppo.
Credo che comunque non estrarrà altri singoli, e spero che nei prossimi mesi si dedichi a qualche collaborazione come le vere stream queens.
tre anni per un disco, e poi nessun singolo? come ha detto @matos può essere che farà come elodie (e tutti) aggiungendo brani alla volta. ormai è diventato l'unico modo per trainare un disco
Utente
12 marzo, 2021
Glicine scompare sia da ITunes che da Apple Music
ma sono l’unico che vede in si illumina tanto potenziale per essere singolo?
Non mi quadrano solo le tempistiche perché come avete fatto notare non so se da qui all’estate ci sia effettivamente il tempo per far vivere un singolo.
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