Ecco un altro ritorno che m'incuriosiva molto. Quando ho visto che la tracklist conteneva 16 brani sono rimasta un po' perplessa perché, in genere, penso che negli album con tanti brani sia maggiore il rischio di trovare riempitivi e di arrivare al termine dell'ascolto un po' saturi.

E, invece, qui devo dire che per fortuna il rischio non si è concretizzato, anzi! L'ho ascoltato giusto ieri e l'impressione che ho avuto è quella di un disco che scorre davvero in modo piacevole, spaziando anche tra generi diversi tra loro, aspetto che ho apprezzato davvero molto.
Nel complesso, ho trovato gli arrangiamenti ben curati, anche i brani più easy listening sono arricchiti da elementi che li rendono non banali.

E poi, vabbè, la voce "stropicciata" di Paolo per me è un po' il valore aggiunto in tutti i brani.