Dopo aver letto i commenti in giro non sapevo cosa aspettarmi, per alcuni è il disco più bello di sempre, per altri è semplicemente “brutto”. Io mi metto a metà, non è un capolavoro, ma non mi è dispiaciuto. È vero il fatto che arrivi con più difficoltà, è più difficile, è scarno e cupo nel sound. Ci sono 3 canzoni che a mio gusto occupano il gradino più alto: “in mezzo a questo inverno”, “seconda pelle” (le migliori) e “casa a Natale”. Un po’ sotto metto “un uomo pop”, “le 3 parole sono 2” e ancora sotto “il destino di chi visse per amare”. Il non-sense del disco è il duetto con Jovanotti, a parte il ritornello che quest’estate ci perseguiterà, la trovo forzata nell’insieme delle voci.