INTERVISTA ESCLUSIVA PER REALITY HOUSE

Ciao Luca, innanzitutto grazie di essere qui su Reality House dove ti abbiamo seguito con grande passione durante il tuo percorso ad Amici.

- Partiamo subito parlando di te. Ti dividi tra la movida milanese fatta di feste in discoteca e la vita tranquilla del tuo paese in Brianza. Qual è il Luca in cui ti riconosci di più? Il “fashion blogger” della tua canzone o quello casalingo che fa le stories con la simpaticissima nonna?

Entrambi. Tengo a precisare che non ho mai aspirato a diventare un fashion blogger, la mia canzone dice tutt’altro! Sono esattamente così: mondano quando voglio e casalingo la maggior parte del tempo. Mi piace trascorrere tanti momenti con i miei amici e altrettanti con la mia famiglia, dipende dalle occasioni. Per quanto riguarda le discoteche, ormai sono sempre più rare nella mia vita. Preferisco una bella cena! La discoteca rimane sempre il mio punto di partenza. In italia l’ambiente “disco” non è visto così bene. In realtà in tutto il mondo è proprio nei “club” che nascono gli artisti. Le discoteche ti permettono di essere ciò che nella vita di tutti i giorni non sei, così come quando un’artista sale sul palco. Porta all’ennesima potenza il proprio io.

- Veniamo al tuo background musicale. Sappiamo che durante un Erasmus in Svezia hai pubblicato il tuo primo singolo “In My Arms” con cui da indipendente sei riuscito a vendere oltre 25 mila copie entrando in classifica in Norvegia, Svezia e Danimarca. Come mai rientrato in Italia hai scelto di partecipare ai casting di Amici?

Mai avrei pensato di partecipare a un talent show. Le gare mi mettono ansia. Devo dire che mi hanno convinto dopo molti mesi i miei amici. Sapevo che il genere di musica che portavo sarebbe stato un po’ bistrattato e per questo ho sempre voluto evitare. Credo però che il mettersi in gioco sia stata una sfida con me stesso e soprattutto una sfida professionale: alla fine “Amici” è una grande occasione, un grande colloquio di lavoro che può permetterti di trasformare la tua passione nel tuo lavoro. Lo rifarei mille altre volte.

- Una volta entrato a far parte della classe avresti mai immaginato un percorso così in salita?

Mi ero fatto mille pensieri, ma mai avrei pensato a un percorso così difficile. Puoi capire realmente il programma solo se lo vivi dall’interno. Sono uscito dagli studi parecchie volte piangendo, soprattutto durante i primi mesi. La mia uscita di sabato mi ha un po’ ripagato di tutti i bocconi amari che ho dovuto mandar giù. Come dico sempre, sono un lottatore nato e un lottatore accetta la sconfitta, ma non la resa. Anche se ho pesato di ritirarmi, dentro di me sapevo che non l’avrei mai fatto.

- Ti sei trovato davanti colei che sappiamo essere una tua grande passione musicale: Giusy Ferreri. A parte qualche incontro iniziale però, perlomeno noi a casa, non abbiamo visto incontri frequenti fra voi. Avresti voluta viverla di più? Da quello che hai potuto constatare confermi la tua ammirazione per lei?

Giusy è sempre stata molto comprensiva e materna con tutti noi senza mai aggredirci verbalmente. Mi sarebbe piaciuto confrontarmi con lei più volte, ma non è accaduto. Il mio percorso sarebbe stato più facile se avessi avuto almeno un professore dalla mia parte.

- Il punto di svolta del tuo percorso è stata l’ormai famosa sfuriata contro Zerbi che ci ha mandati in visibilio. Quello scontro avvenne tra l’altro in diretta senza possibilità di tagliare o modificare niente. Ti è venuto spontaneo o già da giorni riflettevi sul fatto di esporti in maniera così netta?

Ammetto che ho trascorso una notte insonne poiché non accettavo quell’umiliazione pubblica e a mio avviso infondata. Mi sono documentato su di lui, ho letto e riletto interviste, mi sono studiato la sua persona. Io, a differenza sua, prima di parlare mi documento. Lui mi criticava anche i testi delle mie canzoni in inglese. Sinceramente non credo neanche sappia di cosa parlino.

- Sappiamo che come noi ami molto i reality e la tv in generale. Qual è la tua edizione ed il tuo concorrente preferito nella storia di Amici?

Devo essere sincero, ho seguito “Amici” soprattutto durante le prime e le ultime edizioni. Non sono mai stato fan sfegatato di nessun concorrente, ma se ti devo menzionare qualcuno, amavo Agata e il suo collo del piede, Maria Luigia perché un po’ mi rivedo in lei e il suo carattere fumantino. Forse la mia preferita però rimane Alessandra Amoroso. Più recentemente ti posso dire che apprezzo molto il sound spiccatamente pop di Riki.

- A proposito di scontri ora ti citerò alcune storiche rivalità che hanno caratterizzato il programma. Tu da che parte stavi?

Dianetti o Rossella? Sinceramente, questo mi è sfuggito.
Agata o Celentano? Celentano. Ti devo però spiegare. Non mi piacciono spesso i modi che lei ha, ma la ritengo sempre e comunque coerente con il suo pensiero. Agata è un po’ il Luca Vismara del canto!
Roberta o Marta? Entrambe. Amo i caratteri forti e soprattutto chi si schiera da una parte o dall’altra.
Stavolo o Olari? Anche qui, non ricordo lo scontro.
Emma o Loredana? Emma. Trovo entrambe bravissime, ma la veracità di Emma mi fa impazzire.
Virginio o Francesca? Ti dico Virginio perché mi piace molto come autore. Francesca onestamente non la ricordo, mi perdonerà. 

- Non posso non chiederti quale rivalità magari sopita o poco espressa c’è stata in questa edizione. Svelacela.

Einar e Carmen. Non si possono vedere.
Ammetto che spesso e volentieri mi sono anche io scontrato con Einar anche se poi in qualche modo abbiamo sempre chiarito.
All’inizio ho litigato spesso con Mose. Ci sono state litigate veramente forti mai andate in onda ma perché non riguardavano la scuola.

- Quest’anno abbiamo visto formarsi addirittura tre coppie: Emma/Biondo, Lauren/Daniele, Carmen/Filippo. Sono tutte autentiche o, come direbbe Tina, è solo Business?

Credo che sia normale legarsi a qualcuno, stiamo insieme 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per mesi. Non credo ci sia alcuna strategia.

- Qual è la tua preferita o, meglio, quella che secondo te potrà durare?

Non ho una preferenza. Sinceramente credo che nessuna di queste possa durare nel tempo, ma me lo auguro per loro.

- Sempre a proposito di coppie, su RH noi gossip pare abbiamo molto parlato di quel presunto triangolo Alessandro/Nicole/Claudia. Lui ha scelto Claudia ma lei è tornata con il suo ex e tutto è scoppiato come una bolla di sapone. Per usare un termine giovane, tu chi “shippavi”?

Come ti dicevo, è normale affezionarsi a qualcuno lì dentro. Se per Claudia credo sia stata una vera cotta, per quanto riguarda Nicole credo che si sia trattato solo di una simpatia durata come un gatto in tangenziale! (CIT.)

- C’è una coppia di ragazzi che avresti visto bene insieme ma che non si è formata, magari perché uno/a dei due era impegnato?

Sinceramente pensare alle coppie era l’ultimo dei miei pensieri, faccio già fatica io a trovare la mia anima gemella, figurati ipotizzare quella degli altri!

- Zic e Valentina, per esempio, ci sono sembrati molto vicini, soprattutto ultimamente. Solo amicizia o gatta ci cova?

Sono due persone, per quanto diverse, affini. Hanno due caratteri molto forti, sono entrambi molto divertenti anche se questo non sempre traspare. Credo ci sia una profonda stima reciproca.

- La tua iniziale amicizia con Biondo era piaciuta molto su RH, io in particolare nei scrissi più volte con toni entusiastici. A un certo punto qualcosa sembra essersi incrinato. E’ stato forse l’ingresso di Irama a scardinare gli equilibri?

A Biondo ho voluto e vorrò sempre un grande bene. È stato per me un fratellino più piccolo, sono stato la sua spalla e lui la mia. Credo che avesse più punti in comune con Irama anche se la forza della nostra amicizia era quella di essere proprio l’opposto. Mi è dispiaciuto molto mi abbia messo da parte. Mi sono sentito un po’ il giocattolo vecchio che dopo l’arrivo di quello nuovo lo si mette da parte. Mi ha fatto male, ma non gliene faccio una colpa. Aspetto di vederlo fuori e di riabbracciarlo.

- Noi da casa, da un certo punto in poi, abbiamo avuto l’impressione che all’interno della classe si fosse creata una sorta di gruppo “vip”, formato da quelli sempre inquadrati e che si sentivano già con un piede dentro il serale: mi riferisco a Irama, Biondo ed Einar. E’ una nostra impressione o realmente questi ragazzi si sentivano ad un altro livello?

Il gruppo VIP esisteva eccome e chi ne faceva parte ne era ben consapevole. Io credo che non sia però colpa delle inquadrature. Alla fine è normale che un programma scelga di mandare in onda chi al pubblico piace di più. Non sono mai stato geloso della maggior visibilità degli altri anche perché quando avevo qualcosa da dire ho sempre saputo accendere i riflettori su di me. Biondo è forse quello più ingenuo dei tre. È un personaggio, ma lui è realmente così. Non so se Irama ed Einar si sentissero ad un altro livello. Ti posso dire che entrambi sanno benissimo quali carte usare per giocare.

- Una parola che ormai fa parte del nostro lessico: il “pongo”. Tu pensi di essere stato più vittima o più manipolatore di questo famoso “pongo”?

Assolutamente manipolatore. Ti faccio però un appunto: “Amici” non è un format e quindi non esiste un vero e proprio regolamento. Ti garantisco che qualsiasi nostra richiesta o proposta viene presa in considerazione. Siamo soprattutto noi concorrenti gli artefici del programma, gli autori si limitano a capire le dinamiche che noi stessi creiamo. Sono rimasto 5 mesi con tutti i professori contro e avendo cantato 3 volte. Fossi stato una vittima sarei uscito dopo una settimana.

- I social sono sicuramente diventati parte preponderante nelle dinamiche della scuola. Nelle edizioni di anni fa alcuni concorrenti non avevano idea di essere amatissimi o odiatissimi, oppure di essere arrivati in fondo solo per far da scudo a qualcun altro. Ora invece è tutto palese. Quanto influisce tutto ciò nelle vostre dinamiche? C’è chi modifica i propri atteggiamenti, smussandoli o accentuandoli, in base a ciò che legge di sé?

I social sono la chiave di tutto. Regalano successo e energie positive ad alcuni e portano odio e negatività ad altri, come a me per esempio. Quando Zerbi mi ha letteralmente massacrato sono stato invaso da insulti. Anche se non lo facevo notare, stavo male. Il pubblico per gran parte del programma non mi ha voluto bene. Parlavo a chi non mi voleva ascoltare. Le cose però sono cambiate nel tempo e finalmente hanno capito che sono una persona trasparente in tutto e per tutto. È difficile lì dentro mettersi una maschera per poter per forza piacere. Prima o poi crollano tutte, il pubblico non è stupido.

- Quanto tempo passavate la sera al residence a leggere quello che il pubblico scriveva di voi su Twitter, Instagram e Facebook?

Fai conto che uscivamo dagli studi verso le otto di sera. Un’oretta e anche due all’inizio. Dopo invece abbiamo iniziato a fregarcene.

- A proposito di social, in una puntata del sabato Bryan ti accusò di non seguirlo su Instagram. Era voluto o ti eri semplicemente dimenticato? E, soprattutto, ora hai rimediato?

Quell’attacco credo fosse riferito a Nicole. Io Bryan l’ho sempre seguito. Nonostante i nostri scontri iniziali in realtà siamo sempre andati d’accordo più o meno.

- C’è qualcuno che ha recitato tutto il tempo mostrandosi diverso/a da quello che è?

Questo e molto altro lo leggerete nella seconda parte presto online..

Intervista a cura di Stefy87