Moderatore Junior
28 novembre, 2015
ouro ha detto
Ma vi rendete conto che ne perderanno tutti in egual modo?Questo non e' un modo per tagliare le gambe ai rapper, ma a tutti indiscriminatamente. I giovani che hanno spotify gratuito sono target di tutti i cantanti, tolta Milva probabilmente.
E chi ti dice che i giovani non pagano per la musica in streaming??Se le persone lentamente si stanno abituando a usare Netflix (che è a pagamento)Chi ti dice che non possano fare lo stesso con Spotify o Apple Music?? Senza contare che i Millenans hanno i soldi della 18 app.
salvatore92 ha detto
Giustissimo! Essere cantanti è un MESTIERE. Solo chi paga deve contribuire alle certificazioni.
Seguendo questo ragionamento ed esportandolo nel mondo della tv, Mediaset e le altre tv (che non richiedono un canone) non potrebbero vincere il premio tv - premio regia televisiva.
Gli streaming free sono legali.
Utente
7 agosto, 2013
Qualcosa dietro c'è. L'organo direttivo della FIMI sono i presidenti delle case discografiche. Perché prendere una decisione controproducente per le loro aziende e i loro artisti?
Magari le sottoscrizioni account premium sono in aumento, e la decisione deriva da questo, oppure è stato siglato un accordo con Spotify al fine di far aumentare queste sottoscrizioni.
Utente
27 giugno, 2016
Sempre peggio...Addirittura negli USA vale persino YouTube (anche se dall'anno prossimo varrà meno) e qui si torna indietro. Credo che la classifica rispecchierà ancora meno i gusti degli Italiani, visto che iTunes è praticamente morto e Spotify, YouTube permettono di ascoltare musica legalmente e anche gratuitamente.
Utente
7 agosto, 2013
Ma state scherzando? Già con lo streaming la gente (giustamente) smette di acquistare i brani, se tutti utilizzassimo la versione FREE, che guadagno avrebbe la piattaforma e i cantanti stessi?
E poi, se si trovano 5 amici e si fa Premium For Family (che potrebbero trasformare benissimo in Premium for Friends) si arriva a pagare 2.50 al mese. Pochissimo!
Banned
7 agosto, 2013
salvatore92 ha detto
Ma state scherzando? Già con lo streaming la gente (giustamente) smette di acquistare i brani, se tutti utilizzassimo la versione FREE, che guadagno avrebbe la piattaforma e i cantanti stessi?E poi, se si trovano 5 amici e si fa Premium For Family (che potrebbero trasformare benissimo in Premium for Friends) si arriva a pagare 2.50 al mese. Pochissimo!
il compenso alle case discografiche non cambia tra un ascolto free e uno premium . il compenso alla piattaforma cambia.
Non e' una questione di quanti soldi (LOL) ma del fatto che se sono legali e per giunta corrispondono ad un pagamento all'artista identico, perche' non valgono?
Moderatore Junior
28 novembre, 2015
Moly ha detto
Sempre peggio...Addirittura negli USA vale persino YouTube (anche se dall'anno prossimo varrà meno) e qui si torna indietro. Credo che la classifica rispecchierà ancora meno i gusti degli Italiani, visto che iTunes è praticamente morto e Spotify, YouTube permettono di ascoltare musica legalmente e anche gratuitamente.
ouro ha detto
Gli streaming free sono legali.
simple as that.
E allora ,portando la questione all'estremo a sto punto vi va bene pure la pirateria e la canzoni scaricate illegalmente??
E mettere in mezzo la tv pubblica non c'entra niente,innanzitutto perché si paga una tassa per le reti nazionali e poi perché è un sistema diverso dalla musica in streaming
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