Però lo stiamo affrontando quasi come fosse un film di Nolan, mentre invece tutti i "buchi" che mettono alla prova la sospensione dell'incredulità sono quasi involontari, nel senso che non sono riuscito ad apprezzare particolarmente il tocco di Frankel (il quale dietro la macchina da presa mi sembra un onesto mestierante ma nulla più).

Film che pensavo willsmithcentrico e invece si è dimostrato corale, certamente una nota di merito.

Di fatto i protagonisti sono otto, e devo dire che quello che ritengo peggiore è proprio Smith, in una prova troppo troppo troppo caricata e forzata.

Helen Mirren indubbiamente la migliore, molto più "fresca" di una a mio avviso INVECCHIATA Keira Knightley.

Buon Edward Norton (mi fa piacere che sia tornato con una certa regolarità nelle sale), che spezza la pensantezza del tutto con qualche battuta sagace.

TRAILER ASSOLUTAMENTE INGANNEVOLE.

Film che dura troppo poco per dare il giusto peso a tutte le sottotrame che vengono accennate, e il problema principale lo riscontro nelle reazioni umane assolutamente finte ed irreali. E' questo che mi irrita, si va ben oltre il patto narrativo implicitamente accettato entrando in sala. Scena madre di questo concetto è quella dell'ultima riunione aziendale.