Queen of the outfits

Dopo due anni di attesa, l'ho finalmente visto. Devo ancora capirlo/digerirlo, perché è un film veramente, veramente strano. Tarantino da un lato è riconoscibilissimo (zoom frequenti sul cibo, dialoghi lunghissimi e quant'altro), dall'altro vengono meno, per la prima volta, alcuni tratti caratteristici della sua poetica (uno su tutti?

Dei tre protagonisti, Brad Pitt è quello che più spicca e mi ha colpito molto la sua ottima interpretazione. Di Caprio è bravo come sempre ma non troppo diverso/migliore di come già l'abbiamo visto, Margot Robbie è stupenda, l'interpretazione è affascinante ma

Spicca anche Al Pacino.

Gli altri interpreti, da Dakota Fanning al compianto Luke Perry, com'era intuibile dalla lista infinita di star presenti nel film, si devono accontentare di screen time davvero ridotti. Il caso più eclatante?

Il finale è

Regia, colonna sonora, fotografia ed interpretazioni sono eccellenti, e non mi aspettavo nulla di meno. Quello che mi lascia molto perplesso è appunto

Devo rifletterci su.

Intrattenuto - e deliziato - da questo affascinante modo di fare cinema sicuramente, ma devo ammettere che più passano i giorni, più a ripensarci trovo che questo film avrebbe giovato di una sceneggiatura più organica e di un montaggio migliore: il girato superava le 4 ore, dunque è evidente che per arrivare a 160' sia stato tagliato parecchio materiale, forse troppo.