Mi ha colpito moltissimo Spencer, il film ispirato agli ultimi anni di vita della principessa  Diana con Kristen Stewart come protagonista; incredibile la sua interpretazione, l'accento e la somiglianza fisica (che è stata confermata anche da uno dei cuochi della Casa reale vicini a lei), mi piace il fatto che non si siano fermati superficialmente a raccontare il suo vissuto, ma abbiano voluto mostrare tutta la sofferenza e il dolore vissuto da Lady D a palazzo attraverso piccoli momenti di vita quotidiani (come la cena o la scelta degli abiti da indossare), molte scene sono veramente toccanti e piene di pathos...lo consiglio vivamente 

Mirton ha detto

Tipica situazione nella quale il primo film non è previsto per avere dei seguiti, poi fa successo e allora provano un capitolo 2 senza però idee e in molti casi con un regista di livello inferiore

Leggo solo ora... Esatto, è proprio così.

Stasera ho visto dopo 12 anni Inception per la prima volta, film di Christopher Nolan del 2010 con Leonardo Di Caprio, Joseph Gordon-Levitt e Tom Hardy tra gli altri. Non c'è bisogno di consigliarlo perchè è un colossal amatissimo, anche se me ne sono reso conto solo finito il film, quando ho visto i 2 milioni e mezzo di voti su IMDb con una media da record - #13 tra i film migliori di sempre, wow - e i 4 Oscar vinti. Non so come ma non sapevo/ricordavo nulla e in questi anni l'ho ignorato. Niente, è un capolavoro, geniale. Inizialmente difficile da seguire e mi dava l'impressione di essere molto pesante, almeno per me, ma si entra velocemente nel vivo e man mano capendo sempre di più diventa super intrigante. Pur sempre impegnativo e comunque non un film "leggero", ma se si è nel mood ne vale la pena. Mi ha fatto anche riflettere sul ruolo dei sogni e dei ricordi nella vita.

Ho appena visto Questione di tempo, un film del 2013 del genere "viaggi nel tempo", con Rachel McAdams, Bill Nighy e Margot Robbie tra gli altri. Mi ha ucciso. Lo consiglio.

Pensavo ci fosse il topic specifico ma non è così e ormai tra un po' non sarà neanche più al cinema.

Sono stata a vedere sabato Black Phanter: Wakanda Forever perchè pensavo meritasse di essere visto al cinema e non solo su Disney + e sono stata molto contenta.

Mi è anche quasi scesa una lacrimuccia alla fine 

Non dico niente sulla trama né sulle performance attoriali perché qualsiasi cosa potrebbe essere spoiler, ma caspita che saga che hanno creato/stanno creando con KNIVES OUT.

Avevo adorato Cena con delitto, e Glass Onion è un sequel dalle ambientazioni totalmente diverse ma altrettanto valido.

Al giorno d'oggi è difficilissimo trovare opere che si trasformano poi in saghe senza essere tratte da qualche altro materiale (libri, fumetti, videogiochi, giochi in scatola, etc.) e senza continue strizzatine d'occhio ad altre opere. Ebbene, Rian Johnson si sta muovendo alla grande

Kowalski ha detto

Mirton ha detto
Non dico niente sulla trama né sulle performance attoriali perché qualsiasi cosa potrebbe essere spoiler, ma caspita che saga che hanno creato/stanno creando con KNIVES OUT.

Avevo adorato Cena con delitto, e Glass Onion è un sequel dalle ambientazioni totalmente diverse ma altrettanto valido.

Al giorno d'oggi è difficilissimo trovare opere che si trasformano poi in saghe senza essere tratte da qualche altro materiale (libri, fumetti, videogiochi, giochi in scatola, etc.) e senza continue strizzatine d'occhio ad altre opere. Ebbene, Rian Johnson si sta muovendo alla grande  

Quindi è all'altezza del precedente che ho rivisto 4 volte (nonostante sapendo già tutto perda un sacco)? Dal trailer non mi ispirava molto in quanto distante dall'aspetto "Cluedo" del primo...

L'atmosfera è totalmente diversa (passiamo da una fredda ed inamidata aristocrazia del Massacchussets ad un gruppo di yuppies arricchiti calati nel contesto attuale vittima dei social) proprio perché cambiano le situazioni, e io ho trovato un punto a favore il fatto di non adagiarsi sul solito cliché di un sequel inizialmente non previsto (ossia rifare il film precedente con una sola variazione, in genere cambiare la prospettiva dei personaggi; oppure senza la sindrome da "bigger is better")