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Utente
25 novembre, 2017
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Ho notato che molte volte nelle tendenza di YT finiscono gli audio delle canzoni caricati da Youtube stesso e mi chiedevo come mai la FIMI non avesse ancora inserito questa piattaforma tra le valide per il conteggio: alla fine le copie vendute non dovrebbero esprimere il grado di popolarità della canzone?
Non mi vorrei sbagliare ma in America hanno già adottato da tempo questo meccanismo, contando le views ottenute dai vari video (remix, lyrics, video ufficiali o audio). Quindi, non sarebbe una cosa fuori dal mondo.
Voi sareste d'accordo al conteggio delle views/ascolti (trasformati in copie) ottenuti da Youtube?
- Favorevole
- Contrario
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Utenti +1
7 agosto, 2013
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Sono per il NI.
Se deve diventare una gara a chi ha più fan (per non parlare di altri mezzi scorretti) pronti a mettere in loop i video anche no.
Utenti -1
14 marzo, 2015
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Già le classifiche vengono taroccate via Spotify (che dice di avere controllo), figurati con YouTube che ha un mercato di fake views consolidato da decenni!
Moderatore - Mentore
Moderatore
7 agosto, 2013
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Esiste Youtube Premium se non sbaglio, che è come spotify.. io comunque sono tendenzialmente contrario!
Utente
27 febbraio, 2018
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assolutamente no; si certificherebbe di tutto, e anche no
Utente
4 novembre, 2018
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Metto 1000 volte una canzone in una playlist a velocità di riproduzione 2x per tutta la notte, tutte le notti, per 1 mese e mezzo... ed è platino pure Maryam Tancredi se proprio sono fan super fan.
ma che meccanismo è?
C O N T R A R I A
Utente
7 agosto, 2013
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Assolutamente contraria. Gia' non metterei nemmeno spotify che a mio avviso ha parecchie anomalie, figurati youtube
Utente
7 agosto, 2013
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Assolutamente si, io sono fruitrice di musica praticamente solo da youtube e qualche rara volta da spotify free, quindi penso che possa essere un parametro corretto da prendere in considerazione in questo periodo critico per gli acquisti di musica. Farei inoltre in modo che anche il numero di biglietti dei concerti possano influire nelle certificazioni.
Utente
10 marzo, 2017
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Con le dovute regolamentazioni (con un rapporto riproduzione : copia venduta sicuramente più alto di quello utilizzato per Spotify) secondo me potrebbe essere una buona cosa
Banned
7 agosto, 2013
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Se si trovasse un modo per controllare la veridicità delle visualizzazioni, direi di sì.
Utenti +1
7 agosto, 2013
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EdAlly ha detto
Metto 1000 volte una canzone in una playlist a velocità di riproduzione 2x per tutta la notte, tutte le notti, per 1 mese e mezzo... ed è platino pure Maryam Tancredi se proprio sono fan super fan.ma che meccanismo è?
C O N T R A R I A
Peccato che nel caso passasse non si potrebbe fare, Spotify per esempio conta massimo cinque riproduzioni a persona.
Ma Youtube stesso per contare le views ne considera solo un tot proveniente dallo stesso IP
Nicks Lannister
Utente
9 novembre, 2015
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Se utilizzato con criterio e assicurano regole e trasparenza nel conteggio delle visualizzazioni, si.
Utente
1 maggio, 2016
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Con i dovuti controlli e con i dovuti paletti, con un convertitore equo, lo trovo non solo giusto, ma necessario.
Io stessa preferisco l'ascolto su YT che su spotify e non credo di essere la sola, quindi il conteggio è opportuno. Mi meraviglio che non sia già stato fatto da anni.
Contemporaneamente andrebbero riviste verso l'alto le soglie per le certificazioni.
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
27 giugno, 2016
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Assolutamente sì...così come sarei favorevole al conteggio di Spotify Free, anche se ovviamente, in proporzione, devono contare di più le piattaforme a pagamento. Per me, le classifiche devono riflettere la reale popolarità dei brani e YouTube, così come Spotify Free, sono piattaforme legali con cui davvero in tanti ascoltano musica e che portano dei guadagni ai diretti interessati.
Utente
24 agosto, 2015
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Si, sempre detto. Per me sarebbe ottimale, con i parametri calibrati, una cosa di questo tipo:
40% streaming
30% vendite digitali
20% visualizzazioni
10% radio
Un conteggio simile a quello americano, che copra un po' tutte le sfere del consumo di musica. Non credo accadrà mai da noi, comunque.
Utente
10 marzo, 2017
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Moly ha detto
Assolutamente sì...così come sarei favorevole al conteggio di Spotify Free, anche se ovviamente, in proporzione, devono contare di più le piattaforme a pagamento. Per me, le classifiche devono riflettere la reale popolarità dei brani e YouTube, così come Spotify Free, sono piattaforme legali con cui davvero in tanti ascoltano musica e che portano dei guadagni ai diretti interessati.
Assolutamente d'accordo, fare come in Inghilterra (mi sembra) dove la conversione per streams da Spotify Free vale di meno di quella da Spotify Premium, e si potrebbe tranquillamente fare una cosa del genere anche con Youtube vista l'esistenza di Youtube Premium e di Youtube Music a pagamento.
Utente
21 agosto, 2018
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Con i dovuti limiti per le views ripetute, per me sì. Da un lato perché su YouTube il divario tra rap/trap e pop è meno evidente a differenza di Spotify e non ci sono, in linea di massima (se non le tendenze), playlist che determinano cosa ascoltare o meno. Dall’altro potrebbe spingere i registi e gli artisti a innovarsi, avere nuove idee e più originalità. Spesso il video fa da semplice contorno.
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