Utente
7 agosto, 2013
alcune molto molto belline
in generale però la 1a semifinale mi ha colpito di più, per eterogeneità soprattutto. penso sia un pochino più forte ma in entrambe ci sono dei pezzi molto molto belli
comunque ci metterò una vita a votare
spero che tutti darete del tempo alle canzoni per convincervi fino in fondo e cambiare eventualmente idea, perché io solo tra oggi e ieri ho spostato una canzone dal 14° posto al 4° e una dal 3° al 9° per dire
e già anche con la seconda semifinale mi sta accadendo lo stesso e hanno avuto solo 2 ascolto
chissà alla fine della settimana
Utente
7 agosto, 2013
ANTIC... ehm... RECENSIONI
La Bulgaria entra in gioco all'Earthvision con un brano pop-r&b che riecheggia stili in voga oltreoceano, la Nigeria si presenta al pubblico con una ballata al pianoforte classica e molto ariosa.
La musica elettronica d'ispirazione anni '70 è la carta giocata dal Giappone, filo conduttore che ritorna nella proposta di Israele, tuttavia più orientato verso arrangiamenti etnici.
Etereo e toccante il pezzo alternativo donato dalla Polonia, in contrasto con la sferzante entry elettro-pop con un climax d'effetto giocata dalla Norvegia e la mid-tempo malinconica scelta dalla Romania.
La Danimarca ritorna in gara con l'europop incalzante in 4/4 mentre la Germania ci offre la folktronica di un gruppo riconosciuto internazionalmente.
Estremo e ipnotizzante il brano art-pop dell'Iran, l'Ucraina punta invece sul folk pop in lingua nazionale. Le poco conosciute Comore si lanciano sul piano internazionale con l'aiuto di un rapper francese interprete di un brano dal ritmo serrato.
Proposte diametralmente opposte per le big della semifinale: il Regno Unito si mette in mostra con dancehall e tropical house da classifica, la Spagna scommette sulla riconoscibilità del pop latino, l'Italia azzarda con una giovane stella dell'indie pop nostrano, in lingua inglese.
Chiudono la serata l'esplosivo dance-pop dell'Australia, il soul pop con chiara impronta scandinava delle Barbados e la world music figlia di Bollywood dell'India.
Utente
7 agosto, 2013
Pupi87 ha detto
Ma le presentazioni?Io le trovo utili perchè mi aiutano a sciogliere eventuali dubbi. Quindi presentate i brani, spiegate le motivazioni, fateci capire!
#uscitele
@Pupi87 io penso che molti (tra cui io), avendo una settimana di tempo circa, si stiano organizzando al meglio con i tempi
io ad esempio dovrei riuscire a pubblicare qualcosa oggi e qualcos'altro credo lunedì visto che domani sono full quasi tutto il giorno
anche per quello io aspetto a votare. penso sia bello leggere quantomeno le presentazioni (anche se magari non influenzano particolarmente il voto e ci può stare), possono comunque far vedere aspetti della canzone magari non colti
Utente
19 ottobre, 2015
Despair...
I The Dø
sono un duo formato da Olivia (franco-finlandese) e Dan, autore francese di colonne sonore.
Il debutto nel 2005 e il successo con l'album A Mouthful nel 2008
e la hit On my shoulders che sicuramente conoscerete tutti!
Il Nome:
L'origine del loro nome non è poi così chiara. Di certo si riconoscono le iniziali dei loro nomi Dan e Olivia.
Si ipotizza un riferimento alle note musicali, ma perché la o sbarrata?
Non è un riferimento all'origine finlandese di Olivia ché in quell'alfabeto questa lettera non esiste.
Più probabilmente è una nota, stilizzata.
Shake Shook Shaken
è questo l'album in cui è contenuta Despair, Hangover & Ecstasy.
È l'album del ritorno in grande spolvero, dopo una parentesi più "notturna".
Il loro indie-rock diventa synth e giocoso.
Il bjorkismo di Olivia è piegato alle esigenze della radiofonicità.
La canzone, però, non è solare come sembra.
È una sfida a se stessi che nasce dalla consapevolezza che la vita è nelle nostre mani.
Le storie d'amore non nascono e finiscono "casualmente" e dipendono da noi...
e Olivia ce lo urla in un ritornello tutto da ballare,
in camera da soli, al buio, con le cuffie col volume al massimo.
Il video è un monumento al carisma di Olivia.
Guardate.
1/3
Utente
7 agosto, 2013
SEMIFINALE 1
REPUBLIC OF KADEBOSTAN
SVIZZERA
TAPPA 1: LA REPUBBLICA
I KADEBOSTANY sono un gruppo che si è formato nel 2008 nella città di Ginevra in quella che loro chiamano
"European Republic of Kadebostan"
Kadebostan (nome d'arte di Guillaume Bozonnet) è il fondatore del gruppo nonché uno dei produttori e il "nucleo" dell'intero progetto Kadebostany tanto da essere definito il "presidente" della repubblica
Il gruppo ha poi nel corso degli anni avuto diverse formazioni, cambiando anche alcuni membri
La forza principale del progetto Kadebostany (nonché marchio distintivo) è la perfetta fusione tra realtà musicali, apparentemente molto distinte tra loro, che creano un'atmosfera eterea se non addirittura evocativa
- la produzione elettronica a tratti alternative dei due dj
- arrangiamenti quasi orchestrali che vedono la presenza di archi, pianoforte, clarinetto, chitarra, sassofono, basso, trombone e percussioni
- la voce leggiadra e soave di Amina
- le sonorità misteriose, futuristiche, crepuscolari (cit. Krishoes) che si ritrovano anche nei testi e nei video
Castel In The Snow è un brano contenuto nel secondo album del gruppo, Pop Collection, che ha raggiunto un discreto successo soprattutto nell'est europa senza un preciso motivo (lol) in seguito alla pubblicazione del remix di The Avener (ma come ogni cosa di qualità che si rispetti è riuscito a ottenere il giusto riconoscimento superando pure quel remix che gli ha garantito visibilità)
Il pezzo è stato scritto da Amina stessa con l'aiuto di Guillaume Bozonnet (il presidente Kadebostan per intenderci) ed è una perfetta dimostrazione dell'arte concettuale della cantante che si presta a brani pop, indie, rock, hip hop, pseudo-rap e addirittura balcanici
In questa settimana vi presenterò il brano in altre due tappe distinte
Tappa 2: Il Castello
Tappa 3: Gli Uccelli
Game Ranking Winner 2017/2018
Game Ranking Winner 2020/2021
Utente
7 agosto, 2013
SEMIFINALE 1 - RUSSIA
REGINA SPEKTOR - ALL THE ROWBOATS
• Chi è Regina Spektor?
Regina Spektor è nata a Mosca, nell'allora Unione Sovietica, da una famiglia di musicisti di origine ebraica. Iniziò lo studio del pianoforte classico all'età di sei anni. Anche se la famiglia non fu in grado di portare con sé il pianoforte dalla Russia (l’intera famiglia lasciò il paese nel 1989 per ragioni politiche e religiose durante la perestroika, quando fu permessa l'emigrazione agli ebrei sovietici), Regina trovò un pianoforte col quale fare pratica nella cantina della sua sinagoga.
• Qual è lo stile di Regina Spektor?
Le sue canzoni rivelano un misto di stili e tecniche, iniziando con un pianoforte e integrando poi vocalizzi, onomatopee, gemiti, gorgoglii o gorgheggi. Le sue canzoni generalmente non sono autobiografiche, ma sono spesso basate su scenari e personaggi creati dalla sua stessa immaginazione. Le sue canzoni mostrano un'influenza folk Jewish, russa, hip hop, jazz e classica. Nei suoi testi di ricorrono spesso temi come amore, morte, religione e la vita cittadina, con particolare riferimento a New York.
• All the rowboats (Introduzione)
All the rowboats è il primo singolo estratto dal sesto album di Regina Spektor "What We Saw from the Cheap Seats" (pubblicato nel maggio del 2012). La Spektor aveva, però, già cantato il brano in alcune esibizioni live fin dal lontano 2005 (nelle quali riproduceva personalmente, col solo uso del microfono, il suono della drum machine). Scritto dalla stessa Regina, il brano fu rilasciato in streaming il 27 febbraio del 2012.
In attesa del prossimo appuntamento (dove scopriremo tutto ciò che c'è da sapere su All the rowboats) ascoltiamo (e votiamo) tutti insieme All the rowboast, perchè God I pity the violins In glass coffins they keep coughing They've forgotten Forgotten how to sing.
Genitori portoghesi, originari delle isole Azzorre, un repertorio fortemente «dall'amore per l'R&B, il fado portoghese e per le sonorità giamaicane e brasiliane» ma
Nata a Victoria, è Toronto la città in cui Nelly Furtado comincia a muovere i primi passi nel mondo nella musica.
Maneater rappresenta il primo singolo estratto da Loose, terzo album della Furtado, fortemente caratterizzato dal produttore statunitense Timbaland, con cui duetterà in un'altra hit contenuta nell'album, Promiscuous.
Nonostante siano passati quasi 11 anni dalla pubblicazione di questo brano, Maneater è ancora attualissimo e ballabilissimo, tant'è che, come ci ricorda @Asp, Arisa lo scelse per le sue pazzesche Donatella, a XF6.
D'altronde, la stessa Nelly dirà di questa canzone: «[Maneater] truly has a life of its own; it makes you move».
Ma basta parlare: scateniamoci!
Utente
7 agosto, 2013
Io volevo dirvi che ci vediamo domani con la presentazione del mio brano. Lo scrivo così domani sono obbligato.
Intanto vi lascio il link dell'audio Youtube per chi non avesse Spotify e per chi non ama i video ufficiali con interruzioni.
Inna di morrowz.
Chi indovina che lingua è?
Utente
13 marzo, 2014
Chi è Tal : Tal nasce in Israele nel 1989 da una famiglia di cantanti e musicisti, buon sangue non mente . Prestissimo si trasferirà in Francia e inizierà fin da piccola a prendere lezioni di canto. Imparerà, invece, a suonare il pianoforte e la chitarra da autodidatta.
Apre alcuni concerti di Alicia Keys, collabora e incide un duetto con Flo Rida e Alizée e nel 2012 pubblicherà il primo album per la Sony, per poi passare alla Warner.
Dimostra la sua versatilità recitando in una nota soap opera in cui interpreta se stessa e partecipa a "Danse avec les stars" (il "Ballando con le stelle" francese) .
Tal è molto popolare in Francia, in Svizzera e in Belgio. È stata votata come "Artista femminile francofona dell'anno" ai prestigiosi "NRJ Music Awards 2016", ricevendo il quarto award in carriera .
La sua musica è principalmente pop e R&B, ma è influenzata da altri generi, tra cui l'hip-hop, il reggae e l'elettronica .
"Le Temps Qu'il Faut" ("Il Tempo Che Occorre") è il secondo singolo estratto dal terzo e ultimo album di Tal. È un brano urban pop dal ritmo frenetico e dalle influenze ragga, una commistione di suoni elettronici e testo coinvolgente, un'esplosione di colori .
Nel videoclip, la bella cantante franco-israeliana, circondata da un gruppo di ballerini in un ambiente minimalista, mostra un'immagine più sexy del solito; Tal è brillante e sensuale quando improvvisa una spensierata coreografia e risulta credibile quando siede con i commensali muniti di smartphone, ricordandoci che la tecnologia ha sostituito il dialogo ; le sonorità raffinate denotano, invece, l'ulteriore salto di qualità nella sua maturazione artistica .
Testo e musica sono di Tal, in collaborazione con Raphaël Herrerias, Emmanuel Beaubrun e Ralph Beaubrun.
La freschezza del brano è inoltre accompagnata da un interessante messaggio : Il testo, in parte in inglese e in parte in francese, è un'esortazione a vivere in modo meno frenetico, a prenderci il tempo necessario per affrontare ponderatamente le nostre scelte, è un invito a lasciar correre l'immaginazione e la creatività per assaporare la vita in ogni piccola sfaccettatura e per non inciampare in un filo d'erba.
"Non abbiamo bisogno di correre, correre, correre"
Utente
2 marzo, 2014
CHI È GUSTTAVO
Figlio di genitori poveri nati entrambi nel distretto di Minas Gerais, Nivaldo Batista Lima, in arte Gusttavo, è un cantante brasiliano già conosciuto nel suo paese con i brani Inventor dos Amores e Cor de Ouro è spesso comparato ai cantanti sertanejos Luan Santana e Michel Teló. Il suo primo successo artistico arrivò nel suo paese a 9 anni, nel 1998, con la canzone É o Amor composta da Zezé Di Camargo & Luciano.
BALADA
Balada (titolo completo Balada (Tchê Tcherere Tchê Tchê), conosciuta anche come Balada Boa) è uno dei singoli dell'album Gusttavo Lima e Você. Scritta da Gusttavo Lima e Cássio Sampaio, è stata pubblicata il 21 gennaio 2011, in Brasile, dall'etichetta Som Livre. Balada è stata una hit in Brasile e ha scalato le classifiche internazionali arrivando fino ai mercati discografici europei. La fama internazionale è arrivata quando la canzone è stata pubblicata in tutto il mondo il 13 aprile 2012, attraverso la Universal Music. La canzone è diventata un successo in gran parte dell'Europa, soprattutto in Olanda, Belgio, Francia, Austria, Svizzera, ma è in Italia che ha raggiunto il suo più grande traguardo al ritmo dell’impronunciabile scioglilingua “Tchê tcherere tchê tchê, Tchê, tchê, tchê”. Nel nostro Paese Balada ha venduto più di 150mila copie raggiungendo 5 dischi di platino (con il vecchio conteggio).
NEYMAR E GUSTTAVO
Testimonial di questo successo è stato il campione della nazionale di calcio brasiliana Neymar, che non ha resistito al ritmo di Balada ed è divenuto il promotore di questa hit. Il videoclip ormai diventato ufficiale conta oltre 102 milioni di visualizzazioni.
Io scelto questa canzone perché a mio avviso rappresenta molto bene la solarità del Brasile, è un'esplosione di allegria, è impossibile non lasciarsi coinvolgere da questo ritmo. Io volevo far ballare e scatenare l'Arena che ospita l'Earthvision e spero di esserci riuscita!!!
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