Utente
30 ottobre, 2015
CINA - S.H.E.
中國話 [Zhong guo hua - Chinese language]
La Cina (e i paesi asiatici in generale) è un Paese molto tradizionalista e si è aperta al mondo occidentale solo negli ultimi decenni. Da quanto ciò è successo, il fascino della cultura orientale ha portato sempre più persone in occidente a studiare le lingue e scoprire le tradizioni dei paesi asiatici. In cambio, anche la Cina ha iniziato a essere più inclusiva delle culture occidentali, a partire già dalla musica, che dal nuovo millennio in poi si è modernizzata in maniera radicale. Prima di allora, era raro trovare canzoni che si discostassero da ciò che era tipicamente "cinese".
Nel video della canzone si vedono scenari e costumi tipicamente cinesi accostati a quelli tipicamente occidentali, che poi si uniscono insieme. Per esempio si vedono i monaci shaolin esercitarsi nelle arti marziali nello stesso momento in cui altre persone si divertono a colpi di breakdance.
Bene, ho scritto anche abbastanza.
Traduzione italiana:
il bastone bo vuole essere legato alla panca.
il fratellino dice "che cigno bianco!"
il cigno vuole attraversare il fiume, il fiume vuole trasportare il cigno,
Anziano: "Mi scusi... dove sono i soup dumpling shangainesi?"
Ragazzo: "Uhm... sono là!"
Utente
7 agosto, 2013
ISRAELE
Noa "Blue Touches Blue"
Noa, pseudonimo di Achinoam Nini, è una cantante israeliana, nata a Tel Aviv da una famiglia di ebrei yemeniti costretti a fuggire dal loro paese a causa dell'ostilità seguente alla proclamazione dello stato d'Israele. A due anni si trasferisce con la famiglia a New York, dove il padre, docente universitario, aveva ottenuto un incarico. All'età di 17 anni, a seguito di una profonda crisi d'identità («non ero bianca e non ero nera» ricorda «chi era Achinoam Nini?») decide di fare ritorno in Israele, dove presta servizio militare obbligatorio per due anni. In seguito, Noa ricorderà spesso lo smarrimento di quel periodo: «ero sola, in mezzo a ragazze che parlavano un ebraico che non capivo, si dormiva col fucile sotto il letto». In Israele conosce il medico pediatra Asher Barak, da lei soprannominato "angelo dallo stetoscopio rosa", che in seguito sposerà. Dal matrimonio nascono tre figli: Ayehli, Enea e Yum. Nel 1997 viene scelta da Roberto Benigni per interpretare Beautiful That Way, tema principale della colonna sonora del suo film La vita è bella, scritto da Nicola Piovani. Il brano verrà poi inserito nel fortunato album Blue Touches Blue del 2000. Nell'arco della sua trentennale carriera, la cantante più volte è stata in Italia, sia per concerti che per ricevere onorificenze e in un'occasione, nel 2006, anche per partecipare al Festival di Sanremo accompagnando Carlo Fava e i Solis String Quartet nel brano "Un discorso in generale", con il quale vinsero il Premio della Critica Mia Martini. La canzone con cui ho deciso di partecipare fa parte del terzo album di Noa ed è anche quella che da il titolo al cd "Blue Touches Blue".
Utente
19 febbraio, 2018
CrYs ha detto
ISRAELE
Noa "Blue Touches Blue"
Noa, pseudonimo di Achinoam Nini, è una cantante israeliana, nata a Tel Aviv da una famiglia di ebrei yemeniti costretti a fuggire dal loro paese a causa dell'ostilità seguente alla proclamazione dello stato d'Israele. A due anni si trasferisce con la famiglia a New York, dove il padre, docente universitario, aveva ottenuto un incarico. All'età di 17 anni, a seguito di una profonda crisi d'identità («non ero bianca e non ero nera» ricorda «chi era Achinoam Nini?») decide di fare ritorno in Israele, dove presta servizio militare obbligatorio per due anni. In seguito, Noa ricorderà spesso lo smarrimento di quel periodo: «ero sola, in mezzo a ragazze che parlavano un ebraico che non capivo, si dormiva col fucile sotto il letto». In Israele conosce il medico pediatra Asher Barak, da lei soprannominato "angelo dallo stetoscopio rosa", che in seguito sposerà. Dal matrimonio nascono tre figli: Ayehli, Enea e Yum. Nel 1997 viene scelta da Roberto Benigni per interpretare Beautiful That Way, tema principale della colonna sonora del suo film La vita è bella, scritto da Nicola Piovani. Il brano verrà poi inserito nel fortunato album Blue Touches Blue del 2000. Nell'arco della sua trentennale carriera, la cantante più volte è stata in Italia, sia per concerti che per ricevere onorificenze e in un'occasione, nel 2006, anche per partecipare al Festival di Sanremo accompagnando Carlo Fava e i Solis String Quartet nel brano "Un discorso in generale", con il quale vinsero il Premio della Critica Mia Martini. La canzone con cui ho deciso di partecipare fa parte del terzo album di Noa ed è anche quella che da il titolo al cd "Blue Touches Blue".
Questa la trovo proprio stupenda.
Comunque ci sono tantissime canzoni che mi piacciono.
Giusto una decina di pezzi non incontrano il mio gusto
Utente
13 gennaio, 2015
NORVEGIA
Ci troviamo ad Ålesund, fredda cittadina situata sui fiordi norvegesi nota principalmente per il suo porto, per l'acquario e per i suoi inimitabili salmoni(offerta speciale per chi supporterà la delegazione norvegese in questa quarta edizione ).
Ed è proprio da questa località che proviene la giovanissima artista in gara, ovvero:
Nonostante la giovanissima età questa ragazza è già da anni una delle più belle realtà della nazione scandinava, dove si fa conoscere nel 2013 ad appena 17 anni con il singolo Sun grazie al quale ottiene il suo primo contratto discografico.
Ma è nel 2017 che anche all'estero iniziano ad accorgersi del talento di Ålesund grazie al singolo Don't Kill My Vibe, brano che entrerà in classifica in Scozia, Australia e Regno Unito.
A questo singolo segue appunto il brano in gara Strangers.
Il brano porta la firma della stessa Sigrid che racconta di Strangers come un brano triste perché parla del desiderio, soprattutto degli adolescenti, che le cose siano perfette, mentendo tuttavia a se stessi.
Insomma un brano tutto da ascoltare, che allo stesso tempo vuole far commuovere ma anche scatenarsi a ballare con il suo ritmo contagioso.
Un pezzo fortissimo che mette in risalto ancora di più il talento cristallino di questa ragazza.
Cosa aspettate correte a votare per la Norvegia!!
Utente
7 agosto, 2013
I don't think I'm rebellious, because I'm not doing it for a reaction. I'm not going against someone else's opinion, and I think that's what rebellion is. I'm just going with my own opinion.
Sono estremamente coinvolta in tutto quello che faccio. Ho la mia visione. Edito e dirigo i miei video. Anche se è musica, faccio sempre tante altre cose. Passo molto tempo semplicemente a realizzare il design e l'editing, quindi non sento come se fossi solo una musicista ma faccio sempre tutto io, ed è molto stressante ma mi permette di essere molto vicina al prodotto finito.
TOMMY GENESIS
from Vancouver, Canada
Utente
7 agosto, 2013
FLÈCHE LOVE - UMUSUNA (FEAT. RONE)
[ Algeria ]
Mancano ormai pochi giorni alla sua esibizione nella seconda semifinale dell'Earthvision e proprio oggi Flèche Love è andata a far visita ad un'emittente radiofonica per parlare del pezzo che porterà in gara. Ad intervistarla l'ormai celeberrimo Krishoes.
Benvenuta Amina! Intanto ricordiamo al pubblico che l'1 marzo è uscito il tuo nuovo album, Naga Pt.1, già in cima a tutte le classifiche di vendita disposte in ordine crescente.
Ma parlando di Earthvision, il titolo del tuo brano è "Umusuna", ti va di spiegarci cosa significa?
Mais oui! Per il titolo mi sono ispirata alla compagnia di danza Sankai Juku, che ha proposto uno spettacolo con questo titolo. Umusuna è un antico termine giapponese ormai desueto. "Umusu-" è la nascita, "-na" indica la terra. È un termine che rimanda all'idea di rinascita, di passaggio dalla non esistenza all'essere, che contiene riferimenti al passato, al presente, ma anche al futuro.
Concetti molto interessanti, non c'è dubbio [SureJan.gif censurata]. Mi pare che questi concetti li troviamo anche nello sviluppo testuale del brano, o sbaglio?
Esattamente! Ho voluto questo brano come apripista del mio nuovo progetto proprio perché lo vivo come una rinascita, artisticamente parlando. È un pezzo con un forte messaggio di empowerment, che ho voluto raccontare attraverso il contatto più stretto e passionale con la natura. È un incoraggiamento a credere in sé stessi, nella propria forza interiore perché "siamo l'universo". Ci sono dei forti contrasti percettivi, per esempio tra elementi luminosi e più oscuri, che abbiamo poi riprodotto con Rone anche nella melodia. Altro aspetto a cui tengo molto è condensato in quel "we are only prisoners of our minds". La razionalità è fondamentale nella vita di tutti i giorni, ma a volte questo Super-Io rischia di far emergere le nostre personalità CPP come INV essere troppo severo e di intrappolarci in un circolo di timori, ansie e limiti autoimposti che ci limitano nell'espressione di noi stessi.
Ci vuoi raccontare anche un po' cosa significa rappresentare l'Algeria per te? Qual è il legame che ti lega a questa terra?
Un'emozione e una forte responsabilità, senza dubbio. Ho radici algerine, ho vissuto a lungo in Algeria, sento molto il legame con quelle terre. Il multiculturalismo che mi porto nella mia storia personale cerco sempre poi di trasporlo nella musica che canto. Come potete notare anche dalla quantità di tatuaggi berberi, tengo molto alle mie origini [ride, ndr].
Ci restano pochi minuti, ti va di farci sentire il tuo brano?
Bien sûr! Per questa esibizione ho scelto di fare qualche piccola variazione e ho chiamato il mio amico musicista Gaspard Sommer, vorremmo farvi conoscere un'altra faccia di Umusuna.
(a 2:56 due fan dell'esclusa Zaho)
---
Flèche Love solo pochi giorni fa era stata anche invitata in un'emittente radio francese, Basique, dove si è esibita facendosi accompagnare da Sabine Stenkors e Vincent Pedretti (se non avete la gif "Ma chi?" sotto mano fa niente). Dopo una cover di "Survivor", si è esibita sulle note della sua Umusuna.
Purtroppo non è disponibile l'intervista, di cui si sarebbe dovuto occupare Casadelvino, ma è stato allontanato dall'emittente dopo aver litigato con due ospiti. A niente sono valse le sue fantasiose giustificazioni "ma dai è la Cabello", "cèè gli avatar", "era finta, eravamo d'accordo".
Utente
24 ottobre, 2013
ISLANDA
Iceland's breakout popstar Glowie write songs with a message - and they also happen to be bangers. (TLOBF)
Glowie, aka Sara Pétursdótt, a solo 21 anni è una delle promesse più interessanti della scena musicale islandese. L'Islanda è un paese conosciuto soprattutto per cantanti caratterizzati da un sound etereo, onirico, indie, mentre Glowie si presenta con un sound pop & r'nb influenced. Questo è dovuto in parte all'educazione musicale ricevuta durante la sua infanzia/adolescenza. La cantante ricorda di essere sempre stata circondata dalla musica nella sua famiglia: il fratello le faceva ascoltare gli OutKast, Craig David, JT, sua sorella invece J.LO, Destiny's Child e le Sugababes.
A nove anni Glowie si innamora dell'idea di diventare una popstar, ma ha cercato di migliorare e perfezionare il proprio sound prima di pensare al debutto internazionale. In patria, infatti, si è fatta conoscere nel 2016 col singolo No Lie ed avendo intuito le sue potenzialità, molte sono state le case discografiche che hanno cercato di metterla sotto contratto. Alla fine l'ha spuntata la Columbia Records e Body segna l'inizio dell'avventura col nuovo team.
Affetta da ADHD (disturbo da deficit di attenzione/iperattività) ed essendo un tipo solitario, Glowie è stata vittima di bullismo a scuola. Questo le ha causato molte insicurezze su stessa e la relazione col proprio corpo. Oggi, però, la cantante non ha problemi a mostrarsi su instagram in selfie senza trucco, invitando tutti a non dare peso alle imperfezioni che pensano di avere. Essendo consapevole della difficoltà che molte altre persone hanno - adolescenti soprattutto - cerca di diffondere un messaggio di body positivity anche attraverso la sua musica. Body, infatti, vuole essere una celebrazione del corpo in tutte le sue forme. Spesso le canzoni portatrice di messaggi importanti sono delle ballad, ma non è questo il caso di Body. La canzone è una bop dal ritmo trascinante, fa ballare e mette di buon umore. Inoltre, il video del brano si contraddistingue per l'aesthetic minimal, molto in linea con tutto il progetto.
Utente
4 febbraio, 2018
Purtroppo non è disponibile l'intervista, di cui si sarebbe dovuto occupare Casadelvino, ma è stato allontanato dall'emittente dopo aver litigato con due ospiti. A niente sono valse le sue fantasiose giustificazioni "ma dai è la Cabello", "cèè gli avatar", "era finta, eravamo d'accordo".
As best humorists say
"They say that I have no impact"
Utente
7 agosto, 2013
FLUME FEAT. KAI - NEVER BE LIKE YOU
AUSTRALIA
Video
Flume, nome d'arte di Harley Edward Streten, è un noto DJ australiano Tra i suoi lavori più importanti possiamo trovare importanti collaborazioni con Sam Smith, Disclsure e Lorde.
Con Never Be Like You Flume collabora con Kai, talentuosa cantante canadese che vanta già lavori di srittura con Diplo.
Never Be Like You è una canzone che definirei esagerata: sia nei suoni che nei testi. Il brano racconta la fine di un amore a causa del tradimento di lei, che addirittura si inginocchia per chiedere scusa all'amato.
Il tutto condito dai suoni futuristici da Flume che riesce a rendere l'interpretazione di Kai ancora più drammatica di quanto non sia.
Testo:
Allegiance to the pain
Now I fucked up and I miss you
I'll never be like you
I would give anything to change this fickle-minded heart
That loves fake shiny things
Now I fucked up and I miss you
I'll never be like you
I made, I made a mistake
Please just look me in my face
Tell me everything's okay
'Cause I got it
Ooh, never be like you
I made, I made a mistake
Please just look me in my face
Tell me everything's okay
'Cause I got it
Ooh, never be like you
Hate sleeping on my own, missing the way you taste
Now I'm fucked up and I miss you
Never be like youStop looking at me with those eyes
Like I could disappear and you wouldn't care why
Now I'm fucked up and I'm missing you
Never be like you
I made, I made a mistake
Please just look me in my face
Tell me everything's okay
'Cause I got it
Ooh, never be like you
I made, I made a mistake
Please just look me in my face
Tell me everything's okay
'Cause I got it
Ooh, never be like you
Forgive me, I'm a fucking fool
I'm begging, darling, please
Absolve me of my sins, won't you?
Forgive me, I'm a fucking fool
Ooh, I'm begging, darling, please
Absolve me of my sins, won't you?
I made, I made a mistake
Please just look me in my face
Tell me everything's okay
'Cause I got it
Ooh, never be like you
I made, I made a mistake
Please just look me in my face
Tell me everything's okay
'Cause I got it
Ooh, never be like you
C'mon, take it easy
Please don't ever leave me
Ooh, never be like you
Utente
7 agosto, 2013
Wizkid
Ayodeji Ibrahim Balogun è considerato ormai da tantissimo tempo uno dei più ricchi ed importanti artisti africani. Nelle sue produzioni spazia dal reggae all'hip hop passando per l'afrobeat. Ha ricevuto apprezzamenti da cantanti e producer da tutto il mondo, tanto da entrare nel Guinness World Record 2018 insieme a Drake, per aver contribuito a One Dance.
Cresciuto in un'area residenziale di Lagos, con dodici sorelle e figlio di una madre cristiana pentecostale, forma il suo primo gruppo musicale con degli amici conosciuti in Chiesa, nel coro. Le sue principali influenze musicali sono altri artisti africani come Fela Kuti o King Sunny ed ovviamente Bob Marley. Suo padre, musulmano sposato con tre mogli diverse, all'inizio non lo sosteneva nella sua attività di musicista, soprattutto dopo che ha abbandonato due volte l'università proprio per perseguire l'ambita carriera.
Alla fine si può dire che è riuscito nel suo intento. Oltre ad aver fondato una sua casa discografica ed una sua linea di vestiti, infatti, è famoso per la sua vita un po' al di sopra delle righe, avendo avuto tre figli da tre donne diverse ed essendo amante delle auto da corsa, a tal punto da venire coinvolto in un lieve incidente con una Porsche Panamera nel 2013, rapidamente sostituita con un Cayenne.
Il suo singolo di debutto, Holla at Your Boy, venne fin da subito apprezzato dal pubblico e lanciò la sua carriera da hitmaker.
Final (Baba Nla) è una canzone del 2015, autocelebrativa, in cui l'allora venticinquenne si diverte a cantarci di come la sua strada sia quella del successo, di come le ragazze lo vogliano e di come la sua musica sia "Final", ossia non ci sia niente di meglio. Un pezzo fresco, estivo, spensierato ed un po' tamarro, che a noi occidentali ricorda un po' la musica di Sean Paul. Quindi lasciatevi andare al ritmo e ballate!
Nicks Lannister
Utente
7 agosto, 2013
Ma come si valuta Where is the love?
Comunque sto cercando di votare per la prima semi ma è fuori, mi piacciono più della metà. Anche quelle che all'inizio non mi erano piaciute le ho rivalutate (Zimbawe I see you).
Per il resto credo che il Marocco sia imbattibile conoscendo RH nei contest.
Utente
7 agosto, 2013
Finalmente sono riuscito a votare entrambe le semifinali le canzoni della prima semifinale in general mi hanno convinto di più (e ovviamente sono in quella, quindi possibilità di passare pari a zero ) ma nella seconda c'è un brano che mi ha smosso particolarmente (si Svizzera, sto parlando con te).
In generale la scelta del Marocco mi pare la più forte di tutte, ce l'ho in loop da giorni (e vi confesso che era fra le mie papabili scelte ad inizio concorso se solo non avessi scritto Messico anziché Marocco al momento della scelta dei Paesi )
Utente
7 ottobre, 2018
Per i miei gusti la seconda semifinale è superiore alla prima, nella quale ovviamente non mancano comunque canzoni che mi sono piaciute molto.
La mia preferita in assoluto è quella del Cile, Desatar, che infatti ho già iniziato ad ascoltare per piacere e non esclusivamente nell'ottica della gara. Un brano molto sognante e concreto allo stesso tempo che avrebbe potuto trovare collocazione, per esempio, per atmosfere nei primi due dischi dei Florence + The Machine.
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