Dotan

È una scelta che ho molto apprezzato sin dall’inizio e che si è sempre confermato nelle varie fasi del gioco. Home l’avevo messa n testa alla classifica non mi ricordo in quale votazione e alla fine si è confermato il brano che mi è piaciuto di più tra i cinque. Delle altre Bones è l’unica che ho apprezzato meno mentre Hungry è stata una valida aggiunta che mi è piaciuta. Shadow Wind e Let the river in le avevo molto apprezzate in precedenza e si sono confermate, soprattutto la seconda.

Home: 8,5

Bones: 6,5

Shadow wind: 7,5

Hungry: 7

Let the river in: 8

MEDIA: 7,5 – BONUS 6

Grimes

Tra tutti i finalisti credo sia quella su cui sono più combattuto. Genesis è qualcosa che dovrebbe pure piacermi ma nonostante l’abbia ascoltata diverse volte non riesce mai a prendermi; più o meno la stessa cosa vale per Butterfly. Al contrario le altre più passa il tempo e più le adoro. Flash without Blood mi è cresciuta tantissimo  ma  Go è stata una sorpresa perché al secondo ascolto l’ho amata dopo averla quasi ignorata al primo ascolto. Kill V Maim è a metà strada, mi piace molto ma rispetto alle ultime due che ho citato è più indietro.

Genesis: 5

Go: 8,5

Flesh without blood: 9

Butterfly: 6

Kill V Maim: 7,5

MEDIA: 7,2 – BONUS 4

Tamino

Per lui vale lo stesso discorso di Dotan avendolo apprezzato da subito, con la differenza che in una delle fasi precedenti, con Sun may shine, mi aveva colpito di meno rispetto alle altre due, e diciamo che il tempo non me l’ha fatta apprezzare di più. Tummy era e resta la mia preferita delle cinque anche se Cigar non è molto distante. Le altre due sono molto piacevoli ma non mi hanno fatto impazzire, ma devo dire che ho trovato w.o.t.h. più interessante di Verses.

Cigar: 8

w.o.t.h.: 7-

Tummy: 8,5

Verses: 6,5

Sun may shine: 6

MEDIA: 7,15 – BONUS 2

Premetto che, come vedrete dallo sheet dei voti, gli artisti arrivati in finale sono stati i miei preferiti dell’intero gioco, quindi è difficile differenziare I voti, visto che mi sono piaciuti davvero tutti.

Dotan

Home: 10
Bones: 9
Shadow Wind: 10
Hungry: 7.5
Let the river in: 7.5

MEDIA: 8.8

Dotan è uno dei cantanti che preferisco, il suo sound mi sembra quasi “anthemico”, e mi ha fatto davvero piacere vederlo in gara. Ho assegnato dei votoni a Home e Shadow Wind perché, insieme a Home II (che non è stata presentata, sigh), sono i suoi brani che preferisco. Ho conosciuto Home anni fa, e ricordo che è stata per un lungo periodo tra i miei brani preferiti, sono davvero legatissimo a quella canzone. Mi è piaciuto ritrovare anche Bones nella playlist, che è un brano che apprezzo nella sua diversità rispetto a ciò che Dotan fa normalmente. Hungry e Let the river in sono ottimi brani, ma personalmente non li reputo tra i suoi migliori, non mi hanno mai preso moltissimo.

Grimes

Genesis: 8
Go: 8
Flesh without blood: 10
Butterfly: 9
Kill V Maim: 10
MEDIA: 9

Conoscevo già Grimes, e mi ha sempre stregato per la sua particolarità. Ho impiegato un po’ di tempo, quando l’ho conosciuta un paio d’anni fa, per apprezzarla appieno. Non è per niente di facile ascolto, ma una volta che entri nel suo mood ti prende tantissimo, quindi ammetto di essere partito già prevenuto in positivo nei suoi confronti. Flesh Without Blood e Kill V Maim sono le sue canzoni che preferisco, la seconda, ad esempio, è stata tra i brani che ho ascoltato di più lo scorso inverno (citofonare il mio profilo last.fm). In generale, trovo il suo ultimo album, Art Angels, il più riuscito, e mi ha fatto piacere ritrovare più brani provenienti da questo. Trovo che le scelte per presentarla siano sempre state azzeccate, e la playlist finale è davvero solida.

Oscar and the wolf
Breathing: 9.5
Susato: 7
Strange Entity: 10
Fever: 8
Runaway: 8.5
MEDIA: 8.6

Non conoscevo Oscar, ed è stata una bellissima scoperta. Probabilmente, visto che ero già fan degli altri due da anni, parte in svantaggio perché devo ancora metabolizzare per bene i suoi brani. I tre presentati sono davvero fortissimi, e penso che sia stato l’artista con il terzetto più forte complessivamente, con Strange Entity come picco di gradimento personale. Purtroppo, rispetto agli altri due, trovo che la playlist finale sia complessivamente un po’ monotona (il che contrasta di sicuro con i voti che ho dato, che sono comunque alti, ma è perché ho preferito valutare i brani in singolo senza penalizzarli per la playlist in sé), avrei portato qualcosa di diverso al posto di Susato, che è il brano che mi è piaciuto di meno della finale. Mi rendo conto, però, che non è un artista attivo da molti anni, quindi capisco che i brani tra cui scegliere non siano troppo variegati (che è quello che è successo anche a me con Tamino, tra l’altro). In ogni caso, una bellissima scoperta che continuerò a seguire.

Dotan – 162
Grimes – 148
Oscar and The Wolf – 138
Tamino – 150

DOTAN
Home: 7 — Forse un po' lontano dai miei gusti, ma tutto sommato è un pezzo che non mi dispiace. Molto forte e d'impatto il ritornello, anche se probabilmente avrei evitato alcuni elementi pretenziosi, come l'utilizzo di quello che ha tutta l'impressione essere un triangolo.
Bones: 8,5 — Questa è una di quelle canzoni che vedrei benissimo all'interno di un film drammatico, magari proprio sul culmine della scena madre. Fin dal primo ascolto si crea subito un'atmosfera malinconica, che allo stesso tempo riesce ad essere affascinante ed elegante. Bellissimo anche il contrasto tra la pacatezza del cantato nelle strofe e il progressivo crescendo durante il ritornello. Ecco, sicuramente lo preferisco in questa veste più intima ed introspettiva.
Shadow Wind: 8,5 — Un brano che nella sua semplicità permette di apprezzare a pieno tutte le qualità di Dotan. Qui mi sono innamorato della sua voce così calda, piena e profonda, che viene rafforzata ed esaltata da una base costruita a regola d'arte.
Hungry: 7 — Ennesima scelta azzeccata, coerente ed in linea con il suo stile. In questo caso ho preferito di gran lunga la base, con quel retrogusto un po' antico che permette di viaggiare con la mente in lungo e in largo. Ad ogni modo riconosco una grande armonia, che nell'insieme rende il brano veramente piacevole e rilassante.
Let the River In: 8 — Mi ci è voluto parecchio tempo, ma alla fine son riuscito a rivalutare e gradire il dualismo di questa canzone. In un primo momento, infatti, avevo trovato la seconda parte nettamente superiore alla prima metà, ma riascoltandola in questi ultimi giorni mi son dovuto ricredere. Una conclusione più che degna.

MEDIA - 7.8 - BONUS 2

OSCAR AND THE WOLF
Breathing: 7,5 — Un ottimo biglietto da visita. Emerge un buon uso degli strumenti e un bel ritmo calzante che si sposano alla perfezione con la voce del cantante. D'altro canto va detto che nel complesso le strofe risultano più potenti ed efficaci rispetto al ritornello, dove la canzone sembra voler esplodere senza mai farcela del tutto.
Susato: 6,5 — Meno incisiva rispetto alle altre proposte: per certi versi disorentiante, per altri invece da apprezzare nella sua singolarità. Ahimè, mi è mancato quel cambio di rotta che facesse svoltare il pezzo e la lunghezza stessa del brano ha finito per remargli contro.
Strange Entity: 9,5 — Un grido di disperazione che è riuscito a toccare le giuste corde per arrivare dritto al mio cuore. Mi piace tantissimo la forza effimera del testo che pian piano si sgretola nella parte centrale, ma ancor di più apprezzo il modo diretto ed inusuale in cui tutto viene raccontato. Senza ombra di dubbio una delle scoperte migliori del gioco.
Fever: 8 — Un brano tremendamente orecchiabile ed immediato, che conquista fin dal primo ascolto. Ho trovato subito molto a fuoco la produzione e altrettanto godibili anche le sonorità trascinanti al suo interno. Da ballare ad occhi chiusi con un bel bicchiere di vino rosso in mano!
Runaway: 9 — Pezzo molto accattivante che in qualche modo, pur trattando un tema abbastanza ricorrente, riesce a spiccare e distaccarsi dalle altre canzoni. Ammirevole specialmente il modo in cui i ruoli questa volta si invertono, ed è lo stesso cantante a diventare il tanto ambito oggetto del desiderio. Ciliegina sulla torta quel pizzico di carica sessuale che non guasta mai.

MEDIA - 8.1 - BONUS 4

TAMINO
Cigar: 9 — Decisamente tra i pezzi più belli della competizione. Mi son ritrovato subito ad apprezzare la potenza di questi suoni cupi, profondi e decadenti. Poco da aggiungere, un connubio riuscitissimo che fa venir voglia di ascoltarla all'infinito.
w.o.t.h: 7,5 — La prima impressione è quella di imbattersi in un brano con una leggera punta di disordine, ma che al contrario riesce nello scopo di raccontare una storia avvincente e ricca di pathos. Spettacolare il gioco di intervalli tra la base e l'interpretazione, che danno quasi la parvenza di completarsi a vicenda l'un l'altro. Sì, l'effetto cantilena a lungo andare viene fuori ma non disturba più di tanto. 
Tummy: 10 — Mamma mia, un capolavoro! Fin dal primissimo ascolto mi ha dato quella bellissima sensazione di trovarmi davanti a qualcosa di familiare; nuovo ma anche un po' datato, impossibile da collocare nel tempo. A conti fatti penso proprio di poter dire che tra tutte le canzoni proposte all'interno della gara, questa sia quella che ho preferito maggiormente.
Verses: 7 — Senza infamia e senza lode. È un pezzo che scorre piacevolmente e si lascia ascoltare senza troppo pretese, ma che non riesce nell'intento di lasciare il segno. In questo caso è il timbro di Tamino a far la differenza.
Sun May Shine: 8 — È inutile girarci intorno: con questa canzone ho un vero e proprio rapporto d'amore e odio. Ad ogni ascolto riesco ad avvertire una sorta di malessere che da un lato mi incuriosisce tantissimo, ma che in alcuni tratti rischia di diventare quasi insostenibile. Poi però comincia il ritornello e tutti i dubbi precedenti vengono azzerati in men che non si dica.

MEDIA - 8.3 - BONUS 6

Grimes

Genesis: 8

Go: 6

Flesh without blood: 7

Butterfly: 5,5

Kill V Maim: 5,5

MEDIA: 6,4 - BONUS 2

In linea di massima, dato che già la conoscevo, spesso mi è mancato il fattore "sorpresa" che il primo ascolto di altri brani mi ha dato. La Grimes di "Genesis" è quella che ho sempre preferito, ritrovando un sound più studiato, più caratteristico e - per quanto mi riguarda - più interessante.

Qui devo fare i complimenti a chi l'ha scelta per le presentazioni perché hanno saputo offrire una chiave di lettura a brani ai quali, inizialmente, pensavo di dare voti più bassi.

Per il resto probabilmente è un mio limite, ma non sono mai riuscita ad empatizzare al 100% con questa proposta, forse perché "non mi è arrivata" (cit. Ventura) o forse perché quell'eclettismo descritto non l'ho trovato così preponderante rispetto ad altri aspetti (tipo la presenza di elementi EDM, gli effetti sulla voce ecc...) che ho gradito meno.

Oscar and the Wolf

Breathing: 9

Susato: 6,5

Strange entity: 8

Fever: 6

Runaway: 7

MEDIA: 7,3 - BONUS 4

Premessa: lui vocalmente mi piace. Di OATW conoscevo principalmente Breathing, che ho riascoltato decisamente volentieri. Ha alternato sonorità che trovo meravigliose (Breathing e Strange Entity) ad altre che ho trovato meno accattivanti per il mio gusto. In generale è un artista che trovo molto comunicativo, capace di mescolare sensazioni molto eterogenee nei suoi brani; alcune mi hanno rapita di più, altre meno. A dir la verità mi spiace un po' non aver visto "The game", che è stato su di me il suo brano più spiazzante, ma penso che non giocarlo sia stata la scelta più intelligente.

In ogni caso tutto sommato è un artista che ho apprezzato e che sono stata contentissima di vedere in gioco.

Tamino

Cigar: 9,5

w.o.t.h.: 9

Tummy: 9,5

Verses: 9

Sun may shine: 10

MEDIA: 9,4 - BONUS 6

Tamino è stato tra gli approfondimenti musicali più interessanti di questo contest per quanto mi riguarda. L'avevo scoperto con Persephone e Cigar, avevo intenzione di scavare un po' nella sua discografia in questi giorni e sono stata ben contenta di averlo fatto in questo gioco. Trovo abbia un bel timbro, delle sonorità molto interessanti, amo questi brani più cupi, misteriosi e lugubri, amo gli accenni etnici. Trovo che in certi brani ci sia uno stile di decadente malinconia - in senso positivo - che mi fa impazzire (lo sentivo tantissimo su Persephone, in parte anche in Cigar), è una cosa che mi rimanda un po' a Leonard Cohen e ai Warhaus. "Sun may shine" è stato il brano più spiazzante e per me più coinvolgente per le sue sonorità. Tutto sommato è abbastanza spoglia e questo fa risaltare tantissimo il timbro di Tamino, ma al tempo stesso gli elementi presenti nella base sono particolarissimi. Nota di merito anche per "Tummy", che è un brano che trovo più semplice, ma altrettanto efficace ed intenso.

Tamino – 180
Dotan – 172
Oscar and The Wolf – 161
Grimes – 157

Ed è con un misto di riconoscenza e imbarazzo che annuncio come vincitore:

Tamino