Cantautrice inglese classe ’86, Alex Hepburn ha all’attivo due EP (‘Alex Hepburn’ del 2012 e ‘If you stay’ del 2018) e due album (‘Together alone’ del 2013 e il recentissimo ‘Things I’ve seen’ del 2019).

Alex, durante la sua carriera, ha aperto i concerti di Bruno Mars, Lianne La Havas, Alex Clare, Texas, Amy Macdonald e James Morrison.

Tra pop e soul ed un timbro unico, l’Hepburn (sotto etichetta Warner Music) meriterebbe maggior spazio nel panorama musicale internazionale. Quale occasione migliore di IDKHRH3?

Alice Dutoit è una cantante belga meglio conosciuta come Alice on the roof, pseudonimo derivato da un gioco di parole sul suo cognome. Ha partecipato alla terza edizione di The Voice Belgique dove è arrivata fino alla semifinale, battuta dall’eventuale vincitrice.

La sua produzione alterna canzoni in francese e inglese con una certa preferenza verso l’inglese. Trova più facile esprimersi con questa lingua rispetto alla sua madrelingua perchè le permette di dare sensazioni usando la muicalità delle parole e in questo modo è in gradi di esprimere la sua poesia senza essere troppo diretta e lasciando libertà di interpretazione.

Ho conosciuto questa cantautrice britannica poco più di un anno fa, durante una riproduzione casuale di Spotify, e mi ha subito colpito. Classe 2000, cresciuta nella periferia londinese a pane e Disney Channel ("I feel like sometimes people talk like, ‘I started listening to Ella Fitzgerald when I was 13,‘“No you didn’t, you were watching Disney Channel. What’s wrong with you?") rilascia il suo primo singolo TBC nel 2016. È solo nel 2018 però, mentre accompagnava in tour Jorja Smith, che si fa notare da un certo Drake, che cita su Instagram un verso del brano e compra anche delle T-shirt personalizzate. Da lì è tutto in discesa per questa stella emergente dell'R&B, che rilascia un EP, DDD (Dusk, Day, Dawn), vive fra Londra e LA e appare anche su Vogue durante la New York Fashion Week. Attualmente è al lavoro sul suo primo album.

Au/Ra, nome d'arte di Jamie Lou Stenzel, è una cantautrice alternative pop. Nasce ad Ibiza il 15/05/2002 dove rimarrà fino al 2007, per poi trasferirsi ad Antigua. Au/Ra cresce in una famiglia di musicisti (il padre è un produttore di musica elettronica) e inizia a coltivare la passione per la musica all'eta di 10 anni. Inizia la sua carriera postando dei video di cover su internet. Successivamente verrà notata dalla Sony Music, che deciderà di metterla sotto contratto. Il nome d’arte Au/Ra è tratto da un personaggio di una fan-fiction da lei scritta ispirata al Signore degli Anelli.

Classe 1999, Bea Miller è una cantautrice americana che predilige il genere pop, elettropop e dance pop. Nel 2012 ha partecipato alla 2^ edizione di X Factor US, programma che le ha permesso di firmare un contratto con la Syco Music e di pubblicare un EP nel 2014 e un album nel 2015. In questi anni Bea ha aperto i concerti di Demi Lovato, di Selena Gomez e delle sue compagne di talent Fifth Harmony, ha vinto un Teen Choice Awards e un Radio Disney Music Awards, è stata presente nella colonna sonora del film Wonder e ha collaborato con i NOTD raggiungendo le vette delle classifiche mondiali. Dopo 3 EP rilasciati nel corso del 2017 e un album uscito a febbraio 2018, Bea sta lavorando al suo terzo progetto di inediti. Ho riscoperto la Miller in questi mesi dopo averla persa di vista da X Factor e ho ritrovato una ragazza più matura vocalmente e musicalmente. La scelgo perché penso abbia tutte le carte in regola per essere la next big thing della musica.

Con la sua voce molto potente e lo stile con forti influenze R&B, Becky Hill è stata notata per la prima volta dal pubblico competendo alla prima edizione di The Voice UK. Semifinalista, Becky Hill è diventata la fan favorite della prima edizione, nonché il primo concorrente di The Voice UK a raggiungere la prima posizione in classifica per i singoli.

Da adolescente aveva cantato con il gruppo acustico soul/rock “Shaking Trees”, che attirò le attenzioni nella scena locale ottenendo anche alcuni passaggi sulla BBC Radio. Ad oggi, Becky Hill vanta due EP, un album compilation dei suoi singoli uscito nel 2019, nonché una vasta discografia di singoli come artista principale e di collaborazioni.

Benjamin Clementine è un cantante e poeta britannico, cresciuto nel nord di Londra prima di trasferirsi in Francia per un periodo di tempo. Durante la sua adolescenza ha vissuto come artista di strada, sino a diventare una figura di culto nella scena musicale e artistica. Clementine è nato a Crystal Palace, zona residenziale a sud di Londra, ma è cresciuto in una famiglia della classe media a Edmonton, nel nord della città, ultimo di 5 figli. È cresciuto con la nonna e dopo la sua morte si è trasferito con i suoi genitori. Coltivò i suoi primi interessi letterari avvicinandosi alla Bibbia e alla poesia, in particolare quella di William Blake, T.S.Eliot e Carol Ann Duffy. Clementine comincia a suonare il piano a 11 anni come autodidatta, cercando di riprodurre a orecchio le melodie del compositore francese Erik Satie. Nel 2015 pubblica il suo primo album, che ottiene un clamoroso e imprevedibile successo. Per questo disco vince il prestigioso Mercury Prize, che dedica alle vittime del Bataclan.

Blanco White è il nome d’arte di Josh Edwards, ventottenne artista londinese in attività dal 2016, del quale è possibile ascoltare diversi ep, mentre il primo vero e proprio album, On the other side, è atteso per il prossimo aprile. Sono entrato in contatto con l’artista tramite la mediazione di Spotify, che me lo ha consigliato sulla base dei miei ascolti, e infatti, sotto diversi aspetti, la sua musica è assimilabile a quella di diversi artisti indie/pop folk. Credo che la caratteristica che rende Blanco White peculiare all’interno di questo panorama - ed è un elemento dichiarato a partire dal dato onomastico – sia l’unione tra cantautorato inglese e atmosfere spagnoleggianti/latine: l’artista ha studiato in Spagna e in Sud America, restando affascinato da strumenti quali charango e ronroco, e la sua produzione va alla ricerca della sintesi (o, forse, dell’attrito) tra due mondi musicali. Dati tecnici a parte, penso che la sua musica catturi per una spiccata dimensione evocativa, suggestiva, a tratti delicata ma anche fredda e un po’ lugubre.

Megan Bülow, conosciuta solo come bülow, è una giovanissima cantante tedesca di 19 anni. Nasce in Germania ma vive l'adolescenza da nomade, visto che le sue prime esperienze musicali cominciano in tenera età in Inghilterra, dove non resta per molto visto che per motivi di studio andrà a vivere in Olanda. È stata anche in America, ma è nota principalmente in Canada per le sue collaborazioni di scrittura con diversi artisti locali. Come ho conosciuto bülow? Beatamente a caso durante un ascolto random di brani su youtube!lol Sono rimasto subito folgorato al primo ascolto, scoprendo successivamente altri brani di indubbio valore considerando che si trattava dei primi due EP. Il suo genere in linea di massima è il pop, ma all'interno dei suoi lavori si possono notare differenti stili e sfumature, anche sorprendenti considerato che è attiva a livello discografico da soli 2 anni.

Chloe x Halle è un progetto musicale che nasce dalla mente di due giovanissime sorelle statunitensi, da cui, come facilmente si può intuire, prende il nome lo stesso gruppo. Il duo muove i suoi primi passi pubblicando in rete svariate cover di canzoni più o meno famose, tuttavia per il debutto nelle scene bisogna attendere almeno altri tre anni. Il loro sound colpisce per uno stile maturo, raffinato e pulito, ma sempre ben definito. Viene descritto come una combinazione dei propri gusti musicali e modelli di riferimento, ed oltre a fortissime influenze della cultura nera come il soul, talvota confluisce anche di ritmiche urban ed elementi d'avanguardia.

Non so esattamente a che livello di popolarità siano ora, ma immagino che questo nome potrebbe suonare familiare ad alcuni. In genere tenderei ad inserirle in quella cerchia immaginaria di artisti che meriterebbe molta più attenzione, ma che alla fine in pochi conoscono bene. E speriamo che questa sia la vetrina giusta per farlo.

I Monophona sono una band proveniente dal Lussemburgo, che si muove nei territori dell'elettronica, raggiungendo l'acoustic downtempo, con atmosfere trip-hop molto intimiste Sono inciampato in loro nelle ricerche per l'EV, ma alla fine vertendo su altro all'epoca, ho deciso che questa casa sarebbe potuta essere una dimora più adatta (me ne pentirò?).
Ma cosa hanno fatto realmente questi Monophona? Se pensavate di essere difronte a degli sfaccendati ewwww you missed the point. 3 dischi, il primo premiato come second best album of the year on Ireland’s RTÉ2fm, and only Milano good vibes from music world per la loro produzione e la loro idea musicale.
Possono essere il volto che cerchiamo per questo gioco, volto che forse neanche i parenti stretti conoscevano prima di oggi, ma alla fine sia per la radio, che per le vostre playlist private possono essere really enjoyable. Buon ascolto a todos.

 Nicolas Bonazzi nasce a Bologna nel 1982, debuttando come chitarrista nei Sonus, per poi passare a fare il solista. Frequenta l’università e lavora nel ristorante di famiglia per potersi dedicare alla musica, fino ad incontrare Celso Valli che diventa suo produttore e mentore. Senza contratto discografico, si iscrive alle selezioni di Sanremo “Nuova Generazione”, venendo alla fine ammesso tra i 10 partecipanti al Festival con la canzone “Dirsi che è normale”. In contemporanea con la partecipazione al Festival esce un EP dallo stesso titolo.

 I No Mono sono un duo elettro/dream pop australiano composto dal produttore Tom Iansek e dalla voce Tom Snowdon. I due Tom iniziano a lavorare insieme nel 2014, quando ancora fanno parte di altri progetti musicali e il secondo partecipa a una traccia del primo. A poco a poco i due sviluppano l’idea di collaborare per dar vita ai No Mono, nati ufficialmente solo tre anni più tardi. Il nome del gruppo è ispirato al concetto giapponese del “mono no aware”, ovvero quella sensazione di forte partecipazione emotiva della bellezza della natura e della vita umana. Il duo può contare sulle produzioni ricercate di Iansek e sulla voce profonda e unica di Snowdon, che insieme danno vita ad atmosfere sognanti e cariche di pathos.

 Drast (vero nome Marco De Cesaris) è un rapper e producer Napoletano. Lil Kaneki (vero nome Alessio Aresu) è un rapper romano, noto anche come Caravaggio. Sono nati entrambi nel 2001.
Dopo aver prodotto singolarmente svariate tracce con molte collaborazioni nella giovanissima scena underground italiana, pubblicando sia su YouTube che su Soundcloud, a inizio 2019 i due iniziano a collaborare. I pezzi nati da questa collaborazione sviluppano sonorità più pop e attitudine più emo rispetto ai precedenti lavori.
Grazie al loro primo singolo, i due entrano in Bomba Dischi, l'etichetta romana esplosa grazie a Calcutta, Franco126, Carl Brave, Giorgio Poi e tanti altri. Sarà proprio Bomba Dischi a rivelare il nome del duo, "Psicologi".

I San Fermin sono una band nata dal progetto di un giovane compositore di Brooklyn, Ellis Ludwig-Leone, ed è tra le poche band in cui l’elemento focale non è il cantante, ma bensì il tastierista. La band è una squadra di musicisti di musica classica contemporanea che fanno cose diverse da ciò che hanno studiato. Nata nel 2013 un po’ per gioco, un po’ per sfida, sono già al loro quarto album. Durante gli anni hanno cambiato più volte formazione, mantenendo comunque la particolarità di una doppia voce maschile (Allen Tate) e femminile (Charlene Kaye, Karlie Bruce). Quest’alternanza di voci, che raramente si incontrano nello stesso brano, rende la produzione dei San Fermin davvero particolare. Non saprei definire quale sia il loro genere: nei loro brani coesistono elementi di musica rock, pop, classica, jazz, sperimentale, senza però risultare un “miscuglio strano”, ma bensì un gruppo con una forte identità e creatività. 

Sarah Stride è una cantautrice italiana, attiva sulla scena indipendente con album, video arte, happening, piece teatrali e laboratori nel campo dell’arte-terapia in ambito psichiatrico. Il cognome d'arte è un gioco di parole tra la fine e l'iniziale del suo cognome "Demagistri" e stride come la sua proposta musicale. Nel primo omonimo CD e nel CD di cover, la melodia e la linea vocale delle grandi interpreti italiane (Mina, Antonella Ruggiero, Giuni Russo, ecc..) incrocia il mondo dell'alternative rock mentre nel secondo album "Prima gli assassini" incrocia il mondo dell'elettronica, dall'industrial alla techno. La ho scelta perchè attraverso sue varie interviste, condivido il suo pensiero riguardo al mondo discografico attuale e al concetto di "indie", che negli ultimi anni è un genere che ha determinate caratteristiche, mentre anni fa venivano categorizzati come tali tutti gli artisti meno "mainstream" e così facendo c'era maggior creatività.

Saro è il progetto musicale alt-R&B-pop di Evan Windom, cantante di Los Angeles, che abbina il suo falsetto espressivo a un tappeto elaborato di musica elettronica. Crescendo, Saro è stato fortemente influenzato dai cantanti più amati dai suoi genitori, tra cui Annie Lennox, Michael Jackson, Gloria Estefan e Luther Vandross, ma non ha iniziato a scrivere la sua musica fino al diploma, all'età di 19 anni. Nel 2014, Saro aveva programmato la pubblicazione di un EP con il nome Evan Mellows, ma il suicidio del suo migliore amico d’infanzia e produttore dell’epoca gli fece completamente rivalutare la musica scritta fino ad allora. Windom ha attinto al suo dolore e si è ribattezzato Saro come omaggio al brano "Pretty Girls Make Graves" degli Smiths ("E il figlio nativo del dolore / Non sorriderà per nessuno"). Nel 2016, dopo una corposa ricerca musicale e la fondazione del suo studio musicale, Saro pubblicò il suo primo EP. 

Lei, tedesca, occhi di ghiaccio, una bellezza spiazzante malcelata dietro un sorriso timido e una passione per la cultura e la poesia brasiliana che coltiva sin da bambina. Lui, 100% americano, tatuatissimo e altissimo, ex-promessa dell’NBA fermata da un grave infortunio. Un incontro nato quasi per caso che ha cambiato per sempre le loro vite, trasformando due personalità tra loro opposte nella band macina hit che ha conquistato le radio negli ultimi anni. Il loro primo singolo, Drinkee, miscelava la cassa in 4 della house con i versi del poeta brasiliano Chacal: un connubio decisamente inusuale che ha trainato i dancefloor di tutto il mondo in un battito di ciglia, lanciando Sophie Hawley-Weld e Tucker Halpern tra festival e palchi giganteschi, sempre accompagnati dall’albero-cotroller midi che si portano in tour, uniti sotto il nome di Sofi Tukker. 

Tash Sultana, australiana con origini maltesi, è una cantautrice e polistrumentista, descritta come una "one-woman band". Sultana nasce e cresce a Melbourne. Inizia ad avvicinarsi alla musica all'età di tre anni, quando suo nonno le regala una chitarra. A causa di un eccessivo uso di droghe, Sultana sviluppa una psicosi all'età di 17 anni e di conseguenza è costretta a sottoporsi ad una terapia di recupero per diversi mesi, esperienza che la segnerà e influenzerà la sua produzione musicale. Attualmente è in grado di suonare oltre 10 strumenti, tra cui la chitarra, il basso, la tromba, il flauto, le percussioni ed il sassofono. 

 È una cantante irlandese. Dopo un’apparizione nel 2006 all’Eurovision Song Contest come corista, nel 2007 entra a far parte del gruppo “The Saturdays”, band femminile di dance pop. Nel 2015 diventa giudice del talent show “The voice of Ireland”
Nel 2017 dopo aver lasciato la band, pubblica il suo primo album da solista “The Waiting Game” allontandosi dallo stile precedente per avvicinarsi a sonorità folk e country pop.

Alex Hepburn
Alice on the Roof
Ama Lou
Au/Ra
Bea Miller
Becky Hill
Benjamin Clementine
Blanco White
bülow
Chloe x Halle
Coma_cose
CRLN
Crystal Castles
Doja Cat
Freya Ridings
GEoRGiA
Javiera Mena
Jaymes Young
Kiana Ledé
Lolo Zouaï
Monophona
Nicolas Bonazzi
No Mono
PSICOLOGI
San Fermin
Sarah Stride
Saro
Sofi Tukker
Tash Sultana
Una Healy