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7 agosto, 2013
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7 agosto, 2013
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7 agosto, 2013
Fob92 ha detto
Se non prendi quell'artista...
Temo che sarà un
eppure...non è cosi 🙂 baci
Game Ranking Winner 2018/2019
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4 marzo, 2015
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4 febbraio, 2018
Fob92 ha detto
Mi sono accorto solo ora che le manche sono state suddivise tirando una riga nel mezzo dell'Italia.@Casadelvino, posso chiederti il motivo di questa scelta?
Sisì infatti ho chiamato questa semifinale "girone SUD", la prossima sarà "girone NORD" ovviamente
Mi sembrava semplicemente un'idea carina che inoltre, visto le vostre scelte, permetteva una buona varietà nelle composizioni dei due gironi (appena vedrete la seconda noterete che è composta in maniera simile in fondo 🙂 )
Utente
4 febbraio, 2018
Tiro su il topic:
Ricordo che avete ancora due giorni per votare (non taggo ancora) , prima tutti lo faranno, prima posterò la seconda semi 🙂
Per il resto ricordo anche la possibilità di raccontare con qualche riga il perchè della vostra scelta, il presentare la vostra regione eccetera
A me questa semi piace molto, ogni brano ha un suo perchè, alcuni mi hanno trasmesso qualcosa di forte
Utente
1 dicembre, 2014
SICILIA
DIMARTINO - NON SIAMO GLI ALBERI
Antonio Di Martino è un cantautore e musicista, originario di Misilmeri che possiede un dono raro, quello di dipingere paesaggi, scenari, spaccati quotidiani attraverso un non comune uso della parola, una vena descrittiva incredibilmente intensa e poetica.
Non siamo gli alberi è stato il singolo di lancio di “Sarebbe bello non lasciarsi mai, ma abbandonarsi ogni tanto è utile“. Videoclip diretto da Giacomo Triglia.
Game Ranking Winner 2018/2019
Utente
4 marzo, 2015
AIELLO - ARSENICO
AIELLO (all’anagrafe Antonio Aiello) è nato a Cosenza il 26 luglio 1985.All’età di 10 anni inizia a studiare musica, accostandosi al pianoforte prima e al violino poi. All’età di 16 anni, inizia a studiare canto e ad esibirsi davanti al pubblico, ma soprattutto a scrivere le prime canzoni, a comporre le prime melodie.
Nel Dicembre 2011 partecipa a SanremoSocial, con il nuovo singolo “Vorresti Gridare” e sebbene il web lo abbia fortemente sostenuto attraverso blog e siti musicali importanti, AIELLO comunque non è stato selezionato tra i 6 giovani partecipanti.
Arsenico è un singolo pubblicato il 25 gennaio 2019.La canzone parla di un amore ormai finito e come il protagonista della storia cerca piano piano di riprendersi dal dolore della fine della storia. Egli ripercorre tutti i momenti della storia un po' alla volta, rammaricandosi di aver perso le tracce ormai della persona amata, arrabbiandosi di ricordare puntualmente tutti i bei momenti passati.ARSENICO racconta i suoi risvegli, i suoi viaggi, i suoi ricordi d’amore, il suo ridere, anche se ha il cuore ammaccato.
Aiello dice del suo pezzo “Ho scritto ARSENICO quando ancora cercavo i suoi occhi come cerco il tiramisù nei menù dei ristoranti , l’ho chiamata “Arsenico” perché penso che l’amore possa avvelenare, ma uccidere mai”.
Il video di ARSENICO è il primo video italiano formato da solamente “Instagram story" messe insieme. Protagonista del videoclip ufficiale è Emma De Longis.
Ho scelto questo pezzo perché lo trovo innanzitutto un bel connubio di indie e pop, poi personalmente è una delle mie canzoni preferite del 2019.Ogni volta che l'ascolto il ritornello mi ammazza profondamente, infatti credo che ognuno di noi si è trovato in condizione di essere lasciato e di trovarsi profondamente addolorati.Spero che la canzone vi piaccia, buon ascolto e ricordatevi…
"L’amore può avvelenare, ma non uccide mai”.
Utente
4 febbraio, 2018
Ricordo : tutti devono votare, per entrambi le semifinale, classificando i 10 brani dal primo all'ultimo. Pena : 50 punti di penalità. Non ci si può autovotare (quindi chi è nel girone manda la top 9)
I primi 5 della classifica dei compagni semifinalisti, passano. I primi 2 tra i 5 non passati nella classifica degli altri semifinalisti, passano a loro volta.
(ps io voto per primo e mando i voti a @melrose. )
ATTENZIONE: il brano toscano non è presente su spotify, accedere a youtube cliccando sull'immagine corrispondente (vale anche per gli altri)
Avete tempo fino a Lunedì alle 19.
@Latinista @pesca @Gennz @JoJo @Alby @mariomatt @edorf @bilirubina @Edre @NotturnoManto @Pikachu @xello @drugo92 @Toppetta @Fob92 @CrYs @Salva @simpa @Signorina Silvani
Utente
1 maggio, 2016
Sono stata l'ultima ad iscrivermi a questo gioco, non volevo farne in questo periodo perchè sono piena di impegni e il tempo è tiranno. Quando ho visto che mancavano la Liguria e l'Emilia Romagna, mi sono buttata senza pensarci, perchè l'Emilia è la mia amatissima terra d'origine.
Daniele Ronda è un artista piacentino, famoso a livello nazionale come autore e a livello locale come cantautore dalla vena folk. Però è sulla canzone che mi voglio soffermare, perchè la scelta ha un significato ben preciso.
Volevo una canzone che rappresentasse in pieno la mia regione e La sirena del Po è perfetta per questo.
L'Emilia Romagna ha in sé due mondi, opposti ma con caratteristiche in comune.
L'Emilia è la terra. E' il sudore dei contadini, degli allevatori, in quella pianura creata dal Po lungo il quale sono sorti tutti gli insediamenti urbani. I contadini sono diventati poi grandi industriali, famosi in tutto il mondo soprattutto nel settore automobilistico e gastronomico.
La Romagna è il mare. Non un mare perfetto e cristallino come in altre regioni, ma un mare chiuso, buio, a volte ostile. Con poca terra ed un mare imperfetto, il romagnolo ha avuto l'ardire di chiamare i turisti al mare e far dimenticare loro di essere al mare. Il divertimento sta all'asciutto, in quella luminosa riviera romagnola in cui essere tristi è impossibile. Date un orto ad un romagnolo e lo trasformerà in un giardino (o ve lo farà credere).
Cosa accomuna due regioni così diverse? L'allegria, la giovialità, la cordialità, l'ospitalità. Siete sempre i benvenuti, con un bicchiere di Sangiovese o di Lambrusco in mano a brindare insieme.
La sirena del Po riunisce in sé la terra, il mare e l'allegria. E' una sirena emiliana, sta nel fiume e non nel mare, però la musica si avvicina molto al folklore romagnolo, con quella fisarmonica impazzita tipica delle balere del ballo liscio e quel violino amato da Secondo Casadei, nonno di Raoul e autore di Romagna mia. Il tutto condito da un'allegria e gioia di vivere contagiosa.
Tutto qui? No. C'è anche un tocco di poesia.
"Camminavo per strada da bambino e ad un certo punto incontrai un anziano signore che se ne stava seduto fuori dall'entrata di un bar. Lo guardai, mi chiamò verso di lui e mi disse: "Sognare ti renderà debole". Io non gli credetti e scappai spaventato. Forse oggi gli risponderei: "Signore, non esiste peggior cieco di chi non sa sognare".
Perché noi pazzi sappiamo mescolare realtà e immaginazione.
In questa canzone c'è tutta l'Emilia Romagna, tutte le sue anime. Spero che vi piaccia come piace a me e che per quattro minuti vi faccia dimenticare tutti i pensieri.
" Ah ... anche poeta ! "
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Per prima cosa perdonatemi per la brevità della presentazione, ma questi giorni sono davvero un gran caos e non riesco a fermarmi troppo a scrivere.
LEMANDORLE
San Junipero
PIEMONTE
Cito questo estratto dalla loro presentazione sul sito dell'etichetta discografica INRI:
Lemandorle (sì, si scrive tutto attaccato) è un progetto nato in coda sulla Salerno-Reggio Calabria in un pomeriggio d’agosto degli anni ’80. Un Mac, un microfono e tre-minuti-tre per raccontare storie semplici che mescolano musica da club, malinconia e stratificazioni pop.
Trovo che descriva in maniera molto schietta ed evocativa la musica di questo duo torinese. Un gruppo che, di base, è indie, ma che prende spunti importanti anche dalla musica elettronica e pop, pur non sottovalutando i testi dei brani, elemento molto importante per un gruppo che canta in italiano. Trovo che la musica elettronica e l'italiano facciano sempre un po' "a pugni", la nostra lingua è molto "rilassata", piena di parole lunghe e accenti che non favoriscono l'inclusione in una struttura ritmica più serrata e accattivante. Non ho ritrovato questo dettaglio nei brani dei Lemandorle, ed è stata una scoperta molto piacevole.
Sin da quando ho scelto il Piemonte - ovviamente a causa dell'avatar coordinato, avevo ben chiara l'idea di voler intraprendere una tra due strade: o il cantautorato, o l'elettronica. La qualità del cantautorato piemontese è innegabile, ma trovo che questa regione sia stata tra le poche in Italia a regalare artisti in grado di includere l'elettronica nei propri brani, come ben ci ha insegnato Simona from Torino, Italiaaaa in anni e anni di trasmissioni televisive in cui non mancava mai di citare i suoi amati corregionali e concittadini Subsonica. Questo è il motivo principale per cui ho deciso di scegliere San Junipero dei Lemandorle, o, come ha scritto il buon Casa nella grafica, San Jupinero(lo), uno dei loro brani in cui la componente elettronica è più spinta della componente indie, che in Italia rischia spesso di diventare un po' ripetitiva. Il testo, semplice ma accattivante, diventa la naturale estensione dei suoni malinconici ma martellanti dell'arrangiamento.
Da quando ho scoperto questo brano, mi sono ritrovato a canticchiarlo più e più volte, si tratta sicuramente di una di quelle canzoni che "cresce dentro di te", una vera e propria grower, per cui mi rendo conto di aver corso un rischio, ma posso dire sicuramente di non avere rimpianti, perché al momento è diventato uno dei brani italiani che preferisco.
Buona fortuna a tutti gli altri della semi
Utente
5 aprile, 2018
LOMBARDIA
Dopo essermi assicurato al SSC il feat. con la regina del reggae made in Berghem, non potevo esimermi dal portare i kings del folk rock bergamasco:
FOLKSTONE
Il loro successo oltre ad unire il rock a strumenti folk come cornamuse, bombarde, cittern, bouzouki, ghironda e flauti sta nel toccare tematiche attuali di critica sociale.
E’ difficile poi trovare un gruppo nella bergamasca che non si è mai tirato indietro né con le canzoni né durante i live ad esporre i propri valori e la propria visione del mondo basata su concetti come libertà, solidarietà ed umanità. Un gruppo che mi ha insegnato a lottare e credere nei miei ideali e di pensare con la mia testa senza seguire ciecamente ciò che dice o vuole la massa.
La Lombardia non è composta solo dalla metropoli Milano ma anche da tanti piccoli paesi delle varie provincie e la vita in provincia è opprimente sia al Nord che al Sud.
Questa foto ritrae l’attuale line up che è composta da “soli” 7 membri, nelle line up precedenti erano ben in 8/9 ma negli ultimi due CD, l’arpa è stata quasi del tutto abbandonata e con la pubblicazione dell’ultimo CD “ Diario di un Ultimo” uscito l’8 marzo di quest’anno, Andrea e Matteo, due membri storici, hanno definitivamente lasciato il progetto, e al loro posto è venuto il polistrumentista Marco Legnani.
All’inizio, questo CD non sarebbe dovuto esistere come album dei Folkstone perchè Lore, leader e voce maschile, stava pensando ad un progetto solista perché credeva di aver perso la linfa compositiva per fare un nuovo progetto targato Folkstone ma lavorando sui nuovi brani notava che richiamavano al 100% la sua band e quindi ecco all’ennesimo capolavoro targato dalla band bergamasca.
Ho scelto di gareggiare con “Elicriso(C’era Un Pazzo)”, il primo singolo estratto dalla loro ultima fatica discografica, una dolce mid tempo basata sulla perfetta unione tra la voce della Roby(cornamusa, bombarde, voce femminile e all’occorrenza arpa celtica) e quella di Lore, così descritta:
“Tratta dalle pagine del Diario di un Ultimo eccovi un'altra storia... Elicriso (C'era un pazzo). La vita ci rende diversi, ognuno con il peso dei propri giorni vissuti intensamente o stancamente sulle spalle. Non capendo il vissuto degli altri, li cataloghiamo come lontani da noi, li pensiamo come degli ultimi. Ma se solo potessimo andare oltre lo sguardo superficiale delle apparenze e delle convenzioni sociali, daremmo vita a spensierate danze intorno al fuoco con la musica di sottofondo che semplicemente unisce e fa splendere "un sole d'oro", l'Elicriso appunto, anche nella notte più buia.”
Non vedo l’ora il 29 agosto di andarli a vedere e cantare a squarciagola
"Piangerò, riderò con il vino addosso
E sarò come te con te accanto
E vivo con te nell’incanto che sarà per me il fuoco
Viaggerò, scoprirò con il cuore addosso
Tu sarai come me con me accanto
E vivi con me nell’incanto che sarà per te
Il Fuoco"
Così come il resto della loro PAZZESCA discografia perché loro sono un gruppo che vale la pena assolutamente vedere live!!!
Amici, pa e strinü(pane e salamella in bergamasco), vino, birra, pogo, headbanging, balletti pseudo folkeggianti
FOLKSTONE SIETE VITA!!!
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