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Moderatore - Mentore
Moderatore
7 agosto, 2013
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Se avrete il piacere di ascoltare Cazzate di Marco Jacopo Bianchi in arte Cosmo, noterete che questo brano ha due anime.
La prima parte è vibrante, ricca di parole e di immagini.
Nella seconda, quasi non si parla ma emerge il lato più "cosmico", con synth ed elettronica in grande spolvero.
Del resto, sono tutte cazzate, è Cosmo stesso a dircelo.
Per questo dopo essersi fatto delle grandi seghe mentali a suon di "ho letto su un blog chi ha finanziato la Jihad" o di "come scaldare la voce", molla tutto e su una base che sembra quasi raffigurare una corsa a perdifiato, torna a ridare ossigeno alla musica.
Marco, sono tutte cazzate, si ripete, come un mantra.
Quindi metto anch'io da parte le parole e vi lascio ascoltare il brano in santa pace.
Utente
4 febbraio, 2018
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E rieccoci! Incredibile, sono già passati un sacco di mesi dalla meravigliosa The Phoenix in cui presentai l'ascetica Lacrymosa dei grandissimi Evanescence.
Ecco solo alcuni frame delle reazioni dei suoi più grandi Sostenitori, just like Vike , Cassa and Jojo (I need his name for attention):
Clos? 
Comunque per venirvi incontro questa volta invece ho scelto un terzetto di eccezione:
Linea 77
Caparezza
Hell Raton
E con loro , la loro pazzesca collaborazione Play & Rewind.
Il brano viene dal pazzesco EP Server Sirena, infatti se pensavate Che "Feat (stato di Natura)" fosse il progetto di solo collaborazioni più forte degli ultimi 12 mesi, è arrivato il momento in cui andarlo a recuperare.
Il gruppo stesso ha spiegato che il progetto:
" si è poi evoluto con l'idea di allargarsi al mondo dell'hip hop [...] Tutte le persone coinvolte nel progetto sono amici conosciuti nel corso degli anni, artisti che hanno raccolto la sfida della band per stima."
I nostri Rage Against the Machine Italiani infatti sono rinomati per permettere al mondo del rock di incrociarsi con quello dell'hip hop, creando sempre dei brani pazzeschi e ricchi di contenuti sonori e tematici.
Infatti Play & Rewind non è da meno, in quanto rappresenta una commistura di questi due mondi di grande impatto, in cui si incontrano tutte le similitudini di questi universi, come abbiamo imparato nell'unico incredibile inimitabile concerto di Barona alla Riscossa.
Ma non solo! Infatti oltre che i generi musicali, qua si incontrano anche diverse lingue, perchè non ci facciamo mancare nulla. Il giovanissimo Hell Raton innamorato di un altro cabron porta lo spagnolo, Caparezza brings the italian, e il ritornello e il titolo sono puramente anglofoni.
Insomma non ci facciamo mancare nulla. Avete bisogno di scatenarvi, di trarre energia dalla musica, di sconvolgere animi e menti? Siete nel posto giusto ragazzi miei. Lasciate uscire il meglio o il peggio di voi (it depends) e fatevi trasportare da questo mancato successo planetario 
Pompa l'autostima, benzodiazepine, credi più in te stesso, metanfetamine
Utente
12 febbraio, 2015
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Ecco solo alcuni frame delle reazioni dei suoi più grandi Sostenitori, just like Vike
avevo dimenticato quella perla ascetica
devo dire che a The Phoenix mi sono fatto tanti amici 
(@Edre 
)
Heads up all the way
Cause it's too late to be afraid
There's no time to rest
I wanna go and see what's next
Utente
8 febbraio, 2020
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Calcutta - Del Verde
Da Calcutta abbiamo innegabilmente imparato molto negli ultimi anni: tutti adesso sappiamo che se prendi due Tachipirina 500, otteniamo una Tachipirina 1000, che agli ex che ci stalkerano dai call center dobbiamo rispondere che ci siamo addormentati di loro, e abbiamo anche appreso che l'espressione "Danza kuduro" può risultare perfino gradevole in una canzone, tutte prese di coscienza importanti a cui non avremmo mai creduto senza le sue canzoni.
Calcutta ha riscritto la definizione di stereotipo indie, attribuendo il significato universale di "persona che pesca a caso un abito trasandato dal guardaroba di mio nonno e canta nenie radical chic", definizione resa intramontabile e ancora in voga oggi nei migliori vocabolari degli oltranzisti pop. Al tempo stesso è difficile negare che ovunque lui abbia messo mano nel campo delle collaborazioni con rinomate artiste pop nostrane, sono nate delle belle canzoni.
Molti, ahimè, conoscono Del verde principalmente per via dell'iconica esibizione della vincitrice di X Factor 13, Sissi; io personalmente la venero dal primo ascolto di Mainstream e ho sempre pensato che avesse l'autorevolezza e lo spessore di un singolo.
A livello di poetica, Calcutta mi ha conquistato, tra le altre cose, per via di una modulazione delle parole tutta sua, dovuta in parte ad una scansione della vocali molto aperta, che rende peculiare l'articolazione dei suoni, e gli conferisce al tempo stesso quell'alone da cantastorie che lo contraddistingue nel bacino del genere. Musicalmente le sue produzioni ricorrono ad un uso parsimonioso dei synth, centellinati in maniera minimalista, come supporto talvolta appena accennato all'impalcatura vocale. E che dire dei testi? C'è un po' dell'immaginario di Enzo Jannacci, quando vengono introdotte delle espressioni apparentemente banali, ma che in realtà vengono rivoltate in maniera secondo me brillante per innestare un senso di sorpresa e colpevole divertimento in chi le ascolta, pungicando la nostra attenzione.
In Del verde viene affrontata una problematica cara ai neo-laureati, quella dell'essere disposti a impreziosire il curriculum con stage non retribuiti piuttosto che cedere ad un posto fisso, che sì, garantisce stabilità economica (ma neanche tanto in questo periodo storico), ma fondamentalmente il concetto di base è che il fatto di essere ingabbiati in un lavoro a tempo indeterminato può far paura più del precariato, da qui la key sentence della canzone, Preferirei perderti nel bosco che per un posto fisso.
Vi lascio dunque al video ufficiale, che è una sequela di comportamenti prudenti da adottare scrupolosamente per non ritornare alla fase 1 della pandemia.
Utente
7 agosto, 2013
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Ne conosco tipo 2 o 3 del mio girone lol e non nascondo che sono un po' terrorizzato dall'idea di dover ascoltare tutte queste canzoni
Utente
7 agosto, 2013
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Mahmood - Sabbie Mobili
Il tema ricorrente in molte canzoni di Mahmood è quello del ricordo del padre che lo ha abbandonato da bambino.
Anche in questo brano Alessandro ci racconta qualche suo ricordo e come avverte la sua assenza (“Stare senza te è come stare al campetto senza palla”).
In una camera di un Hotel si chiede se stia bene e avverte un vuoto dentro di sè, paragonato alla sua bocca che sa di quello che non beve (“Oggi la mia bocca sa di ciò che non bevo/Come la Coca che ho lasciato lì in quel bar a Napoli “)
Nel ritornello avvertiamo la voglia di regire del cantante che si rende conto di avere tanti sogni, ma di non riuscire a realizzarli perchè bloccato dalla tua lentezza, anche se vorrebbe correre come un giaguaro! (“Vado lento lento ma, vorrei correre come un giaguaro/Di sogni ne avevo cento, fra, qui seduto da un kebbabaro”)
Utente
7 agosto, 2013
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Marco Mengoni
"20 Sigarette"
Siamo nel 2013, Marco vince Sanremo e ottiene certificazioni a gogo.
È il suo anno, la sua affermazione. Dopo i platini di "L'essenziale" arrivano certificazioni anche in estate con "Pronto a correre". L'esercito è agguerrito pronto a struggersi e a fare macelli per il singolo da estrarre a Novembre, sono tutti certi, il capolavoro nell'album c'è e il mondo è degno di riceverlo.
Ma succede qualcosa, qualcosa che ancora oggi non trova spiegazioni.
Probabilmente lo staff aveva previsto Salvini e Meloni, e ha ritenuto il mondo indegno di cotanta arte.
Ma qui su RH siete brava gente, è arrivato il momento per voi, di riconsiderare le vostre vite, i vostri gusti, le vostre scelte.
Grazie a La Fenice, su RH siete pronti ad accogliere "20 Sigarette" brano scritto e composto da Marco con Ermal Meta, parla della fine di una storia d'amore tra due persone che avevano visioni diverse, attraversa la sofferenza e la solitudine che ne consegue ma arriva alla rinascita, cantando di un nuovo amore, ma con una nuova consapevolezza, quella di star bene prima con se stessi. Con questo nuovo modus vivendi, quando torna a cantare del primo amore, lo fa con una luce diversa, quella della pace, perché è anche grazie a quell'amore che si è arrivati alla ritrovata felicità.
Testo
Non è poi per sempre
Voglio vivere ogni istante
Eri tu
Lei non è speciale
Almeno so fingere bene
Ero io
E soffia il vento di levante
E gli alberi si svestono
Piegandosi un po'
E fumo venti sigarette
Guardandoti su foto che io
Io non scorderò
E non c'è niente di speciale su nel cielo
È solo un aquilone che resiste al vento gelido
Se a portarlo ero solo io
Come sai non è per sempre, per sempre
Non più
Sopra un pianoforte
Si sparpaglia la mia mente
Anche se
Io credo di star bene
E spero che tu sia felice
Come me
E casa, viaggi e poi l'amore
Due occhi che guardano i miei
E non sono i tuoi
È una notte rosa e neve
Ho voglia di camminare
Solo con me
E non c'è niente di speciale su nel cielo
Solo un aquilone che resiste al vento gelido
Se a portarlo ero solo io
Come sai non è per sempre, per sempre
Non più
Non è per sempre, per sempre
Non più
E penso che eravamo solo a passi piccoli
Che vanno in due diverse direzioni
E se per caso tu domani ti trovassi qui
Sarebbe bello dirti in fondo va bene così
E non c'è niente di speciale su nel cielo
Solo un aquilone che resiste al vento gelido
Se a portarlo ero solo io
Come sai non è per sempre, per sempre
Non più
Non è per sempre, per sempre
Non più
Fun Fact
Fun fact: @Alex87 a fine Ottobre si augurava, tra gli altri, di vedere questo brano estratto come singolo a Novembre. Oggi dice che chi non lo vota sarà bannato.
Fun fact 2.0: @smiley è una fan falsa perché non ha mai portato questo brano nelle edizioni precedenti, si salva dal ban perché così ora lo porto io.
Cacciatore
Utente
7 agosto, 2013
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Felice delle varietà di artisti citati, peraltro alcuni non li conoscevo e li sto scoprendo molto piacevolmente...
Solo ora scopro che Fob non mi prende Coez?
Utente
30 aprile, 2020
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STAG
Dimmi se adesso mi vedi
Forse qualcuno di voi conosce già questo brano interpretato da Arisa (e, per me inspiegabilmente, nemmeno nel suo caso è stato estratto come singolo), ma nel Contest voglio proporvelo nella versione originale degli STAG, band nata dal progetto musicale solista di Marco Guazzone, autore del brano.
Scopriamo, direttamente dalle sue parole, com’è nata l'idea per la scrittura del brano.
Quando scriviamo partiamo sempre da un’immagine. Ci affascina l’idea che la musica e le canzoni possano essere la colonna sonora delle emozioni. Come se gli strumenti attraverso le note dovessero descrivere e dipingere qualcosa che non possiamo vedere, ma che prende forma grazie alla musica, che ha il potere di rendere visibile l’invisibile.
E se volessimo rappresentarlo con un colore, quale sarebbe?
Sarebbe il blu, perché è un colore che racchiude sia la malinconia della pioggia, sia la limpidezza di un cielo sereno. La leggerezza dell’aria come la profondità del mare. È un colore pieno di contrasti e sfumature, proprio come la nostra musica.
Premete "play" e immaginate di ascoltare questo brano al crepuscolo, osservando il mare da una spiaggia deserta. Le sonorità riverberate e oniriche invitano all’introspezione, a riflettere sulla consapevolezza di un amore non corrisposto e sulla dolente sensazione di essere invisibili agli occhi della persona amata, nonostante il vano tentativo di squarciare il velo dell'indifferenza.
Lasciatevi cullare dalla struggente malinconia dipinta dalle note del pianoforte e dall’assolo di tromba, immergetevi nel racconto di questo amore impossibile narrato dalla voce di Marco.
È semplice pensare che
Tutto è difficile...
Vi lascio sotto spoiler il testo completo di questa autentica poesia in musica. 
...Dimmi se si può perdere
Per troppo amare
Ti prometto che
Non canterò mai più di te
Non senti che
Non vedi che
Sto male
Non senti che
Non vedi che
Si muore per te
Raccolgo il vento e il mare è andato via
E resta solo il sale
Su di me
Non senti che
Non vedi che
Sto male
Non senti che
Non vedi che
Si muore per te
Non senti che
Non vedi che
Sto male
Non senti che
Non vedi che
Ti guardo
Ti guardo
Ti guardo
Ti guardo
E dimmi se adesso mi vedi
Utente
5 aprile, 2018
Offline
"Avanti/Indietro" è una BANGER, una SMASH HIT, una BOP che vanta una produzione SPAZIALE da parte di Ceri, suo produttore di fiducia.
Rappresenta i ritmi frenetici, la voglia di cambiamento che si respira a Milano, è un brano che mi riporta in particolar modo all'estate del 2015, quando lavoravo all'EXPO,dove ho cambiato 3 case nell'arco di 5 mesi, dopo aver vissuto in soli due appartamenti in 7 anni, quando mi sono trasferito a Milano per studio/lavoro. L'ultimo mese(ottobre) quando avevo deciso che sarei tornato a casa dai miei, lavoravo tipo 6 giorni su 7, e quando il giorno dopo ero di riposo, dato che non avevo la macchina, smontavo dal lavoro, tornavo a Ciniselllo, quel mese grazie ad amici in comune ero riuscito a trovare una stanza a Cinisello, prendevo le valigie e tornavo a casa un giorno, iniziando così a fare il trasloco piano piano. Io, come Frah, prendevo il regionale Milano - Brescia o il Milano - Verona Porta Nuova.
Nell'estate 2016 e 2017, da Maggio a Luglio, tornavo a vivere a Milano per motivi lavorativi, dato che riuscivo a far coincidere diversi lavoretti e quindi mi ributtavo a vivere nella città metropolitana, "non pensando" alla mia situazione familiare. Ed io, attualmente, avrei un gran voglia di ripartire ed essere libero.
Milano quanto mi costa? Ed io quanto cazzo bevo?
Avanti e indietro, avanti e indietro, quasi potrei guidarlo io sto treno
Sogno di farli e di spenderli, rotoli Tenderly, sto venendo lì a prenderli
Cambio casa ogni sei mesi più o meno
Senza mai avere una casa davvero
Avanti e indietro, avanti e indietro
Non mi riporti su se ora cado dal cielo
Se a casa tua ora sono come uno straniero
Ogni volta riparto, ma stavolta è da zero
Vorrei solo essere libero di volare dove voglio
Vorrei solo essere libero, libero
Vorrei solo essere libero di tornare quando voglio
Vorrei solo essere libero di fare quello che voglio
Vorrei solo essere libero di volare dove voglio
Vorrei solo essere libero, libero
Non importa qual è il posto se alla fine il mondo è nostro
Di seconda mano, neanche loro sanno quante miglia che hanno fatto
Corse in metropolitana, treni regionali, corro sui binari
Come faccio a pensare al domani se non bastano 24 ore per tutti quanti i miei piani?
Cazzo quanto sto correndo? Ora che son di nuovo solo
Non mi servirà un aereo per prendere il volo
Non ci riesco a stare attento, lei mi parla, io neanche la sento
Ad ogni passo verso il paradiso ne faccio almeno quattro verso l'inferno
Vorrei solo essere libero di volare dove voglio
Vorrei solo essere libero, libero
Vorrei solo essere libero di tornare quando voglio
Vorrei solo essere libero di fare quello che voglio
Vorrei solo essere libero di volare dove voglio
Vorrei solo essere libero, libero
Non importa qual è il posto se alla fine il mondo è nostro
Farò pace con me stesso, ma ho bisogno di più tempo
Hai portato a casa dei miei scatoloni con tutte le mie cose dentro
E speri che il prossimo uomo che trovi sia meglio, non un altro fallimento
Io te l'avevo detto (ooh ooh ooh, ooh ooh ooh) che non ero affidabile (ooh ooh ooh, ooh, ooh, ooh)
Io te l'avevo detto (ooh ooh ooh, ooh ooh ooh)
Io te l'avevo detto, dimmi chi le cancella 'ste pagine adesso
Game Ranking Winner 2018/2019
Utente
4 marzo, 2015
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CURIOSITÀ E STATISTICHE
- 13 artisti di questa categoria erano presenti già nella scorsa edizione
- Coez, Lorenzo Fragola, Marco Mengoni, Michele Bravi, Negramaro e Tiziano Ferro sono gli unici artisti che sono stati giocati in tutte e 3 le edizioni.
- Ci sono ben 7 duetti in questa categoria (tra cui 4 donne) e abbiamo superato già il record della scorsa edizione
- Franco 126 è l'unico artista al momento che compare due volte nella stessa categoria
- Olimpico è l'unico al momento (insieme ad asp l'anno scorso) ad aver giocato due volte su tre uno stesso artista.
- Al momento sono stati giocati già 11 ex talent e sono presenti 8 gruppi
- Il brano più vecchio è Solo per te dei Negramaro del 2005
Ricordo inoltre che il PUBBLICO può votare visto che mi è stato chiesto in privato ma l'ho anche scritto a pagina 6!
Utente
12 febbraio, 2015
Offline
MIAMI BEACH
Votate Miami Beach, l'hit mancata di quella chicca di album che è Bengala!
Ma torni sempre come la tristezza
scavalcando dalla mia finestra
ed io che stavo bene senza
sarà il caldo, sarà qualcos'altro...
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Utente
6 dicembre, 2019
Offline
Animali notturni
La canzone è passata un po' in sordina nonostante apra e sia la title track dell'ultimo loro disco, il primo prodotto da una major con sonorità pop e con testi più semplici e accessibili. Parla di amicizia e di come muta con il passare del tempo. Qualcuno si è perso per strada, qualcuno si è allontanato, ma solo geograficamente. “E adesso che si contano gli impegni
siamo sempre troppi o sempre troppo pochi”.
Con gli amici puoi brindare a un successo, condividere felicità ma puoi anche parlare di rimpianti, di solitudine. “Mi sentivo bene, volevo urlarlo.. E ho paura che sia tardi. Se la vita è un lampo, io non l’ho visto. Vorrei soltanto avervi accanto..” “Poi ti aspetti di esser ricordato, contar qualcosa per qualcuno, ma sei un’altra storia, solo un’altra storia”. L'amicizia nella quale rifugiarsi, coccolati da un abbraccio rassicurante e terapeutico. “Fate un passo avanti, un altro avanti, potremmo stringerci più forti e non sentirci mai più soli”.
Utente
15 aprile, 2016
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CHIAVI DI CASA
« “Chiavi di casa” perché io ho capito che è importante ritrovare il modo di ritornare a casa, di trovare quella persona che con la sua luce riesce a vedere al di là del foglio, riesce a vedere cosa c’è scritto anche dietro, non solo la parte bianca che mostriamo agli altri e allora là riesci a trovare le tue “Chiavi di casa”»
Accade sempre dopo, quando forse è troppo tardi, che si diventa consapevoli del valore di ciò che si è perso.
Ps. Ascoltare in successione l'interludio (Il punto in cui ti ho perso) -> Chiavi di casa.
Utente
7 agosto, 2013
Offline
KassaD1 ha detto
Belle scelte20 sigarette merita tantissimo, forse io avrei optato per Non me ne accorgo che ho sempre ritenuto incredibile.
Non me ne accorgo è stata singolo però @KassaD1
Waves of Music ha detto
Deluso da Mengoni, speravo tantissimo in 'La casa Azul' ed ero convinto sarebbe stata portata
20 sigarette ha aspettato 7 lunghi anni. La casa Azul è fresca, puo' attendere!
Cacciatore
Utente
7 agosto, 2013
Offline
Fob92 ha detto
E anche altri, tra cui gli Yosh Whale (con i loro 413 ascoltatori mensili) in questo senso, ti dirò che mi sembrano un po' prematuri.
ça va sans dire, ma, pur capendo l'opinione, non la condivido.
Già nell'introduzione al gioco, Juventino parla di "album di qualunque cantante italiano", che già per me legittima le scelte più disparate.
Al tempo stesso io la vedo semplicemente come una gara tra non singoli, che alla fine è l'unico vero requisito per partecipare. Ad estrarre i singoli (e a "lasciare indietro" i non singoli) non sono solo i grandi nomi, ma anche le realtà musicali più piccole, ovviamente con aspettative commerciali e motivazioni alla base diverse. Quindi trovo la presenza anche di queste ultime realtà in linea con la mia idea del contest.
Altro motivo - anzi, è quello principale - per cui non condivido quest'opinione è perché il singolo non è solo "quello che ti fa vendere", ma è anche altro. Io ascolto il brano che ho selezionato e credo che racconti molto dell'universo musicale degli Yosh Whale, sarebbe un'onesta e valida carta d'identità del gruppo. Lo ascolto e immagino un video musicale, per esempio. Poi colgo una cura e un'attenzione nella produzione che non meritano - a mio avviso - di restare semplicemente "uno dei brani dell'EP", ma è un pezzo che per me meriterebbe di essere estratto, di essere considerato come "a sé stante".
Poi ragazzi, cioè sti Yosh Whale hanno partecipato allo Scambio Music Fest 2018 e hanno portato a casa il Premio Editoria Musicale, mica bruscolini!
Ecco, a proposito: chi sono gli Yosh Whale? Sono quattro ragazzi provenienti da esperienze musicali totalmente diverse. Come riportato in una loro intervista: Sam ha radici nel metalcore, Ludovico nel fingerstyle, Andrea nel ambient elettronico e Vinz, che poi è la voce, dal soul e dalla black music. Il risultato è molto evocativo, moderno, d'impatto.
L'EP da cui è tratto "Ciclope" è YAWN, EP auto-prodotto che rappresenta una commistione tra elettronica, pop e soul. Trovo che il brano sia suggestivo, ipnotico, con una produzione curatissima e spiazzante, con cambi di sonorità che lo rendono unico ed intrigante.
Moderatore - Mentore
Moderatore
7 agosto, 2013
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Buongiornissimooo...Caffè bollente carezzerà il mio palato?!!!?!!
): @Gennz ma quindi ora fino a venerdì solo uomini e poi da sabato donne?
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