L’ultima Alice!!! Firmato dal “Maestro” il brano fu presentato alle selezione del Festival di Sanremo 2014….ma venne bocciato

Quando la terra si dissolverà nell'acqua
E l'acqua nel fuoco
E il fuoco nell'aria
E l'aria nello spazio
Saremo liberi dalla materia

Si può essere felici
Se si è in pace con la mente
Frammenti di cielo entrano in noi
Rose gialle, prati verdi, vi trasportano lontano
Dai veleni, veleni

L'avidità, l'odio, la rabbia, l'ignoranza
La confusione, l'attaccamento, la gelosia
Il possesso, la follia, il rancore
Sono veleni, veleni

Acque esatte impregnate
Di passaggi marini
Nella luce più fitta
Sconfiggono i dolori

Si può essere felici in questa vita, in questo mondo
Dove guerre e ingiustizie entrano in noi
Riconoscersi è la chiave che aprirà qualunque porta

Veleni, veleni, veleni, veleni, veleni, veleni
Veleni, veleni, veleni, veleni, veleni, veleni

CHIARA - LA VITA CHE SI VOLEVA

Perché Chiara

Quando Juventino mi ha chiesto di partecipare a La Fenice ho pensato di iscrivermi con un pezzo un po' più vintage e sconosciuto, suscitando così tanto l'orrore in Gennarino che dopo un paio d'ore ed una sfrenata ricerca nelle banche dati del web, ha così sentenziato: "Devi cambiarla, ho scoperto che è stato un singolo". Va bene. Chiara, tuttavia, è sempre stata lì, in quel novero di scelte gradite e mai rinnegate, nonostante l'intenzione di una strada meno convenzionale. La strada che mi porta a Chiara è lineare e senza deviazioni. È la strada che mi porta a casa. Faccio parte di quella fetta di pubblico che l'ha seguita con ammirazione dal primo momento, quando Morgan ha saputo cucirle addosso il suo vestito migliore con assegnazioni impeccabili. Probabilmente il colpo di fulmine è arrivato con I was made for lovin' you. La prova del nove al Verdi di Firenze, totalmente incantato dal suo talento puro.

Perché La vita che si voleva

Pescare un solo pezzo da Bonsai è tutt'altro che semplice, la scelta è così ampia da poterlo riutilizzare anche per le prossime edizioni de La Fenice. Dopo una prima indecisione legata a Kamikaze e Bambola Daruma, La vita che si voleva si è prepotentemente imposta come la canzone più adeguata ad incarnare lo spirito del gioco, riuscendo così a risorgere dalle proprie ceneri. Perché? Come perché? Provate a chiudere per un attimo gli occhi e immaginate in quest'ordine: il palco dell'Ariston, una scatenata Drusilla Foer ad annunciare l'arrivo di Chiara che, per l'occasione, ha deciso di indossare un lungo e scintillante abito color argento (un po' Florence Welch per Impero Couture) e, dulcis in fundo, La vita che si voleva. Di certo avrebbe meritato un'esposizione mediatica di quel calibro e pure un posticino in più nelle playlist di quanti più fruitori possibili. Potente, intensa, profonda. La sua canzone più introspettiva, ma anche la più difficile da donare. È stata scritta per l'amata nonna a pochi giorni dalla sua scomparsa. Troppo difficile poterne parlare senza ritrovarsi con la voce rotta dal pianto. Eppure Chiara ha già dato prova di poterla cantare magistralmente, come a volerlo gridare quell'amore, come a volerlo urlare così forte da farlo arrivare fino in cielo. C'è tutto in questo pezzo: testo, voce, anima, cuore, tecnica, spessore, ultrasuoni, coscienza, commozione, autenticità. In altre parole, se preferiamo, c'è Chiara in tutta la sua forza e in tutta la sua fragilità.

Dietro a ogni sorriso c’è un miracolo, è stato molte volte di conforto e se resto in silenzio non ti preoccupare io ti parlerò attraverso una canzone

Juventino mi confermi che ho votato bene???? Cmq anche io ho sempre pensato che La vita che si voleva avrebbe meritato l'Ariston e sotto il 5o posto nn ci sarebbe andata