Utente
7 agosto, 2013
Contento per le qualificate di Musical e Alta tensione, PER NULLA per commedia
Riguardo al genere Fantasy mi avete sorpreso perché non mi aspettavo diverse belle scelte!
Allora prima di tutto, a sto giro è Notturno che mi ha fregato il film (notate che io vengo presentato per ultimo perché ho fatto la Smiley della situa io stavolta, karma is a bitch ). Donnie Darko è stupendo, anche se un po' complesso, spero abbia più fortuna di Mulholland Drive
Harry Potter non l'ho mai visto ahhaha ma non poteva mancare, Il Signore degli Anelli invece mi piace molto e c'avevo pensato su anche io di portarlo (anche se sono più affezionato al primo capitolo). L'ho visto poco tempo fa e trovo bellissimo anche il film di Amers, come pure Maleficent.
Riguardo a Vita di Pi, volevo portarlo e fino all'ultimo ero indecisissimo (o forse me l'hanno proprio rubato non mi ricordo più ahahah), ma in un'altra categoria (e non vi dico quale se no partono anche qui le diatribe sull'attinenza alla categoria ).
Il film di Sparso invece non l'ho visto e nemmeno gli Avengers.
Freedom comes when you learn to let go
Utente
7 agosto, 2013
Utente
7 agosto, 2013
Okay, visto che ho un attimo di tempo stasera, presento la mia scelta Fantasy!
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Okay, sono voluto partire subito col trailer stavolta perché penso di aver scelto un film che tutti conoscete e spero abbiate visto, ossia:
Alice in Wonderland di Tim Burton
Anche in questo caso ho ragionato molto partendo dal regista, che amo alla follia per il tocco gotico, grottesco e surreale che dà alle sue pellicole.
Basato sul capolavoro di Lewis Carroll - che credo abbia un posto particolare fra le storie per bambini grazie al messaggio che lancia e alla simbologia che gli è stata attribuita -, il film se ne discosta. Intanto la protagonista non è più una bambina sognatrice, ma una giovane che ha un po' perso la capacità e la voglia di sognare, a causa principalmente del paradossale grigiore in cui vive. D'altro canto, anche nel Paese delle Meraviglie le cose non vanno come dovrebbero: regnano l'oppressione e la violenza dettate dal regime della Regina rossa.
Burton - grazie anche agli strepitosi attori che adoro Johnny Depp, Helena Bonham Carter e Anne Hathaway, senza dimenticare tutti gli altri (notissimi) - riesce a dare un taglio ironico alla storia, come sempre dalla parte di chi va contro corrente e dei loser (lo amo per questo ), ma grazie anche alla potenza della storia che tutti conoscono, ne esce un super filmone mega Pop!
L'ho scelto perché trovo che sia un film fatto benissimo, per nulla scontato, che lascia un segno e che lancia il giusto messaggio in maniera creativa e originale! E poi: è uno dei film più fighi che abbia mai visto! È davvero proprio figo in tutti i sensi!
Ma soprattutto, l'ho scelto perché ho adorato i personaggi!
Dico subito che, da sempre, il mio preferito è lo Stregatto:
Poi c'è la favolosa Regina rossa che odia gli animali ahahah
La stupenda Regina bianca, emblema di tutte le tossicodipendenti pacifiste del mondo
Una confusa (ma bravissima) Alice
Una fantastica versione psichedelica del Brucaliffo
Un Bianconiglio che ogni @smiley dovrebbe avere come amico
E, naturalmente, colui che diventa il vero protagonista del film: un adorabile Cappellaio Matto
La bellezza dei personaggi di questo film è che ce ne sono poi una moltitudine di minori, tutti stupendi (anche nella surreale realtà di Alice), ciascuno caratterizzato benissimo: il film è davvero curato nei minimi dettagli!
Un ultimo motivo per il quale l'ho portato, è la STUPENDA colonna sonora. Svariati i pezzi bellissimi, oltre a quello di Avril vorrei però ricordare quel gioiellino di Tea Party di Kerli:
Se anche voi pur non essendo più bambini avete festeggiato almeno una volta un NON compleanno (io sabato l'ultima volta ), votatelo!
Freedom comes when you learn to let go
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
smiley ha detto
Mi dispiace per Chicago, ma mi fa piacere che abbia convinto almeno Alby a guardarlo. Tra l'altro morta perché non sono passata con l'unico film che ho presentato. Stavate cercando di dirmi qualcosa?Visti 8/9 in fantasy!
Belle scelte, a due avevo pensato anche io inizialmente. Poi ho mandato in fretta (la mia prima scelta era un film che avevo portato nella prima edizione -.-) e ho optato per un film che ho visto non da tanto ma che mi ha totalmente conquistato nella sua semplicità (e lo presenterò domani con calma). Stavolta dubito però di sperperare i voti.
Utente
7 agosto, 2013
BLACK PANTHER
Sono più le cose che ci uniscono, che quelle che ci dividono. In tempo di crisi, i saggi fanno ponti e gli stupidi innalzano barriere.
Un padre che non ha preparato suo figlio alla propria morte è un padre che ha sbagliato
https://www.youtube.com/watch?v=U0BTGEIZsrk&list=PLgRVXI5rmojuDoGd2wzOo1HJXXXWi1ybp
TRAMA
Il Wakanda, nazione dell’Africa centro-Orientale, si nasconde agli occhi del mondo. In apparenza Paese povero di risorse e speranze, nei fatti il più tecnologicamente avanzato del mondo, grazie alla presenza del vibranio, minerale alieno dalle inimmaginabili potenzialità. Quando T’challa sale sul trono, divenendo così la nuova Pantera Nera che protegge il proprio popolo, intende preservare la tradizione, ma un ritorno inatteso a Wakanda lo obbligherà a rivedere i propri piani.
https://www.youtube.com/watch?v=U0BTGEIZsrk&list=PLgRVXI5rmojuDoGd2wzOo1HJXXXWi1ybp
Un film il cui valore politico non si riduce certo alle innocue frecciatine lanciate contro Trump nella tradizionale scena durante i titoli di coda e neppure alle metafore più o meno velate sparse nel racconto. No, il gesto politico più forte e deciso di Black Panther sta nella sua stessa esistenza, perché i tempi sono cambiati, o perlomeno stanno cambiando, nel nome della pluralità di sguardi e dell'integrazione dei soggetti che storicamente, in tale genere, sono stati poco o per nulla rappresentati.
Game Ranking Winner 2017/2018
Game Ranking Winner 2020/2021
Utente
7 agosto, 2013
HARRY POTTER E IL CALICE DI FUOCO
TRAILER
TRAMA
Il piccolo Harry è ormai cresciuto, ha compiuto quattordici anni e si appresta a cominciare il suo quarto anno da studente alla scuola di alta stregoneria di Hogwarts. Non vede l'ora di rincontrare i suoi amici Ron e Hermione e di rituffarsi nel fantastico mondo dominato da incantesimi, pozioni, formule magiche, scope volanti, animali stravaganti, eccentrici insegnanti, ma la sorte gli riserva non poche sorprese. Tra queste un torneo internazionale di magia che vede la partecipazione dei rappresentanti delle più rinomate scuole del mondo. Harry viene suo malgrado coinvolto nel torneo. Ci saranno numerose prove da superare ed i rischi non mancheranno, anche perché qualcuno sembra tramare nell'ombra...
CURIOSITA'
- Le scene sott’acqua per la Seconda Prova furono girate grazie a un’enorme vasca d’acqua. Daniel Radcliffe passò un totale di 41 ore immerso.
- Su un giornale c’è scritto “Harry Potter e il Torneo Tremaghi”: si tratta del titolo che J.K. Rowling pensò di dare al quarto libro.
- Harry Potter e il Calice di Fuoco cambia completamente il modo di concepire il mondo del mago della Rowling. Ecco perché questo fu il primo film della saga a ricevere il PG-13, il marchio che vieta la visione del film ad un pubblico minore di 13 anni non accompagnato da genitori.
- Jany Temime, stilista e designer dei costumi di Harry Potter e il Calice di Fuoco, si ispirò al vestito di Cenerentola per quello di Hermione in occasione del Ballo del Ceppo.
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
DURANTE LA TORMENTA
Durante la tormenta è un film spagnolo del 2018 prodotto da Netflix, diretto da Orion Paulo, già regista dello splendido Contrattempo e interpretato tra gli altri anche da Il Professore de La casa di carta.
TRAMA: Un'anomalia temporale fa sì che Vera salvi la vita di Nico, un dodicenne che viveva nella sua casa 25 anni prima, morto la notte del 9 novembre 1989 dopo aver assistito ad un omicidio. Il fatto però scatena conseguenze gravi ed imprevedibili. Improvvisamente la vita di Vera cambia, risvegliandosi in una realtà in cui sua figlia non è mai nata e suo marito non la conosce nemmeno. Vera dovrà far chiaro sull'accaduto, cercando di capire cosa è successo la notte durante la tempesta, quando ha salvato il ragazzino. (da Wikipedia)
La trama è abbastanza semplice e non regala niente in più rispetto all'argomento dei viaggi nel tempo e di cambiare quindi la linea temporale, però nella sua semplicità è riuscito a tenermi incollata per due ore davanti alla TV e a emozionarmi scena dopo scena. La disperazione della protagonista che scopre che salvando una vita ha costretto se stessa a una realtà totalmente differente e senza l'amata figlia è il passaggio meglio riuscito, è il motore che dà vita a tutti gli intrecci, alcuni magari anche banali ma che a visione conclusa prendono tutto il senso. La scena finale (che non scrivo nemmeno sotto spoiler perché spero che recupererete) è forse melensa ma è un melenso che ho trovato perfetto.
Perché guardarlo? Perché gli spagnoli non son male in questo genere, per il Professore, per la bellissima protagonista, perché resterete 128 minuti a chiedervi cosa avreste fatto voi in quella circostanza, per Time after Time.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
"Quella tigre non è tua amica. Quando guardi nei suoi occhi,
la sola cosa che puoi riuscire a vedere è lo specchio delle tue emozioni"
Con Vita di Pi potrei aver infranto la regola del partecipare a questo gioco con un solo film per categoria. Questo perché, una volta finito, il capolavoro di Ang Lee non è più lo stesso film che avete iniziato a vedere qualche ora prima. Vi si aprirà un mondo di storie diverse e, come dice lo stesso protagonista, starà a voi scegliere la storia migliore.
Apparentemente questa scelta sembrerebbe stonare con il genere fantasy, ma a mio parere rientra a pieno titolo in quel genere definito "fantastico". Non solo i giochi di luce e d'acqua che incantano grazie all'ottima fotografia, non solo le avventure affascinanti e fuori dal comune che Pi vive nel suo viaggio attraverso l'Oceano, ma soprattutto la dimensione onirica e surreale che pervade l'intero film. Abbastanza immediato, secondo me, il richiamo al dipinto Sogno causato dal volo di un'ape intorno a una melagrana un attimo prima del risveglio, di Salvador Dalì. Un quadro che a detta di molti interpreterebbe la teoria dell'evoluzione, cosa che per certi versi fa anche Vita di Pi.
Come un sogno, questo film si compone di vari livelli di lettura e di diverse sfumature emotive. Il film è una storia unica nel suo genere, eppure l'avventura di un ragazzo che sopravvive in mare aperto insieme ad un esemplare adulto di tigre, in qualche modo, è la storia di ciascuno di noi.
Il film comincia con un incontro. Uno scrittore in preda ad un blocco creativo viene messo in contatto con un uomo di nome Pi, qualcuno con un'incredibile storia da raccontare e che potrebbe finalmente ispirarlo. Seduti a pranzo, questo strano signore dal nome buffo comincia a raccontagli la sua vita.
Sin da bambino, Pi coltiva la sua spiccata indole spirituale, tenuta viva dalla curiosità. Osserva contemporaneamente diversi culti religiosi, all'apparenza contraddittori, segue un regime alimentare vegetariano e riesce a vedere un'anima anche negli occhi dei più feroci animali dello zoo gestito da suo padre. Tra questi, una splendida tigre del Bengala di nome Richard Parker.
Divenuto un ragazzo, Pi è costretto a lasciare l'India alla volta del Canada insieme alla sua famiglia, per volere di suo padre. In viaggio con loro portano anche i loro animali, una risorsa grazie a cui poter cominciare una nuova vita in una terra così lontana. Il viaggio per Pi si rivela parecchio malinconico, ma anche molto difficoltoso, soprattutto a causa dell'ostilità di alcuni membri dell'equipaggio.
Una notte, una violenta tempesta sorprende la nave e Pi è l'unico che riesce a mettersi in salvo, assistendo impotente alla tragica morte della sua famiglia. Il ragazzo si ritrova a bordo di una scialuppa, miracolosamente in compagnia di alcuni degli animali: una zebra, un orango, una iena e Richard Parker, la bellissima e intimidatoria tigre.
Eccoci anche stavolta, seppur in mare aperto, in uno di quei famosi sistemi chiusi che piacciono tanto a me.
"Dovevo ritornare al mondo. O morire provandoci"
Se gli uomini hanno un'anima e una spiritualità, gli animali non possono far altro che seguire il loro istinto e la loro natura. E così, tra l'improbabile equipaggio di quella scialuppa di salvataggio, inizia a prevalere l'istinto di sopravvivenza, la legge del più forte.
La zebra, l'orango e la iena soccombono uno dopo l'altro.
Inizia la convivenza tra Pi e Richard Parker. Una convivenza complicata, lunga, sofferta, durante la quale ognuno cercherà di imporsi sull'altro, di dominarlo, finché arriverà il punto in cui entrambi si salveranno la vita a vicenda. Nel suo girovagare in mare, Pi è chiamato a mettere a dura prova sé stesso, i suoi valori, il suo stesso rapporto con Dio.
Nel toccante e struggente gioco di allegorie che è Vita di Pi, per il cui svelamento vi rimando alla visione del film, questa è soltanto una versione della storia. Quella che il protagonista preferisce raccontare. L'unica che può raccontare.
A guardare il film con più attenzione, Pi e Richard Parker finiscono per apparirci come due facce della stessa anima. La parte umana e la parte animale. Rispettosa e riflessiva l'una, vorace e aggressiva l'altra. In quel viaggio di disperazione e di dolore, in cui ha perso tutto ciò che aveva, Pi ha imparato a fare i conti con la parte peggiore di sé, quella che meno apprezza e che inevitabilmente viene fuori nei momenti di maggiore smarrimento.
Anche l'uomo è un animale. Anche lui segue l'istinto e si lascia offuscare dalla rabbia. Anche lui può fare del male. Mentre cerca di addomesticare Richard Parker, Pi non sta facendo altro che tenere a bada, dentro di sé, il suo lato più oscuro, imparando a convivere con esso.
Per questo motivo, a mio parere, Vita di Pi è una grande allegoria nell'allegoria. Una metafora della nostra esistenza come uomini, della continua lotta tra il bene e il male.
Dove scegliamo di stare? Dove troviamo riparo quando, durante il nostro tempestoso viaggio senza meta, ci troviamo di fronte a difficoltà insormontabili?
Anche se la vita può farci male, sarebbe molto più facile dare libero sfogo al nostro dolore e alla nostra rabbia, alla tigre che è in noi e alla quale, a volte, siamo costretti ad affidarci per sopravvivere. Molto più difficile è imparare a lasciarla andar via, continuare a scegliere di essere umani, nonostante tutto.
"Penso che la vita non sia altro che un atto di separazione,
ma la cosa che crea più dolore è non prendersi un momento per un giusto addio"
Utente
7 ottobre, 2018
HE IS GOING HOME.
Donnie Darko (2001)
Un film di Richard Kelly
Innanzitutto, mi preme scrivere che Donnie Darko è un film che per me ha realmente il sapore dei ricordi, perché la visione si situa in un momento specifico, cioè nella primavera del 2005. Frequentavo il terzo anno di liceo e avevo deciso di farmi la tessera del videonoleggio in modo da poter prendere film a noleggio. Era diventato un bellissimo rito del sabato pomeriggio, e in questo modo ho avuto modo di conoscere pellicole quali l'inarrivabile Profondo rosso, Big Fish, Dogville, Moulin Rouge, Il fantasma dell'opera e diversi altri, guidato tra l'altro da Ciak, bellissima rivista cinematografica che ero solito acquistare mensilmente. Se il film mi piaceva particolarmente, decidevo poi di acquistarne il dvd. Tra questi film c'è appunto Donnie Darko, film che, abbastanza ignorato alla sua uscita, nel 2001, ha, nel corso del tempo, guadagnato lo status di pellicola cult, amato da critica e pubblico, con protagonista tra l'altro un Jake Gyllenhall agli albori della sua carriera.
Probabilmente tecnicamente si tratta di uno sci-fi, nel senso che il film insiste su viaggi nel tempo, warmholes, paradossi spazio-temporali, cosa che rende DD di non semplice comprensione, prestandosi a diverse chiavi di lettura (mi sono imbattuto addirittura in una teoria 'esoterica'). In una notte dell'ottobre del 1988, il problematico adolescente Donnie, forse schizofrenico, viene attirato fuori casa dall'immagine di una figura vestita da coniglio che gli preannuncia l'imminente fine del mondo (il mondo finirà tra 28 giorni, 6 ore, 42 minuti e 12 secondi); contemporaneamente, il motore di un aereo precipitato da non si capisce dove si schianta contro la casa di Donnie, e in particolare contro la stanza del giovane, che sarebbe morto se non fosse stato in qualche modo 'salvato' da Frank, il coniglio. Il film segue alternando scene divertenti e momenti drammatici, con il protagonista che, poco a poco, indirizzato da Frank, cerca di decifrare il motivo per cui si è salvato da un assurdo incidente. Ha forse una missione da compiere? (Trattandosi di un film abbastanza complesso, la domanda non è retorica).
Aldilà della trama, spiegazioni, teorie ecc, mi sono immediatamente innamorato di questo film per la delicatezza che trasmette, per l'empatia che il protagonista riesce a generare nello spettatore: il regista, Richard Kelly, dà vita a un personaggio, interpretato benissimo dal giovane Jake, fragile, spaesato, ma padrone della propria vita fino al dolcissimo, e parimenti amarissimo, finale. Lasciando stare la mera gara, sarebbe bello che lo vedeste - o rivedeste - anche per un confronto sul significato complessivo, sul senso dei 28 giorni della via crucis di Donnie.
https://www.youtube.com/watch?v=F4XHKnQFEkg
Menzione speciale per la canzone Mad World, cover di un brano dei Tears for fears, realizzata per l'occasione dagli artisti Gary Jules e Michael Andrews. Brano che viene usato proprio nel finale e che, con estrema delicatezza, accompagna, commenta i sentimenti dei personaggi, inconsapevoli compagni del viaggio finale di Donnie.
Utente
7 agosto, 2013
Commento brevemente i risultati delle prime tre categorie. I musical passati credo di averli votati tutti. Per alta tensione sono contento in particolar modo per Split, il mio preferito di questa categoria, e anche per Dogville.
Delle commedie tifavo soprattutto per Grand Budapest Hotel che è un vero gioiellino. Bene per Truman Show anche se, nonostante Jim Carrey, me lo ricordavo più come un film drammatico, ma l'ultima volta che l'ho visto ero in prima o seconda superiore e son passati un po' di anni (circa 13 mi sento vecchio ) forse ricordo male. Pride è l'unico film tra quelli passati che non ho visto e voglio recuperarlo appena possibile.
Dei miei sapevo di aver poche possibilità sia con Aladdin perché recentissimo e alcuni potrebbero ancora non averlo visto, sia con Tre Manifesti perché meno tensivo rispetto gli altri in gara. Su Mean Girls invece ci speravo
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I fantasy li ho visti tutti
Utente
24 ottobre, 2013
amers ha detto
Belle scelte, a due avevo pensato anche io inizialmente. Poi ho mandato in fretta (la mia prima scelta era un film che avevo portato nella prima edizione -.-) e ho optato per un film che ho visto non da tanto ma che mi ha totalmente conquistato nella sua semplicità (e lo presenterò domani con calma). Stavolta dubito però di sperperare i voti.
Lo metto nella lista di quelli da recuperare
Sushi (non mi riesce taggare dal cell ), ho votato in ritardo solo una volta
Utente
7 agosto, 2013
La rilettura de "La bella addormentata nel bosco" vede una giovane e bella Malefica, regina della brughiera. Un giorno qualunque, quando tutto sembrava scorrere serenamente, giunge nella foresta un ragazzo di nome Stefano e tra i due nasce una tenera amicizia. Col passare degli anni il legame si trasforma in un grande amore ma lei non sa che colui che ha conquistato il suo cuore puro presto la tradirà e le ruberà le sue grandi ali fatate
Venuta a sapere che Stefano è diventato re, guidata dal rancore e dalla sete di vendetta, Malefica si reca al castello in occasione della festa di battesimo della principessa Aurora. Fra lo stupore generale, decide di voler fare anche lei un "dono" alla piccola: il giorno del suo sedicesimo compleanno, ella si pungerà il dito col fuso di un arcolaio e cadrà in un sonno eterno simile alla morte. Re Stefano implora in ginocchio di ritirare la maledizione e così decide di concedere una possibilità all'innocente creatura: il bacio del vero amore potrà svegliarla
Aurora cresce libera e spensierata e in Malefica, che ha controllato a vista la principessa in tutti questi anni, nasce un senso di colpa per il gesto compiuto quando lei era ancora piccola e innocente. Così tenta di cancellare la maledizione che aveva lanciato ...
Se volete sapere come è andata a finire, non vi basta che vedere il film!
TRAILER:
ALCUNE SCENE:
CURIOSITA':
- La colonna sonora è cantata da Lana Del Rey
- Nella breve scena dell'incontro tra Malefica e l'Aurora di cinque anni, la piccola principessa è interpretata da Vivienne, figlia di Angelina Jolie e Brad Pitt. L'attrice ha rivelato che la scelta è stata quasi obbligata visto che sua figlia era l'unica bambina a non aver paura di lei con l'abito della strega.
Utente
7 agosto, 2013
ACTION
ed è la nostra quinta categoria.
Ricordo che sparso aveva la priorità su tutti essendo stato il primo iscritto e smiley l'aveva scelta come priorità.
Vado a presentarvi ora i film in gara in ordine di iscrizione al gioco:
@sparso ha deciso di concorrere con...
@xello ha deciso di concorrere con...
@NotturnoManto ha deciso di concorrere con...
@smiley ha deciso di concorrere con...
@Rio91 ha deciso di concorrere con...
@Alex8806 ha deciso di concorrere con...
@amers ha deciso di concorrere con...
@Alby ha deciso di concorrere con...
@Sushi ha deciso di concorrere con...
Le votazioni sono aperte fino a mercoledì 26 alle ore 18.00
Ricordo che per votare ogni utente avrà a disposizione 10 punti, da distribuire a proprio piacimento per un massimo di 5 film. Non si potrà votare il proprio film.
Game Ranking Winner 2017/2018
Game Ranking Winner 2020/2021
Utente
7 agosto, 2013
HUNGER GAMES
Trailer
Trama
Ogni anno tra le rovine di quello che fu il Nord America, lo stato di Panem obbliga ognuno dei suoi dodici distretti a mandare un ragazzo e una ragazza a competere agli Hunger Games. In parte bizzarro spettacolo, in parte stratagemma intimidatorio del Governo, gli Hunger Games sono un evento televisivo nazionale nel quale i "Tributi" devono combattere gli uni con gli altri per la sopravvivenza. Contrapposta ai Tributi ben allenati che si sono preparati agli Hunger Games per tutta la vita, Katniss è costretta a contare sul suo brillante istinto oltre che sull'addestramento di un precedente vincitore dei giochi, l'alcolizzato Haymitch Abernathy. Per tornare a casa al Distretto 12, Katniss deve fare scelte impossibili nell'arena, che metteranno sulla bilancia la sopravvivenza contro l'umanità e la vita e contro l'amore.
Fischiamo tutti insieme
Curiosità
- Il film, costato 78 milioni di dollari, ha stabilito il record per il miglior esordio negli USA di un film non-sequel, con 152,5 milioni di dollari. La pellicola ha registrato il terzo miglior dato di sempre dopo Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 e Il cavaliere oscuro.
- La produttrice Nina Jacobson ha rivelato che l’audizione di Jennifer è stata così forte da far commuovere tutti. È stato allora che hanno capito che era perfetta per il ruolo di Katniss.
- Jennifer Lawrence ha raccontato che le riprese di Hunger Games sono state decisamente avventurose e non facili: "Spesso abbiamo girato nei boschi e anche per molte ore di seguito, quindi a volte mi sono arrangiata a fare pipì all'aperto e considerato che le riprese duravano tanto, ero talmente stanca che non ce la facevo a farmi una doccia. E così mi ripresentavo sporca di sangue finto e polvere, come prima."
L'attrice ha detto che durante le riprese capitava anche di imbattersi in animali: "C'erano un sacco di orsi, sia cuccioli che adulti, ma c'erano anche i tacchini selvatici che erano buffi. C'era un assistente alla regia che era incaricato di fare in modo che i tacchini non si avvicinassero e doveva spaventarli e scacciarli. Ma dopo un po' loro non avevano più paura di lui..."
Utente
7 agosto, 2013
PER UN PUGNO DI DOLLARI
Sembra che non amiate la pace... Si può amare ciò che non si conosce e in cui non si crede?
Un pistolero solitario, Joe, arriva a San Miguel, una cittadina al confine tra gli Stati Uniti d'Ameria e il Messico e prende alloggio alla locanda del paese, dove diventa amico del proprietario Silvanito. Lì viene a sapere della lotta tra le due famiglie dominanti della città: i fratelli Rojo: Don Benito (il fratello maggiore, capo della famiglia), Esteban (elemento poco intelligente e vigliacco, anello debole dei tre) e Ramón (sanguinario criminale, abilissimo nell'uso del fucile) e la famiglia di John Baxter, sceriffo della città. I Rojo sono commercianti di alcolici mentre i Baxter vendono armi; le forze delle due famiglie si equivalgono.
Joe decide di vendersi a entrambe "per un pugno di dollari", facendo una sorta di doppio gioco e riuscendo così a far scontrare le famiglie più volte tra loro. Salva anche Marisol, prigioniera a amante forzata di Ramón, permettendole di lasciare San Miguel con il marito Josè e il figlioletto Jesús e dando loro gran parte dei soldi ricavati dalle due famiglie. Catturato dai Rojo, Joe viene torturato e tenuto prigioniero, ma riesce con astuzia a sfuggire ai suoi carcerieri e, con l'aiuto del falegname-becchino Piripero, a nascondersi in un rifugio sicuro per curarsi dalle ferite subite. I Rojo, credendo che Joe abbia trovato asilo presso i Baxter, incendiano il quartier generale della famiglia nemica uccidendo tutti i componenti.
Ripresosi dalle ferite, Joe ritorna in città per lo scontro finale. Mentre Ramón, i suoi fratelli e i loro uomini stanno torturando Silvanito perché riveli dove si trova "l'americano", lo scoppio di un candelotto di dinamite riempie di fumo la via principale di San Miguel e quando il fumo si dirada la figura di Joe appare in lontananza. Mentre si avvicina, Ramón gli spara l'intero caricatore del suo Winchester mirando al cuore, ma l'uomo continua incredibilmente a rialzarsi dopo ogni colpo, e arrivato a tiro di pistola, quando il Winchester scatta a vuoto avendo finito le munizioni, alza il poncho e lascia cadere una pesante lastra metallica che porta i sette segni dei colpi di fucile all'altezza del cuore.
Dopo un silenzio carico di tensione gli uomini di Ramón cercano di estrarre le pistole…………………
Sergio Leone – Clint Eastwood – Gianmaria Volontè…..e la grande musica di Ennio Morricone
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
NotturnoManto ha detto
semota ha detto
Ciao, Sushi
Ne ho visti 0/9
Un colpo al cuore
Bellissime scelte anche in questa categoria, a parte uno, che pur piacendomi l'ho trovato un po' "pesante", sarà difficile decidere decidere
Amo sopratutto due scelte, uno è il film che ha segnato la mia infanzia, l'altro invece è tra i miei preferiti di uno registi migliori del mondo.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
"Sembra che il nostro aereo sia così grande che ci si possa smarrire una bambina"
La scelta di questo film in questa categoria deriva dal voler scegliere un film d'azione non "puro" e dal voler omaggiare quella che è in assoluto la mia attrice preferita, Jodie Foster. Credo che sia una di quelle interpreti in grado di riempire la scena e di portare avanti interi film.
Flightplan è un film che mi piace particolarmente e che ho beccato in tv per caso, il giorno prima di dover prendere il mio primo Intercity notturno (immaginate quindi come sia stato tranquillo quel viaggio ).
Di questo film, oltre che alla protagonista mi piace moltissimo che non ci sia soltanto l'azione, ma anche degli intrecci psicologici niente male, per i quali ad un certo punto del film siamo costretti ad interrogarci sul ciò che abbiamo visto fino a quel momento. Se credere alla protagonista o rivedere i fatti da un punto di vista opposto. In più trovo che Flightplan sia un film affascinante perché ci troviamo...
(tutti voi): "in un dannato sistema chiuso"
Jodie Foster interpreta una donna di nome Kyle che, insieme a sua figlia di sei anni Julia, sta riportando da Berlino a New York il corpo di suo marito, morto in seguito alla caduta dal tetto di un palazzo.
Quando si sveglia, dopo essersi appisolata, Kyle si rende conto che sua figlia è scomparsa, insieme a tutte le sue cose. La donna si rivolge al personale di bordo e al comandante, che cominciano ad aiutarla con le ricerche, fino a che non emergono strani particolari.
La bambina, oltre a non essere mai stata vista, non figura sulla lista dei passeggeri imbarcati e, addirittura, risulta essere addirittura morta insieme a suo padre, in occasione della stessa misteriosa caduta.
Tutti sembrano convinti che la donna si sia immaginata tutto, o che stia fingendo per portare a termine uno scopo preciso.
Nonostante questo, Kyle continua a sostenere che sua figlia sia tenuta nascosta da qualche parte su quell'aereo. Un aereo che lei stessa ha progettato e che quindi conosce meglio di chiunque altro. Sarà quindi pronta a tutto per raggiungere il suo obiettivo, scombussolando il viaggio di oltre duecento passeggeri.
Un film avvincente, con diverse verità da portare a galla e con un personaggio femminile intrigante, straordinariamente reso da Jodie Foster.
Di Flightplan apprezzo tantissimo anche la costruzione delle scene, nonché alcuni temi che è insolito ritrovare in un film d'azione. Uno di questi è il pregiudizio. Ci sono diversi personaggi nel film che verranno giudicati in maniera sbrigativa dagli altri, in negativo e in positivo. Particolarmente efficace la scena finale, che fa il paio con una scena opposta che si trova più o meno a metà film.
La protagonista non è esentata. Kyle sarà vittima del pregiudizio, ma sarà anche lei stessa a giudicare sommariamente il prossimo.
Altro tema interessante è quello della reazione della gente di fronte al dramma di un'altra persona. Quanti sono davvero disposti ad aiutare qualcun altro e quanti preferiscono trincerarsi nell'omertà?
E, ultima domanda esistenziale, riuscirà Sean Bean ad arrivare vivo alla fine del film?
“È impossibile superare qualcosa se prima non la accettiamo, se non soffriamo per essa”
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
DJANGO UNCHAINED
TRAMA: Stati Uniti del Sud, alla vigilia della guerra civile. Il cacciatore di taglie di origine tedesca dottor King Schultz, su un carretto da dentista, è alla ricerca dei fratelli Brittle, per consegnarli alle autorità piuttosto morti che vivi e incassare la ricompensa. Per scovarli, libera dalle catene lo schiavo Django, promettendogli la libertà a missione completata. Tra i due uomini nasce così un sodalizio umano e professionale che li conduce attraverso l'America delle piantagioni e degli orrori razzisti alla ricerca dei criminali in fuga e della moglie di Django, Broomhilda, venduta come schiava a qualche ricco possidente. (da Mymovies)
Con Django Unchained, Tarantino ci regala l'ennesimo film che sfiora il capolavoro: una sceneggiatura fantastica (vincitrice dell'Oscar, la seconda in carriera per il regista), un cast superlativo che merita il prezzo del biglietto (Waltz, DiCaprio, Foxx e Samuel L. Jackson tra tutti), battute memorabili nel classico stilo tarantiniano e scene al limite del surreale ma visivamente uniche.
Il film è uno spaghetti western ispirato a Django di Corbucci, con protagonista Franco Nero che nella pellicola di Tarantino fa un cameo. Inoltre è il film del regista con il maggiore incasso. Chissà se verrà superato dal suo nuovo lavoro.
Se siete fan di Tarantino sicuramente l'avrete visto, e amato, se non siete fan ve lo consiglio ugualmente. Magari anche per criticarlo ma dategli una possibilità e non partite prevenuti, non ve ne pentirete.
TRAILER:
Vi lascio inoltre alcune clip.
CLIP #1 (scena che avrebbe dovuto far vincere ogni premio possibile a DiCaprio)
CLIP #2 (una delle scene che ho preferito, unica)
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