Utente
5 aprile, 2018
FAME DI PRIMAVERA
Il fotografo Giacomo Brini presenta così la sua opera
Ho una gran voglia di realizzare ritratti, ho una gran voglia che arrivi la primavera.
Ho unito le due cose, l’ho fatto con il magnifico e prezioso contributo di Maria Chiara e Francesca, grandiose fomentatrici di idee fotografiche.
Il racconto si racchiude e si schiude al tempo stesso in un simbolo: il petalo, essenza della primavera, parte unitaria della manifestazione della stessa, l’ho fatto senza cercare nessun appiglio con il tormentone del petaloso, l’ho fatto senza rimandi dichiarati alla discussione sulla legge Cirinnà, l’ho fatto semplicemente alla ricerca di un ritratto che mostrasse bellezza e ironia, un gioco tra idea, primavera, fotografia e ritratto.
Aspetto la primavera perchè ne ho bisogno, anzi, fame!
Mi è venuto spontaneo scegliere questa opera perchè mercoledì sera durante la lezione di tecniche respiratorie con la psicoterapeuta, abbiamo fatto il ciclo delle stagioni dove ci dovevamo immaginare un nostro quadro per ogni stagione ed io per la primavera mi ero immaginato di stare mano nella mano con un ragazzo in un prato. Il sottoscritto mi sa che si è preso una cotta Anche perchè nella lezione precedente mentre stavamo immaginando di essere su una spiaggia, a bagnarci i piedi nel mare, mi sono immaginato sempre questa persona.
Quindi associo alla primavera anche quella voglia di rimettersi in gioco per trovare qualcuno/a con cui condividere un pezzo della propria vita.
Utente
7 agosto, 2013
Sarò molto sintetico, anche perché quanto ha detto Alessandrino su Sakura è gia perfetto e vale anche per me. Hidenobu Suzuki poi è un maestro di eleganza rara, ogni parola sarebbe superflua.
La primavera come rinascita in un momento in cui nulla sembra ripartire.
Il rosa quando tutto sembra grigio.
Il Giappone che sembra più lontano che mai, ora che non possiamo viaggiare.
Eppure tutto questo finirà, e torneremo a sbocciare come questi bellissimi fiori di ciliegio.
Utente
16 gennaio, 2021
Faccio i complimenti a tutti per la potenza concettuale e la vostra ricerca, il risultato è molto bello e variegato!
A primo impatto mi hanno sorpreso visivamente le opere scelte da Emm, di Alabama (che trovo in pieno stile Alabama ) e di Waves, che credo di aver capito a livello di messaggio.
Necessarie invece le spiegazioni di edorf, che dà una potenza emotiva non indifferente, e di casadelvino dato che credevo fossero dei bottoni mi incuriosisce molto la scelta di Irene e aspetto la sua spiegazione, così come aspetto di leggere le motivazioni di tutti gli altri.
Bravi comunque tutti per l'effetto sorpresa e per aver portato opere per niente banali
Utente
7 agosto, 2013
ARCHAN NAIR
Synthesize
"Archan Nair, nato nel 1982 a Nuova Delhi e residente a Berlino, è un artista visivo autodidatta, illustratore e art director, specializzato in tecnica mixed media, illustrazione e arte digitale. Archan si ispira a varie fasi e forme di vita per creare opere altamente intricate che collegano le varie dimensioni della nostra esistenza."
Quando ho posato i miei occhi su quest'opera ricca di colori su sfondo nero, ho d'istinto realizzato che la donna ritratta al suo interno potesse essere Madre Natura.
Con l'arrivo della Primavera, la sua figura sinuosa si arricchisce di particolari attraenti, che le ricoprono il capo, il volto e il collo, come fossero una nuova acconciatura e nuovi abiti, fatti di fiori, piante, organismi cellulari, acqua, radici e animali che le danno energia e sembrano muoversi, rendendo l'illustrazione dinamica.
Utente
27 febbraio, 2020
C A S A B A T L L O
Per richiamare la primavera ho pensato quasi immediatamente a Casa Batlló.
In primo luogo, per me la primavera è un’esplosione di colori, e Casa Batlló è esattamente questo: spruzzi di verde, giallo, blu e rosso, come un giardino fiorito. È un edificio che non puoi non notare camminando per Barcellona, un’opera di genio estravagante che cattura l’attenzione e fa volare la fantasia.
Il cromatismo, ma anche le forme ondulate e irregolari, la fa sembrare un’immagine presa da una fiaba per bambini, o un’abitazione aliena, o un set di un film. E invece per diversi anni è stata la dimora di una famiglia spagnola (i Batlló appunto) e la sua costruzione risale agli inizi del Novecento.
L’architetto è Antoni Gaudí, il principale esponente spagnolo della corrente dell’Art Nouveau, ed è stato lui a trasformare l’ordinario edificio che si trovata prima al 43 di Passeig de Gracia nel gioiellino che è diventato patrimonio dell’UNESCO. Potremmo dire che le sue mani hanno dato nuova vita alla casa, le hanno regalato una nuova primavera.
Tanti sono anche i richiami alla natura che si risveglia: per esempio, la forma a fiore che sta sbocciando della terrazzina più alta e i disegni floreali sui comignoli. Il trionfo di natura si ripresenta anche nell’interno, con il salone principale che ricorda quasi una caverna e il lampadario che sembra un girasole.
Quando ho visitato la casa, ormai più di cinque anni fa, sentivo che sarei voluta rimanere là per ore e ore, ed ero pervasa da un senso di tranquillità e meraviglia che ancora ora riesco a richiamare alla mente. Camminare per quelle stanze era come respirare una boccata di aria fresca. Per tutti questi motivi ho deciso di portarla nella sala dedicata alla natura, alla rinascita e alla primavera.
Come ultimo appunto, per chi fosse curioso e non avesse ancora avuto l’occasione di vederla dal vivo, lascio un link per il tour virtuale della casa in modo che possiate godervi meglio la magia di Casa Batlló.
https://www.casabatllo.es/it/tour-virtuale/
Utente
30 aprile, 2020
Stranger Than Paradise
Tim Walker
Per il tema di questa prima sala ho scelto una foto in stile surreale del fotografo Tim Walker, tratta dal servizio fotografico “Stranger than paradise”, che vede protagonista la nota attrice Tilda Swinton.
È un'immagine che rispecchia la mia idea di Primavera non solo come stagione, bensì come stato d'animo "da indossare". Mi colpisce in modo particolare il contrasto tra i colori tenui che mi trasmettono la tipica leggerezza delle giornate primaverili e l'espressività intensa della protagonista, avvolta dalle rose, che appare assorta in una intima sensazione di connessione interiore con questa stagione.
Utente
7 ottobre, 2018
John William Waterhouse
- A Tale from the Decameron -
Sicuramente, quando ho letto che il 'tema' sarebbe stata la Primavera, la mia mente è corsa a immagini luminose ricche di fiori e vegetazione, dai toni pastello. E la cosa era perfetta, dato che è un immaginario che amo e che fa anche parte del mio outfit, infatti il mio armadio trabocca di magliette, felpe e soprattutto camicie a stampe floreali (H&M soprattutto, ma anche qualche splendida ed elegante NaraCamicia), mi sento rappresentato al punto che lo scorso luglio, per la discussione della laurea magistrale, ho lasciato perdere la classica mise giacca e cravatta per indossare una meraviglia camicia riproducente grosse rose purpuree .
Tuttavia, una scelta semplicemente 'estetica' non era quella che mi andava di operare, e dunque ho optato per un'opera che non si prefigge lo scopo di rappresentare la Primavera, bensì quello di celebrare lo stare insieme in armonia, la compagnia, le scampagnate (come quelle di Pasquetta o del Primo Maggio), tutte cose che associo alla stagione. Waterhouse è un pittore che adoro per le sue composizioni aggraziate, placide, malinconiche e dolci (non a caso, ho fatto stampare la sua enigmatica Borea sulla copertina della mia tesi triennale - il nostro Anfitrione mrnace può testimoniarlo ). Sicuramente questa opera scelta non è la sua migliore né quella più di impatto (personalmente penso abbia dato il meglio di sé nei dipinti a carattere mitologico), ma secondo me infonde serenità e quiete, esattamente quelle cose che vanno cercando ɜ dieci protagonistɜ. del sempiterno Decameron, qui raffiguratɜ (anche se in realtà ne conto nove, una delle ragazze deve essersi persa per strada xD). Tra l'altro, come è noto, nella finzione letteraria ɜ novellatorɜ abbandonano Firenze per scampare alla peste, alla ricerca di una rinascita, di un'oasi di tranquillità che permetta di restaurare quella pace ormai perduta, in un 'sogno d'un mattino di Primavera', per citare il titolo di una prosa teatrale di d'Annunzio, che rappresenta certamente il sogno di tante persone in questo periodo.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Alexis Christodoulou
West Coast National Park
Intanto questa cosa che non dovevamo più portare un unico artista per tutto il percorso ha sconvolto tutti i miei piani e reso il tutto ancora più difficile. Poter scegliere tra tutte le opere esistenti sulla faccia della terra, infatti, ha reso la scelta ancora più complessa. Le idee iniziali infatti erano 3654, ma alla fine ho deciso di puntare su una di quelle che personalmente più amo, pur correndo il rischio di portare un'opera un po' "particolare". Volevo, però, partire con qualcosa di diverso, una tipologia di arte "diversa", ma altrettanto valida.
Intanto, probabilmente molti, se non tutti, di voi non conosceranno Alexis Christodolou. Si tratta di un digital artist sudafricano, specializzato in creazioni architettoniche dallo stile visionario e futuristico. Nei suoi progetti l'architettura, fatta di edifici e forme strutturalmente perfetti, si fonde con la natura, in particolare quella della sua terra.
L'opera che vi ho presentato è un progetto animato ispirato dal West Coast National Park, un importante parco naturalistico del Sudafrica. Questo parco è famoso perché durante la stagione primaverile si tinge di mille colori, per via della fioritura delle diverse specie che popolano la flora locale.
Christodolou ha voluto quindi omaggiare questo paesaggio, uno dei suoi luoghi del cuore, che gli ricorda quanto sia bella la sua terra. A esso ha quindi integrato una delle sue opere architettoniche: una pila di sedie in bilico. Il tutto è accompagnato dai rumori della natura, insieme al suono rilassante delle campane a vento.
Quest'opera, personalmente, si colloca alla perfezione in una sala dedicata alla stagione primaverile. Mi immagino la gente che si ferma a contemplare il progetto (ovviamente il video è pensato per andare in ripetizione e non solo quei pochi secondi che vedete) e rimane rapita, quasi in estasi di fronte alla proposta.
C'è però qualcos'altro oltre al senso di pace che trasmette l'opera. Le sedie in bilico rappresentano una situazione di equilibrio precario, quasi a ricordare che la primavera, come tutto ciò che viviamo è ci circonda, è solo uno stato passeggero, una dimensione di calma apparente, e che quindi va goduta finché è presente. Ecco che quindi viene fuori ciò che volevo trasmettere in questa sala: la primavera è la mia stagione preferita; vedere il mondo in fiore mi riempie il cuore, mi trasmette un senso di rinascita; però mi lascia anche un tocco di malinconia, perché so che è uno stato transitorio. Insomma, essendo io un po' fatalista, questo voglio dire: approfittiamo della bellezza finché ce l'abbiamo di fronte, perché questa non è destinata a durare per sempre. Cogliamo quindi l'attimo, pur sempre con la consapevolezza che tante altre primavere si presenteranno di fronte al nostro cammino.
Game Ranking Winner 2021/2022
Utente
30 novembre, 2019
MARCEL VAN LUIT
- RABINA -
Marcel van Luit è nato nel 1982 a Groningen, nei Paesi Bassi. Il suo viaggio verso il mondo dell’arte è iniziato pochi anni fa in modo drammatico e inaspettato.
Lavorava come assistente sociale e aveva appena avuto il suo primo figlio quando gli diagnosticarono la sindrome di Guillain-Barre, una malattia molto rara che indebolisce i muscoli. Marcel rimase paralizzato per molto tempo e dopo i primi mesi in ospedale fu trasferito in un centro di riabilitazione.
Era su una sedia a rotelle e la parte superiore del corpo cominciava a funzionare di nuovo ma andava allenata, così iniziò a scattare foto al figlioletto che veniva a trovarlo. Dato che non poteva uscire e portarlo da nessuna parte scelse di modificare quelle foto con Photoshop per trasportarlo all'interno di mondi magici e avventurosi.
È così che incominciò tutto: scoprì una passione e un talento completamente nuovi.
Nel tempo riuscì a sviluppare un look distintivo giocando con toni, luci e ombre.
Ha rapidamente sviluppato una base di fan online quando ha pubblicato i suoi lavori su Instagram e si è fatto notare nella scena artistica europea. Marcel non modifica solo le sue foto, ma anche quelli di altri fotografi. È questo il caso.
La foto originale (che metto sotto spoiler), dell'israeliano Lior Sperandeo, fa parte di Our Legacy, una serie di docu-ritratti che raffigurano i volti di bambini di diversi Paesi ed etnie che purtroppo affrontano ingiustizie, come guerre, scarsità d'acqua o schiavitù. Questa serie riflette le paure di Lior come cittadino preoccupato del mondo che lo circonda. Infatti afferma:
Tra pochi decenni ci separeremo, chiuderemo la porta e lci asceremo questo mondo alle spalle. Passeremo il testimone a milioni di bambini, che dovranno fare i conti con il mondo che ci siamo lasciati alle spalle. Dai conflitti che abbiamo iniziato e mai terminato alle pestilenze climatiche, alle pandemie, alla mancanza di uguaglianza e altro ancora. Il tipo di mondo che la generazione futura erediterà dipende da noi.
La bambina in foto è Rabina e viene da un piccolo villaggio della Tanzania, che Lior ha trovato mentre scopriva le crescenti preoccupazioni della crisi idrica in tutta l'Africa.
Marcel ha voluto collaborare con Lior per dare nuova vita ad alcuni suoi scatti, tra cui questo di Rabina. Speranza di cambiamento e la voglia di continuare a sognare: questo è quello che aveva intenzione di trasmettere, ispirato dalla speranza delle persone di quel villaggio che ogni giorno scavano piccole buche sulla riva di un fiume in secca per trovare l'acqua di cui hanno bisogno per sopravvivere.
La Primavera è la stagione della positività, del colore, della rinascita e, appunto, della speranza. Per come nasce quest'opera e per il background di Marcel, Rabina mi è sembrata la scelta più giusta.
♥
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Arrival of the Flower Ship
Vladimir Kush, 2000
Non c'è primavera senza un lungo inverno
Lasciare la terraferma per il mare aperto ha sempre il suo fascino, è sinonimo di coraggio e da sempre metafora del voler superare i propri limiti, esplorare, scoprire, sfidare sé stessi. Non sai quando incontrerai il prossimo porto sicuro, il prossimo punto stabile, ma quella di togliere l'ancora e di rincorrere l'orizzonte, è un'esigenza troppo grande, irrefrenabile.
Si parte sempre con un po' di incoscienza, con la fiducia che al di là del mare troveremo la nostra isola felice, il nostro paradiso. Il viaggio, però, è incerto. Ti ritrovi a girovagare per l'oceano, sotto un cielo senza stelle. Ad affrontare le tempeste, le onde grandi, la fame, la sete. A fare i conti con la solitudine. A volte il timone sfugge dalla tua presa e arrivi ad un passo dal naufragare, dall'affondare. Colare a picco.
Ma il bravo marinaio si vede con la bufera, con il mare mosso. Non smette mai di credere che il vento e le onde abbiano un senso, una direzione. Che il vento, le onde e il suo istinto di sopravvivenza lo spingeranno verso la terra. Una terra mai esplorata, o forse la spiaggia da cui era partito. In qualsiasi caso sarà un nuovo mondo.
Sbocciare è una lotta, ma è negli occhi che ti avvisteranno dalla riva che scoprirai che ne è valsa la pena, che potevi farlo soltanto così. Che le ferite sono il modo in cui si fanno spazio i fiori.
Utente
6 dicembre, 2019
Buona domenica al Museo.
Prima mentre facevo 🥃🥐 mi son letto tutte le vostre descrizioni. Bene bene..
Prima comunicazione: considerato l'allargamento del cast dai 10 iniziali a 12 partecipanti la top5 di preferenza aggiunge una posizione e quindi sono 6 le opere da selezionare fra le 12. Apriamo il voto.
PARTECIPANTI COSA DOVETE FARE? Mandare via MP/telegram la classifica delle sei opere (TOP6) in ordine di preferenza. Non potete autovotarvi.
TERMINE ULTIMO Domani Lunedì 22 ore 19.
@Alabama Monroe @Alby @Emm @Krishoes @edorf @Waves of Music @NotturnoManto @Alpha @Iry8 @monechiapi @Casadelvino @alessandrino
---
Resta da scoprire la SECRET GUEST STAR OSPITE di questa prima Sala. Per partire un nome non bastava per cui ne ho selezionati due.
Avete capito? No? Ma via quei drappi allora e scopriamo così lì sotto
Mi hanno dato fiducia lo scorso anno, praticamente quasi non conoscendomi, e sono stati preziosi alleati per la riuscita del Contest. E' un piacere ritrovare i due opinionisti della prima edizione: sono molto contento siano tornati a trovarci in questa Sala di partenza portando il loro gusto e la loro sensibilità.
@xello @KassaD1
GUEST STAR COSA DOVETE FARE? Mandarmi via MP/telegram la vostra TOP6. In topic invece potete commentare le opere.
TERMINE ULTIMO Domani Lunedì 22 ore 19.
Domani scopriremo la Seconda Sala e il vincitore di quella Primavera.
Alle 21 di questa sera invece appuntamento a Italy 📞Calling 3 sempre su RH per la finale.
Utente
30 aprile, 2020
Quale modo migliore per trascorrere questa prima domenica pomeriggio di primavera, se non visitando la sala dedicata alla mia stagione preferita.
Devo dire che ho trovato una bella varietà di proposte, più o meno immediate, che hanno raccontato in modi diversi ma ugualmente validi le varie interpretazioni di questo tema. Penso di avere già individuato le opere che andranno a comporre la mia classifica, la parte più complessa ora sarà metterle in ordine.
Game Ranking Winner 2017/2018
Game Ranking Winner 2020/2021
Utente
7 agosto, 2013
Buonasera a tutti, sono contento di essere di nuovo qui. In bocca al lupo a tutti i concorrenti e che l'arte sia con voi. E da quello che ho visto, le premesse sono davvero buone per la riuscita di una bellissima edizione.
NOTTURNO: Affascinante l’uso dei colori in questo dipinto, con sfumature più o meno vivide. L’attenzione non è attirata da un unico elemento ma è proprio la combinazione di elementi e colori ad attirare lo sguardo del visitatore della Sala. La Primavera la percepisco dalle sfumature utilizzate e dai diversi elementi naturali lì presenti (soprattutto dai fiori raccolti dalle ragazze sedute sull’erba).
CASADELVINO: Particolarissimo e non scontato lo stile scelto. E soprattutto coraggiosa la scelta di portare come ‘fioritura’ proprio quella della Candida. Ammetto che senza leggere la tua descrizione avrei pensato alle viti d’uva e quindi più ad un’ambientazione autunnale. Mi ha sorpreso quindi rileggere l’opera secondo le tue indicazioni, scovandoci quindi del ‘genio’.
ALABAMA: Anche qui è stata una sorpresa leggere la storia dell’opera, opera che assume sicuramente una sfumatura diversa da quella iniziale. Bellissimi i colori e il patchwork di elementi. Un pugno allo stomaco lo sguardo della bambina, soprattutto alla luce della sua storia personale. Che sia una vera rinascita!
WAVES: Qui, a differenza delle due opere precedenti, il significato è più immediato ma al tempo stesso meno ricercato/più inflazionato. Al di là del significato e dell’importanza del momento immortalato, non mi entusiasmano alcuni dettagli architettonici preesistenti (le due vetrate su tutto).
KRISHOES: Gran lavoro illustrativo e gran gioco di colori. Bellissimi anche gli elementi del mondo animale (l’ape e la farfalla su tutti) e lo sguardo di quella che potrebbe essere la Madre Natura 2.0. La Primavera c’è e si vede.
EDORF: Altra sfumature della Primavera sorprendente. Tutto mi sarei immaginato meno che una Fame di Primavera. I piatti di petali e il porgere all’altro un petalo come se fosse cibo credo sia stata un’idea geniale. A gusto personale fa impazzire poco solo il mezzo nudo delle due protagoniste.
EMM: La Primavera c’è e la si ravvede nei colori, negli elementi naturali e nell’atmosfera generale. Immediata l’associazione al tema della Sala ma al tempo stesso anche fin troppo scontata l’associazione Primavera = fioritura dei ciliegi in Giappone.
ALPHA: Se Madre Natura avesse un volto forse sarebbe proprio quello. Mi piace l’idea di Primavera indossata, mi piacciono i colori quasi pastello e le sfumature più vivide qua e là. Trovo poi forte l’espressione del viso della modella.
IRY: Gaudì è sempre Gaudì. Alle sue già belle opere architettoniche, Gaudì aggiunge sempre quei particolari che le rendono ancor più uniche nel loro genere. I dettagli di Casa Batlló nello specifico danno quel tocco di colore necessario ad una struttura di partenza più cupa. Funzionale a tal scopo l’uso delle maioliche. Bei colori scelti.
ALBY: Bella la metafora del viaggio e ancor più particolare la scelta di utilizzare fiori come vele. L’atmosfera generale, complici le prospettive e i colori utilizzati, rimandano ad un’ambientazione fantasy in cui la realtà è ovattata e sognante.
ALESSANDRINO: Potrei ripetere quanto detto per l’opera scelta da Emm. Ambientazione, colori e quadro storico-temporale sono sicuramente a tema. Scontata anche qui l’associazione tema - opera.
MONECHIAPI: Scelta azzardata ma che ha colto nel segno. Quel paesaggio sconfinato, quel vento che smuove la natura, la pila di sedie in bilico catturano l’attenzione dello spettatore e lo immergono per qualche istante in un mondo lontano. Effetto wow assicurato.
Utente
6 dicembre, 2019
Risultati
nace aveva detto nel post di apertura
Le classifiche saranno svelate parzialmente per mantenere la suspence. Al termine del Contest verranno pubblicati i risultati mancanti.
Per rendere appassionante il tutto e mantenere la suspence indicherò il vincitore della Sala e le migliori prime posizioni senza entrare nel merito del punteggio e della posizione.
Trovo giusto comunque lasciarvi qualche feedback utili a rassicurare tutti: le posizioni sono molto vicine, un punto -due o tre al massimo- vi divide dal partecipante che vi precede o da quello dietro di voi. Per cui non scoraggiatevi, è solo l'inizio e basterà indovinare l'opera d'arte nella prossima Sala per invertire nettamente le posizioni.
Chiamerò ora qui davanti a me al centro della Sala chi vi ha convinto di più.
I miei complimenti 👏 ai primi quattro di questa Sala. In ordine casuale:
@Alpha
@Krishoes
@monechiapi
@Casadelvino
Fra di voi c'è un/a partecipante che ha convinto quasi tutti, essendo presente, nella parte alta il più delle volte, in tantissime TOP6. Sto parlando di te:
MONECHIAPI Bravissimo!
A fra poco con le indicazioni per la Seconda Sala.
Most Users Ever Online: 2564
Currently Online: kiko13, Edwynivan, AjejeBrazorf
351 Guest(s)
Currently Browsing this Page:
1 Guest(s)
Top Posters:
Olimpico85: 46386
pesca: 33136
KassaD1: 26616
xello: 25444
pazzoreality: 24095
Newest Members:
Lily Zoe
egisto
Roberto
giuseppe
Sam smith
Forum Stats:
Groups: 6
Forums: 207
Topics: 26874
Posts: 1390311
Member Stats:
Guest Posters: 7
Members: 22819
Moderators: 9
Admins: 3
Administrators: RealityHouse, Alex87, mariomatt
Moderators: sadida83, Fob92, BB, Latinista, Alby, amers, Edre, monechiapi, Capo Horn