Utente
7 agosto, 2013
Mi dispiace tantissimo per l'eliminazione di Sia, che è anche una delle mie cantanti preferite e aveva ancora tantissimo da dare al gioco, anche se questo ballottaggio era davvero uno scontro tra titani.
Detto ciò, visto che non è più in gara e che chiaramente non c'entra col gioco vero e proprio, posso affermare con convinzione che ho apprezzato particolarmente Sophia per il carattere che ha dimostrato di recente qui tra queste pagine...ci hai fatto volare
Utente
7 agosto, 2013
Buonasera a tutti e benvenuti al Quinto Gala di My Favorite Singer
In questo Gala esploreremo il mondo delle Cover, un mondo che mi è particolarmente caro, in quanto sono un grande ascoltatore di Cover (che spesso e volentieri preferisco a molte versioni originali). Adoro come alcuni brani vengano sconvolti nel sound e nell'interpretazione, a dimostrazione che la musica permetta di dare nuove vesti a brani conosciuti o meno.
Ed è proprio in questo Gala che volevo condividere una performance che mi ha conquistato e mi ha fatto appassionare al talent che ho poi usato come fonte di ispirazione per questo gioco: Operacion Triunfo! Si tratta, ovviamente, di una cover, eseguita da una delle voci più interessanti di questa edizione di OT: la seconda classificata Alba Reche!
Il brano, "La Llorona" è un classico della musica folk messicana, ispirato ad un personaggio delle legende locali ed eseguito da molti interpreti nel corso degli anni; anche se probabilmente la versione più famosa è quella della cantante Chavela Vargas.
La versione di Alba è stata molto apprezzata ed è risultata la performance più iconica dell'edizione, con il numero più alto di visualizzazioni su Youtube, grazie all'intensità con cui Alba la interpreta.
Non vi annoio più con altre parole e vi lascio con la performance di Alba, nell'attesa di scoprire le scelte dei nostri concorrenti per questo 5° Gala!
Utente
7 agosto, 2013
MY FAVORITE SINGER - QUINTO GALA - COVER
GIORGIA E @Teolino - CAMBIARE
dentro i sogni miei
ma io non dormirò
mi dovrà passare...
resterai qui fino alla fine di me
amore, mi dovrà passare
per diventare libero, cambiare, cambiare...
combatterò, devo ricominciare a inventare me...
LANA DEL REY E @Rumple - ONCE UPON A DREAM
I know you,
I walked with you once upon a dream
Sono i versi che danno inizio ad una delle theme songs più romantiche del mondo Disney, accompagnano Aurora, o meglio "La bella addormentata nel bosco" nel suo incontro con il primo e unico vero amore, il principe Filippo.
Aurora, principessa sognante immersa in un mondo magico dove nulla è impossibile, con voce fanciullesca declama in note la consapevolezza che i sogni sono illusione e nulla più, ma, ella sa che l’amore può andare oltre qualsiasi fantasticheria, facendo emergere dal profondo del suo cuore la speranza che lei il principe lo incontrerà, coronando il suo sogno d’amore.
Yet I know it’s true that visions are seldom all they seem
But if I know you, I know what you’ll do
You’ll love me at once, the way you did once upon a dream
Bene. Cari professori, cari giudici, caro pubblico, se siete arrivati a questo punto della presentazione dimenticate ciò che avete appena letto, poiché l’interpretazione che Lana Del Rey da a questo pezzo… cambia la prospettiva.
Lana spoglia la canzone degli orpelli fiabeschi e melodici, infettandola del suo stile, andando quindi a creare una contrapposizione tra la sua voce, più scura in questa occasione, rispetto alla limpida voce della protagonista.
Once upon a dream si trasforma in un’ode malinconica e disincantata.
Personalmente, fin dal suo rilascio nel 2014, sento molto questo pezzo, ho sempre ammirato le storie d’amore a lieto fine, ma allo stesso tempo sono molte di più le volte in cui mi sono immedesimato nella frase: “I walked with you Once upon a dream”, come in un sogno appunto, che tale è rimasto, in cui i finali alla Disney non sono previsti. Questa è anche una delle peculiarità però, che più mi fanno apprezzare questa artista, il suo essere sognante o realista, o mescolare entrambi questi elementi.
Lana è stata chiamata a reinterpretare questo brano, per Maleficent, remake della bella addormentata, focalizzando la trama dal punto di vista di Malefica, fata illusa e tradita da quello che considerava il suo sogno d’amore, e divenuta poi strega.
Pur non cambiando la minima virgola del testo, tenendo fede anche al concept del film, riesce a consegnare al brano una nuova veste, più cruda, più realistica, dove il sogno di incontrare la persona amata, potrebbe rimanere tale, o una flebile speranza, un’illusione appunto, per sempre.
LEONA LEWIS E @Pupi87 - RUN
Questo brano mi emoziona sempre. Non nego di aver pure versato qualche lacrima la prima volta.
La presentazione è già inclusa in questo video: siamo a fine 2008 e Leona torna come super guest due anni dopo la sua vittoria ma soprattutto dopo un anno che per lei è stato straordinario e anche per il sottoscritto.
L'esibizione é live e vocalmente ineccepibile. Il brano è Run, cover degli Snow Patrol che Leona riesce a fare propria e a renderla un vero e proprio successo, tanto da raggiungere la vetta della classifica britannica e austriaca. Un vero e proprio trionfo se consideriamo che si tratta del quinto singolo!
La cosa che ho sempre amato di questa canzone è il modo in cui si apre ed esplode in una maniera quasi teatrale e drammatica e Leona riesce a raggiungere vette di estensione vocale tali da farmi procurare ben più di un brivido lungo la schiena. Non sbaglia nemmeno una nota e resta fedele alla versione incisa persono col suo potente ma delizioso falsetto.
Un tripudio di emozioni che io oggi voglio condividere insieme a voi.
Popolo di Reality House, con l'esibizione di Run vi presento la straordinaria LEONA LEWIS.
DOLCENERA E @Alex8806 - AMORE DISPERATO
Scegliere un pezzo per questo gala mi ha messo molto in difficoltà. Dolcenera, soprattutto all'inizio della carriera, ha cantato molte cover ma tutte mi sembravano troppo simili all'originale; ciò che le rendeva diverse era la sua capacità interpretativa ma a livello musicale erano quasi "tale e quale" a quelle interpretate dai cantanti che le hanno sfornate. Visto che uno dei parametri di giudizio che voi, giudici e professori, prenderete in considerazione è la capacità da parte del cantante di far proprio un brano nato da penne tenute in mano da altri artisti e trasformarlo, quasi a farlo passare come se fosse un "inedito", dopo una lunga selezione, la scelta è caduta su ....
Brano cantato in origine da Nada nel 1983, Emanuela lo ha reinterpretato durante la serata dedicata alle cover del Festival di Sanremo 2016. Totalmente riarrangiato a livello musicale, lo ha reso un brano moderno con un sound pop/elettronico che ha caratterizzato la sua ultima discografia.
A tal proposito, la canzone mi permette anche di continuare la storia lasciata in sospeso nella scorsa serata. Dopo l'album Il popolo dei sogni, la crisi che sembrava essersi risolta torna prepotentemente ad ostacolare la vita di Dolcenera; quest'ultima si è vista così costretta a ritirarsi dalle scene musicali per ben tre anni. La stessa torna in tv grazie al Festival di Sanremo 2009 e il cambiamento è sotto gli occhi di tutti i telespettatori: la cantautrice leccese con trucco marcato, vestita sempre di nero con catene e frangia fin sopra gli occhi è diventata ormai solo un vecchio ricordo che ha lasciato spazio ad una persona nuova, che osa mostrare la propria femminilità ormai senza più alcun tipo di problema, indossando persino gonne fin sopra il ginocchio e un trucco leggero ma colorato. La trasformazione avviene anche a livello musicale: brani più movimentati che parlano sempre di tematiche precise e sociali ma con una aurea meno oscura e cupa ma più speranzosa e il brano presentato stasera è anche la dimostrazione della sua tendenza a sperimentare sempre nuovi sound.
BRITNEY SPEARS E @JoJo - MY PREROGATIVE
Negli ultimi due Gala vi ho raccontato la Britney del 2003, quella di In The Zone, quella che in un album è capace di passare dall'erotismo di Breathe On Me alla disperazione di Everytime. Con My Prerogative ci spostiamo nel 2004, e questa canzone rappresenta un po' un punto d'arrivo per Britney e uno spartiacque prima della pausa che si prenderà fino al 2007: è il primo singolo estratto dalla sua prima compilation di successi (a meno di 6 anni dal suo ingresso nella musica mondiale, non male direi).
My Prerogative è una cover di un successo del 1988 di Bobby Brown. Sarò onesto, ho scoperto solo poco tempo fa che si trattasse di una cover. Ho sempre pensato che fosse un suo inedito, un po' per ignoranza musicale e un po' per quel testo. Quel testo, ragazzi, è incredibilmente personale.
Siamo nella fase della sua vita in cui è "ufficialmente" una donna, in cui cerca fermamente il controllo sulla sua vita. Lontani sembrano gli anni di Overprotected (3 anni prima) in cui era una ragazza intrappolata in una bolla protettiva. Lontani, eppure Britney è di nuovo in una trappola mediatica in cui i giornali, le televisioni, le radio travisano le sue parole e i suoi comportamenti, la desiderano per la ragazzina ingenua che era e la giudicano per la donna empowered che è diventata.
My Prerogative è per Britney consapevolezza, quell'attitude che l'ha sempre contraddistinta nei confronti dei media e che la rendeva ai loro occhi l'oggetto più desiderato ed odiato allo stesso momento. Britney non ha mai leccato il didietro a questa gente.
Qui "sputa" su ciò che è la visione che il pubblico ha di lei a causa delle news, una visione distorta da quella che lei sente essere la realtà (spesso nella sua vita dice nelle interviste e nelle sue canzoni di non essere capita). Dà e toglie importanza ai suoi nemici smascherando i loro giochi.
Non a caso la canzone inizia con quelli che per me sono dei versi maestosi: People can take everything away from you/ but they can never take away your truth. Le persone sono capaci di portarti via tutto ma ciò che non potranno MAI toglierti è ciò che sei e le tue verità. Non sono così bravo con le parole per spiegare quanto siano forti queste parole ma penso che arrivino anche a voi.
E' la sua storia. Queste parole suonano perfette su di lei come il resto del testo sulla musica con cui ha deciso di riarrangiare il brano. E' totalmente diversa dall'originale di cui mantiene le parole:
Ma è un mood diverso: Britney è incazzata, è aggressiva. La canzone diventa sexy, assume potere e va a supportare l'esigenza di Britney di lanciare un messaggio forte, così come lo era quello di Bobby Brown che però veicola quasi in maniera giocosa. Anche il video è uno strumento con cui esalta le caratteristiche del brano e del messaggio, enfatizzando i lati di lei che più sono criticati dai media. Enjoy
PASSENGER E @NotturnoManto - LOVE WILL TEAR US APART
Non posso negare la grande difficoltà che mi trovo ad affrontare a questo giro. Sottolineo che le premesse erano chiare dal principio e che era richiesto che i nostri artisti avessero delle cover nel repertorio; ho accettato queste condizioni nel momento in cui mi sono iscritto e quindi la mia è lungi dall’essere una lamentela.
La difficoltà maggiore sta nel fatto che, pur avendo Passenger pubblicato un intero disco di cover (Sunday Night Sessions, 2017), oltre a qualche altra cover sparsa qua e là, non mi sono mai interessato ad approfondire questo aspetto della sua personalità artistica, appagato da quelle che io considero le perle della sua discografia originale. Quindi avrò concesso a queste cover forse solo un paio di ascolti fino ad adesso, anche perché nessuna di esse è indimenticabile, ecco (per esempio, quella di Hotel California è quasi fastidiosa nella sua leziosità), e il fatto di rischiare di andare a smontare un percorso fino a qui decisamente positivo mi ha fatto ventilare per un po’ l’idea di dichiararmi sconfitto e chiedere di andare direttamente al ballottaggio, in modo da avere più tempo da dedicare alla vera anima del MFS. Ma è così che può comportarsi chi gioca per essere il Complex Personality Positive dell’edizione? È arrendendosi alle difficoltà che Kateryna è diventata un punto fermo per me? O è soccombendo sotto il peso dei suoi stessi errori che Erica ha vinto MC5? Direi proprio di no. Quindi basta piangersi addosso, è ora di tirare fuori la cazzimma.
Quindi, dopo essermi avventurato in un ascolto più approfondito di questo disco di cover, e immaginando di stare ascoltando degli inediti, ho selezionato quella che più avrei preferito trovare nel prossimo disco: Love will tear us apart, cover del brano più famoso dei Joy Division, band britannica in attività nella seconda metà dell’ottavo decennio del ventesimo secolo. Sono corso così ad ascoltare la canzone originale, trovandovi qualcosa di decisamente diverso dalla cover, un’atmosfera distorta, inquieta, di ‘calma furente’, per osare una figura retorica. Mi ha fatto venire in mente qualcosa dei Bronski Beat, forse per l’uso dell’elettronica, in ogni caso spero sappiate perdonare la mia ignoranza musicale che emerge quando esploro cose che non rientrano nei miei generi preferiti. La versione di Passenger, tanto a livello vocale quanto sul piano strumentale, è dolce, è intima, è spoglia delle venature ‘negative’ (nel senso positivo del termine) che rendono così vibrante la canzone del gruppo britannico. È una reinterpretazione che, al contrario di altre, io trovo convincente, anche se, a leggere la maggior parte dei commenti sotto il video, pare che Passenger abbia commesso, a volere essere clementi, un disastro (un oltraggio per i più furiosi, praticamente #aGiusyandCherylmess). Io pongo la questione sul tavolo e lascio all’ascoltatore di RH stabilire se questa versione meno sofferta offerta dal mio artista costituisca un limite o se rappresenti un buon modo per affrancarsi dal, probabilmente inarrivabile, punto di partenza.
Nota a margine che non c’entra col resto, è semplicemente un dettaglio che mi ha colpito: il leader dei Joy Division, Ian Curtis, è morto suicida nel maggio del 1980. Sulla pietra tombale, sotto il nome e la data della morte, sono state incise le parole Love will tear us apart.
NINA ZILLI E @Alby - AIN'T THAT LOVING YOU
AIN’T THAT LOVING YOU
“It’s because I love you, I love you, I love you in so many ways”
Se la mia Favorite Singer potesse partecipare al gioco con il suo Favorite Singer sono certo che uno dei nomi in cima alla sua lista sarebbe quello di Alton Ellis. Oltre ad essere un suo mito e un suo riferimento, è tra gli artisti che maggiormente hanno ispirato e influenzato generi come il rocksteady, il reggae e lo ska. Immaginando un Gala a tema Cover, ho subito pensato alla versione di Ain't That Loving You tratta dal live di Nina al Blue Note di Milano, nell'estate del 2010. Non soltanto per questa sorta di effetto Inception, ma soprattutto perché trovo che sia un'esibizione a dir poco magnetica, che ci regala sfumature di Nina ancora diverse rispetto a quanto visto nelle precedenti esibizioni.
"Ascoltare musica a un volume troppo alto per un periodo di tempo prolungato potrebbe danneggiarvi l'udito" è la notifica in cui mi imbatto puntualmente (e che puntualmente ignoro) quando faccio partire questo video (a cui soltanto in questi giorni avrò aggiunto almeno 350 visualizzazioni), che a mio avviso bisogna far andare in cuffia al massimo volume, sin dall'attacco dell'orchestra. (Sì, vi sto chiedendo di farlo )
Nell'arco di una breve parentesi musicale, uno scorcio all'interno di quel bellissimo concerto, Nina riesce a creare un'atmosfera speciale. Non è una sua canzone, ma in quel momento è una canzone sua. È lei, è la sua musica.
Innanzitutto, i suoi riferimenti musicali. Lo sguardo innamorato volto al passato è certamente una delle cifre stilistiche di Nina Zilli. Dalle signore della musica italiana degli anni '60 e '70, passando per il beat, per il reggae e naturalmente per la musica black, quella rivoluzionaria che ha contaminato così tanto anche la musica "bianca" e Nina stessa. Ho trascorso molto tempo ad ascoltare Nina alla radio, incantato dal modo appassionato con cui raccontava la musica che più ama, facendola scoprire anche a me. Alton Ellis, Otis Redding, Sam Cooke, Nina Simone (artista che definisce "la donna con il c... più duro del mondo" e da cui deriva il suo nome d'arte), Billie Holiday, la Motown di Berry Gordy. Ho sempre ammirato molto il fatto che una ragazza così giovane avesse dei gusti così raffinati, lontani nel tempo, se vogliamo anche insoliti, e al contempo la capacità di farli propri.
La versione che Nina propone di Ain't That Loving You, pur restando rispettosa nei confronti delle versioni di Alton Ellis, ha un sapore completamente diverso, che non saprei come definire se non "ninazillesco". Se l'interpretazione risulta così naturale e così disinvolta è perché alla base ci sono l'amore e la competenza nei confronti di questo stile, di questo artista e di questo pezzo.
Qui mi collego ad un altro aspetto che amo di Nina e su cui sto riflettendo in questi giorni, dopo un'intervista andata in onda su Rai3 in cui le chiedono se l'esplorare così tanti generi (reggae, soul, jazz, blues, pop) possa essere un limite. Lei risponde che le dà un senso di libertà, perché le dà modo di cantare ciò che le piace cantare. Credo che questo sia, nel bene e nel male, un elemento ricorrente e un pregio della sua carriera. Vale, naturalmente anche nel caso del brano di questa sera. Se mi colpisce così tanto è perché Nina si sta divertendo, sta cantando quello che le piace cantare, la musica che ama.
Soltanto pochi mesi prima c'è stato il suo primo Sanremo, quello tra le Nuove Proposte. Non sono i suoi primi palchi, ma sono i primi sui quali canta le sue canzoni. Canzoni che per la prima volta anche il pubblico conosce. Ma le sue canzoni sono anche queste e quindi si gode il palco cantando, in un modo tutto suo, il brano del suo personale mito, che magari molti in quel pubblico non avevano neanche mai sentito nominare. E lo fa con una personalità disarmante, non certo da artista nota al grande pubblico da pochi mesi. Non poteva essere che questa, secondo me, la Cover giusta per raccontare al meglio chi è Nina.
Sono contento, inoltre, che la scelta Cover coincida con un live in un jazz club. Quando Nina Zilli non era ancora Nina Zilli, quando non era nemmeno ancora Nina, ma Chiara dei Chiara e gli Scuri, le serate nei piccoli club a cantare cover di vecchi e nuovi miti (Alton Ellis, la Motown, ma anche i No Doubt, Alanis e tanti altri) sono state le tappe di una lunga gavetta, che ho sempre sperato potessero rispuntare di tanto in tanto su YouTube. Parte di ciò che rende Nina così unica risiede nell'interpretazione, nella padronanza del palco, nella gestualità, nella capacità di catturare il pubblico che ha davanti, nel modo di sentire la canzone con tutto il corpo e con tutto il cuore, di poter fare con la voce quello che le pare. In questo video c'è tutto questo e tutto è partito da quelle serate nei locali a cantare i pezzi dei suoi miti in quel modo così "ninazillesco".
TIZIANO FERRO E @pesca - JOYFUL JOYFUL
Per il tema cover su Tiziano sono sicurissima che tutti avrete pensato, "ora pubblicherà LA FINE di Nesli", e invece no, fregati!!!
Mi ricordai di quando andò ospite a "Facciamo che ero io", su Rai 1, e rimasi colpita dalla sua performance di "Joyful Joyful", canzone colonna sonora di "Sister Act2", con una breve apparizione di Virginia Raffaele, e accompagnato da ballerini e un fantastico coro Gospel.
Esibizione impeccabile, con buona padronanza del palco per altro molto cara a Tiziano, che proprio in un coro Gospel a Latina, sua città natale, ha iniziato a cantare ed appassionarsi della musica nera americana.
Un Tzn diverso da quello che siamo abituati a vedere, spero possa aver riscontrato in voi lo stesso gradimento che ha coinvolto me.
NELLY FURTADO E @vike - FEEL SO CLOSE
I feel so close to you right now
it's a force field
I wear my heart upon my sleeve, like it's a big deal
Your love comes down on me,
surrounds me like a waterfall
And there's no stopping us right now
I feel so close to you right now
And I never knew I would feel what I feel when I'm with you
Come close, hold me now
All'inizio pensavo di lasciarvi come presentazione il solo testo, per mantenere l'attenzione sull'essenziale; ho aggiunto una breve presentazione giusto per inquadrare questo brano che spero nella sua semplicità vi emozioni come emoziona me.
Lo scopo delle cover è di far emergere i punti di forza dell'artista che "adotta" una canzone di altri, e allo stesso tempo di rendere universale il brano coverizzato. Se infatti una canzone si presta ad essere trasformata, destrutturata, adattata al mondo di un altro artista, ciò non fa altro che confermarne le qualità.
Credo che Nelly sia riuscita molto bene in questa operazione, prendendo quei pochi versi e costruendoci su una travolgente dichiarazione d'amore. "Feel so close" è una hit electro house dal testo molto esiguo - tanto che Nelly ha dovuto allungarla con un paio di versi - e dove a predominare è la base elettronica che tutti abbiamo ballato e sentito un po' ovunque dal 2011 in poi. Quella di Calvin Harris è una canzone che già di per sé mi piaceva molto, per questo ci tenevo a sottolineare come questa cover faccia emergere anche le qualità del brano originale, magari sottovalutate visto il suo genere musicale. Nelly ha cantato questa canzone live per la prima volta nel 2012, e in seguito all'apprezzamento ricevuto (molti ad esempio la utilizzarono come primo ballo al proprio ricevimento di nozze) nel 2016 ha rilasciato su Spotify la versione incisa che vi propongo oggi.
Game Ranking Winner 2017/2018
Game Ranking Winner 2020/2021
Utente
7 agosto, 2013
Utente
7 agosto, 2013
Giorgia: Giorgia che canta Cambiare di Alex presentata da Fabrizio Frizzi...mi vuoi proprio male Teolino! Questa cover era sul mio primo mp3 e ha accompagnato i miei viaggi in pullman durante il periodo liceale. Come abbia fatto lei ad essere così perfetta e impeccabile anche in una situazione come questa è inspiegabile...è Giorgia.
Lana: quarto brano del percorso di Lana e quarta sfaccettatura della tua artista che ci presenti! E io che temevo rischiassimo di avere un percorso uguale a se stesso, con colori troppo simili tra loro! Ottima scelta!
Leona: qui Leona prova a farci assaporare una certa delicatezza e dolcezza e avevo proprio voglia di vedere anche un lato simile nel suo percorso visto che finora hai quasi sempre schierato brani dove il clou era dato dai momenti esplosivi.
Dolcenera: quanto ho amato quell'interpretazione quella sera!! Ho sperato tanto che a contendersi la vittoria della serata cover fossero lei e Francesca. Assolutamente perfetta, originale e al passo coi tempi, nonché coerente con la sua personalità artistica in quel momento della sua carriera. Ho cercato e ricercato un video live di quest'esibizione e ho tristemente scoperto che non esiste...peccato perché secondo me avrebbe dato ancora più forza alla tua scelta con lei che sventola la fascia arcobaleno su quel palco...fu davvero straordinaria!
Britney: ecco cosa intendevo per cover personale rispetto all'artista! Un brano che nessuno assocerebbe all'artista originale perché ormai è diventato in tutto e per tutto un classico della discografia di Britney! E bravo Jojo, l'ho riascoltata con enorme piacere!
Passenger: mi piace questo Passenger contaminato ma fedele alla sua personalità interpretativa! Anche la scelta di un brano da coverizzare dice molto di un'artista e il testo di questo brano è sicuramente coerente, gli appartiene in base a ciò che finora ci hai fatto conoscere di lui.
Nina: che bello vedere il vero background di Nina! Lei è davvero a suo agio su questo pezzo e penso che quì si veda quanto Nina rappresenti qualcosa di unico nel panorama musicale italiano.
Tiziano: Joyful joyful ed è subito Michael Calandra, Monica Hill e Miriam Castorina Beh Tiziano è bravissimo e quì anche lui ci mostra un lato internazionale della sua identità e un uso dei colori della sua voce nonché vari atteggiamenti che raramente sono in luce contemporaneamente in un suo brano. Una bella carica e un'immensa versatilità, da artista a 360°.
Nelly: che bella questa Nelly così intima ed essenziale. Sicuramente la tua scelta che ho preferito in tutto il percorso. Emozionante dalla prima all'ultima nota.
Utente
7 agosto, 2013
Saró breve e conciso (le ultime parole famose)
Prima di commentare le vostre scelte, vi faccio i complimenti per le scelte di questo Gala. Il rischio piú grande era quello di essere fagocitati dal brano scelto, perdendo il confronto con l'originale. Invece tutte le canzoni proposte si sono messe al servizio della personalità, artistica e non, del vostro artista, permettendogli di risaltare al meglio.
Giorgia: Questa è la Giorgia che mi colpisce di più a livello emotivo. Tralasciando la performance vocale, la cui resa live è la migliore di quelle che ci hai proposto fino a questo momento, è la forza interpretativa, il cuore, il dolore che Giorgia ci mette nell'esecuzione di questo brano a convincermi di più. Tutto traspare in maniera cristallina, è riuscita a farmi calare nei suoi panni, a farmi provare ció che lei provava in quel momento. E la presentazione mi ha dato il colpo di grazia.
Lana Del Rey: trovo questa scelta perfetta per dimostrare come una cover possa diventare un brano distintivo della discografia di un artista. Lana capovolge un classico brano della Disney, modifica il sound adattandolo alla sua voce profonda, sensuale senza far perdere quell'alone di magia che contraddistingueva l'originale, rendendo però il tutto più oscuro, accattivante. È una versione quasi ipnotizzante, incanta l'ascoltatore e lo trasporta in un mondo incantato, fantastico (o almeno è ciò che capita a me quando la ascolto).
Leona Lewis: tra le millemila cover che Leona ha realizzato, viene scelta "la cover". Inizio col dire che, quandó scoprí questa canzone pensavo fosse un brano originale della discografia della Lewis (che ignoranza lo so ) tanto era perfetta per lei. Tra le due versioni preferisco senza dubbio la versione della cantante inglese, per il pathos che caratterizza tutto il brano, per l'uso intelligente della voce (leggera nella prima parte, quasi sussurrata per poi esplodere nel finale) e per l'interpretazione, perché Leona la sente veramente come se fosse un suo brano originale, come se fosse stato scritto per lei. E tutto ciò viene amplificato dalla scelta della performance live, che ho trovato perfetta.
Dolcenera: finalmente una Dolcenera del tutto diversa, che si allontana dalle origini e ci propone qualcosa che dimostra l'ecclettismo di questa bravissima (e spesso non troppo acclamata) artista e la sua grandissima abilità nel reinterpretare grandi successi secondo il proprio stile. La scelta di proporre amore disperato in chiave elettropop è vincente, dando nuova linfa ad un brano che a mio parere, era già moderno nel momento in cui uscí per la prima volta. Si colloca perfettamente nella volontà di Manuela di sperimentare con i suoni e creare cose nuove con la musica, anche se questo significa reinterpretare brani di altri artisti in chiave del tutto personale.
Britney Spears: se cercate un altra persona che per molto tempo ha pensato che My Prerogative fosse un brano originale di Britney, eccomi! Presente perché, diciamola tutta, è al 100% un brano di Britney. È una canzone che la descrive perfettamente e che nel sound ricalca al meglio quella che fu la svolta musicale della cantante con In The Zone e Greatest Hits. Tanto dentifico questo brano con la Spears che non mi aspettavo questa scelta: pensavo invece ad un'altra cover, da sempre criticata, ma che in realtà è un mio Guilty Pleasure personale.
Passenger: non conoscevo l'originale, non conoscevo la versione di Passenger ma fra le due, sia per sonorità che per approccio cantato, ho preferito la versione del cantautore in gara. È stato in grado di trasportare un brano nel suo mondo, di farlo proprio e di trasmetterlo come se fosse una sua canzone originale. Ció che ho apprezzato maggiormente sono le sonorità e soprattutto il ritmo della chitarra nella seconda parte!
Nina Zilli: un percorso sempre in crescita per una cantante che, devo dire la verità, ad inizio gara non partiva fra le mie favorite. Ciò che ho apprezzato maggiormente di questa performance è senza dubbio la naturalezza con cui Nina si cala all'interno del brano, lo interpreta e tiene il palco; la sua professionalità e la sua naturalezza mi hanno impressionato. Il brano mi è piaciuto tantissimo, le sonorità sono perfette per la voce di Nina, che lo interpreta magistralmente e si sente che lo percepisce come proprio.
Tiziano Ferro: surprise bitch si, mi aspettavo La Fine e sono felice di essere stato smentito. La parte iniziale della descrizione mi ha fatto schiantare questo per me rappresentata il primo vero rischio di Tiziano in questa competizione, perché ci mostra un suo lato nuovo, che non siamo abituati a vedere tanto facilmente. La parte iniziale è veramente da brividi. Nella seconda parte, per quanto tenti di buttarla in caciara, dimostra di avere un controllo fenomenale sui bassi (tra l'altro chapeu per averla cantata nella tonalità originale, per un uomo non è semplice). Ho apprezzato molto questo lato "black" di Tiziano, che lo lega tra l'altro alla sua storia personale e grazie a questa performance mi sono reso conto come sarebbe perfetto per brani dal tiro Gospel. Ultima cosa: amo questo brano.
Nelly Furtado: altro stravolgimento, altro esperimento riuscito. Nelly propone una versione slow e intima di un brano Electro House che si sposa perfettamente anche con quello che la canzone vuole raccontarci attraverso il testo. Nonostante l'arrangiamento minimal, la canzone non annoia e ho apprezzato il crescendo musicale nell'ultima parte, perché serve ad a sorprendere e coinvolgere maggiormente l'ascoltatore. La voce di Nelly è inconfondibile e non perde la sua cifra stilistica neanche nell'interpretazione di una cover.
Come avete potuto notare, non ho trovato grosse pecche nelle vostre scelte. Penso abbiate fatto delle scelte interessanti, in alcuni casi per sorprendere, in altri perché trasportati dall'emozione.
Penso avrò difficoltà a fare la classifica (lo so lo dico in ogni Gala) però in questo caso specifico non c'è stata una scelta che non mi abbia convinto, come accaduto precedentemente.
Game Ranking Winner 2018/2019
Utente
4 marzo, 2015
Commento in ritardo e mi dispiace molto per l’eliminazione di Sia,considerando il percorso sia di Giorgia che di Sia,ho preferito quest’ultima e di conseguenza ho salvato lei.
Di questo gala mi piacciono molto le scelte di Passenger (impazzisco per lui ),Giorgia,Lana e Leona Lewis (cover pazzesca,grazie a Pupi per averla proposta).
Game Ranking Winner 2017/2018
Game Ranking Winner 2020/2021
Utente
7 agosto, 2013
GIORGIA: Vocalmente una garanzia, in un brano per nulla facile. Emotivamente calata nel pezzo, in alcuni punti più di altri (quando evidentemente presta meno attenzione all’essere precisa chirurgicamente nell’intonazione).
LANA DEL REY: Esempio lampante di come prendere un brano e farlo proprio, dall’inizio alla fine. Atmosfera pazzesca, mood interessante, vocalmente ti avvolge e ti trascina nel suo mondo. Sognante!
LEONA LEWIS: Ecco LA cover di cui parlavo. Come prendere un capolavoro e farne un capolavoro ancora più grande. Esplosione di voce ed emozioni senza eguali, con sfumature vocali straordinarie. Una fata!
DOLCENERA: Saggia la scelta di proporre un qualcosa di musicalmente/interpretativamente diverso da quello che hai già proposto (anche se certe cover fatte a Music Farm sono TUTTO). Sound moderno ed innovativo per un pezzo degli anni ’80. Vinci dal punto di vista ‘effetto a sorpresa’. Ma basterà a superare le altre interpretazioni in gara?
BRITNEY SPEARS: Shoooock! Nemmeno io, almeno fino a questo momento, sapevo fosse una cover! Quando una cover diventa così parte integrante della discografia di un’artista la riposta è chiara: si è fatto un ottimo lavoro! C’è qui la Britney che tutti abbiamo imparato ad amare. La vera essenza del pop.
PASSENGER: Atmosfera e sound distanti dall’originale. Lui riesce a portare nel suo mondo un mondo diverso dal suo con tanta naturalezza, creando quella che potrebbe essere benissimo una colonna sonora di un telefilm teen.
NINA ZILLI: Nina è nel suo decisamente. Voce e mood giustissimi, in quello che parrebbe essere un suo cavallo di battaglia. Trovo come limite soltanto uno: ascolto la cover di Nina e mi sembra di ascoltare tanti altri brani del genere, cosa che con l’originale non avviene.
TIZIANO FERRO: E invece io avrei proprio schierato quel capolavoro de La fine. Se nella parte iniziale Tizianone sembra fare soprattutto un esercizio vocale, nella seconda parte si cimenta - quasi come farebbe il più intonato dei capo villaggi - nel mondo dei musical. Ho sicuramente estremizzato i concetti ma mi lascia poco come esibizione.
NELLY FURTADO: Come trasformata una truzzata (nemmeno bella) in un brano intimo, dove una voce (pazzesca!) e un’anima emergono senza troppe remore. Il pezzo ne guadagna eccome!
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