Trovo molto elegante la foto di Duckie  

La foto di Hyun Ji anche è strepitosa, semplice ma trasmette proprio smarrimento

Non saprei chi far vincere, forse Hyun Ji perchè trovo la foto scelta più immediata 

Duckie: l’emozione rappresentata è meno immediata di altre foto, ma con la sua solita classe Duckie è riuscita in modo particolare ad esprimere il suo intento. Ci è riuscita tramite uno sguardo debole, timoroso e delicato. Fare uno sguardo super-penetrante sarebbe stato inopportuno, invece la morbidezza degli occhi e del modo in cui ha posto il resto del viso sono decisamente azzeccati. Mi piacciono molto i capelli sul viso, perché aiutano a rafforzare l’emozione rappresentata dando un’aria confusa alla modella. Duckie non racconta la storia in modo teatrale, ma accennandola . La bellezza del suo viso poi aiuta a rendere lo scatto quasi artistico.

Jeana: l’altezzosità è rappresentata alla perfezione. Ogni singolo elemento mi rimanda all’emozione scelta: il collo allungato, la borsetta firmata in bella vista, la sigaretta tenuta in modo “scocciato” e il viso superbo. Questo scatto rappresenta perfettamente il distacco e l’arroganza necessarie per rappresentare l’altezzosità. Pur non essendo alta moda pura, è comunque uno scatto credibilissimo per una rivista qualsiasi per vendere la borsetta o la sigaretta. Apprezzo molto il controllo del viso, con le labbra socchiuse che rendono Jeana molto femminile. Giusta anche la scelta del fotografo di non mettere a fuoco lo sfondo, in tal modo la modella è la protagonista incontrastata.

Huyn Ji: la desolazione è la prima cosa a cui ho pensato guardando quest’opera d’arte. Hyun appare totalmente afflitta, triste e abbandonata a se stessa. Il suo sguardo parla da solo, la scelta di inserire il pesce rosso la rende un piccolo capolavoro e la distingue da quella che potrebbe sembrare una foto tratta da un film. Non è troppo recitata, ma racconta una storia precisa in modo molto naturale. Le labbra aperte sono giustissime per dare l’effetto finale, le mani poggiate danno ancor di più l’impressione di desolazione.

Elina: la posa è giusta per l’altezzosità, ma l’espressione non mi convince. Lo sguardo è abbastanza piatto, non è penetrante ma non è nemmeno delicato. Non mi trasmette la superiorità e la vanità che mi dà la foto di Jeana ad esempio, mi lascia abbastanza indifferente. Anche se non considero il tema resta comunque una foto mediocre, in quanto si affida totalmente sulla bellezza di Elina che però in questo caso non è esaltata dal trucco e dai capelli. Non mi piacciono per niente le sopracciglia più chiare dei capelli, l’effetto è totalmente anti-estetico.

Montana: indubbiamente in tema, ma a questo punto della competizione mi aspetto di più. La desolazione è rappresentata in modo convincente grazie allo sguardo basso e sconsolato e dalle mani in tasca che fanno sembrare Montana insicura e smarrita. Giudicandola come foto di moda però non mi convince, in quanto ancora una volta trovo le labbra rigide che tolgono qualcosa alla bellezza del volto della modella. La posizione delle gambe è un po’ sgraziata, ce ne sarebbero state altre migliori per valorizzare maggiormente l’abito e rendere più drammatica e d’effetto la foto.

Purtroppo io ci ho provato, lo scatto altezzosità lo avevo proposto perchè adoravo quella foto e speravo fosse arrivato il suo momento. Visto che sono fissato col collo volevo provarci, ma ho capito che ho sbagliato ed effettivamente ero più debole di altri (non tutti ma della maggioranza).

La nuova foto è una delle mie preferite e più forti di Elina. La foto è terrore puro: l'occhio è spalancato, la pupilla dilatata, lucida.
Lo sguardo emana paura con una sincerità tale da condividerla con l'osservatore.
La bocca è semi aperta, i lineamenti perfetti, la posa è paralizzata, come una preda in un momento di difficoltà.
L'ambientazione si ispira alla tipica paura del dentista, comune a molte persone, un grande classico.
Non penso servano altre parole.

@xello visto che fare commenti con altre foto mi farebbe risultare antisportivo, esattamente la banalità dove sta? Il set banalotto alla portata di tutti, nonostante foto di alta moda in set del genere se ne vedono poche, come sarebbe dovuto essere diverso?Cosa avresti voluto vedere per rendere la paura in maniera meno banale, di una donna paralizzata su una sedia del dentista?
Così magari mi adatto nel caso di permanenza.

Comunque Elina è paralizzata dalla paura, se sei paralizzata non stringi le mani a niente, sei paralizzata. Posso capire che magari una stretta potente poteva darti più idea, ma il mio concetto è quella di immobilità difronte al terrore, posizione di resa e angoscia.

xello ha detto

Casadelvino ha detto
@xello visto che fare commenti con altre foto mi farebbe risultare antisportivo, esattamente la banalità dove sta? Il set banalotto alla portata di tutti, nonostante foto di alta moda in set del genere se ne vedono poche, come sarebbe dovuto essere diverso?Cosa avresti voluto vedere per rendere la paura in maniera meno banale, di una donna paralizzata su una sedia del dentista?
Così magari mi adatto nel caso di permanenza.

Comunque Elina è paralizzata dalla paura, se sei paralizzata non stringi le mani a niente, sei paralizzata. Posso capire che magari una stretta potente poteva darti più idea, ma il mio concetto è quella di immobilità difronte al terrore, posizione di resa e angoscia.  

Trovo proprio banale la paura associata al dentista, così (per farti capire) ho trovato banale l'associazione desolazione-posto desolato di Montana. E contemporaneamente/soprattutto ho trovato il set poco di alta moda (da qui il parlare di "alla portata di tutti").

Per le mani accetto comunque la tua interpretazione, anche se come dici tu a me una stretta potente avrebbe trasmesso di più l'idea (considerando che di paralizzato c'è già la parte superiore).  

Visto che la concezione comune della paura è sempre stata legata a set macabri/ oscuri/ decadenti; io trovo un set "quotidiano" invece molto originale e inaspettato. Basta pensare al fatto che in tutti i servizi di antm basati sulla paura e il terrore i set erano sempre o sfondi neri o case stregate.

Quindi mi dispiace che per te sia stato così banale, perché veramente secondo me era esattamente l'opposto. Comunque quello che centra di piu è l'emozione e spero che questa ti sia arrivata 🙂