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7 agosto, 2013
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Allora anche io ho mandato solo i voti delle nuove proposte 
Utente
7 agosto, 2013
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Io ho già votato perchè ce ne sono poche a cui sono legata e che mi piacciono a prescindere...la difficoltà è stata più che altro decidere come spartire i voti 
Moderatore
7 agosto, 2013
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Ragazzi, ho già ricevuto due MP con solo metà dei voti. L'ho pure scritto nel post di apertura televoto.
Mandare UN MP. Non si vince nessun premio se si vota per primi e c'è tempo fino a domenica.
Grazie.
Utente
7 agosto, 2013
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Quando la musica supera i confini del tempo e degli anni…..nascono i capolavori e non c’è bisogno di parole ma solo silenzi per ascoltare..
Dal bianco e nero 1966
a Colori 2012
Utente
7 agosto, 2013
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LUCIO BATTISTI e Sanremo
Io credo che in Italia tutt'oggi chi prende in mano una chitarra acustica e comincia ad imparare i primi accordi si ritrova entro poche settimane a suonare dei brani di Battisti (La canzone del sole? 
), insostituibili protagoniste di cori davanti ad un falò sulla spiaggia.
E' un Lucio Battisti che non ha ancora inciso un album quello che si presenta a Sanremo nel 1969.
Ma lo inciderà proprio quell'anno il primo album raccogliendo tutte le canzoni scritte da lui fino a quel momento con Mogol e lanciate da altri (Equipe 84, gli amici Dik Dik, i Camaleonti..) e raggiungerà subito la prima posizione, risultando uno dei 3 album più venduti in Italia nel 1969 (i brani: Un’Avventura - 29 settembre – La mia canzone per Maria - Nel sole nel vento nel sorriso e nel pianto - Uno in più - Non è Francesca - Balla Linda - Per una lira - Prigioniero del mondo - Io vivrò (senza te) - Nel cuore nell'anima – Il Vento)
Il tutto era iniziato nel 1966. intanto che una canzone tradizionale come Dio come ti amo (vedi post precedente) vinceva il festival, Lucio Battisti inaugurava con Mogol (Giulio Rapetti) la sua vena di compositore "innovativo" mandando al festival ADESSO SI (di Sergio Endrigo) e scrivendo PER UNA LIRA (in fondo i codici del filmati you tube per chi volesse andarsi a riascoltare un po' di storia..).
Nel 1967 29 settembre lanciata da Maurizio Vandelli e la Equipe 84 - e scritta dal duo Mogol Battisti - domina per settimane per non dire mesi la "hit parade" italiana, la classifica di riferimento dell'epoca. Lucio scrive anche per se stesso e incide il suo secondo singolo (Era) e il terzo (Prigioniero del mondo / Balla Linda) portando il "lato b" al Cantagiro 1968
Con queste premesse Lucio si presenta al festival - anzi "apre" il festival 1969 (è il primo a cantare) portando con sé come secondo interprete della sua UN'AVVENTURA un grandissimo del R&B americano, Wilson Pickett.
E' proprio con la versione di Pickett in Italo Americano che vorrei aprire l'ascolto di questo unico pezzo portato da Lucio al festival e che - come tutta la musica innovativa (era una mezza rivoluzione comparato con i brani come ad esempio quello del precedente post...) - non ebbe un grande riscontro dalle giurie e si dovette accontentare del #9 in graduatoria, salvo poi affermarsi con le vendite...
... ed ecco la versione di Lucio
Storia precedente
- Lucio Battisti spiega perché ha iniziato a cantare le sue canzoni e dimostra di sapere suonare eseguendo un brano lanciato da Formula 3 youtu.be/kCU9xALj8lw
- Per una lira (live) youtu.be/bOwD7yT2a6M
- Balla Linda Cantagiro 1968 youtu.be/usfXrIwM0WY
- 29 settembre (dal vivo) con Maurizio Vandelli e Zucchero alla chitarra youtu.be/H0yNv1a0PjI
Utente
7 agosto, 2013
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Buongiorno a tutti! Oggi che questa "storica sagra" (cit. Carla
) ha inizio, vi presento con orgoglio la cantante che propongo ed il suo fortissimo brano!
Lei è Laura Bono(metti), classe 1979, varesina, cantautrice. Ha presentato alle selezioni un brano con una melodia molto orecchiabile ed incisiva, ma che porta con sé allo stesso tempo un testo importante (che come spesso capita rischia di non essere adeguatamente valorizzato, fermandosi al lato musicale).
La canzone in questione, scelta tra le 8 Nuove Proposte, è "Non credo nei miracoli". Ebbene, il titolo non va preso alla lettera: non è una professione di ateismo (chiedo venia per lo squallore
), bensì un profondo dialogo con duplice sfaccettatura. Laura parla (canta) ad un "tu" con cui vive una relazione, ma fa anche un profondo discorso con sé stessa. Laura non è una donna serena, sente addosso una colpa, un ricordo "che sgomita", un peso che la turba: non riesce a vivere pienamente la sua attuale relazione, nonostante lei pensi che il suo amore (non voglio entrare in qualificazioni specifiche per questo "tu") faccia il possibile per farle vivere "un miracolo", un Amore con la "a" maiuscola. Lei riconosce l'impegno di questa persona (Io non credo nei miracoli/Tu sei stato per me l'eccezione/Anche solo per un attimo/Ma sai che ci ho creduto in noi) e di conseguenza fa una cosa che, ahimè, fanno in molti: invece di chiedersi se lei effettivamente non meriti qualcosa in più, si accusa addossando su di sé il motivo dell'arenarsi di questo rapporto. Vive la nuova relazione pensando a un amore passato, magari più vivo, magari più adatto a lei, magari più vero. Si dipinge come la carnefice del suo nuovo amore (Mentre mi difendo sento che/Vorrei proteggerti da me/Ti ho lasciato, ti ho ripreso/Troppe volte, ho perso il conto ma tu sempre lì/Farti male mi fa male/Tutto questo dimmi che senso ha), sente di non riuscire a vivere con piena sincerità questa situazione e si colpevolizza: "Ma perché non riesco a viverti come io vorrei?".
Tuttavia sono le ultime parole della canzone a rappresentare la svolta in questo sofferto e duro conflitto tra la realtà e il desiderio; questo "mea culpa" fa maturare Laura: la donna che non si è mai aspettata niente di particolare dall'amore, che "non crede nei miracoli" e si auto-accusa di un'incapacità di amare, forse altro non è che una donna che vuole sentire una reazione (un bel "ma cosa dici?!") a questo suo grido di sofferenza, una risposta concreta: il miracolo, la sorpresa dell'amore vero.
Come afferma in una recente (
) intervista: "In realtà la mia affermazione di non credere ai miracoli è una provocazione, chiedo di essere smentita ma solo alla fine della canzone in cui concludo con: io non credo nei miracoli… se potessi tu sorprendermi. Io ci credo alla fine, solo che è un miracolo che accadano."
Perdonate la prolissità ma ritenevo giusto fornire una chiave di interpretazione ad un brano che, a mio avviso, risulta di per sé incisivo anche senza questo "gioco ermeneutico", e che quindi non ha che da guadagnare da una spiegazione anche dal punto di vista testuale/contenutistico, che regge senza dubbio il confronto con l'aspetto musicale.
Detto questo, ecco a voi Laura: canta il suo invito a far vivere un miracolo alla persona che amate! L'amore va a braccetto con la sorpresa, fate sì che la vostra metà riesca a vivervi pienamente, senza dare nulla per scontato. Cercate di vivere ogni giorno come fosse il primo giorno del vostro amore 
(E ovviamente se anche per voi questa canzone merita, sostenetela con il vostro voto!
)
«Tutti pensano che a renderci felici debba essere la vita, ma io una cosa l'ho capita: per essere felici serve solo coraggio.»
Utente
7 agosto, 2013
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LAURA PAUSINI - LA SOLITUDINE
Di Valsiglio, Cremonesi, Cavalli - La Solitudine. Dirige il maestro Maurizio Tirelli, canta Laura Pausini. Inizia così la storia di una ragazza che, 23 anni dopo questo momento, si ritroverà a calcare i palchi di tutto il mondo, vincendo i premi più importanti e diventando una delle icone della musica italiana. Laura Pausini, classe 1973, mai avrebbe immaginato che il 1993, sarebbe stato l'anno che le avrebbe cambiato la vita. Si guadagnó palco di Sanremo dopo aver vinto l'anno prima Sanremo famosi. Il brano che presentò racconta lo stato d'animo di una ragazza che si vede allontanare il suo primo amore, Marco, dalle esigenze lavorative del padre che lo porta via da lei, facendo perdere interesse a qualsiasi cosa riguardasse il quotidiano, come lo studio o il treno delle 7.30. Il vuoto che si viene a creare nella giovane rappresenta proprio quel senso di Solitudine che si prova quando ci si allontana dalla persona amata, solitudine che invade tutti i momenti della giornata e che provoca l'illusione che un giorno tutto tornerà alla normalità. Laura Pausini canta sentimenti in cui qualsiasi ragazzo o ragazza può immedesimarsi, sentimenti scaturiti da un amore giovanile, puro, semplice, essenziale, che quando finisce lascia una ferita nel cuore che sembra non guarire mai. Un testo giovane, sincero, nel quale la Pausini si rivede molto, accompagnato da una musica struggente e da variazioni vocali non indifferenti, con le quali Laura riesce a comunicare i turbamenti di un cuore giovane, per poi esplodere in un grido potente di liberazione nella parte finale della canzone. Il Brano vinse nella sezione Novità nel Sanremo del 1993 e fu il brano di maggiore successo che uscì dalla kermesse. Nel 1995 ne fu incisa una versione spagnola che fu diffusa in tutta l'America Latina, diventando presto una hit anche li, facendo conoscere un'artista italiana che anni dopo diventerà una delle più amate e seguite nel mondo. Ancora oggi la solitudine rappresenta una hit. Tutti la cantano, tutti la conoscono, è entrata a far parte dell'Olimpo del pop italiano, lasciando una traccia indelebile nella storia musicale del nostro Paese.
Di seguito vi posto il video ufficiale....
E la versione musicata dal grande maestro Ennio Morricone in occasione del Greatest Hits del 2013, con cui Laura celebrò 20 anni di carriera...
Aiutiamola a vincere il suo secondo Sanremo! 
Vi invito a sostenere LA SOLITUDINE DI LAURA PAUSINI
Utente
7 agosto, 2013
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OCEANO - LISA
Ho scelto di partecipare con questo brano perché sono particolarmente legato a quel Sanremo del 2003. E' stato il primo anno in cui mi sono veramente appassionato al Festival e in cui ho tifato come un pazzo Dolcenera tra le nuove proposte.
Tra i big, invece, mi sono innamorato proprio di questo brano (anche se quell'anno c'erano altri brani stupendi).
L'atmosfera creata dalla musica, insieme alla voce di Lisa hanno contribuito al colpo di fulmine, tant'è che questa rimane tutt'ora una delle mie canzoni del cuore.
Lisa aveva già partecipato a Sanremo nel 1998, arrivando contemporaneamente sia seconda tra le nuove proposte che prima tra i big con il brano Sempre, altra piccola perla. Dopo questo Sanremo Lisa inizia ad ottenere successo soprattutto in Francia in cui Sempre esce sul mercato solo nel 2001.
Dopo il successo francese, Lisa tenta di affermarsi ufficialmente anche in Italia proprio attraverso la partecipazione al Festival del 2003 con Oceano. Anche questa volta però il successo arriverà in Francia, in cui il brano conquista la vetta della classifica nello stesso anno.
Se passerò il turno mi piacerebbe poi raccontare anche qualcosa in più di questa artista perché ha una storia molto interessante che merita di essere raccontata.
Ora vi lascio prima con la presentazione di Lisa e del brano al Festival di Sanremo del 2003 e poi con la sua esecuzione.
Da notare come Lisa abbia anticipato i tempi e si fosse presentata con il nastro rainbow sul palco dell'Ariston già 13 anni fa
Utente
11 dicembre, 2015
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L'amore - Sonohra
Allora io ho scelto di partecipare con questa canzone di due giovani talentuosi che si fecero scoprire proprio grazie alla loro vittoria a Sanremo Giovani 2008. La prima volta che l'ascoltai mi colpì subito e dissi "Vinceranno loro". Il duo è formato dai fratelli Luca e Diego Fainello. Il testo è stato scritto da Luca insieme al produttore Roberto Tini, mentre la musica e gli arrangiamenti sono di Diego.
Il singolo ha debuttato nella classifica dei download digitali di iTunes direttamente al sesto posto, nella settimana successiva alla loro vittoria a Sanremo.Il video della canzone è stato girato in Irlanda sui Cliffs of Moher.
Durante un'intervista rilasciata a Radio Touring 104 qualche giorno prima del Festival di Sanremo 2008, Luca Fainello ha rivelato che la canzone parla dell'amore tra lui e una ragazza inglese conosciuta durante dei concerti nei pub. Pochi giorni dopo averla conosciuta, la ragazza è tornata in Inghilterra e Luca ha perso il suo indirizzo.
In seguito è stata creata una versione inglese del brano intitolata "Love is here" e una versione spagnola intitolata "Buscando l'Amor".
Utente
7 agosto, 2013
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L'UOMO CHE AMAVA LE DONNE-NINA ZILLI
Andando a ritroso tra le varie edizioni di Sanremo Giovani pesco Maria Chiara Fraschetta, alias QUEEN NINA ZILLI, con la sua canzone d'esordio che riscuote un grandissimo successo nel periodo post-festival, soprattutto se paragonato al terzo posto SCANDALOSO ottenuto in quell'edizione a vantaggio di Tony Maiello e Jessica Brando....
In compenso la nostra Ninona vince il pemio della critica Mia Martini, quello della Sala Stampa ed il premio "Assomusica" per la migliore esibizione live (Tiè!). In più il brano ottiene in poche settimane la certificazione Oro e viene inserito nel primo album di Nina "Sempre Lontano" che verrà certificato Platino. Da quanto dichiarato dalla stessa Nina, il brano è ispirato all'omonimo film del 1977 che, evidentemente, narra di un uomo che non conosce la parola fedeltà e che passa tutta la sua vita a sedurre donne a destra e a sinistra fino a quando questa ossessione non diventa la causa della sua morte. Sperando di passare il turno vi lascio la prima versione (si,ne esistono due!) del video ufficiale del brano insieme alla sua esibizione Live a Sanremo che coincide con la sua prima apparizione nel panorama musicale e che, come detto prima, le è valso tra gli altri il premio Assomusica...
Utente
7 agosto, 2013
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ANNAGLORIA - LA PAURA DI MORIRE
Festival di Sanremo 1975
https://www.youtube.com/watch?v=hOeNsNk1abk
Passata alla storia come una delle edizioni di minor successo della storia di Sanremo, quella del 1975 ci regalerà una perla passata inosservata. Scritta dallo storico paroliere Piero Calabrese, su musica di Ettore Ballotta e Pino Calvi, La paura di morire sancisce il debutto, e l'unica partecipazione, nella kermesse della marchigiana Annagloria.
Al secolo Anna Gloria Neri, inizia la sua carriera quattro anni prima e nel 1972 partecipa al Festival di Mestre, concorso dedicato ad emergenti. Pur senza trionfare, viene notata da Gualtiero Guerrini, titolare della Bentler, discografica italiana attiva dal secolo precedente, che decide di metterla sotto contratto per la sottoetichetta Eldorado. Proprio grazie a questo incontro partecipa a Un disco per l'estate nel 1973 con Non è finito mai.
Due anni dopo sale sul palco del Salone delle Feste del Casinò Municipale di Sanremo, nell'edizione del Festival presentata da Mike Bongiorno e Sabrina Ciuffini, nata sotto il segno del boicottaggio delle grandi major, in disaccordo con il Comune di Sanremo.
Annagloria si esibisce durante la seconda serata, assieme ad altri 14 colleghi, tra i quali la piemontese Gilda che trionferà poi in finale con Ragazza del Sud. Purtroppo non ottiene uno dei sei posti disponibili per la finale.
La paura di morire è il sapiente connubio fra l'ariosa melodia italiana e l'appassionante tango à la Astor Piazzolla. La metafora dell'amore che può finire da un momento all'altro nasconde il drammatico tema del mal di vivere, in quegli anni assente nella musica fruita dal grande pubblico e a volte nascosto in soluzioni liriche intelligenti.
La cantante interpreta il brano con emozione e trasporto, in una cascata di parole e note che alternano il flusso di coscienza e l'accorata richiesta d'aiuto al proprio amato.
TESTO
Ecco il ritorno dell'agonia
come ogni volta, come ogni sera
come ogni notte che s'avvicina
con i rumori nati nel buio
Perché la notte ha tante voci
altri silenzi, altri rumori
fatti di cose che tu non vedi
e forse anche che non ci sono
Prova a pensare a non pensare
a recuperare il mio passato
aspetto l'onda della marea
e cerco l'alba che non arriva
che non arriva!
Il tempo viaggia senza ritorno
toglie al mio conto un altro giorno
amore grande, amore immenso
forse è più tardi di quel che penso
Voglio star sveglia, voglio parlare
voglio sentirti, voglio guardare
le ore del sonno, quiete subita
son tutte ore tolte alla vita
Il buio è morte e porta i fantasmi
ma non ha slanci, non ha eroismi
io voglio il sole, voglio la vita
voglio la vita, voglio la vita!
Tienimi stretta perché sento che ritorna...
la paura di morire
senza il tempo per amarci
senza il tempo di soffrire
senza il tempo di lasciarci
senza il tempo di finire
e tutto quello che ho da fare
che non cerco di capire
ma che so che devo fare
Tu senti che io sto guardandoti
ed alzi il viso sorridendomi
è la paura dell'addio
ti fa sentire così mio
E ho paura di morire
senza il tempo di adorarci
senza il tempo di finire
di riprenderci e lasciarci
e non posso immaginarti
con un'altra accanto al fuoco
e non posso abbandonarti
io ti ho amato così poco
Amore mio così indeciso
così dolce ed indifeso
che faresti solo...
Tienimi stretta perché sento che ritorna...
la paura di morire
senza il tempo di adorarci
senza il tempo di finire
di riprenderci e lasciarci
e non posso immaginarti
con un'altra accanto al fuoco
e non posso abbandonarti
io ti ho amato così poco
Amore mio così indeciso
così dolce ed indifeso
che faresti solo...
Utente
7 agosto, 2013
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Stanotte, come torno dal lavoro, presenterò la mia canzone. Non mi sono scordato 
Utente
7 agosto, 2013
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L'Aura - Irraggiungibile
Presentata al Festival di Sanremo 2006, Irraggiungibile è arrivata fino alle semifinali. Brano forse non immediato di una cantante a volte considerata di nicchia, ma che è stato comunque discretamente apprezzato, raggiungendo la posizione 17 nella classifica dei singoli. Ballata pianistica, la canzone è frutto del suo proprio lavoro.
L'aura (Laura Abela) ha esordito nel marzo 2005 con il singolo pop Radio Star, facendo poi seguire un mese più tardi l'uscita dell'album Okumuki. Sembrerebbe che a oramai 10 anni dal suo album di esordio, L'Aura stia lavorando insieme al marito (il tastierista e produttore Simone Bertolotti) a un nuovo album ispirato alla musica degli anni '60/'70.
Voce particolare, maestria al piano e una rara finezza artistica. L'aura.
Questo invece il video ufficiale.
Utente
13 marzo, 2014
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E dimmi che non vuoi morire è il brano con cui Nicoletta Strambelli , in arte Patty Pravo , ha partecipato al Festival di Sanremo nel 1997 .
Scritta da Vasco Rossi e Roberto Ferri per il testo e da Gaetano Curreri e Ferri per la musica , interpretata magistralmente dall'eterna ragazza del Piper .
Racconta di un amore turbolento , di due persone che s'incontrano e si domandano a vicenda cose mai dette prime , rivedono la loro vita e fanno i conti con il tempo che passa . Si tratta di un discorso interiore in cui emergono passioni , delusioni , illusioni , speranze , ricordi , rimpianti .
"La cambio io la vita che non ce la fa a cambiare me , bevi qualcosa , cosa volevi , vuoi far l'amore con me ?"
Ma è anche l'invito di una donna al suo uomo ad interrogarsi sugli errori del passato per non ripeterli più , a non darsi per vinto , nonostante le sconfitte .
Patty è una donna magnetica , è difficile resistere al suo fascino . Da sempre rivoluzionaria nell'arte e nel costume , la sua musica smuove le coscienze e ha accompagnato diverse generazioni , è innovativa , anticonformista e fonte d'ispirazione .
Il Sanremo del 1997 rappresentava l'anno del rilancio , visto che la precedente partecipazione non aveva sortito gli effetti sperati . Le aspettative sono altissime , l'attesa logorante . Il brano viene dato per favorito fin da subito : è raffinato , intenso , suggestivo , struggente , gli arrangiamenti eleganti e il team di autori eccezionale . Patty l'ha impreziosito con la sua emozionante interpretazione . Non vinse la kermesse ma riuscì ad ottenere il Premio della Critica e il Premio miglior musica .
Utente
13 gennaio, 2015
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Rieccomi dopo un paio di giorni di assenza!!
Ringrazio tutti coloro che hanno votato per "Ci vediamo a casa"
JonSnow ha detto
Benvenuto Big , non ci credevi nemmeno un po'
Grazie Jon!Ammetto che non ci speravo molto perchè c'erano molte canzoni forti tra quelle escluse, ma sono felice di essere stato smentito!!
Utente
7 agosto, 2013
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ho votato dividendo 2 punti a testa nei big per 5 pezzi che mi piacciono...mentre per le nuove proposte tutte ad una canzone, l'unica che mi piace in realtà insieme ad un'altra...ma la vedo + a rischio quindi ho preferito dare tutto a quel pezzo...
PS cmq sono morto...
io che pensavo che nell'avatar di @Krishoes era una delle sorelle vella, e invece scopro che è annagloria
sorryyyyy
Utente
7 agosto, 2013
Offline
dancer83tp ha detto
PS cmq sono morto...
Moderatore - Mentore
Moderatore
7 agosto, 2013
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Io intanto sto decidendo chi e quanti votare. Ho già escluso nove di voi.
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