Utente
4 febbraio, 2018
WE HAVE A CAST!
La prima emozione con cui partiremo sarà malinconia ! Partiremo il 5! Quindi avete fino domani alle 23.59 per mandarmi le giustificazioni, chi vorrà !
Per la categoria misteriosa invece, abbiamo avuto un parimerito sciolto da random.org.. ma a vincere è:
Quindi avete tempo fino al 10/9 per mandarmi la vostra scelta per Libertà! Chi prima arriva meglio alloggia!
@NotturnoManto @Francofranco @cionfy @Alby @sparso @Edre @Alex8806 @xello @MANTV71 @bilirubina @alessandrino @edorf @Sophia @Waves of Music @Signorina Silvani @monechiapi @Emm @Massiveattack @Lu11 @drugo92 @pesca @Vesuvius21 @giovy95 @Danieletw
Game Ranking Winner 2017/2018
Game Ranking Winner 2020/2021
Utente
7 agosto, 2013
Utente
4 febbraio, 2018
MALINCONIA
Sarete divisi in 3 gironi, passeranno le prime due per girone.
Voi siete obbligati a votare il girone in cui siete classificando tutte le canzoni tranne la vostra. (i punteggi attribuiti sono nella pagina iniziale).
Se volete, potete anche indicare il vostro preferito di ognuno degli altri due gironi, a cui assegnerete un bonus di 5 pt. Facoltativo.
Per rendere la gara equa/imprevedibile , i gironi sono stati divisi in base alle views sul tubo.
Avete tempo fino al 7/9 alle ore 19.
Cliccare sull'immagine per la playlist su yt. Sotto le playlist spotify.
Utente
4 febbraio, 2018
GIUSTIFICAZIONI
GIRONE A
Say something – AGBW ft. Christina Aguilera |
Riptide - Vance Joy |
Cold Little Heart - Micheal Kiwanuka
Ho scelto di proporvi questa canzone, credo abbastanza sconosciuta a chi non segue Big Little Lies, perché mi ha trasportato sin dalla prima volte in cui l'ho sentita nella sua dimensione evocativa calda e malinconica, con una melodia che si imprime nella mente sin dal primo ascolto. Una perla che invito tutti voi a scoprire e apprezzare, buon ascolto! |
Someone You Loved - Lewis Capaldi
Ascoltavo questa canzone in radio, senza sapere titolo o autore, e mi saliva la depressione. Avete presente quel posto nel cuore dove si racchiudono tutti i ricordi? Bene Someone you loved lo apriva e li faceva uscire tutti. |
Run - Leona Lewis
La malinconia che emerge al pensiero di doversi separare (per ragioni superiori a qualsiasi volontà, come può essere la morte) dalla persona con cui si sono condivisi momenti di puro amore e di pura felicità. Ho sempre trovato questa canzone (soprattutto nella cover di Leona) un colpo al cuore, complice un’atmosfera malinconica/struggente. |
Caruso - Lucio Dalla
In questa canzone, uscita nel 1986, Lucio Dalla ci racconta una storia intima, fatta di passioni e malinconia, di amore e solitudine. “Qui dove il mare luccica e tira forte il vento su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento“, canta Dalla, che con poche e semplici parole riesce a trasportarci a Sorrento e a restituirci le suggestioni del luogo. Poi introduce il tema sentimentale, l’abbraccio tra l’uomo e la ragazza, e il canto di passione: “te voglio bene assaje ma tanto, tanto bene sai, è una catena ormai che scioglie il sangue dint’è vene, sai“. Quello che canta Lucio è un amore diventato forte e resistente come una catena, una catena che non fa male ma bene, perché i sentimenti ispirati dalla ragazza nell’uomo “sciolgono il sangue nelle vene“, fanno bene a tutto il corpo. La bellezza di questo brano, come quella della più grande poesia, sta nella capacità di raccontare un sentimento e nel provocare in noi che ascoltiamo, leggiamo e cantiamo sentimenti analoghi, della stessa intensità ma alimentati dalla somma delle nostre esperienze personali, dei nostri incontri, dei nostri amori. |
Anima Fragile – Vasco Rossi
Per questa categoria ho scelto di partecipare con anima fragile di Vasco Rossi perché credo che attraverso il testo essa esprima un senso di malinconia. Intendo questa emozione come il pensare a un qualcosa che c'era in passato e che ora non c'è più, ricordando con un vago senso di tristezza in un certo senso rassegnata poiché non si pensa alla possibilità di un cambiamento che riporti le cose come erano prima. Con il tempo le cose cambiano, bisogna solo prenderne atto. Riporto parte del testo per farvi capire in particolare quali frasi mi suscitano questa emozione: E tu, chissà dove sei Anima fragile Che mi ascoltavi immobile Ma senza ridere E ora tu, chissà dove sei Avrai trovato amore, o come me Cerchi soltanto le avventure Perché non vuoi più piangere
Perché col tempo cambia tutto lo sai E cambiamo anche noi E cambiamo anche noi E cambiamo anche noi E cambiamo anche noi |
A parte te – Ermal Meta |
GIRONE B
E vivrò, sì vivrò Tutto il giorno per vederti andar via Perché Quando di Pino Daniele? Credo che questo stato d’animo, non si misuri solo con le parole, con una bella canzone, ma anche con la voce, con il modo di dire le cose. All’inizio questo brano non mi diceva nulla, poi un giorno mi sono trovato ad ascoltarlo da solo per caso, in un posto isolato…ed è scattata la magia. Da quando Daniele non c’è più….non ho ascoltato più questo brano! Sono pronto alla contestazione che Celeste nostalgia sia un pezzo "nostalgico". Partiamo dalla genesi. Film "Sapore di mare", lui e lei si rivedono vent'anni dopo quel flirt estivo innocente in cui lui la pianto' in asso, lei è ancora bellissima, e soprattutto serena. Lui dapprima non la riconosce, poi ricorda tutto, le scrive un biglietto "Questo biglietto vale per tutte le lettere che non ti ho scritto. Ps, sei sempre la più bella" (semi-cit.) E poi la guarda. In quello sguardo c'è tutta una vita mancata, di cui non si può provare nostalgia perché non c'è stata, ma il languore malinconico della sliding door. In sottofondo, questo pezzo, per me emblema della malinconia in quanto malessere soffuso e un po' compiaciuto, un abbraccio un po' triste ma da cui non vuoi staccarti. Due passaggi: "Qualche parola affettuosa un po' poco, però, per noi, forse no": eravamo speciali? "Un'ora, un giorno, una vita.. che cosa vuoi che sia": eravamo, siamo diversi? Forse sì, forse no, ma sicuramente è bello pensarci, chiederselo. Se in ambito musicale penso alla malinconia, non posso che pensare alle struggenti, nostalgiche e riflessive canzoni di Lana Del Rey. 'The Greatest', dall'appena pubblicato nuovo album, mi ha dato i brividi dal primo ascolto, con il suo testo malinconico, il racconto di una sensazione di stanchezza, disincanto generale sul mondo che ci circonda. La voce soave di Lana e una produzione che ha il sapore dell'instant classic ci accompagnano verso un finale intimo affidato ad un delicato pianoforte. Testo: I miss Long Beach and I miss you, babe I miss dancing with you the most of all I miss the bar where the Beach Boys would go Dennis's last stop before Kokomo Those nights were on fire We couldn't get higher We didn't know that we had it all But nobody warns you before the fall And I pray that you stay Don't leave, I just need a wake-up call I'm facing the greatest The greatest loss of them all The culture is lit and I had a ball I guess I'm signing off after all I miss New York and I miss the music Me and my friends, we miss rock and roll I want shit to feel just like it used to And, baby, I was doing nothing the most of all The culture is lit and if this is it, I had a ball I guess that I'm burned out after all Oh I pray that you stay Don't leave, I just need a wake-up call I'm facing the greatest The greatest loss of them all The culture is lit and I had a ball I guess that I'm burned out after all If this is it, I'm signing off Miss doing nothing, the most of all Oh I just missed a fireball L.A. is in flames, it's getting hot Kanye West is blond and gone "Life on Mars" ain't just a song Oh, the lifestream's almost on The Silence è l'ultima traccia di un album che, al suo interno, tratta la tematica di una famiglia disfunzionale, tra rapporti complicati e un vibe pessimista di fondo. Il brano è costruito in crescendo, e proprio questa caratteristica mi richiama molto l'idea di malinconia. In un primo momento, è uno stato d'animo molto lieve, sottile, però capace di crescerti dentro, accumulare i pensieri, esplodere. Il brano, nato e costruito per essere malinconico, è proprio così. La famiglia è ormai un ricordo, qualcuno non c'è più, e, tutto sommato, nonostante le difficoltà, nonostante la voglia di lasciare tutti i brutti ricordi alle spalle, l'assenza pesa. Questo perché, per quanto possiamo averlo odiato, il contesto nel quale abbiamo vissuto ci ha formati, ci ha resi le persone che siamo. Puoi andare dappertutto, ma sei quello da cui provieni. Da un lato, quindi, la malinconia di un'assenza, anche se di persone negative. Un'assenza che si amplifica nel silenzio. Dopo la morte, non c'è niente che tu possa tenere, solo il tuo riflesso. Dall'altro, in conclusione al brano, la speranza di poter essere dei genitori j diversi con i nostri figli, di costruire una famiglia sana, con una dedica alla figlia del frontman, in cui egli spera di poterla tenere al di sopra di tutto ciò che ha fatto male in passato. Al di fuori del testo, che mischia la malinconia di ciò che è ormai stato alla voglia di riscatto da quel passato, vi chiedo di lasciarvi trasportare dalla melodia. D'altra parte, uno stato d'animo, nella maggior parte dei casi, è innescato dai suoni, dalle percezioni. Volevo solo far presente, spiegando un po' il significato del testo, che questo non sia un brano "solo cupo e malinconico", ma rappresenti quella malinconia consapevole che ci spinge ad andare avanti e raggiungere i nostri obiettivi GIRONE C
Posto che non penso esista una legge perfetta per la quale a contatto con determinate atmosfere scattano in automatico delle sensazioni precise, quando rifletto sulla malinconia ho bene in mente alcune caratteristiche, certe suggestioni che un medium artistico deve possedere e suggerire perché riesca a incanalare la mia interiorità verso tale stato o disposizione d’animo: in primis una certa dolcezza non invadente, o una delicatezza non dominante che vadano a stemperare un po’ quella sensazione di perdita, di mancanza che altrimenti provocherebbe in me non malinconia, ma probabilmente tristezza, se non proprio disperazione. E questo, per quanto mi riguarda, vale per ogni forma d’arte: quello che forse è il mio pittore preferito, Edvard Munch, ha realizzato una serie di xilografie e dipinti sul tema, opere che vedono la figura solitaria nella tipica posa del malinconico cullato dalle spettrali, ma al contempo morbide e dolci pennellate dell’artista. È una voce solitaria (Sono venuto qui da solo, sono qui per il silenzio) anche quella che appartiene al protagonista della canzone che ho scelto per rappresentare questa categoria, Seen a Ghost del giovane artista statunitense Ben Cramer, artista che ha deciso di adottare l’affascinante nome d’arte Old Sea Brigade. Il testo si avvale di parole e frasi che io trovo molto icastiche (Da qualche parte nella mia proiezione privata / Posso sentire un’ombra urlare (…) / i colori sono carini ma odiosi / sono caldi e sono freddi / e danzano dietro i miei occhi) e credo descriva le sensazioni provate nel ricordare improvvisamente qualcosa o qualcuno appartenente al passato (sembri uno che ha visto un fantasma / mentre riporti indietro la mente verso qualcuno che conoscevi / mentre riporti la mente verso luoghi nei quali io non posso andare). Volendo, il testo di per sé potrebbe fare scaturire sensazioni anche diverse (semplice nostalgia, per esempio – scrivo semplice perché personalmente trovo la nostalgia un sentimento un po’ neutro), ma c’è qualcosa nel modo in cui la voce interpreta e modula, qualcosa nel modo in cui la musica sorregge il testo, qualcosa che a tratti, soprattutto nel ritornello, in mezzo alla consapevolezza dell’assenza di ciò che è svanito, produce degli improvvisi, dolci bagliori che frenano l’avanzare della tristezza, dando vita a quello stato d’animo che è la malinconia. È un sentimento che forse ha, di base, una natura negativa, ma anche transitoria, perché le canzoni che mi trasportano verso questo stato d'animo, canzoni come quella da me proposta, riescono, con la loro gentilezza di fondo che almeno io avverto, anche ad illudermi che finirà, che della positività dalla quale ricominciare esiste. "Guarderai quanto ti va, stringendo con la mano il tuo papà" Siamo tutti umani, ma non siamo tutti della stessa specie. C'è chi è allegro di natura, chi tende alla tristezza e chi nasce arrabbiato. Io sono nato malinconico. Credo che la malinconia sia la mia condizione naturale, il mio stato d'animo di default. Può convivere con tutte le altre emozioni, senza lasciarti mai. Tra le canzoni di Tiziano, Tarantola d'Africa è forse quella più personale e intima. Anche se si riferisce in modo specifico alla sua difficoltà nell'affrontare le ombre della celebrità, io ci trovo diversi passaggi che parlano di me, delle mie ombre, come se quelle parole mi conoscessero alla perfezione e non lasciassero alcun dubbio. Sono anch'io una tarantola d'Africa. La malinconia me la sento dentro, mi cammina addosso pronta a mordere, mentre cerco di dissimulare tranquillità e disinvoltura, mentre cerco di non perdere il controllo perché, come tutti i malinconici, guai a darlo a vedere. Sono sempre stato quello delle risate, quello dell'allegria, quello del divertimento, anche esuberante. Per non pensarci. Sono quello che ama infondere ottimismo e buon umore, che è ciò che gli altri si aspettano che faccia, perché mi viene così facile, pare. Sono anche quello che sembra non averne mai bisogno, mentre in realtà ne sono assetato, quando quel leggero velo di malinconia diventa pesante come un macigno e assume forme sempre più cupe. Molti non la comprendono. Molti preferiscono non inoltrarsi nel tuo buio e tenersi ancorati a distanza di sicurezza, fintanto che arriva ancora un po' di luce. Allora sei tu a tenere le distanze, a proteggere gli altri da quel veleno che sai di portarti dietro. A tenertelo per te, perché in natura certe cose è così che vanno. A startene nella tua scatola. Credo sia necessaria subito una premessa rispetto alla mia scelta. Partirei da come intendo io la parola "malinconia". La reputo diversa dalla tristezza, che trovo più irrazionale e più piena di pathos, ma la reputo anche diversa dalla nostalgia, in cui trovo una sfumatura positiva, di speranza. La malinconia la trovo più intrinsecamente correlata con il processo razionale di presa di coscienza di qualcosa che appartiene al passato e ormai non c'è più, con i ricordi che si mescolano all'accettazione di una sorta di "solitudine". È un'emozione abbastanza razionale, per quanto possa sembrare un ossimoro. Ho scelto questo brano della band islandese dei Sòlstafir. Nel brano c'è un passaggio che trovo molto significativo e che in inglese recita "I drowned in a black hole". Forse la malinconia non è altro che la presa di coscienza di questo buco nero. A livello melodico la trovo molto in sintonia con la mia idea di malinconia: il pianoforte crea un'atmosfera tutt'altro che esplosiva e abbastanza cupa, alla quale contribuiscono anche i cori. Il mio invito è quello di guardare anche il video (3 centesimi di budget, ma secondo me riesce a veicolare queste sensazioni). È un brano che trovo molto crepuscolare, si presta bene ad essere ascoltato la sera, in piena solitudine, se si ha voglia di riflettere e di viaggiare con i ricordi. "Cordell" è un brano dedicato alla scomparsa di Denny Cordell, noto produttore discografico che fece firmare ai Cranberries il contratto con l'Island Records. Reputo il brano malinconico e non triste perchè vi è in fondo la speranza che l'anima della persona defunta sia ora in un posto migliore e che la sua presenza rimarrà per sempre tra i suoi cari. "Per malinconia ho scelto L'arcobaleno perchè quel tipo di sensazione l'ho provata più volte. E' quel sentimento che segue il dolore per la perdita di una persona cara, quando alla tristezza segue la pace e la speranza che in ogni alito di vento, in ogni foglia che si muove, in ogni raggio di sole ci possa essere la voce e l'anima di chi, in fondo, non ci lascerà mai." Per la categoria “malinconia”, da un lato, mi sono trovato/a facilitato/a a decidere. Dall’altro lato, invece, è stata una scelta abbastanza difficile. Questo perché tendenzialmente ascolto praticamente solo musica malinconica, quindi è stato arduo scegliere nella mia libreria musicale. Inoltre, la malinconia è un sentimento abbastanza difficile da inquadrare, con varie sfumature. Ad esempio, per me la malinconia ha anche una vena positiva (sarà proprio perché amo ascoltare quel tipo di canzoni). Alla fine ho ritenuto che “On the Train Ride Home” fosse la scelta, personalmente, più centrata per descrivere questo stato d’animo. Innanzitutto l’immagine del viaggio in treno per me è fortemente malinconica. Cosa c’è di più malinconico del guardare fuori dal finestrino sul treno e lasciarsi trasportare dai pensieri? Inoltre la melodia, molto semplice e proprio per questo estremamente efficace, unita alla voce delicata del cantante, riesce a trasmettere quell’idea di atmosfera plumbea, di una sensazione che non è pienamente triste, ma che piuttosto presenta quella vaghezza tipica della malinconia, unita a una certa delicatezza, che rende tutto meno cupo. Anche il testo trasmette questa sensazione, senza suono e senza speranza (“No sounds, no hallelujahs”), di tribolazione generale, parlando delle mancanze che tutti sentono nella propria vita (“I want someone to grow with/ Songs I can sing to /And a family to cling to /But if I can't get the things I want/ Just give me what I need”), delle proprie fragilità e della superficialità che ci circonda (We break down like concrete/ And just make our words cheap), del senso di smarrimento che spesso si vive (We're like elevators/ Filled up with strangers), tutto questo grazie a metafore nitide e all’immagine malinconica dell’attesa del treno, nella quale si viaggia con i propri pensieri. Tutto questo poema per spiegare la mia scelta, una canzone che mi culla durante i momenti di malinconia, da ascoltare in quelle giornate uggiose e grigie, che si sposano perfettamente con l’atmosfera malinconica del brano. Ho Scelto Dove sei di Federica Carta perché è una canzone che dal primo ascolto mi aveva preso. Ma lo scelta perché questo inverno, dopo la morte di una persone a me molto cara, scorrendo su Spotify l'ho riascoltato e alla frase "se parlo al cielo io parlo a te" ho iniziato a piangere. Da quel giorno quasi ogni giorno la riascolto e mi sembra di stare vicino a mia nonna da quaggiù. Spero passa piacere anche a voi!
Quando - Pino Daniele
Fra i ricordi e questa strana pazzia E il paradiso, che forse esiste
Chi vuole un figlio non insiste
Celeste nostalgia – Cocciante
The greatest – Lana del Rey
Homesick - Dua lipa
Pierdavide - Di notte
Thegiornalisti - Fine dell'estate
Sta passando novembre – eros
The silence - manchester orchestra
Old Sea Brigade- Seen a ghost
Tarantola d'Africa - Tiziano Ferro
Sòlstafir – Miðaftann
The Cranberries – Cordell
L'arcobaleno – Celentano
The paper kites - On the train ride home
Dove sei – Federica carta
Passerà l'estate - Giorgia
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