Utente
4 febbraio, 2018
RISULTATI MALINCONIA
Il momento che attendevate è arrivato. Ecco i risultati del primo SDA di questa edizione!
Adesso rivelerò le classifiche partendo dal basso e nominando tot nomi alla volta.
Agli ultimi tre posti troviamo:
GIRONE A:
A parte te - Ermal |
Run - Leona Lewis |
Riptide - Vance Joy |
GIRONE B:
Sta passando novembre - Eros
Thegiornalisti - Fine dell'estate
Celeste nostalgia - Cocciante
GIRONE C:
Dove sei federica carta
Passerà l'estate - Giorgia
Tarantola d'Africa - Tiziano Ferro
Utente
4 febbraio, 2018
A un passo dai rispettivi podi:
GIRONE A:
Cold Little Heart - Micheal Kiwanuka
Anima Fragile - Vasco
GIRONE B:
The greatest - Lana
Quando - Pino Daniele
GIRONE C:
the paper kites - on the train ride home
L'arcobaleno - Celentano
Utente
4 febbraio, 2018
Si qualificano alla seconda fase:
Complimenti ai 6 qualificati
Per quanto riguarda la gara, Carica è aperta alla pagina precedente.
La prossima emozione sarà Serenità , quindi potete tranquillamente mandarmi anche la giustificazione per la scelta di questa categoria.
Buon ascolto
@NotturnoManto @Francofranco @cionfy @Alby @sparso @Edre @Alex8806 @xello @MANTV71 @bilirubina @alessandrino @edorf @Sophia @Waves of Music @Signorina Silvani @monechiapi @Emm @Massiveattack @Lu11 @drugo92 @pesca @Vesuvius21 @giovy95 @Danieletw
Utente
7 ottobre, 2018
Esiti che, in linea di massima, condivido (magari una delle sei mi convince di meno)
Tra le canzoni delle quali ignoravo l'esistenza, due mi hanno colpito in modo particolare, pur veicolando qualcosa di un po' lontano dalla mia idea di malinconia: una si è classificata, e spero possa farcela l'altra è quella dei Sólstafir, scelta suggestiva che mi è piaciuta tanto.
Utente
7 agosto, 2013
Molto contento per i risultati di malinconia
Per quanto riguarda la categoria "carica" devo dire che, almeno per il mio girone, ci sono solo un paio di canzoni che mi restituiscono un senso di forza e che in un certo senso mi galvanizzino (o almeno è ciò che voglio provare io quando cerco una canzone che mi dia la carica). Ancora devo pormi all'ascolto degli altri due gironi, ma per quanto riguarda il mio penso di avere già le idee abbastanza chiare
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Votato adesso. Per quanto riguarda i due bonus il cerchio era ristretto in entrambi i casi a due canzoni (in un girone erano due canzoni che avevo considerato anche io). Nell'altro caso era una canzone che non conoscevo, ma la combo ascolto + giustificazione mi ha trasportato in quella dimensione lì, pur essendoci almeno un'altra canzone molto bella (ma che dal punto di vista della carica mi ha preso di meno).
Per quanto riguarda il mio girone, è stato meno complicato comporre la mia classifica rispetto a come è andata per Malinconia.
Game Ranking Winner 2017/2018
Game Ranking Winner 2020/2021
Utente
7 agosto, 2013
Utente
7 agosto, 2013
Ho assegnato i miei due bonus c'è un girone che, per me, è quello meglio assortito, dove le canzoni mi restituiscono più o meno tutte le idee di energia e di carica. Non ho avuto molte difficoltà a scegliere la canzone ma sarò curioso di vedere quali brani la spunteranno.
L'altro girone è un po' simile al mio, ci sono canzoni meno immediatamente riconducibili allo stato d'animo ma ci sta, in quanto ognuno attribuisce alle canzoni un particolare significato. Per questo girone ho dato il bonus ad un brano che non conoscevo e che forse è meno immediato di altri ma allo stesso tempo è stato in grado di infondermi energia positiva
Utente
4 febbraio, 2018
MANTV71 ha detto
ho un problema con il pccasadelvino la mia votazione per la categoria carica e' andata a buon fine ?
scusami
Sì, mi sono arrivati in voti del tuo girone (tipo 10 messaggi uguali, ma c'erano )
Avete votato tutti, @Lu11 c'è un problema con i tuoi bonus, ti ho scritto!
Tra poco aprirò serenità, fino alle 19 per mandarmi la giustificazione:)
@Vesuvius21 e @giovy95 mi manca il vostro brano per libertà!
Utente
4 febbraio, 2018
Serenità
Sarete divisi in 3 gironi, passeranno le prime due per girone.
Voi siete obbligati a votare il girone in cui siete classificando tutte le canzoni tranne la vostra. (i punteggi attribuiti sono nella pagina iniziale).
Se volete, potete anche indicare il vostro preferito di ognuno degli altri due gironi, a cui assegnerete un bonus di 5 pt. Facoltativo.
Per rendere la gara equa/imprevedibile , i gironi sono stati divisi in base alle views sul tubo.
Avete tempo fino al 12/9 alle ore 13.
Cliccare sull'immagine per la playlist su yt. Sotto le playlist spotify.
Utente
4 febbraio, 2018
Giustificazioni:
A:
Senorita - Mendes e Camila |
Don’t worry, be happy - Bobby McFerrin Un brano capace di portare allegria, buonumore e serenità, allontanando la mente da qualsiasi problema per una manciata di minuti. Un vero e proprio innesto (musicale) di impulsi positivi alla mente umana. Un invito a non preoccuparsi, a intrattenere relazioni sociali, a pensare per quanto possibile sempre positivo. |
Sittin' on the dock of the bay - Otis Redding Se cerco una canzone per ritrovarmi in pace con me stessa, questa è sempre la mia prima scelta. Evocativa nella sua poetica semplicità, è per me incredibile come un inno alla serenità come questo sia in realtà una pubblicazione postume di un artista, Otis Redding, sfortunatamente scomparso per un tragico incidente poco prima, e ciò ne accresce ancora di più il fascino e la magia. |
Leo Rojas - Der einsame Hirte |
Katy Perry – Never really over |
Friday I'm in Love (the cure) ho scelto questo brano allegro, scanzonato e con quel pizzico di follia poiché mi lascia quello stato di benessere e tranquillità che associo allo stato d'animo della serenità. ok, forse molti di voi assoceranno questa canzone più al concetto di felicità (osservazione probabilmente giusta), ma poiché in me tale emozione è prettamente collegata allo stato di serenità, non ho avuto alcun dubbio sulla decisione di questo storico e magnifico pezzo. Infine suvvia siamo sinceri a chi il venerdì non dà serenità? |
Ma il cielo è sempre più blu – Rino Gaetano |
La stessa – Alessandra Amoroso |
B:
Caribbean Blu - Enya |
Cat stevens- Father and son |
Big picture - London Grammar Big picture è un brano che parla di un amore finito. Un amore che ha segnato e distrutto la persona che canta quelle parole. Cosa c'entra quindi con la serenità? Questo sentimento ha varie forme, può essere un vicino alla gioia, ma può anche essere vicino alla consapevolezza. Big picture, infatti, declina la serenità associandola alla comprensione di tutto ciò che si è lasciato indietro, di un amore che ha fatto male e che d'ora in poi non ne farà più. È la consapevolezza della fine di una storia che rende liberi di tornare a vivere. A coronare questo significato, una melodia quasi onirica, lontana, capace di trasportare in altri mondi. Un'esplosione di suoni e di sensazioni che, da un inizio lento e quieto, si apre, a metà del brano, in un arrangiamento più profondo. Quello che a me suscita il brano è un profondo senso di serenità, appunto, capace di trasportarmi per un po' in un mondo fatto di suoni e sentimenti. Spero che sia lo stesso anche per voi. Un amore che ha fatto male può essere la chiave perfetta per risorgere e tornare ad essere sereni e liberi di vivere. "Only now do I see the big picture |
Aria – Allevi Qualche annetto fa mi sono dovuto recare dal dentista. In quanto fobico, mi è stata proposta la sedazione cosciente con protossido di azoto e... udite udite, il mio bravissimo dentista mi ha detto di preparare una playlist di canzoni tranquille da ascoltare durante l'intervento. Mi sono messo a cercare un po' di canzoni e tra queste c'era pure Aria di Allevi. Proprio sulle note di questa canzone mi sono addormentato e ho iniziato a sognare. Sicuramente è una canzone che mi trasmette serenità e ho deciso di farla partecipare a questo contest |
Intermezzo della Cavalleria rusticana - Mascagni "Per serenità ho scelto un brano un po' fuori dai canoni, perché lo ascolto sempre quando decido di uscire fuori: fuori dal traffico, dai clacson, dalle code, dalle discussioni, dai toni alti, dalla frenesia, dall'ansia da prestazione, dal vortice, dal sentiero prestabilito, dal pensiero comune. Ne esco fuori, mi isolo, ascolto questo brano e ritrovo l'armonia." |
Il cielo in una stanza - Gino Paoli Dopo aver letto la descrizione data per questa categoria non ho avuto dubbi sulla canzone da portare. Le immagini evocate dal testo mi trasportano, creano un'atmosfera sognante e mi rilassano. Mi riferisco in particolare alla stanza che non ha più pareti ma alberi, alberi infiniti, al soffitto che non esiste più, al suono dell'armonica che ricorda quello di un organo. |
Adiemus - Karl Jenkins |
Adesso sono qui- Ghemon “E non mi importa più di tutto ciò che è stato, non c’è la rabbia e la paura che mi ha spaventato” Ghemon è uno degli artisti a cui voglio più bene. Non è soltanto per il suo stile musicale, per i suoi testi e per i suoi tweet esilaranti e acuti, ma perché nella sua musica si mette in discussione completamente, senza filtri, con un’umanità che mi colpisce ogni volta. Non è facile “dire come si è, invece di come si vorrebbe”, esporre anche le proprie debolezze e le proprie difficoltà. Se nessun artista lo facesse non potremmo riconoscerci in modo così autentico, e a volte così crudo, nelle canzoni che ascoltiamo. Lasciare che parlino per noi. Più volte, in modo molto intimo e allo stesso tempo delicato, Ghemon ha raccontato di aver attraversato un periodo personale di depressione estremamente difficile, che ha superato ma che in qualche modo resta parte di lui e di ciò che è oggi, seppur elaborato e incanalato in qualcosa di virtuoso. A mio avviso, non si può riconoscere ed apprezzare la serenità senza aver prima affrontato la tempesta. Ed è ciò che mi connette così tanto a questa canzone, che me la fa sentire mia, ma anche ciò che mi fa apprezzare questo artista così sensibile e profondo. Adesso sono qui è il brano che apre quel gioiellino di disco che è OrchIDEE, di cui su Spotify potete recuperare anche il Track by track commentary, dove Ghemon ne parla così: “Adesso sono qui per me è una nuova vita, un nuovo modo per affrontare la musica, forse in maniera più leggera rispetto a prima”. Adesso sono qui è guardare la vita in faccia con occhi diversi. È una rinascita serena e positiva, nonostante le schegge che ci siamo estratti dalla pelle a mani nude, nonostante l’eterna lotta con noi stessi. Sai che c’è? Ho sguazzato nel peggio e forse mi ha reso anche migliore, ma stare male non mi interessa più. Adesso sono qui. Sono questo e sono pronto a guardare tutto in modo diverso, ad affrontare la vita come non ho mai fatto prima. Sono pronto ad essere felice. A fare bella musica. |
C:
STORIA - Watch the stone Nella scelta dei brani da associare a ciascuno stato d'animo spesso ho cercato di individuare un "contesto" in cui ascoltare la suddetta canzone. Per "Serenità" ho pensato ad un brano che ascolterei in riva al mare, al tramonto, quando la spiaggia inizia a diventare deserta, mentre le onde si infrangono dolcemente sulla battigia. In generale ricollego l'idea di "serenità" all'immersione nella natura, nella sua essenza più dolce. Ho nutrito fino all'ultimo una certa indecisione tra due brani, ma poi l'ho sciolta per un dettaglio: la parte strumentale. Trovo che il brano di STORIA (nome d'arte di Victoria Grebezs) riesca ad infondere un senso di pace, di serenità, di calma quasi paradisiaca e la ripetizione di "Calm down" nel ritornello trovo aiuto ad immergersi in questo relax. Ma i due elementi chiave per i quali ho orientato la mia scelta su questo brano sono i suoni della natura presenti nel brano e l'utilizzo dell'hang. Lo scroscio della pioggia che si sente in sottofondo nel brano credo restituisca quel senso di pace che può dare - appunto - l'immersione nella natura, mentre l'hang trovo sia uno strumento con un suono melodioso molto rilassante. Se vi va, provate ad ascoltare questa canzone ad occhi chiusi, immaginandovi in un contesto naturale che giudicate rilassante. |
Within Temptation - In Perfect Harmony "In Perfect Harmony" è la canzone che chiude il secondo CD dei Within Temptation intitolato "Mother Earth". Durante il resto dell'album, si ha una visione decisamente leopardiana di Madre Natura mentre in questa ultimo brano vi è un equilibrio tra l'uomo e madre natura. In a world so far away
The woods protected, fulfilled his needs
Ancient spirits of the forest
Musicalmente è un brano new age dalle atmosfere un pò fiabesche dove è possibile sentire il cinguettio degli uccellini, il fluire dei ruscelli, il vento tra le foglie e il sorgere del sole. Casomai praticaste yoga, la trovo PERFETTA da usarla come saluto al sole per iniziare una nuova giornata con la giusta pace e serenità mentale. NAMASTE |
Oceans – Coldplay Premetto di aver sbagliato categoria, perché avevo capito fosse Calma e non Serenità, due stati d’animo simili ma con molte differenze: per me serenità è qualcosa di più personale e introspettivo, stare bene con se stessi e con il mondo. Detto ciò, ho scelto in virtù della mia definizione di calma (relax, pace, tranquillità) una canzone dei Coldplay. Questo brano mi ha subito colpito e trasportato in una dimensione quasi onirica grazie alla base che ricorda il ritmo delle onde, l’iconico falsetto di Chris Martin. Appena l’ascolto mi distacco da tutto ciò che mi circonda e mi catapulto in uno stato di calma. Tempo fa progettai una “serie tv/fan fiction” su un gruppo di ragazzi (che non erano nient’altro che i miei amici e compagni di scuola) improvvisamente costretti a vivere in una realtà distorta, modificata da strane influenze astrali. Inserii questa canzone come “colonna sonora”. Faceva freddo, in una città portuale fittizia che ricorda quelle americane o del nord Europa. Avevamo appena celebrato i funerali di un nostro amico, tutto sembrava finalmente concluso e calmo, ma in realtà c’era una tempesta in arrivo. Per ogni cosa che ci lascia, c’è qualcos’altro che arriva, e io decisi di andarmene. Due barche si incrociarono, una era la mia, la seconda conteneva il male che di li a poco avrebbe colpito quella cittadina. È questo che suscita in me questa canzone: calma, ma una calma apparente, quella che si respira nelle piccole città sul Mare del Nord o sull’Oceani atlantico. La classica quiete prima della tempesta, nuvoloni grigi in lontananza, il vento che pian piano agita il mare. Una calma leggermente malinconica, una calma premonitrice |
Canyon City - Breathe a World Dietro il nome d’arte di Canyon City si cela Paul Johnson, cantautore, come egli stesso si definisce, indie-folk, creatore di melodie delicate, suggestive, sempre introspettivamente connotate. In realtà, la mia intenzione iniziale era quella di introdurre in maniera un po’ più vasta il mondo, parimenti uniforme e ricco, di questo cantautore in un gioco più congruo allo scopo; quando però ho scoperto della categoria della Serenità ho capito che il luogo più congeniale per presentarlo al pubblico di RH era questo. Sento infatti che Breathe a World, la sua canzone più bella a mio parere (e, aggiungo, la mia preferita della mia cinquina di SDA), è, per quella che è la mia percezione relativa a questo stato dell’anima, perfettamente rappresentativa della serenità, nonostante questa sia, tra tutte, una delle emozioni più sfuggenti e ardue da definire; ragion per cui penso sia meglio dare direttamente parola alla canzone. Quando ho sinteticamente fatto cenno a ciò che per me è malinconia, ho sostenuto che essa è un sentimento che ricorda, o che contempla, in modo un po’ triste qualcosa che si è perso, ma che allo stesso tempo si accompagna a un minimo di dolcezza volta a stemperare la ‘negatività’ dell’insieme. Nell’ascoltare Breathe a World comprendo, in maniera più o meno razionale, che le sensazioni che questa mi infonde vanno in una direzione speculare ma contraria: il connubio tra testo e musica crea un’atmosfera di sottile benessere, di armonia con sé stessi e con il mondo (e il testo, che tra poco cercherò di mettere in luce, risulta ricco di immagini suggestive mutuate dal mondo naturale), di dolcezza ineffabile; eppure non riesco a non percepire, in un momento particolare, una nota incerta, quasi dissonante, che rende l’insieme estremamente vivo e mosso, e mi rendo conto che quel benessere si evolve in una vera emozione. Trovo il testo sognante, poetico, e dunque mi piacerebbe entrare nel merito di esso, posto che, come dicevo, è tutto l’insieme ad avere fatto scacco matto al mio cuore. La voce cantante si rivolge direttamente al sole: Buongiorno, Sole, è passato un po’ troppo tempo / Che bel sentimento tra te e la luna è quello che è stato colto / Questo giro e questa danza, questo lento idillio / Il luogo dove vi incontrate è sempre di un rosso acceso come quello di un livido / Come il sangue, vivo. Quindi già l’incipit tende a descrivere una situazione distesa, che prosegue per il resto della strofa. Ma nella frase che precede il ritornello, nel modo in cui essa viene interpretata, e nel tessuto musicale, percepisco una leggera variazione che introduce quella nota incerta alla quale avevo accennato: Forse è un timore senza fine, ma nessuno sa che morirei…, rilevo, cioè, che, nel momento in cui il focus si sposta dall’esterno (il sole, la luna, i crateri) all’interiorità dell’uomo, si affaccia qualcosa di vagamente minaccioso che rischia di insidiare la placidità insita nella strofa. Ed ecco che sopraggiunge il ritornello a compiere un piccolo miracolo, intanto perché, a livello musicale, alle chitarre si aggiungono le delicate e al contempo solenni note di un pianoforte e degli archi, e così viene attuata quella metamorfosi da canzone semplicemente spensierata a canzone veramente profonda. Dalla prospettiva che questa canzone mi offre, sento che la serenità è sì pace, tranquillità, armonia, ma che non è statica perché include anche un anelito positivo alla ricerca di un antidoto a quel pizzico di ‘timore’ che il testo stesso chiamava in causa: …un milione di morti, / vivrei mille vite, / pregherei per cento anni / per restare sveglio stanotte / e navigare tra le stelle / lontane e mettere su mappa il cammino, / certo di trovare il tuo cuore / e altre tre parole / respira un mondo. Parole che si muovono tra la prospettiva del viaggio e la certezza che tale viaggio valga il suo prezzo, in termini di morti, vite e anni, perché il protagonista nutre la speranza che un’unica notte chiuderà il cerchio e scioglierà l’endless fear precedentemente evocata. Serenità come sintesi tra consapevolezza dell’inquietudine e coraggiosa contrapposizione a essa. Anche alcuni versi della seconda strofa mi pongono su questa strada: Buchi neri, cieli blu / rimandano l’eco dei tuoi occhi adesso / come un dipinto che gioca con entrambi i lati della luce. Non dico che questo sia il senso più immediato di ciò che è comunemente considerato serenità, però questa canzone, attraverso la narrazione (in parole e in musica) della piccola avventura conoscitiva della voce protagonista, mi suscita delle emozioni fortissime che farei fatica a ‘catalogare’ sotto uno stato d’animo diverso, o più precisamente avrei potuto usarla anche nella categoria libertà, ma soltanto perché percepisco che le due cose, personalmente, vengono a coincidere. Poiché, come ho affermato all'inizio, trovo questo artista meritevole di approfondimento, invito chiunque possa essere stato un minimo coinvolto da questa dolcissima composizione ad ascoltare altre sue canzoni, tra le quali consiglio soprattutto Venice, Lights, Lost Sparks, Simple. |
Cinnamon girl – Lana Del Rey La voce vellutata, l’arrangiamento arioso e rilassato, il ritornello composto dai virtuosismi vocali di una delle più sensuali e belle voci dei nostri tempi: questa è Cinnamon girl di Lana Del Rey. |
RKCB - Till we're in the sea
Per descrivere la serenità non ho avuto molti dubbi. La prima canzone che mi è venuta in mente è stata proprio questa, proprio perché questo brano è in grado di trasmettermi immediatamente una sensazione di pace e serenità al suo ascolto. Inoltre, rispetto ad altri brani a cui avevo pensato, non ha quella vena malinconica di sottofondo che caratterizza alcune canzoni che reputo in grado di creare serenità, ma, grazie alla melodia incalzante, trasmette positività ad ogni nota, pur mantenendo quella sensazione di pace eterea che associo al concetto di serenità. Anche il testo descrive pienamente questa sensazione di benessere, utilizzando l’immagine dell’unione con la natura, del mare in particolare, come metafora di una vita che si lascia alle spalle le negatività e che guarda al mondo con gli occhi di chi ha capito che nella vita il dolore può esistere ma può anche essere superato. Per me infatti la serenità è questo e per questo si discosta dalla felicità (che per me è un concetto privo di senso). La serenità è un momento passeggero, in cui ci si sente bene con il mondo che ci circonda, pur non negando l’esistenza del dolore, ma accettandolo e cercando di vivere quei piccoli momenti di vita con occhi diversi. In fondo la serenità, secondo me, si trova soprattutto nelle piccole cose, come può succedere con una canzone, in questo caso come è accaduto per me con “Till’ We Are in the Sea”. |
Una mattina d'estate – Patty Pravo |
Primavera - Marina Rei |
Utente
4 febbraio, 2018
@NotturnoManto @Francofranco @cionfy @Alby @sparso @Edre @Alex8806 @xello @MANTV71 @bilirubina @alessandrino @edorf @Sophia @Waves of Music @Signorina Silvani @monechiapi @Emm @Massiveattack @Lu11 @drugo92 @pesca @Vesuvius21 @giovy95 @Danieletw
Ovviamente dimenticavo i tag
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