#ESC2016 subito:

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Non amo i copia-incolla. Va bene cercare informazioni per arricchire la presentazione, ma preferisco leggere roba che sia farina del vostro sacco. Il copia-incolla di una frase ci può stare, di metà presentazione non mi entusiasma.

Dopo aver ascoltato le 10 canzoni in gara mi sembra che ci siano : 

due canzoni bellissime , da podio 

una che sto apprezzando Step by step  , nonostante il genere non lo ascolto nemmeno sotto tortura solitamente 

due parecchio bruttine purtroppo , forse le peggiori tra tutte quelle in gara 

un paio abbastanza carucce ed orecchiabili 

Unione, mix di culture, spensieratezza: queste sono le parole che mi vengono in mente quando penso all’Eurovision Song Contest.

Unione: questa è una delle parole che mi ha portato a scegliere la Romania come nazione da rappresentare durante questo gioco.  La Romania è un paese che mi sta molto a cuore: da quando sono piccolo, a scuola, al parco, sono entrato in contatto con persone provenienti da questo posto, persone tra le quali due delle mie migliori amiche con le quali sono legato ormai da quasi 10 anni. Grazie a loro ho scoperto e approfondito tante cose di questo paese: dalle più comuni storie su Dracula e sulla Transilvania, a tradizioni più nazionali come balli popolari e feste, fino ad arrivare alla musica. Con loro infatti ho condiviso il piacere per questa canzone: era una delle nostre canzoni preferite, la cantavamo con la spensieratezza che ci voleva in quel periodo tra i banchi di scuola.

Mix di culture: Zaleilah, che è il nome di una danza di cui si può vedere qualche passo durante l’esibizione proprio all’Eurovision, è cantata in lingua spagnola con alcune parti in inglese. I Mandinga sono una band formata da una mescolanza di rumeni e cubani. Loro nascono nel 2002 come gruppo di musica latina, con sei uomini agli strumenti, che spaziano dalla fisarmonica, alle percussioni, alla cornamusa, e una solista, Elena Ionescu, parte della band dal 2005. Il mix lo si ritrova soprattutto nel sound della canzone: definibile di genere latin pop, con chiare influenze di eurodance , che in quegli anni spopolava parecchio proprio in Romania, grazie a esponenti quali Inna ad esempio. Particolare è l’introduzione con uno strumento tipico rumeno: il cimpoi, una cornamusa con delle variazioni da quella originale.

Spensieratezza: la canzone, scritta dalla voce solista e da alcuni membri della band, è infatti simbolo di freschezza, con un ritornello catchy e facile da ricordare. Mi è rimasta impressa sin da quando l’ho ascoltata per la prima volta – tra l’altro ci tengo a sottolineare che è stata la prima canzone di sempre che ho ascoltato riguardo a questa manifestazione; il merito è soprattutto di RH quando c’era ancora il blog e i suoi articoli dedicati all’ESC.

Spero di non avervi annoiato troppo (nel caso basta ascoltare la canzone per riprendervi!), 

ecco l’esibizione direttamente dall’Eurovision 2012 di Baku:

Questa è invece la versione video:

Enjoy it e votate Romania!!!!

Fob92 ha detto

ouroboros88 ha detto
in tutto questo io dico: 

 

Ciao Mandinga..........

Ma Mandinga non è lei! È il nome della band! Non sei stato attento, Ouro! Qualcosa o qualcuno deve averti distratto!

Muoio  

Non sapevo se potevo correggerlo 

Anjeza Shahini - The image of you - Albania 2004

http://i.imgur.com/6H62L3d.jpg?1

Eurovision Song Contest 2004: per la prima volta l’evento si svolge in 2 serate, la prima di semifinale al mercoledì, la seconda di finale come da tradizione al sabato. Il concorso supera facilmente il record di Paesi partecipanti assestandosi a quota 36 grazie al ritorno dopo diversi anni del Principato di Monaco e all’esordio di Serbia e Montenegro, Bielorussia e infine di quello che si dimostrerà uno dei miei Paesi preferiti nel concorso, nonché un Paese con una storia affascinante e poco conosciuta: l’Albania.

Luogo storico di incontro delle culture occidentali e orientali, ma allo stesso tempo abitato da un popolo unito e legato alle proprie origini, come evidenzia anche Indro Montanelli intitolando un suo libro “Albania una e mille”, questo Paese ha avuto una storia interessantissima, spesso legata all’Italia, tra condottieri leggendari, conquistatori stranieri, dittature e… Einstein.

Nel 1962, durante la dittatura comunista di Hoxha, nasce il concorso canoro Festivali i Këngës (FIK), che, sulla falsariga del Festival di Sanremo, vede i più importanti interpreti albanesi cantare accompagnati da un’orchestra dal vivo. La storia del FIK segue le tristi peripezie del paese, tra arresti degli organizzatori perché il concorso non rispecchiava i principi comunisti alla censura sugli argomenti delle canzoni.

Nel 1990 l’Albania esce dalla dittatura e finalmente nel 2003 annuncia il suo esordio all’ESC. Nel dicembre di quell’anno, l’edizione numero 42 del FIK avrebbe selezionato la prima entry albanese dell’Eurovision.

Ai nastri di partenza si presentano pezzi grossi della musica albanese, ma a spuntarla è la quasi debuttante sedicenne Anjeza Shahini, la quale inaugura così la lunga serie di splendide voci femminili albanesi all’ESC che arriva fino a quest’anno con Elhaida Dani. La canzone vincitrice, dal titolo Imazhi YT, dura ben più dei 3 minuti consentiti dal regolamento dell’Eurovision, viene quindi riarrangiata e tradotta dall’albanese all’inglese.

L’Albania si qualifica tranquillamente per la finale e ottiene un lusinghiero settimo posto al debutto.

Spero di aver fatto venir voglia a qualcuno di conoscere la storia dell’Albania e di aver fatto conoscere una canzone sicuramente meno nota al pubblico italiano che in quegli anni non sapeva nemmeno dell’esistenza dell’ESC.

Ma che belline le vostre presentazioni , bravi 

sarà dura non potervi votare 

Cassandrino93 ha detto
A 24 ore dalla chiusura del televoto, mancano i voti di:

Lettonia - @antal 

antal hai inviato per sbaglio la classifica a me