Premessa: questo primo paragrafo può contenere spoiler sul cartone "Hello! Sandybell". È arrivato il momento di presentare Hello! Sandybell, un'anime che nasce negli anni '80 e che, per questo, è sconosciuto ai più (ma a tal proposito ci tengo a ricordarvi che sono giovanissima). Quindi innanzitutto un breve ripasso sulla trama di questo cartone! Sandybell Christie è una ragazza dodicenne che vive con il padre Leslie perché la madre è morta quando lei era ancor più piccola. E già da subito si aggiunge un altro importante personaggio: Mark, un ragazzo con cui Sandybell intreccia un bel rapporto d'amicizia. Ma Mark è il fidanzato della ricca Kitty, che vede quindi Sandybell con gli stessi occhi con cui Ivana Trump guardava Belen all'Isola dei Famosi. Tanto lo so che non le leggete le presentazioni. In poco tempo ne succedono di tutti i colori (e Beautiful scansate): Leslie muore, ma prima di esalare l'ultimo respiro confida a Sandybell di non essere il suo vero padre, di non conoscere la madre di Sandybell e che in realtà lui è stato un soccorritore della bambina dopo un naufragio; le consiglia poi di andare a Londra, dal suo amico Roonwood, per farsi aiutare. Nel frattempo Mark, per non sposarsi con Kitty, fugge via. Sandybell inizia quindi a lavorare come reporter per Roonwood (sì, non c'erano ancora le leggi sullo sfruttamento del lavoro minorile), che in cambio le garantisce vitto e alloggio. Anche Kitty - che è l'equivalente in versione "cartone anni '80" di quelle SANGUISUGHE che fanno l'account Facebook di coppia - si fa assumere dal giornale per controllare Sandybell, poiché pensava che quest'ultima sapesse dove si era nascosto Mark. Sandybell e Kitty conoscono quindi Alec, un altro reporter con cui si instaurerà un'amicizia. Questo lavoro permette ai ragazzi di viaggiare per l'Europa. Ed è così che Kitty si dimentica di Mark e si sposa con Alec; invece Sandybell, grazie ai suoi viaggi, riesce a ritrovare la madre in Corsica, precisamente in un monastero (dove si vocifera abbia anche conosciuto il suo giudice dell'Anime Song Contest). Ma non solo! Riesce a ritrovare anche Mark, che nel frattempo è diventato un pittore. E vissero tutti felici e contenti!

A questo punto passiamo alla sigla

Le cose che ho apprezzato di questa sigla sono varie:

1) La musicalità della sigla. Diretta, semplice, senza fronzoli, immediata. Mi è sembrata perfetta per il mondo dell'infanzia a cui si rivolge.

2) Lo strumento caratteristico del pezzo è la cornamusa, strumento tipico della Scozia, dove è ambientato anche il cartone.

3) Il testo. Certamente è molto semplice, ma è efficace, immediato, con un bel messaggio ricco di positività. Un invito ad alzare la testa e a non lasciarsi scoraggiare dagli eventi negativi che immancabilmente colpiscono le vite di ciascuno. È un invito a voltare pagina, a tirarsi su di morale dopo le esperienze negative, a saper cogliere anche nelle cose più tristi uno slancio positivo, a vivere la vita con ottimismo. E la bellezza di questo messaggio per me raggiunge il culmine con la metaforica:

La tua vita che cammina
fra cespugli in fiore,
ma che senso avrà un spina?

Il testo completo, comunque, ve lo lascio sotto spoiler. E potrete dedurre da voi quanto sia un riassunto in versi della trama del cartone, quanto sia aderente alla narrazione e quanto il messaggio che vuole lanciare sia forte.

Vi lascio anche un video delle Mele Verdi.

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Un brindisi a chi voterà per Hello Sandybell

E un dissenso fatto con aria disgustata per chi non la voterà

Olimpico85 ha detto
Tanto per fare una cosa nuova sono nel team con il ripescaggio più duro   

Penso sia questione di gusti. In ogni team io ho due preferite per esempio ma dovrò sceglierne solo una

votatemi votatemi votatemiiiiiiiiiii

poi scrivo qualcosa appena ho 2 minuti in più

Siamo fatti Così

(così giusto per ricordarvi qual è la mia sigla)