Occhio a quello che dite su Anastasio, @Gen931 is ready to FIGHT.

Qua farei passare tutti tranne la Perbe, che è l'under donna più inutile mai salita su quel palco.

Sherol Dos Santos: ammetto di essere abbastanza sensibile alle voci potenti e corpose e agli acutoni. In questo senso Sherol è stata in grado di conquistarmi facilmente fin dai provini. Ammetto  che Manuel abbia costruito per lei un percorso che definire banale è un eufemismo. L'inedito, musicalmente bruttino e quanto mai distante da tutto ciò che oggi può essere definito un successo commerciale, le ha dato il colpo di grazia. Peccato perché se avesse continuato sulla scia di Rank & File poteva uscire fuori qualcosa di veramente interessante. Quale sarà il mio giudizio, dunque?

Anastasio: 

Flow 

Personalità 

Interpretazione 

Scrittura Interessante

Presenza Scenica 

Buona Vocalità 

Virginia Perbellini: forse ancora troppo acerba per un talent come X Factor; non aveva una personalità che la facesse in qualche modo spiccare sul gruppo e la sua vocalità non era così imperdibile (anzi la definirei quasi piatta). Troppo debole se penso sopratutto a quali Under Donna ci sono in gioco.

Caterina Cropelli: Mi piacque al primo provino.... e poi... e poi tutto qui. La dolcezza della sua voce è l'unica cosa positiva che riesco trovare; per il resto rientra nel gruppo delle dimenticabili. Se penso tra l'altro che fu scelta al posto di Valentina Ploy per non si sa bene quale ragione, sono ancora più sicuro della mia scelta.

Riccardo Schiara: Bella voce, calda, profonda, con un timbro molto interessante. Gli Under Uomini di X Factor 8 erano tutti molto forti e lui non fu da meno. Ho anche ascoltato il suo brano inedito e non mi è dispiaciuto affatto (anche se in alcuni momenti mi ha ricordato un po' Mamhood). Non ho dubbi:

Sherol Dos Santos:

Ti aspettavo dolcezza. Allora se qualcuno mi avrà letto durante x factor, il mio rapporto con Sherol era quasi ai livelli di quello di @vike con Luna.

Siamo difronte all'ennesimo vocione da reality, aldilà che siamo in Italia e non in UK, che ha presentato le solite performance ed esibizioni per la tipologia di contender. I punti forti dovrebbero essere tecnica ed emozione, ma mentre nella prima è stata divorata da una Naomi qualunque ( o anche da una Luna a sentire altre opinioni), nella seconda per me è stata completamente carente, non mi è arrivato NULLA, e visto che l'emozione è soggettiva, sto parlando per me. L'inedito è veramente brutto e a parte Rank & File, di cui comunque riesco solo a dire "molto brava" anche se ci sono molte esibizioni che mi piacciono di più di altri concorrenti, le altre performance mi hanno visibilmente annoiato.

Anastasio:

Veramente pochi dubbi, il rapper più credibile che abbia calcato il palco, e per me anche messo molto bene di livello nella scena italiana del genere. Una produzione finora che mi piace veramente molto, e tanta presenza scenica.

Virginia Perbellini:

Caterina Cropelli:

Proprio ieri avevo rivisto il fatidico homevisit delle donne di XF10, e io BOH. A me lei non turba in maniera eccessiva, ma nel contesto era chiaramente molto debole. Su de Andrè mi era piaciucchiata, ma penso sia merito della canzone, nel resto purtroppo non riusciva minimamente a imporsi.

Riccardo Schiara:

All'audition non mi aveva convinto, ma man mano il timbro caldo e possente mi aveva conquistato. Da quando è diventato ARASHI, mi piace ancora di più, si è costruito una buona identità musicale, ed è molto più interessante di svariati colleghi.

Sherol : percorso tremendino (escluse le selezioni e Rank&File), repertorio noioso, tecnicamente non precisissima. Non troverete però una come lei nelle UD. Se avesse ricevuto assegnazioni degne della sua voce avrebbe agevolmente raggiunto la finale. Capisco i dubbi su di lei, ma lasciarla fuori già alle audizioni è da pazzi.

Anastasio : A volte leggermente sopravvalutato, ma rimane un concorrente fortissimo. Grande flow, presenza scenica e un'ottima penna. 

Virginia Perbellini : Cosa possiamo dire...Levante l'ha presa giusto perché ne doveva scegliere 3, altrimenti ne avrebbe fatto a meno. L'under donna più inutile mai passata per XF.

Caterina Cropelli : Durante XF10 non ha espresso per niente il suo potenziale. Ero e continuo ad essere TeamPloy, ma il suo ingresso ai live alla fine non lo trovo così scandaloso. La gestione di Fedez l'ha penalizzata tanto. Fuori da X Factor ha rilasciato un inedito molto molto carino. Seppur con qualche dubbio, la farei passare.

Riccardo Schiara : un progetto interessantissimo (pt.3) e soprattutto moderno. Concordo con chi trova una certa somiglianza con Mahmood. Durante XF8 ha fatto una bella figura. Non credo sia entrato solo per via di Fedez. Ha fatto un paio di esibizioni di buon livello, e ha dimostrato ampiamente di meritarsi il posto ai Live più di molti altri che invece erano stati inizialmente scelti.

ROS: non fanno un genere che incontra particolarmente il mio gusto ma è innegabile che siano bravi. Gli riconosco una buona abilità nell'arrangiamento dei pezzi e Camilla penso sia una dei lead vocalist più carismatici passati sul palco di X Factor; ha un'immagine pazzesca, si mangia il palco e la sua voce, nonostante qualche imprecisione, è potente, esplosiva. 

Aba: data per spacciata già ai pre-live, Aba riuscì inaspettatamente ad arrivare in finale in un'edizione in cui la categoria Over non brillò certo per talento e personalità (Alan, Fabio, can you hear me?). Le riconosco una buona pasta vocale, anche se le sue performance non furono prive di sbavature e il suo percorso non fu così brillante e memorabile (anche se devo ammettere che la sua Kozmic Blues fu la performance che preferì in tutta la settima edizione). Come dicevo prima, amo le voci potenti: nel caso di Aba però ho sempre trovato un'inconsistenza di fondo, qualcosa che non mi ha permesso di farmela apprezzare del tutto.

Bowland: Non c'è molto da dire. Magnetici, originali, arrangiatori superbi, ipnotici. Il genere che fanno non è così mainstream, c'era il rischio che non venissero capiti e  annoiassero già dopo il secondo Live. Invece la loro abilità di riarrangiare i pezzi per renderli riconoscibili secondo il loro stile, inserendo strumenti sempre nuovi e particolari, è stata la chiave di volta che ha permesso a questo gruppo di arrivare in finale (un quarto posto meritato ma che poteva e doveva essere molto di più). Un plauso a Leila, capace di incantare e coinvolgere il pubblico senza doversi sbattere sul palco, dimostrando allo stesso tempo grande personalità e capacità di tenere il palco in maniera del tutto anticonvenzionale.

Street Clerks: Con loro sono entrato un po' in crisi perchè furono sfortunati a capitare in un'edizione in cui ancora non era permesso suonare sul palco, dovendosi reinventare come gruppo vocale quando secondo me il loro meglio lo danno proprio come strumentisti e arrangiatori. Simona fece anche delle scelte carine (Britney a parte ) però secondo me non riuscirono ad esprimersi del tutto; cosa che invece riescono a fare ad EPCC, grazie al quale sono riuscito in un certo senso a riscoprirli e ad apprezzarne gli arrangiamenti e le armonie vocali.

Poi approfitto per dare gli ultimi giudizi:

Ros: 

Un gruppo dalle fondamenta punk, che canta in italiano e dal carisma coinvolgente ed esplosivo. Per me tra quelli con la produzione e l'identità più salda, anche se nella gara hanno avuto alti e bassi, sono riusciti a sviluppare tra gli arrangiamenti più riusciti, rendendo credibile il loro genere anche partendo dalle basi più discostate possibile. Per me hanno una gavetta di tutto rispetto, e la critica "urla troppo" non la condividerò mai a pieno, poichè secondo me il loro stile senza quello sprezzo, sarebbe meno credibile della perbellini in gara; non sono perfetti, ma non li si può bloccare qui.

Aba:

Nella sua edizione mi aveva fatto molto tenerezza, per via di tutte le critiche gratuite che riceveva per antipatia o il passato a the apprentice. Ha una buona estensione, e l'impronta gospel si sente e ci sta. Però in realtà bisogna ammettere che non mi attira, nel tempo il suo percorso ha perso di sostanza in confronto agli altri, e il suo inedito rimarrà tra i più terribili di sempre.

Bowland:

Beh devo dire che anche qui ho pochi dubbi. Tra le identità musicali più peculiari e interessanti, gli arrangiamenti sperimentali e precursori del trip-hop serio in XF, li esaltano. La vocalità di Leila è magnetica, e ha dato sfogo anche in italiano di grande emozionalità. Non trovo veramente lati negativi per bloccarli, anche la produzione antecedente e successiva, è di livello.

Street Clerks:

Un gruppo che purtroppo in gara è passato in secondo piano rispetto altri (non per cattelan però), ma che in realtà presentava molte capacità, e soprattutto usciva una delle prime espressioni indie nel programma. La rusticità delle loro sonorità, mi piacciono molte, hanno una buona coesione e hanno fatto un buon percorso continuato con l'avventura EPCC non da poco conto.