In partenza mercoledì, la nuova stagione di Australian Survivor: Champions vs Contenders (again).
Rivelati i 24 concorrenti
QUI potete vederli uno per uno!
Presente nel cast anche una vecchia conoscenza: Luke della quarta edizione, che farà parte dei Champions (in quanto fan favorite della sua edizione)!
Utente
9 settembre, 2013
Prontissimi (posto che questa settimana si inizia con CINQUE episodi fra domani e martedì prossimo, voglio già morire malissimo)
Di specifiche non ce n'è tante: si tratta della sesta edizione di Australian Survivor, la quarta organizzata da Network Ten con al timone Jonathan LaPaglia, a seguito di una tripletta abbastanza di livello che ha incoronato Kristie Bennett (AS3), Jericho Malabonga (AS4) e Shane Gould (AS5) vincitori di tre edizioni ad alto coefficiente di memorabilità.
Quest'anno viene riproposto (ma perché?) il twist della scorsa stagione ovvero Champions vs. Contenders: 12 "campioni" dello sport, dello spettacolo e della vita contro 12 "sfidanti" più o meno sconosciuti ma disposti a provare il loro valore e a vendicare la scorsa edizione pressoché dominata dai primi.
La location è la stessa dell'anno scorso (Savusavu, Fiji) e qui si sta già girando la prossima stagione, visto che da quest'anno Australian Survivor produrrà ben due edizioni per annata televisiva.
Non abbiamo tantissimo materiale su cui ragionare, ma fra oggi e domani conto di uscire con la solita (ma sempre attesa) review del cast
Utente
9 settembre, 2013
Alex87 ha detto
Australian Survivor è l'unico caso di reboot in cui sono combattuto sulla numerazione. Lo so che è il sesto, ma è così il quarto
La pensa così anche Network Ten, però è un po' ingiusto sputare sulla memoria di quel che è venuto prima (anche se a livello produttivo si tratta di due esperienze più che trascurabili)
Utente
9 settembre, 2013
CHAMPIONS TRIBE (AZZURRO)
Abbey Holmes ha 28 anni, viene da Melbourne, Victoria ed è una giocatrice di football australiano.
Se la scorsa tribù dei Champions fu letteralmente riempita di sportivi in attività e non, quest’anno Network Ten non ha fatto eccezione: Abbey è una vera e propria stella del football australiano, prima donna di sempre a segnare 100 goal in una stagione nel 2014. Attualmente è ancora nel pieno della sua carriera per gli Adelaide Crows della AFLW, ma nel tempo libero lavora come agente immobiliare e modella a tempo perso. Ha un background nel bodybuilding e desidera partecipare a Survivor da molto tempo (= l’ultima stagione andata in onda in Australia). Potrebbe essere la nuova Lydia Lassila a livello di potenziale fisico.
Anastasia Woolmer ha 42 anni, viene da Brisbane, Queensland ed è campionessa australiana di memoria.
Anastasia si propone come una minaccia dal punto di vista sia strategico che fisico: oltre ad essere due volte campione australiana di sport mnemonici (disciplina in cui i concorrenti devono memorizzare lunghe serie di nomi e numeri) ha anche un passato come ballerina presso l’Australian Ballet School. È convinta che le sue skills di memoria la aiuteranno grandemente nel gioco in particolare nel mantenere e preservare informazioni che potrà poi utilizzare a suo vantaggio. Ammette però di avere una personalità forte e ritiene di non essere capace per natura di giocare under the radar – un po’ come successo l’anno scorso con la giocatrice di poker Jackie Glazier, questo fattore potrebbe costarle caro nella competizione.
Andrew “ET” Ettingshausen ha 53 anni, viene da Sutherland nel Nuovo Galles del Sud ed è una leggenda del rugby league.
ET è uno dei profili più importanti e conosciuti in questo cast, avendo giocato per 18 anni e 328 partite con i Cronulla Sharks della National Rugby League. Dal 1988 al 1994 è stato anche parte della nazionale australiana di rugby league (una delle due versioni del rugby, leggermente diversa dal rugby union che si gioca anche in Europa) ed ha vinto il premio come miglior centro della lega nel 1994 e 1996. Attualmente si occupa di televisione (conduce – guarda caso – su Network Ten il programma a tema “pesca” Escape With ET) e dichiara di voler giocare un gioco onesto e basato sulle capacità fisiche come Lee Carseldine (AS3) e Mat Rogers (AS5). Gli auguriamo ovviamente lo stesso successo dei suoi predecessori
David Genat ha 39 anni, viene da New York City nello stato di New York (USA) ed è un modello internazionale.
David è un modello americano che si professa grande fan del gioco e dichiara di essersi iscritto a Survivor dietro suggerimento di queen Sarah Tilleke (AS4), sua grande amica. Si tratta di un giocatore molto fisico che vuole trasportare in Australia alcune strategie tipiche del Survivor americano (tirare in fondo con quattro giocatori forti e una goat, creare idol finti, fare finta di non conoscere il gioco). Ha tre figli, ama le avventure in motocicletta e ha un background nelle arti marziali. IMHO potrebbe essere la sorpresa del cast come non avere alcun impatto sulla stagione.
Janine Allis ha 53 anni, viene da Melbourne, Victoria ed è la CEO di una catena di bar specializzata in estratti freschi.
Janine è una donna d’affari proprietaria di Boost Juice, una catena di vendita al dettaglio specializzata in succhi di frutta e smoothie che vanta 600 negozi in 15 paesi. Si propone un po’ come la main bitch designata di questa edizione e dichiara di voler giocare un po’ come Sharn Coombes (AS5), il che sulla carta non è poi un male. Ha fatto pure lei televisione e (che combinazione!) proprio su Network Ten: si è fatta quattro stagioni come membro del panel di giudici di Shark Tank, un reality che cerca di lanciare aspiranti imprenditori.
Luke Toki ha 33 anni, viene da Perth, Western Australia e ritorna in gioco dopo essersi classificato settimo nella quarta edizione di Australian Survivor (2017).
Luke lo conosciamo tutti: concorrente di AS4, si piazzò al settimo posto finale giocando un gioco aggressivo (abbastanza una novità, all’epoca, per questa emanazione del format) e chiaramente ispirato a quello di Tony Vlachos di Survivor: Cagayan. Arrivato al merge senza particolari patemi, riuscì a guadagnare posizione su posizione grazie agli stretti legami che aveva con vari alleati, finendo vittima di un blindside quando il resto dei concorrenti si rese conto che lo stavano conducendo per mano a una facile vittoria. Di lui resta una alleanza iconicissima con l’eventuale vincitore Jericho Malabonga, ma anche il fatto che è davvero una persona meravigliosa nella vita di tutti i giorni e uno dei concorrenti a mio parere capace di separare al meglio il gioco dalla vita reale. Da poco ha avuto una terza figlia, Madeline, a cui è stata diagnosticata poco dopo la nascita la fibrosi cistica. Il primo dei suoi figli, Lennox, soffre invece di autismo e questo ha portato Luke e la moglie Mary a supportare diverse associazioni benefiche che si occupano di questa malattia.
Nova Peris ha 48 anni, viene da Darwin nel Territorio del Nord, ed è una ex atleta olimpica (hockey su prato e atletica) e politica.
Nova è un’aborigena australiana con un background nello sport professionistico quasi unico al mondo: è l’unica persona al mondo ad essersi qualificata in due finali olimpiche consecutive per due sport differenti (oro nell’hockey su prato ad Atlanta 1996, quinta nella staffetta 4x400 a Sydney 2000). Nel 2013 è stata eletta nel parlamento australiano come membro dell’Australian Labor Party (il principale partito di centro-sinistra del sistema politico australiano), diventando la prima aborigena ad ottenere tale carica. Vuole dimostrare di potere sopravvivere in un ambiente ostile e crede di avere le qualità per fare bene in un gioco come Survivor.
Pia Miranda ha 45 anni, viene da Melbourne, Victoria ed è un’attrice.
Pia ha origini italiane è una delle attrici più amate in Australia: ha al suo attivo ruoli in una quindicina di film e serie TV. È famosa soprattutto per avere interpretato il personaggio di Josie Alibrandi, un’adolescente australiana di origine italiana, nel film di Kate Woods Terza generazione: per questo ruolo ha vinto l’AFI Award come miglior attrice australiana per l’anno 2000. Ha due figli ed è una superfan di Survivor fin dalla prima edizione americana: finalmente per lei è arrivato il momento di mettersi alla prova e dimostrare a tutti che può farcela. La sua preparazione ha compreso nuoto, puzzle, yoga e imparare ad accendere il fuoco.
Ross Clarke-Jones ha 53 anni, viene da Bells Beach, Victoria ed è un surfista di onde giganti.
Ross, detto “Mad Dog” è una vera e propria leggenda del surf: ha debuttato nel 1986 al Billabong Pro e per 12 anni è stato attivo nell’ASP World Tour, coronando la sua carriera con la vittoria all’edizione 2001 del Quiksilver Eddie ‘Aikau Big Wave Contest (primo non hawaiiano a vincere questa competizione). Vanta una conoscenza pressoché nulla del gioco e porta poco nel cast se non colore e OTT, ma spera di riuscire a giocare in modo onesto e leale come Mat Rogers
Simon Black ha 39 anni, viene da Brisbane nel Queensland ed è un ex giocatore di football australiano.
Un’altra leggenda del football australiano, Simon ha giocato ad alti livelli dal 1998 al 2013 e attorno all’inizio dello scorso decennio si è messo in mostra come uno dei giocatori più forti e rappresentativi della AFL, vincendo tre titoli consecutivi con i Brisbane Lions e una medaglia Brownlow (premio analogo al MVP delle leghe americane, assegnato per acclamazione popolare al miglior atleta della stagione). Dopo il ritiro si è buttato nella carriera di allenatore e mentore, lanciando anche una propria accademia di football australiano che concilia sport e studio. Ha tre figli, ama il gioco di Survivor (o così crede) e spera di giocare un gioco onesto e corretto (come tutti gli atleti della sua demografica) e di arrivare in giuria
Steven Bradbury ha 45 anni, viene da Camden, Nuovo Galles del Sud ed è un ex atleta di pattinaggio short track, medaglia d’oro alle Olimpiadi Invernali 2002.
Steven lo conosciamo tutti: più che un atleta, una vera icona dello sport australiano dopo la sua vittoria nei 1000 metri di pattinaggio short track alle Olimpiadi Invernali di Salt Lake City nel 2002 (che fa il paio con un bronzo conquistato in staffetta a Lillehammer 1994, assieme a Kieran Hansen, Andrew Murtha e Richard Nizielski). Vinse in un modo tanto particolare e iconico – i quattro atleti davanti a lui si scontrarono e caddero all’ultima curva, lasciandogli campo libero per attraversare la linea del traguardo in solitaria – che l’espressione doing a Bradbury (fare un Bradbury) è entrata nel linguaggio colloquiale australiano per descrivere un successo inatteso o inusuale. Per vincere Survivor Steven vuole incanalare un po’ lo stesso concetto che ha portato alla sua vittoria olimpica, sfruttando la sua forte competitività e la sua capacità di gestire le sfighe ed il fato avverso.
Susan “Susie” Maroney ha 44 anni, viene da Cronulla, Nuovo Galles del Sud ed è una nuotatrice in acque libere.
Susie ha un background molto particolare: nata soffrendo di paralisi cerebrale infantile (condizione di cui ha parlato per la prima volta solo nel 2007) è diventata popolare in Australia come nuotatrice sulle lunghe distanze. Nel 1999 è stata la prima persona al mondo a compiere con successo la traversata Messico-Cuba, nuotando 197 kilometri in 38 ore (record di durata battuto solo sette anni dopo). All’interno di un gioco come Survivor vuole puntare sulle prove di resistenza: non sembra avere particolare interesse nella parte strategica del gioco, ma pare intenta a dimostrare soprattutto ai suoi tre figli di essere ancora un’eroina (?)
Utente
9 settembre, 2013
CONTENDERS TRIBE (MAGENTA)
Andy Meldrum ha 47 anni, viene da Noosa, Queensland e lavora come direttore di marketing.
Andy ha un background di lunga data nel marketing, è estremamente sicuro di sé e si pone come un superfan e wannabe villain che punta ad essere il vincitore più memorabile della storia del format. È un ex giocatore di poker (professione che ha precedenti molto altalenanti all’interno di Survivor, anche nella stessa versione australiana – vedi Adam Parkin, il tizio inutile dei Samatau che uscì praticamente subito) e spera di sfruttare l’incompetenza dei Champions nel gioco.
Baden Gilbert ha 23 anni, viene da Adelaide, Southern Australia ed è uno studente.
Da Adelaide arriva il giovane Baden, studente di fisica senza grande potenziale fisico né esperienza legata al gioco. Baden ha deciso di partecipare dopo aver visto Sam Hinton arrivare al post-merge la scorsa stagione (non una brutta fonte di ispirazione) e spera di unire al suo essere socialmente awkward un potenziale ragguardevole dal punto di vista mentale. I puzzle sono sicuramente il suo punto a favore, ma spera di sorprendere i propri avversari anche sul terreno delle prove acquatiche avendo praticato per anni il nuoto di salvamento.
Casey Hawkins ha 31 anni, viene da Adelaide, Southern Australia e lavora come educatrice.
Casey ama l’avventura e il mettersi alla prova: ha viaggiato per gli ultimi due anni su un camper attraverso l’Australia insegnando la scrittura creativa a bambini in comunità rurali. Si definisce “creativa, coraggiosa, testarda, spontanea, sognatrice” ma subito dopo alza già lei le proprie red flags dicendo di essere pronta a creare drama e di non essere disposta a tenere la bocca chiusa se vede o sente qualcosa che non le va.
Daisy Richardson ha 24 anni, viene da Brisbane, Queensland e lavora in un’agenzia di viaggi.
Daisy è la classica ragazza australiana di campagna: nata in un villaggio di 500 abitanti nell’Australia occidentale, è entrata in collegio ancora piccolissima e ritiene che sia stata proprio questa esperienza a forgiarla nella vita e a prepararla per il gioco di Survivor. Dalle sue parole appare un po’ come il proverbiale maschiaccio – un po’ come Jenna Austin di AS5 – ma non nego che sia uno dei profili che sulla carta mi attrae di più, soprattutto perché ci sono molti alpha males in questo cast e la vedo relazionarsi con facilità in un’alleanza a forte stampo maschile.
Hannah Pentreath ha 27 anni, viene da Bendigo, Victoria ed è un’ufficiale di polizia.
Hannah è una poliziotta che entra nel gioco per scardinare i soliti pregiudizi sulle bionde stupide…presentandosi effettivamente come una bionda stupida che fa la parrucchiera. Vuole anche mentire sui suoi 27 anni e cercare di passare per più giovane di quella che è, tenendo nascosto ai compagni di tribù anche il suo matrimonio di cinque anni con tale Zac. Generalmente sono contro il modificare parte della propria backstory all’interno del gioco, più che altro perché ti può portare involontariamente ad apparire meno affidabile di ciò che sei – e Hannah non fa eccezione a questa regola. Però allo stesso tempo dice di essere una superfan e di conoscere benissimo il gioco so what do I know
Harry Hills ha 30 anni, viene da Perth, Western Australia ed è un dietologo-turned-gelataio.
Non bastasse Andy, anche questo gelataio di Perth si propone come candidato al titolo di villain della stagione – però con un approccio un po’ più “birichino”, à la Luke e Jericho di AS4 per intenderci. In realtà vuole vincere per riuscire ad avviare la sua attività come gelataio, che è la sua passione ma al momento lo trattiene dal suo vero lavoro di DIETOLOGO (non so se c’è una relazione fra le due cose, ma ci voglio credere). Inoltre è superfan del programma, ha potenziale fisico, mentale e spera pure di riuscire a passare inosservato come il proverbiale underdog. Sembra un bel personaggio e non mi spiacerebbe facesse bene.
John Eastoe ha 28 anni, viene da Kalgoorlie, Western Australia e lavora in una miniera d’oro.
Fra tanti superfan nella tribù dei Contender c’è spazio anche per John, un minatore dell’Australia più rurale senza alcuna conoscenza (apparente) del gioco. Oltre a proporre un baffo e un mullet ILLEGALI per la sua età di VENTOTTO anni, John vuole giocare un gioco il più possibile onesto e teme di familiarizzare troppo col resto dei concorrenti. Anche vista la sua preminenza nel materiale offerto da Network Ten prima dell’inizio della stagione, credo sia candidato a un’eliminazione prima del primo swap.
Laura Choong ha 31 anni, viene da Sydney, Nuovo Galles del Sud ed è una digital marketing manager.
Laura è alta un metro e quarantacinque e si descrive come “un rottweiler nel corpo di un chihuahua”. È di origine asiatica e punta soprattutto sul lato strategico/mentale del gioco: desidera porsi come underdog e potenzialmente sorprendere. Non ha grande esperienza di vita all’aperto, ma abbiamo visto in passato come nel Survivor moderno questo non sia un aspetto fondamentale.
Matt Farrelly ha 29 anni, viene da Sydney, Nuovo Galles del Sud ed è un insegnante di scuola superiore e wrestler professionista.
Di giorno Matt insegna storia alle superiori, mentre di notte si esibisce come wrestler sotto il moniker dell’arrogante e sicuro di sé Matty Wahlberg. Il suo posizionamento nei Contenders deriva più che altro dal suo avere lavorato duro (è stato bagnino a Disneyworld e camp counsellor) per ottenere un successo moderato (circa duemila follower su Instagram). Conosce bene il gioco e sembra riconoscere il bisogno di giocare un gioco onesto o perlomeno senza bugie non necessarie, ma capisce anche che l’unico modo di farsi rispettare da una giuria è giocare per vincere e saper fare la mossa giusta al momento più opportuno. Non credo possa vincere ma sarebbe un modello di Alpha male interessante e diverso dal solito.
Samantha “Sam” Schoers ha 31 anni, viene da Perth, Western Australia e lavora come manager di casinò per VIP.
Un’altra Contender molto “sulla carta”, Sam ricorda molto Shonee Fairfax (AS5) e – guarda caso – la cita pure come ispirazione nella sua biografia assieme a Sarah Tilleke (AS4). Dichiara di essere una fan del gioco (il che IMHO è tutto da dimostrare), puntando apertamente a vincere grazie alle doti sociali sviluppate tramite il suo lavoro. E visto che non ci facciamo mancare niente, ha pure esperienze pregresse di reality TV – nel senso che è arrivata seconda nella prima edizione di The Amazing Race Australia, in coppia con tale Renae Wauhop in un team di amiche/modelle. Sì perché nella vita vera questa faceva la modella e la hostess di jet di lusso, ma non si può dire perché non faceva abbastanza Contender
Sarah Ayles ha 45 anni, viene da Adelaide, Southern Australia e lavora come una donna delle pulizie.
Sarah ha 45 anni e si presenta in gara per ricoprire l’archetipo della “super mamma”. Ha anche una storiona alle spalle, essendo sopravvissuta allo tsunami di Santo Stefano del 2004 durante una vacanza in Sri Lanka. Da dieci anni è sposata ed ha due figli: la sua partecipazione a Survivor è improntata sul dimostrare a tutte le donne della sua età che tutto è possibile se si crede in sé stessi e ci si ama
Shaun Hampson ha 31 anni, viene da Moonee Ponds, Victoria ed è un ex giocatore di football australiano.
12 stagioni di AFL, 98 partite giocate e un fidanzamento con MEGAN GALE (con cui ha due figli) apparentemente non sono abbastanza per scrollare da Shaun l’etichetta di Contender. Questo ex atleta professionista lavora adesso nella ristorazione (nella forma di un bar a Melbourne) e punta a realizzare il suo sogno di competere a Survivor facendo leva sulla sua competitività e il sapere essere un uomo squadra al momento opportuno. Riconosce la possibilità di dover mentire all’interno del gioco, il che è già un successo se confrontato al 90% dei concorrenti che abbiamo visto nella sua demografica
Utente
9 settembre, 2013
Post scriptum: queste edizioni minori (Australia sicuro, ma ci metto dentro anche il Sudafrica e la Nuova Zelanda se mai ricomincerà) devono SMETTERLA di fare uscire 1/3 del cast un mese prima, con tanto di esposizione, video, interviste e quant'altro, e i restanti 2/3 due giorni prima con sole due righe di commento e una biografia che dice poco o niente.
Fare così crea intanto inutili distinzioni fra membri del cast che alla fine valgono tutti allo stesso modo, e soprattutto non lascia la possibilità di conoscere DAVVERO i concorrenti prima che il gioco inizi.
Utente
15 settembre, 2013
Una buona premiere con tanto spazio concesso ai Champions che ha reso però abbastanza prevedibile l'esito dell'immunity. Ho apprezzato le due prove, in particolare la prima dove gli scontri tra uomini portano sempre a delle sfide violentissime e acrobatiche.
Abbiamo già visto cose interessanti a livello strategico, soprattutto Steven che però mi è sembrato fin troppo frettoloso nel creare quest'alleanza tra sportivi. C'è da dire che mi sembra un groppo di giocatori piuttosto leali e poco inclini a voltare le spalle ai propri alleati, ma ci sono comunque delle forti personalità che potrebbero scontrarsi. Nova e Et sembrano aver preso le redini della loro tribe, con gli immancabili cagnolini fedelissimi come Susie e Simon. Luke è sveglio come sempre, ma si è messo in una situazione non proprio ideale non votando con la maggioranza come ha fatto David. Anastasia era una concorrente interessante, ma non ha aiutato poi il suo atteggiamento un po' su di giri e il suo panico totale quando ha saputo di essere a rischio. Pia invece è riuscita a mantenere il controllo e a capire che non c'era modo di far eliminare Susie, l'ho trovata molto più lucida di quanto sembrasse in un primo momento.
Moderatore
7 agosto, 2013
Vi chiederei e consiglierei almeno con Australian Survivor di mettere il numero dell'episodio che state commentando, perché tra fuso orario e settimane con tre episodi è un attimo spoilerarsi le puntate.
EPISODIO 3
Ho sperato perdessero i Champions perché volevo vedere se Luke sarebbe riuscito a trascinare due dalla sua. E infatti... Bravissimo lui che ha un social game ottimo, che credo sia stato il punto di forza soprattutto con Ross, mentre con Abbey ha giocato il fatto di non essere considerata per nulla nell'allenza a 7 (ha fatto la scelta migliore). Stupenda Janine al TC. Credo che anche David ci darà soddisfazioni nel continuo della gara e mi sento che Luke uscirà ancora una volta prima dell'esplosione del suo alleato principale.
Non vedo l'ora di vedere il crollo e l'uscita di scena di Steven da una parte (dalla preview della puntata di domani sembra dare di matto e addirittura portare alle lacrime Abbey) e Andy dall'altra.
P.s. Shaun sposami nella reward challenge era una cosa fantastica
Admin
7 agosto, 2013
EP 3
Contentissimo che la sport alliance si sia già rotta, sai che noia se no.
Adoro Janine, ma anche Nova mi incuriosisce molto. Pia Miranda is going to sneak a UTR win though.
Contentissimo per Baden che è riuscito a sbloccarsi e spero sia l'inizio di qualcosa. Luke è veramente TV gold, perché poi sa fare tutto in un modo intelligentissimo. Penso uno dei returning OTT che ho preferito, finora.
Mi piace anche Andy, è il primo super fan che non esagera right off the bat e ci offre degli insight interessanti su di sé e sugli altri. Livello Lisa in NZ2 ma con più confidence.
EPISODIO 4
Preferivo eliminassero Steven vista la scenata orrenda che ha fatto ad Abbey, ma va benissimo anche Nova visto che è stata pessima anche lei nel difendere Steven a spada tratta. Oltretutto credo fosse anche più debole fisicamente. Ma poi non capisco perché abbiano fatto ricadere tutto su Abbey quando Ross ha fatto la stessa identica cosa di lei.
Adoro sempre di più invece il gruppone di Luke, mi piacciono tutti per un motivo o per l'altro. Luke, Janine, Abbey e Pia soprattutto
Figo il meccanismo dell'idol incrociato di Janine, fossi stato in lei forse avrei provato subito a dirlo a John, ma capisco il voler aspettare un momento meno rischioso.
Curioso di vedere un po' di più i Contenders all'opera: per ora mi ispirano molto Daisy, Harry e Andy. Baden mi è sembrato troppo arrendevole quando rischiava di uscire anche se gli stanno facendo un editing della madonna e è sembra effettivamente molto carino come persona. Spero si svegli anche a livello strategico presto e non solo per le prove.
Utente
9 settembre, 2013
EPISODI 1/3
Prima di tutto, quanto stan correndo quest'anno? Vabbeh che poi la cosa si stabilizza, ma tre puntate da 1h 15' in tre giorni sono davvero un po' troppo pesanti.
Bella introduzione a questa stagione e ottimo uso degli inserti per presentare i concorrenti. Quando ho scritto le biografie me l'immaginavo come il cast più moscio e noioso del decennio, invece dopo 3 puntate amo tutti o quasi
Tra i Champions avevo subito storto il naso alla mega alleanza fra sportivi, specie perché ci vedevo dentro Steven (che vedo molto adatto al gioco) e altri molto meno ispirati e più pronti a fare i Lee Carseldine della situazione. Bello che gli equilibri siano mutati già alla puntata 3, grazie a Luke che è partito muovendosi in modo ottimo (e dimostrando che se uno ha un bel social game riesce ad infilarsi a prescindere dalla fama, CIAONE a Russell Hantz)
Al momento mi interessa onestamente più dei Contenders, che vedo sicuramente più sgamati dei loro predecessori e molto interessanti a livello di personalità. John è stato introdotto benissimo ma è il classico OTT che non va lontano, Andy è un villain da cartone animato che spero prenda prima possibile una bella botta sui denti, Baden si è tirato fuori dal buco della puntata 2 ed ha già avuto uno story arc non indifferente. Non mi dispiacciono nemmeno Shaun e il gelataio Harry (mentre son fierissimo di aver individuato Sammy come inutile dalla lettura delle bios - 0 confessionali in 3 puntate, signore e signori!)
Belle anche le prove e come ogni anno sappiano rinnovarsi ed introdurre qualcosa di nuovo. Al momento, l'emanazione di Survivor di maggior livello fra quelle attualmente in onda
ge_aldrig_upp ha detto
Al momento, l'emanazione di Survivor di maggior livello fra quelle attualmente in onda
Oso troppo se dico che, per quanto ho visto io, preferisco per molti fattori (cast, montaggio, prove) la versione australiana (di cui ho visto tutte le edizioni a partire da quella di Kristie) a quella americana di cui ho visto poco e forse anche edizioni non particolarmente entusiasmanti (Game Changers, HvHvH e David vs Goliath)?
Non faccio il paragone su tutto, ci mancherebbe. Non avrebbe senso paragonare un'emanazione di 6 stagioni a un programma di 40 che ha fatto la storia della tv, ma mettendo a paragone le edizioni recenti, per me non c'è storia.
Utente
24 febbraio, 2015
EPISODI 1-5:
Che bella stagione! Gli 80 minuti passano subito e i concorrrenti (quelli di cui ci hanno raccontato, cioè i champions e John) sembrano tutti interessanti. Vorrei dedicassero molto più tempo ai contenders ma a questo punto suppongo sia dovuto sia alle sfide vinte che al futuro vincitore probabilmente Champion. Anche perché oltre a Daisy mi sembra che nessun altro Contender abbia avuto abbastanza contenuto in questi 5 episodi e in modo constante. Anzi Hanna, Sam e Caisey proprio mai viste. E penso anche qualche uomo Contender ma non ricordo nemmeno i loro nomi.
Detto ciò ad un certo punto credevo che il voto in questa puntata sarebbe finito su Ross, non mi aspettavo un 8-1. Curioso di vedere cosa succederà dopo però.
Punto su una tra Abbey e Janine vincitrice alla fine, spero solo di non avergliela tirata
Admin
7 agosto, 2013
BertoBarto ha detto
ge_aldrig_upp ha detto
Al momento, l'emanazione di Survivor di maggior livello fra quelle attualmente in ondaOso troppo se dico che, per quanto ho visto io, preferisco per molti fattori (cast, montaggio, prove) la versione australiana (di cui ho visto tutte le edizioni a partire da quella di Kristie) a quella americana di cui ho visto poco e forse anche edizioni non particolarmente entusiasmanti (Game Changers, HvHvH e David vs Goliath)?
DvG non entusiasmante
forse nella top 5 ever
Alex87 ha detto
DvG non entusiasmante
forse nella top 5 ever
Conferma che allora ho proprio io un problema col format americano. Più che altro finito di vederlo, tendo a dimenticarmi l'80% dei concorrenti perché non mi ci affeziono (questione di montaggio e di durata più breve del programma credo), mentre di quello australiano, anche a un anno di distanza e con più concorrenti di quello US, ricordo quasi sempre tutti e anche in ordine di eliminazione (per dire).
Utente
9 settembre, 2013
EPISODIO 4
Personalmente non mi è spiaciuta l'eliminazione di Nova, una concorrente che mi ha dato brutte vibes dal primo secondo. Ci sta che Steven possa giocarsi un'altra chance (e lo vedo più a fuoco a livello di gioco) ma non so se è perché lo stanno raccontando male, per editing o perché lui è davvero così, non mi sta piacendo per niente Il confronto con Abby è stato abbastanza patetico, tante volte anche se non viene spontaneo in queste situazioni bisogna mandare giù il rospo e tirare avanti. Che poi è lui che ha detto fin da subito di essere disposto a tutto per vincere, quindi alla fine della fiera il problema che aveva col flip di Abby era che non era andato dalla sua parte
Ho apprezzato tantissimo la prova delle Towers of Terror e l'impatto che ha avuto sulla storyline di Sarah, un personaggio che è emerso molto in questo episodio. Mi spiace che non sia riuscita a superare un blocco che sicuramente deriva da ragioni molto più serie e importanti del gioco di Survivor, ma alla fine comunque mi sembra ne sia uscita comunque bene.
John fra i Contenders troppo troppo TROPPO esposto, rischia di fare la fine di Tarzan di due stagioni fa. Bello invece il twist dell'idol nascosto al campo della tribù opposta e molto intelligente Janine a non provare subito il tutto per tutto con John ed invece sedersi ad attendere gli eventi.
Poi vabbeh è fin troppo chiaro che sarà un Contender a vincere quest'anno, però spero di vederli al TC presto e di esplorare maggiormente le loro dinamiche e gerarchie. Tecnicamente Baden è ancora l'ultima ruota del carro ma ho idea che siano già cambiate molte cose
BertoBarto ha detto
Conferma che allora ho proprio io un problema col format americano. Più che altro finito di vederlo, tendo a dimenticarmi l'80% dei concorrenti perché non mi ci affeziono (questione di montaggio e di durata più breve del programma credo), mentre di quello australiano, anche a un anno di distanza e con più concorrenti di quello US, ricordo quasi sempre tutti e anche in ordine di eliminazione (per dire).
No non è un problema solo tuo e soprattutto non credo esista un universo in cui David vs Goliath si possa inserire in un'ipotetica top5 di 38 stagioni di Survivor USA
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