Quarta ed ultima semifinale del Melodifestivalen! Per vedere le anteprime cliccate come al solito su "Mostra" sotto ogni titolo (fino a quando si potrà, ovviamente). Enjoy

MELODIFESTIVALEN 2015 - DELTÄVLING 4 (Örebro)

1. Midnight Boy – Don't Say No

(T/M: Johan Krafman, Kristofer Östergren, Olle Blömström)

Midnight Boy è lo pseudonimo di Johan Krafman, ventiseienne cantante e autore di Helsingborg della stessa scuderia della regina delle vendite del 2014 (e seconda classificata al MF) Ace Wilder. Ha debuttato nel 2013 con un paio di singoli (memorabile When You're Strange nel quale video girava completamente nudo per il centro di Stoccolma) e adesso cerca di lanciarsi su vasta scala mediante la partecipazione al Melodifestivalen. Il suo genere è un synth-pop di chiara ispirazione anni '80.

Il brano con cui Krafman debutta in gara si intitola Don't Say No ed è scritto da lui stesso assieme a Kristofer Östergren dei Melody Club. L'atmosfera anni '80, il beat ipnotico e la presenza di un paio di ballerini/cubisti piuttosto svestiti sapranno certamente conquistare il voto del pubblico omosessuale, che compone una parte non esiziale degli spettatori del MF, oltre ai fan del pop e degli eighties revival. La qualificazione è difficile vista anche la sorte degli altri cantanti che si sono esibiti per prime le scorse settimane, ma mai dire mai.

2. Caroline Wennergren – Black Swan

(T/M: Nicklas Eklund, Aimee Bobruk, Joel DeLuna)

Caroline ha 29 anni ed è nata a Rio de Janeiro, pur avendo vissuto per tutta la vita in Svezia. Torna al MF dopo dieci anni dal quinto posto raggiunto con A Different Kind Of Love.

Siamo sempre lì, presentare un'altra rottura di palle al livello della sua entry del 2005 era difficile – e di certo questa Black Swan, pur preservando quel gusto retrò tipico di tutta la produzione di Caroline, ha un'ispirazione più moderna e una composizione strofa/ritornello degna di una canzone pop che si rispetti. Resta il fatto che Caroline andò in finale nel 2005 quando ancora l'impatto dei cantanti da talent era marginale all'interno della musica svedese, e dopo dieci anni di anonimato per forza di cose non si trova più sulla cresta dell'onda – in uno scenario musicale che è cambiato diametralmente.

3. JTR – Building It Up

(T/M: John Andrèasson, Tom Lundbäck, Robin Lundbäck, Erik Lewander, Iggy Strange Dahl)

Chi ha seguito la quinta stagione di X Factor Australia si ricorderà dei JTR, tre fratelli figli di un'immigrata svedese in Australia risposatasi con un imprenditore del Queensland. I tre parteciparono nella categoria Vocal Groups sotto la mentorship di Natalie Bassingthwaighte, finendo settimi. Dopo un anno di silenzio hanno pubblicato un primo CD (che ha mancato la Top 40 in Australia e la Top 50 in Svezia) e ora si giocano la carta Melodifestivalen per lanciarsi principalmente sul mercato svedese.

Dai tempi degli E.M.D. i discografici svedesi hanno provato a lanciare diverse boyband, e nessuna è arrivata neppure lontanamente vicina al successo di Erik, Mattias e Danny (che dopo essersi sciolti come gruppo sono riusciti tutti e tre a partecipare come solisti, o nel caso di Erik in duetto con Tone Damli). Difficile che ci riescano i JTR, che tentano con questa Building It Up di replicare la formula vincente degli One Direction, con l'aggiunta di una chitarra elettrica e una mezza band sullo sfondo. A loro sfavore gioca il fatto che non sono popolari in Svezia quanto in Australia, e si è visto in passato come le fangirls svedesi siano restie ad adottare dei gruppi piazzati in gara come pura operazione commerciale per lanciarli nel panorama musicale (ciao Youngblood, ma pure le LoveGeneration al femminile).

4. Hasse Andersson – Guld och gröna skogar

(T/M: Anderz Wrethov, Elin Wrethov, Johan Bejerholm, Johan Deltinger)

Hasse “Kvinnaböske” Andersson ha passato i 65 da un pezzo ed è una leggenda del country svedese. Al suo attivo ci sono più di venticinque fra EP, LP, album e raccolte, in una produzione che spazia negli ultimi 35 anni. Invitato più volte a prendere parte al Melodifestivalen, ha sempre rifiutato perchè la regola dei tre minuti a suo parere mal si adatta con le sue capacità di compositore.

Tutto cambia nel 2015 quando, con un libro in uscita, Kvinnaböske ha bisogno di un canale di comunicazione per farsi promozione. La canzone che porta in gara si intitola Guld och gröna skogar (Foreste gialle e verdi), ed è scritta non da lui ma da un pool di artisti composto dai fratelli Wrethov (Anderz, il più famoso dei due, fu autore per l'Azerbaijan nel 2009), Johan Bejerholm e Johan Deltinger. Il genere è il più classico dansband (“gruppo da ballo”, equivalente del nostro ballo liscio) da sagra di paese, o addirittura da ballare attorno al palo del Midsommar il 21 giugno. E vista la voglia d'estate che c'è in Svezia in questo periodo, possiamo immaginare come la candidatura di Hasse sarà pericolosissima sabato sera, con il pubblico svedese che negli anni ha già premiato diverse canzoni di questo tipo.

5. Dinah Nah – Make Me (La La La)

(T/M: Dinah Nah, dr. Alban (Alban Nwapa), Jakke Erixson, Karl-Ola Kjellholm)

Quando ancora si esibiva con il suo nome di battesimo (Malin Sundström), Dinah Nah era metà del gruppo eurodance Caramell, celebre fra tutti i fan del Giappone e delle cose pucciose di ogni genere per la famigerata Caramelldansen. Da solista ha all'attivo due singoli e poco altro.

C'è poco da dire: con due compositori del calibro di dr. Alban (re della dance europea degli anni '90) e Jakke Erixson (compositore del 50% dei singoli di uscita da Idol degli ultimi cinque anni), Make Me (La La La) si configura come uno dei pezzi più ballabili di tutta la competizione. Possibile dark horse per un posto in finale?

6. Annika Herlitz – Ett andetag

(T/M: Amir Aly, Maciel Numhauser, Robin Abrahamsson, Sharon Dyall, Sharon Vaughn)

Annika Herlitz ha 30 anni, viene da Täby, nella vita fa principalmente la cantante di musical e il suo principale contributo alla fama è l'aver prestato la voce ad Elsa nella versione svedese del film Disney Frozen, cantando anche la celeberrima Let It Go (o “Slå dig fri”) che ha raccolto in Svezia un quadruplo disco di platino.

Ett andetag (“Un respiro”) è una powerballad classica da musical che si pone l'intento di recuperare tutti gli elementi che hanno determinato il successo di Let It Go: giro di archi, grande orchestrazione e note ai limiti dell'ultrasuono (la stampa dice che il brano ricopre un range vocale di due ottave).

7. Måns Zelmerlöw – Heroes

(T/M: Anton Malmberg Hård af Segerstad, Joy Deb, Linnea Deb)

Måns nasce a Lund nel 1986 e debutta nel mondo della musica durante la seconda stagione di Idol (l'anno di Agnes, Sebastian Karlsson, Sibel Redzep e Ola – sì, quello di I'm In Love) dove si classifica quinto. Il suo breakout avviene al Melodifestivalen due anni dopo, quando Fredrik Kempe gli affida Cara Mia, pezzo che arriva a un sorprendente terzo posto dietro ai The Ark e Andreas Johnson per poi sfondare nelle classifiche di vendita: dal nulla, il primo album di Måns raggiunge immediatamente il platino. Seconda partecipazione due anni dopo: Måns è quarto con Hope & Glory, vittima del regolamento di allora che ancora non convertiva in percentuale i voti del pubblico (col regolamento di ora avrebbe vinto la competizione, seppur di poco). La delusione è tanta, anche se viene addolcita un minimo dall'oro raccolto dal secondo disco. Nel 2010 Måns è ancora al Melodifestivalen seppur come presentatore, insieme a Dolph Lundgren (meglio conosciuto al pubblico italiano come Ivan Drago in Rocky IV) e Christine Meltzer. Seguono tre anni di silenzio ed un album, The Barcelona Sessions, che ottiene un riscontro minimo sul mercato. Per rilanciare una carriera giunta ad un punto di stallo, Måns torna dopo cinque anni al Melodifestivalen, affiancato da Joy e Linnea Deb (gli autori di You e Busy Doin' Nothin') e da Anton dei Le Kid che fu suo avversario ad Idol dieci anni fa.

Heroes è stata definita dalla stampa come un incrocio fra John Newman e Wake Me Up di Avicii: una uptempo EPICA che giustifica ampiamente il ritorno sulle scene di Måns dopo cinque anni. Il passaggio in finale è praticamente sicuro (Bet365 lo dà a 1.06) e tra due settimane la canzone sarà nella fuga decisiva per il titolo insieme a Saade, Mariette e Fjällgren (e forse la Amparo?).

Nessuna sorpresa nella quarta ed ultima semifinale del Melodifestivalen: il favoritissimo delle prove Måns Zelmerlöw torna dopo sei anni e conquista la finale e una posizione di preponderanza nella corsa verso il titolo, che al momento lo vede favorito numero uno davanti a Fjällgren, Mariette ed Eric Saade.

Performance originale e particolare che lo renderebbe un potenziale candidato anche all'Eurovision, mark my words.

http://youtu.be/WX_8Zj7d4rk

Conquistano un posto nella finale di Stoccolma anche delle vecchie conoscenze di molti di voi, quei JTR già in gara ad X Factor Australia 5 sotto la mentorship di Natalie Bassingthwaighte, con la canzone Building It Up.

http://youtu.be/_r-qtVL1CEI

La budding pop queen Dinah Nah e il re del country Hasse Andersson si qualificano per la serata di ripescaggio della prossima settimana, da cui emergeranno le ultime quattro finaliste. Fuori gara invece Caroline Wennergren (quinta classificata), Annika Herlitz (sesta) e Midnight Boy (settimo)